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Autore: tigrotta87    06/04/2017    3 recensioni
Nella quotidianità e nella pace che ha raggiunto Berk,Astrid e Hiccup arrivano lentamente ad una ulteriore fase del loro rapporto. E nel mezzo c'è tutto il resto.
“quando un vichingo vuole fare diventare una donna sua moglie, le fa un dono, qualcosa di bello e di unico..." [Cap 6. The Gift]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti, Valka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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COOK, LOVE AND EVERYTHING ELSE

1.   Save me

Ogni movimento stava diventando sempre più faticoso e il suo respiro si stava facendo irregolare e pesante. Questo significava che aveva portato il suo corpo al massimo delle sue potenzialità.

Le gocce di sudore che sentiva scendere dal collo sulla schiena erano un ulteriore conferma. Mosse le braccia indolenzite per rilassare i muscoli e si avvicinò al bersaglio dove l’ascia era conficcata esattamente al centro.

Nel rimuoverla non riuscì a trattenere  un sorriso compiaciuto. La precisione era sempre stato il suo forte.

Uno spostamento d’aria l’avvertirti che qualcuno era atterrato con un drago nell’arena

Astrid!” Hiccup le fece cenno di avvicinarsi           

Un altro genere di sorriso si fece strada nel suo volto. Quel giorno era la prima volta che lo vedeva, non era riuscito a vederlo neanche per il buongiorno nella sala del fuoco come spesso accadeva. Era capo, il villaggio lo assorbiva quasi totalmente, ed era strano che lei lo notasse principalmente per via dell’evidente diminuzione della quantità di tempo che passavano insieme. Ed era ancora più strano che fino a quel momento non si fosse  affatto accorta che era davvero un buon ammontare di ore durante la giornata.

salve capo!” Hiccup arricciò il naso, ed era esattamente la reazione che voleva

e dai, sai che che odio sentirlo dire da te”

Ormai arrivata vicino a lui e a sdentato, accarezzò il drago che era sempre felice di ricevere qualche attenzione

davvero? Non me ne ero affatto accorta” il sarcasmo grondava da ogni parola

attenta mia signora tutta questa spiritosaggine potrebbe anche ritorcersi contro di te” il ragazzo allungò una mano per prenderle un fianco e portarla verso di lui.

Con il divertimento di quello scambio di battute sulle labbra gli diede un leggero bacio di saluto.

per oggi non ho più incombenze, e Valka mi ha chiesto se stasera per cena volevo le polpette..”

Negli occhi di hiccup c’era dell’autentico panico

salvami”

La risata le usci immediata e le stavano quasi venendo le lacrime agli occhi

certo ridi delle mie disgrazie…” ma anche il drago aveva iniziato a fare quella specie di rumore divertito che ormai lui sapeva essere la sua risata

si si va bene fate come vi pare…ma verrai?”

Astrid giocherello con la treccina sopra la sua spalla

certo, di a tua madre che come al solito cucino io”

Il sollievo si distese in ogni lineamenti del vichingo “oh grazie, grazie grazie”

e la abbracciò felice , la rilasciò senza fretta

ti stavi allenando?” e dal tono si percepiva perfettamente che mancava un ancora?

Non era la migliore perché in tempi di pace oziava.

Sorrise dolcemente “ripensandoci stasera credo di dover lavare tempestosa quindi…”

Del nuovo terrore ingrandì gli occhi del ragazzo “per favore astrid… io ammiro la tua costanza..per favore non mi fare questo”

La sua espressione era così simile a quella del ragazzino che era stato, quando era insoddisfatto e  affranto che non lo fece penare ulteriormente

ok…ma i migliori vichinghi si allenano costantemente chiaro? E io sono la migliore”

e la più modesta”

Astrid incrociò le braccia la petto, e lui si rese conto del suo nuovo errore “ e la più bella e la più dolce e ama il suo ragazzo e non lo lascerà morire per avvelenamento..”

ruffiano” bisbigliò e lo guardò tra le palpebre socchiuse

Si girò verso sdentato “ non ha ancora imparato a chiedere le cose come si deve…insegnagli tu sdentato, solo tu non mi deludi mai”

Il drago produsse un suono di assenso felice

Hiccup rise. La sua risata era sempre giocosa e gutturale, amava tantissimo sentirlo ridere. Con un pizzico di amarezza si rese nuovamente conto che le mancava quel suono e la sua presenza.

va bene, aiuto sempre un vichingo in difficoltà… ci vediamo da te tra un ora” raccolse l’ascia che aveva lasciato terra

Ancora con il riso nella voce hiccup la salutò  “perfetto a dopo!sdentato a casa” il drago ruggì forte e aprendo le ali partì deciso verso il centro del villaggio.

