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Autore: LilyOok_    06/04/2017    4 recensioni
Estratto dal capitolo 6:
Si alzò e fece scorrere lo sguardo sulla Compagnia finché non si rese conto della sua assenza.
Se ne era andata chissà dove, portandosi via la coperta che gli aveva messo sulle spalle la sera precedente.
L’aveva trovata a tremare dal freddo, nel sonno, e non aveva resistito. Il suo corpicino minuto, velato da quella vestaglia bianca e tutto rannicchiato su se stesso gli aveva fatto una tale tenerezza, così come anche il suo viso disteso e addormentato.
Un sorriso gli nacque sulle labbra al ricordo di lei, ma dopo un attimo si rabbuiò ricordandosi di come gli aveva risposto a tavola, con quel tono spaventosamente incolore e gli occhi che sembravano lame affilate.
Si chiese come avrebbe reagito quando si sarebbero incontrati quella mattina, se gli avrebbe parlato, se si fosse mostrata arrabbiata o offesa da lui e si scoprì terrorizzato a quell’idea.
Non voleva affatto che lei provasse tali sentimenti nei suoi confronti.
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dwalin, Fili, Kili, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 21 – Addio, Thorin Scudodiquercia.
 
Quattro giorni dopo il suo risveglio, Fili riuscì finalmente a mettersi in piedi con l’aiuto di un bastone.
Appoggiandosi a suo fratello, si diresse nella tenda dove giaceva il corpo di Thorin per rendergli omaggio prima della sepoltura.
Quel giorno si sarebbero svolti i funerali nella zona di Erebor che era stata sgomberata dalle macerie dai Nani e dagli Uomini che erano ancora in grado di fare sforzi.
Vederlo disteso su quella branda, con gli occhi chiusi e il volto rilassato, gli fece provare una strana sensazione: se non fosse stato per il petto immobile, avrebbe potuto benissimo credere che stesse dormendo.
Tuttavia non era così, Thorin era morto, suo zio, suo padre – perché dopo la morte del suo vero genitore, lui si era preso cura dei suoi nipoti come fossero figli suoi.
Non riusciva ancora a capacitarsi del fatto di averlo perso, era una verità troppo dolorosa.
Infondo, pensò, lo avevano appena ritrovato dopo che lui s’era perso nelle oscure vie sulle quali la malattia del Tesoro lo aveva portato e ora non c’era più e niente lo avrebbe fatto tornare.
La sua pelle era bianca e anche se non lo aveva toccato gli sembrò di percepire da lontano il gelo che lo avvolgeva.
Strinse il bastone fino a far sbiancare le nocche della mano, ma non pianse. Provava una profonda rabbia per averlo perso, perché non era giusto, dopo tutto quello che avevano affrontato, dopo tutto quello che lui aveva passato era stata posta la parola ‘fine’ troppo precocemente.
Non se lo meritava.
Kili gli poggiò una mano su una spalla e con quella libera, Fili la strinse, poi si voltò e uscì perché il dolore era troppo.
Pensò a sua madre, a come avrebbe fatto a dirle che un altro pilastro della loro famiglia era crollato. Sarebbe stato un duro colpo per la Nana, lo sapeva bene, forse il peggiore. Sarebbe toccato a lui e al fratello raccogliere i suoi pezzi e non farla andare giù.
 
