Questa è realtà.... “l’inizio
dei problemi e l’inizio di una collaborazione”
Era un angelo, aveva i
capelli castani e gli occhi blu come il mare e lei stava volando in cielo con
lui. Era tutto così magico, sembrava di vivere un grande, bellissimo sogno. Erano
sopra le luci della città. Si fermarono in cima a una terrazza di un grande
palazzo. Dove si osservava uno stupendo panorama.
Nutty si voltò verso di lui,
lo abbracciò e proprio nel momento in cui stava tendendo le sue labbra verso le
sue un urlo tremendo la riportò alla realtà.
“sveglia Nuttyyyyy!!!!!” urlò
suo fratello.
“Noooo! Maledetto!! Non
potevi svegliarmi tra cinque minuti?!” Nutty mise la testa sotto il cuscino
nella speranza di poter tornare nel suo bellissimo sogno.
“Dovremo chiudere la finestra
la notte!! Non è un corridoio o un uscita di sicurezza questa!!” si lamentò.
“perchè? E’ utile nei casi di
emergenza, così mamma e papà non si accorgono se esco di nascosto in terrazza e
poi... ah ma come ci sono arrivata a letto?! Ero in terrazza!!”
“è per questo che ho appena
detto di chiudere la finestra, Smith ti ha portato a letto, evidentemente ti
eri addormentata, questa è da scrivere: -Nutty che si addormenta guardando
Matrix, edizione straordinaria!!-“
“ma quanto sei simpatico!
Prova tu a finirti un film a mezzanotte!! E poi perchè ora mi hai svegliata?”
“per nessun motivo in
particolare, però trovavo preoccupante il fatto che ti stessi baciando il
cuscino!!”
Nutty rimase immobile al
notare che aveva ancora tra le braccia il cuscino, lo buttò sul letto
imbarazzata facendo finta di nulla. Poi si alzò e andò in bagno a sciacquarsi
il viso mentre nella sua mente si proiettava ancora il suo sogno, quasi come se
fosse un film ‘menomale che i sogni esistono!’ si diceva in mente.
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Passò qualche giorno e tutto
procedava per il meglio, nessuna anomalia per strada o situazioni bizzarre,
tutto andava perfettamente bene. Nutty decise di regalare a Smith una specie di
auricolare con microfono, in modo che così, se avesse mai avuto bisogno di lui,
sarebbe bastato contattarlo.
Solita mattinata a scuola
anche per Nutty, ovviamente accompagnata da Smith, che come ogni mattina se ne
stava sui tetti o a fare qualche giro di ricognizione.
“allora, hai capito bene come
si usa vero?” gli chiese per l’ennesima volta la ragazzina.
“si che ho capito! Ho usato
l’auricolare per tutta la mia esistenza, vuoi che non lo sappia?! Almeno se mi
annoio chiaccheriamo un po”
“questa non so se è una buona
idea, soprattutto se ti vien voglia di chiaccherare durante un interrogazione o
una spiegazione!! Ad ogni modo serve soprattuto per casi di emergenza!”
“capito!” disse prima di
lasciarla andare dai suoi compagni.
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La mattinata sembrava
trascorrere bene, Smith era sdraiato sul tetto a guardare la forma delle
nuvole, quando improvvisamente sentì una grande frenata di automobile provenire
da sotto la scuola. Si affacciò e vide che a provocarla era stata una macchina
nera, fin troppo familiare.
“oh no!” disse seguendo i
movimenti dei tre agenti Johnson, Thomson e Jackson, che erano ormai entrati
dentro la scuola.
Nutty stava chiaccherando con
i suoi compagni di classe, era l’intervallo, quindi molti degli studenti erano
fuori dall’aula. Improvvisamente il suo cellulare cominciò a squillare. Era un
numero sconosciuto. Decise di rispondere per sentire chi fosse.
“Nutty, stanno venendo a
prenderti tre agenti, conoscono le tue intenzioni, scappa subito da
quell’aula!!”
“Neo!” urlò Nutty spaventata.
La telefonata si interruppe. Annichan e Gennaro erano preoccupati del
comportamento della loro amica.
“che succede Nutty? Chi era?”
chiesero.
Nutty non rispose e si
diresse verso la porta dell’aula, sentì delle urla provenire dal fondo del
corridoio che era molto affollato dagli studenti, Johnson stava venendo verso
di lei. Nutty cominciò a correre nel corridoio cercando di mischiarsi tra gli
studenti.