 

Era incredibile. Se lo disse per l’ennesima volta, la casa di hiccup aveva assunto un aspetto…si poteva dire draghesco? Era così che lei lo definiva nella sua testa.  Nei mesi che aveva passato a Berk stabilendosi insieme al figlio Valka aveva fatto costanti piccole modifiche, aveva messo piante che non richiedevano troppa luce nè calore ovunque e morbide pelli per ingrandire il giaciglio e fare entrare anche il proprio drago oltre a sdentato. Erano state tolte gran parte delle armi e delle armature e aveva lasciato un unico tavolo centrale.

Mentre il sovra-palco sovrastante, che se bene ricordava prima fungeva da dispensa, era diventato l'incontrastato regno di Hiccup, fogli e progetti e oggetti non bene identificati si estendevano per tutto il pianale che vi era stato posto, e anche lì, su un lato, erano ammucchiate molte pelli, e astrid non dubitava che il ragazzo aveva dormito li molte sere senza usare il proprio letto, che ormai era insieme a quello di valka si trovavano nel lato più lontano all’ingresso e più inutilizzato della casa.

Accanto ai giacigli dei draghi c’era il camino e quel poco che rimaneva della dispensa, la madre di hiccup era fantastica e aveva una conoscenza dei draghi impareggiabile. Ma non poteva combinare due ingredienti a scopo alimentare senza creare qualcosa dal sicuro gusto repellente. Era una specie di dono inverso.

Perciò ormai era diventata una  consuetudine che casualmente Astrid arrivasse con cibo già pronto o da cucinare in dono e si fermasse per la cena. Era stata spinta da una sera, dopo cena ,dovevano vedersi in sale grande, e quando hiccup era apparso sembrava più morto che vivo, aveva uno strano colorito e aveva definito “difficile” digerire la carne stufata della madre.

Non che le sue doti in cucina fossero eccelse, ma non aveva mai reso qualcuno dal colorito verdastro e con spasmi allo stomaco.

Si avvicinò alla dispensa e al fuoco per iniziare a scaldare le vivande di quella sera e due occhi curiosi la seguirono. Sospirò. La madre di Hiccup aveva anche un'altra qualità, riusciva a comunicare moltissimo senza parlare affatto. E Astrid sapeva che voleva chiedere qualcosa ancora prima che si avvicinasse a lei. Qualcosa a cui lei avrebbe preferito non rispondere probabilmente.

questo pollo ha un buonissimo odore” le sorrise dolcemente indicando le carni che aveva messo al fuoco, poi la guardò contemplativa, e infine le disse qualcosa di davvero inaspettato

sai io collego le persone ai draghi, a quelli che cavalcano ma anche al tipo di drago che potrebbero essere loro stessi. Mi viene quasi automatico. Non riesco a non collegare le due cose” ridacchiò “ vent'anni di vita tra di loro mi giustificano direi”

Si avvicinò al giaciglio dei draghi e accarezzò con amore sdentato che stava sonnecchiando “di te invece. Non riesco a definirti. Sei decisamente un drago forte e fiero. E leale. Mi viene da pensare che hai tutte le qualità di un alfa” la guardò cercando di vedere se riusciva a farsi capire

ma di alfa ce ne può essere uno solo, questo mi confonde”

Era questo che voleva chiederle? in maniera criptica le stava chiedendo se avrebbe sostenuto hiccup sempre anche in futuro o se avrebbe agito secondo propria volontà. E glielo stava chiedendo per curiosità e non per giudicarla.

Per essere una persona intelligente era così limitata quando si trattava di capire la sua stessa specie..gli umani.

Sorrise mentalmente. La risposta era semplice.

Avrebbe sempre fatto entrambe le cose.

in realtà credo che la risposta migliore che posso darti è che credo che di alfa possono anche esisterne due o più, e convivere pacificamente e rispettarsi, sarà sempre uno ad avere più controllo dell’altro certo, ma la convivenza può esistere pacifica. Soprattutto se uno ama l’altro. Solo non si verifica spesso…ma le cose rare non dovrebbero stupirci no?”

Un scintilla di comprensione e quiete si creò e depositò nello sguardo della donna. Che annuì.

davvero un ottima spiegazione” poi indicò il sovra-palco e cambiando discorso “ a te l’onore di chiamare il nostro comune vichingo al pasto” inarcando un sopracciglio la guardò con aria esasperata “doveva avere finito quel progetto da circa mezz’ora secondo lui…”

un altrettanto esasperata espressione ricambiò quella di valka. Hiccup…

Continua…

Ogni parola è gradita…grazie. Tigrotta

 

 

 

 

 

 

  
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