Fuori dalla tenda, Dwalin era seduto accanto a Balin, entrambi con il volto provato e gli occhi arrossati.
Per Thorin, perfino il guerriero burbero che apparentemente sembrava avere un cuore di pietra aveva versato delle lacrime.
Ma lui, Fili, non riusciva a piangere tanto la tristezza era sormontata dalla rabbia.
Poi, in un attimo tutto svanì quando incrociò lo sguardo di suo fratello e comprese che era arrivato il momento; prima di dirigersi verso la Montagna sarebbe passato a trovare Larya. Voleva vederla, voleva toccarla, sincerarsi che il suo cuore battesse ancora, percepirlo sotto il palmo e stare tranquillo.
Gli era stato riferito che sembrava essersi un po’ ripresa e che era fuori pericolo e che il veleno era stato del tutto espulso dal suo corpo. Tuttavia, la Nana non si era ancora destata dal suo sonno e non sapevano dire se fosse un brutto segno o no.
Continuavano a ripetere che serviva tempo, ma Fili aveva imparato che il tempo era subdolo, che non si può fermare, scivola via tra le dita in battito di ciglia ed è già tutto finito.
E lui non voleva che questo accadesse con lei, perché era la sua ancora.
Si rese conto proprio in quel momento, entrando nella sua tenda e vedendola riposare sulla sua branda, che era proprio lei la ragione per la quale non era ancora crollato del tutto.
Ma se non si fosse più risvegliata, se fosse accaduto il peggio, non riusciva a vedere un futuro per lui in quel mondo, sarebbe andato in pezzi e nemmeno sua madre o suo fratello sarebbero riusciti a lenire il suo dolore.
 
Le si avvicinò tremante e le prese una mano. Sentiva i palmi sudare, ma tirò un sospiro di sollievo quando la pelle liscia di lei entrò in contatto con la sua e la percepì calda, viva.
aveva ancora le occhiaie scure sotto agli occhi, ma da come l’aveva descritta Kili poteva ben constatare che era migliorata e che si era ripresa parecchio. Le guance erano pallide ma si intravedeva del rosa sulle gote.
Forse c’era ancora speranza.
“Larya...” Chiamò piano, ma come aveva immaginato non ricevette risposta.
Chiuse gli occhi e respirò profondamente prima di posare di nuovo lo sguardo su di lei.
Le lunghe ciglia bionde le ombreggiavano un po’ il viso ma non poté far a meno di pensare a quando fosse bella e a quanto gli mancava il suo sorriso.
“Sono certo che si riprenderà.” Disse Kili, interrompendo il silenzio pesante che era calato nella tenda.
Fili si riebbe e il mondo tornò a girare intorno a lui, i rumori dell’esterno tornarono ad inondargli le orecchie e riprese a respirare, rendendosi conto che aveva trattenuto il fiato fino a quel momento.
Non ebbe il tempo di rispondere che dall’entrata fece capolino Bofur annunciando che l’ora degli addii era sopraggiunta.
 
In una lunga processione, Nani, Elfi e Uomini si diressero alla Montagna a seguito di coloro che s’erano presi l’onere di trasportare la salma del Re fin nelle Sale del Riposo.
Il funerale fu lungo e pesante da sopportare, dire addio a Thorin non fu una cosa facile per nessuno.
Bilbo, nonostante il legame di sangue che legava il Nano ai suoi compagni, sembrò essere il più provato di tutti dalla sua perdita. Il piccolo Hobbit pianse silenziosamente la scomparsa del suo amico. Il legame che si era instaurato tra loro, però, non s’era affatto scisso. Il signor Baggis, al momento dell’ultimo saluto, passò accanto al Nano e disse: “Thorin, amico mio, tu mi hai insegnato tante cose. Hai creduto in me e mi è stato possibile aiutarti a riavere la tua casa. Ma a cosa è servito se ora... tu non ci sei più?” Lo Hobbit prese poi qualcosa dalla tasca e la poggiò sul petto dell’amico. “Il Gioiello del Re è giusto sia seppellito con il suo proprietario perché, sai, infondo io ho già il mio tesoro e vale più di una quattordicesima parte di tutto l’oro di Erebor ed è questa ghianda.” Disse, infine, impugnando il piccolo oggetto in questione “Ricordi cosa mi dissi? Lo farò, pianterò questo seme nel mio giardino a casa Baggins e lo curerò e lo guarderò crescere. E mi ricorderò di te. Addio, Thorin Scudodiquercia, che il tuo ricordo non svanisca mai.”
 
Al momento della sepoltura, furono alzate le spade e le lance e le mazze e fu reso omaggio al Re Sotto la Montagna.
Alla fine del funerale, le candele avevano terminato la cera e le flebili fiammelle si spensero così come la luce dell’Arkengemma che scomparve sotto la pietra fredda del sarcofago di Thorin.
 