Riuscì a scendere le scale
per raggiungere il piano terra. Thomson le sbarrò la strada. La ragazzina fece
un grande balzo e col piede sinistro riuscì a darsi una grande spinta dallo
scorrimano per riuscire a saltare l’agente. Atterrò per terra rotolando, aveva
sbattuto abbastanza forte la spalla.
Si voltò verso l’agente e
questo estrasse una pistola dalla giacca e cominciò a far fuoco nonostante ci
fossero anche tutti gli altri studenti. Di fortuna abbassandosi riuscì a non
farsi colpire. Toccò il suo auricolare.
“Smith!! Smith!! Ti prego
aiutami!! Smith!!” urlò mentre i due agenti la seguivano velocemente alle sue
spalle. Arrivò all’ingresso della scuola per uscire, ma notò che era pieno di
poliziotti, allora decise di salire all’ultimo piano, magari sarebbe scesa
dalle scale antincendio in terrazza.
Corse per le scale come mai
aveva fatto sino ad ora, era disperata, continuava a pensare se mai sarebbe
sopravvissuta. Quando finalmente vide la porta del terrazzo tirò quasi un
sospiro di sollievo “posso farcela!” urlò, ma in quel momento l’ultimo agente
si presentò fuori dalla porta e con un pugno al volto la scaraventò a terra nel
bel mezzo della terrazza.
Tutta la scuola stava
assistendo a quella scena. I tre agenti le si avvicinarono e Johnson le puntò
la sua pistola alla tempia “hai smesso di interferire”
Proprio nel momento in cui
stava per premere il grilletto, un calcio potentissimo gli deformò il viso,
facendolo finire contro la ringhiera. Smith era finalmente arrivato. Gli altri
due agenti gli si lanciarono contro. Qualche mossa veloce e li stese. Dopo di
che si avvicinò a Johnson e lo tirò su per la cravatta.
“per quele motivo volete
ucciderla?” Chiese Smith con voce carica d’ira.
Johnson rispose solo con un
ghigno che non prometteva nulla di buono. Smith allora con l’altra mano gli
spezzò il collo, uccidendolo e costringendolo a trasportarsi altrove “fino a
quando qui ci sarò io non la toccherete, ah già dimenticavo, non puoi più
sentirmi!” e getto a terra il cadavere dello sfortunato umano.
Dopo di che Smith si lanciò
da Nutty per raccoglierla da terra e vedere come stava “Isabella, Isabella mi
senti?” le chiedeva alzandole il viso.
Nutty abbassò lo sguardo e
cominciò a piangere “credevo che non ce l’avrei fatta...grazie” Smith sorrise e
l’abbracciò, sapeva che quello era l’unico modo per tranquillizzarla e farla
stare meglio..
Quasi tutta la scuola era
intorno a loro. I suoi due compagni di classe si fecero avanti, Smith fece
qualche passo indietro, quelle cose non sarebbero mai dovute accadere davanti a
degli umani inconsapevoli. Potevano riconoscerlo.
“e tu chi diavolo sei?” gli
chiesero.
Smith nascose un po’ il viso
“sono un supplente nuovo, mi trovavo qui per caso e sono intervenuto...su
coraggio, tornate nelle vostre aule, lei viene con me ora” detto questo si fece
strada con Nutty in mezzo alla folla.
Nutty sorrise “non sei gran
che a trovare scuse!”
“tu avresti trovato di
meglio?” disse facendo il finto offeso.
“è meglio scomparire di qui
Smith, i poliziotti saranno già entrati per raccogliere i tre cadaveri...magari
con la scusa che mi devi accompagnare in ospedale riusciamo a filarcela...”
L’uomo riuscì con quella
scusa a farli uscire dalla scuola senza che i poliziotti li fermassero. Nutty
comunque non era conciata tanto bene, e il dolore cominciava a farsi sentire.
“forse è meglio che ti
accompagno davvero in ospedale... come ti senti?” disse accorgendosi che la
ragazzina barcollava un po’.
“ho un gran dolore alla
testa...” disse fermandosi. Smith le spostò un po’ i capelli e vide che aveva
un taglio dietro la testa che sanguinava parecchio. Provocato dal pugno
dell’agente che le fece sbattere la testa per terra.
“non mi avevi detto di aver
sbattuto la testa! Guarda quanto diavolo di sang...”Smith non fece in tempo a
finire la frase che Nutty crollò per terra, fortunatamente la raccolse in
tempo. Stava peggiorando, aveva perso troppo sangue.
