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1.
Nessuno però poteva immaginare quello
che accadde prima della partita. Un Grosso teschio comparve sopra il campo da
Quidditch e un gruppo di uomini vestito di nero con dei capucci e una
maschera bianca apparve in campo.
Quella notte
al San Mungo, Draco non capì che cosa stava succedendo, non subito almeno:
vedeva arrivare donne, uomini e ragazzi feriti, sentiva urla di terrore e di
disperazione. Una forte preoccupazione cresceva in lui, fino a quando non vide un
suo collega.
-Ma tu non eri alla Coppa? – Domandò ancora più allarmato raggiungendolo.
-Sì, ma ora non c’è tempo per parlare, ci sono troppi feriti! – Esclamò
concitato.
-Papà! - Gridò Scorpius correndo da lui; aveva del sangue sulla maglia.
Draco si chinò, toccandolo dappertutto, finchè il
figlio non lo rassicurò: -Papà non è mio, sono caduto sopra una persona. - Mormorò.
-Con chi sei? - Chiese preoccupato.
-Scorpius, o cielo, ti avevo perso di vista nell’arrivare qui! – Esclamò
Hermione correndogli incontro.
-Hermione! Che cosa sta succedendo? - Chiese.
-E’ apparso il Marchio. - Annunciò.
-Papà, che cos’è il Marchio? – Si informò Scorpius, vedendo il padre sbiancare.
-Potter? E gli altri? - Indagò preoccupato il medimago.
-Stanno combattendo. Ginny, Angelina, Hannah, Fleur, Audrey e io ci siamo
divise per portare via i ragazzi. - Mormorò in lacrime.
-Staranno bene, tu chi hai ?- Domandò.
-Sono riuscita a prendere Scorpius e altri due ragazzini, uno è anche ferito, è
stato colpito da un incantesimo. – Sospirò. - I miei figli erano vicino a Fleur.
- Esclamò in lacrime; Draco l’abbracciò cercando di confortarla.
-Johnny
falli visitare; non sono feriti, ma dà loro qualcosa per calmarsi. - Suggerì,
vedendo tremare anche il figlio.
***
Harry cercava
sua moglie, non riusciva a trovarla, così come non riusciva a vedere nessuno
dei ragazzi. Dov’erano si chiese angosciato, mentre legava uno degli assalitori
mascherati. Purtroppo quei pensieri lo distrassero e non si accorse di un
incantesimo che lo sbalzò lontano.
-Harry! - Chiamò qualcuno.
-Sto bene, sto bene, sono solo un po’ dolorante. - Sbuffò riconoscendo Seamus.
Intanto Lily
correva terrorizzata: non trovava nessuno che conosceva e un uomo mascherato
era dietro di lei e aveva appena colpito un uomo facendolo cadere a terra.
Finalmente raggiunse una macchia di alberi e ci si fiondò, cercando un posto
dove nascondersi. Trovò alcuni fitti cespugli e, tremante, si accucciò,
sperando di non essere vista né sentita.
Angelina si
guardava intorno; anche lei aveva trovato rifugio nel bosco, e si era
accucciata dietro delle grosse siepi: aveva con sé i suoi figli e Albus.
Ginny guardò Molly, Lucy e Louise; fortunatamente era riuscita a portarle via,
le aveva condotte alla Tana. Guardò la madre che faceva bere della camomilla ai
ragazzi, poi fissò la finestra per vedere se arrivava qualcun altro. Era
preoccupata per i suoi figli, avrebbe voluto anche andare ad aiutare, ma non
poteva, doveva lasciar fare agli auror.
Hannah
sospirò, guardò Alice, Frank e Rose; erano riusciti a trovare un buon
nascondiglio e sperava che tutto finisse il più presto possibile.
Fleur e Audrey correvano con James che però aveva una gamba dolorante, colpita
da un incantesimo di lesione, e Hugo che teneva la mano di Fleur. Audrey
sosteneva James e, appena riuscirono, si smaterializzarono
al San Mungo.
***
Ci vollero alcune ore, ma grazie a Dio, finalmente riuscirono a venirne a capo:
qualcuno era scappato, ma erano riusciti a prenderne parecchi.
Harry guardò i suoi auror; molti erano feriti, alcuni erano già al San Mungo,
altri erano ancora sul campo a lavorare alacremente per ristabilire l’ordine. Molte
brave persone erano rimaste ad aiutare, anche ex membri del ES o impiegati del
ministero. E, come segno del destino, molti avevano vissuto la Guerra.
-Harry qui ci penseranno gli altri a controllare. – Lo riscosse Kingsley.
-Qualcuno ha visto Hermione? - Chiese Ron.
-No, andiamo al San Mungo, probabilmente la troveremo lì. - Commentò Harry.
***
Draco stava
iniziando ad agitarsi: era rassicurante non vedere nessuno dei ragazzi Potter e
Weasley feriti, ma se non erano lì dov’erano si chiedeva preoccupato.
-Audrey! - Esclamò Hermione vedendola.
-Mamma! - Gridò Hugo.
-Tesoro stai bene?- Lo abbracciò preoccupata.