Per Bilbo non vi era più ragione di restare e l’invito di Gandalf a tornare a casa insieme fu ben accetto, ma c’era ancora una cosa che doveva fare prima di poter lasciare definitivamente l’Est della Terra di Mezzo.
Con il cuore in gola, andò da lei e sperò con tutto il cuore di trovarla sveglia e malgrado tutto sorridente, ma Larya era dormiente e il suo sonno sembrava eterno. Ogni momento che passava la partenza si faceva sempre più vicina e lui non riusciva a spiccicare parola per darle un degno saluto.
Voleva abbracciarla, voleva darle un bacio su una guancia e rispondere ad uno dei suoi grandi sorrisi allegri ma tutto ciò che aveva davanti era una giovane Nana addormentata, smunta e per niente felice.
“Oh Larya, non sai quanto mi dispiace...” Esordì, sedendosi accanto a lei. “Avrei voluto tanto che il nostro addio non fosse così, ma io... devo tornare a casa. Non è il mio posto qui e il mio tempo da Scassinatore è terminato. È il momento che io torni ad essere uno Hobbit per bene.” Attese qualche istante, ma non ottenne risposta, la giovane era immobile.
Passò ancora qualche minuto in cui il silenzio regnò sovrano, poi il Mezzuomo sospirò.
“Addio, amica mia. Spero tu possa vivere ancora tutto il tempo che i Valar ti concederanno.”
Allora si alzò, sconsolato e intristito, e proprio in quel momento udì la sua voce: “Non vorrai mica andare via senza salutarmi, Bilbo Baggins!”
 
Per quanto il bastone glielo consentì, dopo che lo Hobbit gli era andato incontro con la gaia notizia del risveglio di Larya, Fili corse alla sua tenda con l’aria che bruciava nei polmoni e le gote arrossare.
Arrivò da lei con il fiatone e quando entrò, la trovò seduta sulla brandina con un guaritore Elfico che le faceva qualche controllo.
Non appena i loro sguardi si incontrarono, l’Elfo si dileguò e loro rimasero a fissarsi per un tempo che sembrò infinito.
Quando Larya gli sorrise, Fili sentì lo stomaco ribaltarsi, il cuore saltare un battito e gli occhi pizzicare. Fu allora che pianse.
Pianse andandole incontro, pianse mentre l’abbracciava e pianse mentre, con voce tremante, chiamava il suo nome.
Ringraziò infinite volte Mahal per avergliela lasciata, per non averla richiamata a sé come aveva fatto con Thorin.
La strinse, rendendosi conto di quanto fosse dimagrita in quel periodo di convalescenza, ma in quel momento tutto ciò che contava era che lei fosse sveglia, che stesse ricambiando il suo abbraccio e che lo stesse rassicurando dicendogli che stava bene. Al resto avrebbero pensato dopo.
 