In quel momento arrivò un
uomo dal cielo, atterrò davanti a loro. Aveva capelli scuri, occhiali da sole
ovali, un giaccone nero che gli scendeva sino ai piedi.
“signor Anderson!!” urlò
Smith prendendo in braccio Nutty.
“lasciala giù Smith, ci penso
io ora...” disse tranquillo.
“che vuoi farle?”
“fidati di me, ho poteri più
grandi dei tuoi” disse con un sorriso.
Smith non si sarebbe mai
fidato di Neo, non avrebbe mai potuto abbassarsi a tanto...ma in quel momento
sentiva che sarebbe stato meglio così, la ragazzina era in pericolo di vita,
doveva fidarsi.
Neo si chinò su Nutty, si
tolse gli occhiali e le poggiò la mano destra in fronte. Chiuse gli occhi.
Improvvisamente la mano sinistra di Neo si illuminò di luce bianca. Prima la
poggiò sulla spalla su cui Nutty aveva sbattuto, e dopo pochi secondi la poggiò
sopra la sua guancia dove aveva ricevuto il pugno. Infine mise la sua mano
dietro la sua testa, dove c’era il taglio. Pochi istanti dopo tutte le ferite
scomparvero.
Smith rimase in silenzio a
osservare, era rimasto colpito dai poteri di Neo. Nutty si svegliò
improvvisamente. Vide Neo accanto a lei, e poco più in là Smith.
“come stai Nutty?” chiese Neo
amichevolmente.
“Neo!” urlò di gioia, poi si
accorse che non aveva nessun dolore al corpo, ne il mal di testa di poco fa
“che mi hai fatto?”
“ti ho fatto stare meglio!”
Smith si avvicinò a Neo “sei
stata tu ad avvertirla a scuola, vero? Da sola non avrebbe mai potuto
saperlo...”
“saresti dovuto essere tu ad
avvisarla!”
“non sapevo che fossero
venuti per lei! Io sono conosciuto come assassino nel caso non te lo
ricordassi, non posso farmi vedere!! Quindi non dirmi cosa dovevo fare!” disse
tirandogli uno spintone.
“fermi tutti e due!” urlò
Nutty “voi due non vi sfiderete qui! Non vi sfiderete ora! Non vi sfiderete per
una causa così stupida! Ora a me interessa solo una cosa, capire cosa sta
accadendo, e quindi al massimo ci sarà collaborazione e non sfida, tra noi!!”
dopo di che si avvicinò a Smith e gli afferrò il braccio “e tu smettila di
essere così irascibile!!”
“come puoi pretendere che io
mi allei con questo umano, Isabella!”
“Smith non abbiamo scelta!
Neo e i suoi compagni possono aiutarci! Cerca di dimenticare per un periodo il
tuo odio per lui! Ti prego!” anche se gli stava tenendo la mano, Nutty credeva
di stare parlando al muro.
Smith guardò un momento per
terra, poi sentì la mano di Nutty stringersi ancora un po’ alla sua, allora la
guardò qualche secondo, dopo di che guardò Neo “ok, per un po’ di tempo sono
disposto a fare una piccola tregua!” disse rassegnato.
Neo sorrise. Nutty, vedendo
che Smith aveva ascoltato le sue parole, lo abbracciò. Poi l’Eletto gli si
avvicinò e gli tese la mano come simbolo di tregua. Smith la strinse “non
pensare che mi scordi che ti devo battere!”.
“no, figurati se te ne
scordi!” l’Eletto era come Nutty se lo immaginava, una persona meravigliosa con
un grande cuore. Era un grande onore poter collaborare con lui.
Neo a quel punto fece un
grande salto e scomparve tra le nuvole. Nutty sapeva che si sarebbero sentiti
col suo cellulare. Nutty si mise le mani in tasca “ora sono nei guai...sono
ricercata dagli agenti...”
Smith le mise una mano sulla
spalla “vorrà dire che da oggi non ti lascerò un momento da sola, non ti
accadrà più nulla stai tranquilla” la ragazzina era così felice che Smith
stesse cambiando, ed era lei che lo stava facendo diventare così!
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“come?!” davvero gli agenti
ti sono venuti a cercare a scuola e hai incontrato Neo?!” Beba era sconvolta.
“si si! Somiglia davvero
tanto a Keanu Reeves! Forse è anche più carino!”
“e che ti hanno fatto gli
agenti?”