“Come stai?” Le chiese ancora il Nano, accarezzandole una guancia.
“Te l’ho detto, sto bene. Ho solo una gran fame.” Rise lei, poi tornò seria e Fili notò i suoi occhi castani ombreggiarsi, velarsi di tristezza e inumidirsi.
“Cosa c’è, Larya?” Le prese il mento fra le dita e voltò il suo viso verso di lui. Calde lacrime le rigavano adesso le guance.
“Fili... Fràin è...” Non riuscì a finire la frase che scoppiò a piangere forte, stringendosi al Nano.
Il suo pianto era disperato, doloro quasi a livello fisico per il biondo che avrebbe voluto fare qualcosa, ma come si può porre rimedio alla perdita di un tuo caro?
Non puoi.
Le accarezzò la schiena e attese che si calmasse da sola.
“Mi dispiace tanto, Larya... Tuo fratello era una brava persona, non meritava la fine che ha fatto.” Disse solo, non sapendo cos’altro aggiungere.
“Ti ringrazio, ma non puoi lenire le mie ferite, Fili, sono troppo profonde e questa volta non basterà bruciarle. Fràin era mio fratello e anche se diceva di amarmi io gli volevo bene, lo amavo. Un amore fraterno sincero. Era parte di me, capisci? Come potrò essere felice se Fràin giace martoriato sul campo di attaglia?”
La durezza nelle parole della giovane irrigidirono il Nano per un istante, poi le prese le mani e la costrinse a guardarlo negli occhi.
“Larya, il corpo di Fràin è stato riportato al campo. Non hanno permesso a nessuno di toccarlo. Gli daremo una degna sepoltura e...”
“No. Lui non vorrebbe essere sepolto. Ha sempre detto che avrebbe voluto una pira, com’è stato per nostra madre e nostro padre.” Larya tirò su col naso e tentò di sorridere anche se le uscì poco più che una smorfia.
“Avrà un degno funerale anche lui, non ti devi preoccupare di questo. Ma ora, ti prego, non piangere più. Sono certo che Fràin non vorrebbe sentirti piangere. Sai, io gli sono grato per averti protetta e averti salvato. Ti ha regalato la vita, anche se per farlo ha dovuto sacrificare la sua.”
“Aspetta... Cos... cosa intendi con anche lui? Qualcun altro non ce l’ha fatta?” L’innocenza di quella domanda mise al tappeto il Nano che in quel momento, dopo giorni di repressione, resistenza e contrasto si lasciò andare.
“Thorin è morto.” Disse, lasciando che le lacrime per suo zio solcassero le sue guance e incontrassero le dita di lei, poggiate su di esse.
“Mi dispiace, Fili! Perché non me lo hai detto subito?! Io ero qui a disperarmi per Fràin, senza minimamente accorgermi della tua sofferenza! Sono un’idiota, ti prego perdonami, perdonami!”
“Larya...” Il Nano si asciugò gli occhi con la manica della casacca e poi la guardò negli occhi, sprofondando nella loro oscurità “Ti amo.” Le disse, coinvolgendola in un lungo bacio.
Quando si divisero, il biondo l’abbracciò forte. “Non hai nulla di cui scusarti, non potevi saperlo. Ma ora, Larya, quello che per me conta è che tu sia qui, con me, viva. Il resto può attendere di essere detto.” E così dicendo l’abbracciò forte. “Grazie, per non avermi lasciato.”
























-Angolino autrice-


MI DISPIACE IMMENSAMENTE PER QUESTO RITARDO POTETE LINCIARMI NON VI BIASIMO, SAPPIATELO.

Bene, detto questo, felice di essere riuscita finalmente ad aggiornare! Mi sono incaponita, scrivo da due ore e finalmente ho finito questo capitolo che è stato un benedetto parto del cielo, ma finalmente ECCOLO A VOI!!

Allora, cosa ne pensate?

Voglio precisare alcuni punti:


1) L'idea di far mettere a Bilbo l'Arkengemma sul petto di Thorin mi è sembrata buona a) perché era stato proprio lui a 'rubarla' al Nano, b) perché semplicemente mi è sembrato un bel gesto da parte sua essendoci dietro un legame così forte ^^

2) Spero che il funerale via abbia soddisfatto, a me molto devo essere sincera, mi è piaciuto davvero tanto haha spero di aver incontrato il vostro gusto u.u

3) Mi sono accorta che i capitoli passati erano davvero corti rispetto alla media dei capitoli della storia, quindi spero di essermi fatta perdonare con questo, solo che ho stravolto la scaletta completamente con questo cambio, quindi mi dovrò inventare qualcosa per il prossimo altrimenti verrà mini e noi non vogliamo un capitolo mini ;)

Bene, detto questo, ringrazio tutti coloro che mi seguono, vi voglio troppo bene e siete fantastici :3
Io vi do la buonanotte e spero di non metterci troppo ad aggiornare :')
Bacione,

Juls!

Ps: vi ricordo della mia paginina, se vi interessa ^^ ​https://www.facebook.com/LilyOok.EFP/
   
 
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