“mi hano fatto correre per
tutta la scuola, ho quasi rotto una spalla, mi si è deformata quasi la faccia
con un pugno e avevo un taglio dietro la testa!”
“non parlarne come se fosse
una bella cosa!!”
“però Neo mi ha guarita! Ha
un sorta di potere speciale!”
“bè in effetti in Reloaded
riesce a resuscitare Trinity...”
“comunque ora siamo alleati
con Neo e i suoi! Quando riceverò una sua chiamata saremo pronti ad agire! Ma a
parte questo, sai che ho cominciato un nuovo fumetto?”
“immagino che ora che conosci
di persona metà dei personaggi del film l’ispirazione sarà a mille!” disse
prendendo in mano il suo quanderno e cominciando a leggere.
“si, a volte quando sono su
da Smith prendo il block notes e comincio a pastrocchiare!”
“...e scommetto che non gli
hai mai fatto vedere nulla!”
“noo!! Lui non capisce nulla
di fumetti! E poi sono affari miei, lui non deve sapere nulla, mi ha già visto
un disegno quando eravamo al cinema, da li ho cercato di non farmi più vedere
quando disegno!”
“perchè ti ha preso il più
imbarazzante! Se tu gli facessi vedere questi qui che sono comici a mio parere
gli piacerebbero!”
“lascia perdere, e guai a te
se gliene parli!!”
“cercherò di stare attenta!”
disse ridendo.
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Arrivò sera. Nutty si stava
preparando a salire da Smith. Sua madre la frenò.
“mi piacerebbe sapere dove te
ne esci sempre a quest’ora!” disse irritata.
“ma come dove vado mamma?!
Sono qui fuori in cortile!”
“e che ci vai a fare dalle
otto di sera in poi??”
“bè, ora che sta facendo bel
tempo sto un po’ fuori a respirare...e poi a volte mi metto a disegnare!”
Intervenì suo fratello “si
mamma Nutty ha ragione, l’ho vista io! Sta qui fuori a disegnare non fa nulla
di male credimi!”
Nutty rimase quasi sconvolta,
suo fratello che si mette dalla sua parte!!
“Se è vero che non fai nulla
allora ti proibisco di uscire!!” detto questo se ne tornò in cucina.
“noo! Maledizione! E ora che
faccio?!” disse a suo fratello.
“e va bè! Se non lo vedi la
sera non morirai mica! Tanto passate insieme già tutta la giornata!”
“si ma qui la situazione si
complica, mamma sta sospettando qualcosa!!”
“bè sospetterei anche io se
mia figlia scappasse di casa ogni sera per andare in cortile a fare nulla!!”
“Uscirò dalla finestra di
nascosto, chiuderò la porta della camera a chiave, così non sospetterà nulla!
Tu ovviamente dirai che sono in camera, intesi?”
“agli ordini!”
Nutty avvisò Smith di venirla
a prendere dalla finestra. Pochi secondi e lui si affacciò sorridente per
portarla su in terrazza.
“la situazione si complica
Smith!” lo avvisò.
“come mai?”
“mia mamma sta cominciando a
sospettare di me...mi ha proibito di uscire di casa la sera, infatti non dovrei
essere qui...”
“tra scuola e casa non so
dove hai più fortuna!” disse ridendo.
“avrò pure sfortuna però non
mi sembra che sia una situazione molto normale! Ospito di nascosto un uomo,
aiuto i ribelli a scoprire che sta accadendo nel mondo, vengo menata da
elegantoni... alla mia età dovrei pensare ai ragazzi e alla scuola non divertirmi
a fare l’eroina!!”
“e ora sei triste per
questo?”
“per niente! Anzi, sono
felice di aver avuto questa possibilità!” disse facendo un grande sorriso “per
la scuola e i ragazzi ci sarà tempo!!”
“domani potremo ricevere
chiamate dal signor Anderson...tieniti pronta!”
“non ti preoccupare, non ho
neanche scuola domani...avremo tutto il tempo per stare attenti!”
Nutty capì che da quel giorno
le giornate sarebbero diventate ancora più movimentate...
Continua!
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Nota di Isa: Yeah!!
Finalmente ho finito il quinto capitolo! E’ quello che per ora ho trovato più
complicato scrivere, soprattutto dall’inseguimento a scuola in poi! Ora dovrò
ponderare parecchio il seguito... sarà complicato, inizieranno tanti casini!
Ops, sta suonando il cellulare! Capperi è Neo! Devo scappare! Alla prossima! ;)