-Sì mamma, ma James sta male. - Mormorò triste.
-E’ stato colpito da un incantesimo alla gamba.- La informò Alice.
-I medimaghi lo stanno curando, siamo arrivate qui prima possibile. - Sospirò
Fleur.
-Io sono riuscita a venire qui quasi subito. - Disse Hermione.
-Hai fatto bene a non tornare, è stato meglio così. - Commentò Audrey.
-Ho parlato con un medimago, James sta bene, la fattura è stata bloccata in
tempo. - Annuncio sollevato Draco.
Finalmente
anche Harry e Ron apparvero al San Mungo.
Ron era
stato raggiunto dai suoi figli e dalla moglie. Erano tutti nella stanza di
James, anche Ginny con gli altri ragazzi l’avevano subito raggiunto.
-State tutti bene? James? - Chiese Harry, vedendo il figlio nel letto.
-Sto bene, anche se mi fa ancora male la gamba. - Mormorò.
-Harry, ti puoi sedere?- Gli chiese piano Ginny.
-Che è successo? – Domandò e, vedendo le facce preoccupate di tutti, si guardò
intorno: sembrava ci fossero tutti, ma poi non vide una testolina rossa a lui
molto cara e un giramento di testa lo fece quasi cadere. Fortunatamente Ron era
vicino a lui e lo tenne per una spalla.
-Dov’e Lily? - Sussurrò pensando già il peggio.
-Non lo sappiamo, non era con me. - Rispose Ginny con gli occhi lucidi.
–Credevo fosse con qualcuno di loro, ma niente. - Continuò, buttandosi nelle
braccia del marito.
-Papà, la troverai vero? – Chiese ansiosamente Albus, guardandolo.
-Appena potete andate tutti a Villa Bianca (avevano chiamato così la nuova casa). Hermione fai
tutti gli incantesimi protettivi che sai. - Sospirò.
-Potter, dove vai?- Gli chiede Draco.
-A cercare mia figlia. Forse si è nascosta e ha paura di uscire da sola, vado a
cercarla. -
-Vengo con te. - Affermò Ginny.
-Ok, Ron vieni anche tu. -
-Vado anch’io a Villa Bianca allora. - Decise Draco.
-Sì, ci pensate voi allora a James e Al vero? – Al loro cenno di assenso si
tranquillizzarono e si smaterializzarono alla ricerca di Lily.
***
Lily non
sentiva più rumore da quella che le se sembrava una eternità, per cui decise,
seppur ancora terrorizzata, di uscire allo scoperto.
Appena fuori dalla macchia di alberi vide molti corpi a terra, lo stadio in
fiamme e il teschio che deturpava ancora il cielo e rabbrividì.
-Ragazzina
che ci fai qui da sola? – La apostrofò un uomo puntandole addosso la bacchetta.
-Mi sono nascosta. - Mormorò impaurita.
-Ci dovremmo fidare? E se per caso è qualche mangiamorte trasfigurato? - Chiese
un altro.
-ABBASSATE LA BACCHETTA DA MIA FIGLIA! - Ringhiò Ginny, mettendoli sotto tiro.
Harry la lasciò fare, sapeva quanto una madre si poteva infuriare se venivano
toccati i suoi figli.
-E’ sua figlia? - Chiese uno dei due.
-MI AVETE SENTITO? HO DETTO DI ABBASSARE LE BACCHETTE! - Urlò ancora.
Lily guardava la sua mamma e notò che le tremava la mano, era davvero molto
arrabbiata.
-Mamma! - Esclamò, andando da lei e Ginny la strinse a sé con amore. Non si
resero neanche conto che Harry aveva schiantato uno dei due.
-Scusami Auror. - Ringhiò svegliandolo. –Ma per caso stavi per schiantare mia
figlia? Una ragazzina? - Domandò sarcastico e arrabbiato.
-E se fosse stata un mangiamorte? Che ne sappiamo che non stia usando la
polisucco? -
-Lo so che vedere il Marchio Nero porta un sacco di paure, ma questo è davvero
troppo! - Li rimproverò.
-Papà che cos’è il Marchio Nero? - Chiese Lily, abbracciandosi a lui.
-Ora andiamo a casa, ne ho davvero bisogno. - sospirò.
***
A Villa
Bianca c’erano tutti, anche Victoire e Teddy con la piccola oltre a Dominique
con il suo ragazzo, ritornati in fretta e furia dalla Francia dove erano andati
solo 3 giorni prima.
-Lily! - Esclamarono
tutti sollevati, mentre cugini e fratelli le andavano incontro per
abbracciarla.
-E Draco? - chiese Harry non vedendolo.
-E’ con Scorpius, sono andati a prendere un libro nella mia vecchia casa.- Lo informò
Narcissa.
-Un libro? - Chiese Ginny.
-Hermione, hai fatto ?- Si preoccupò Harry.
-La casa ha molti incantesimi ora, ma poi sarà meglio fare anche l’incanto
fidelius. - Propose Hermione.
-Più tardi faremo lo stesso anche nelle vostre case e alla Tana. - Decise
Harry.
-Zio, sono tornati, sono proprio quelli là?- Si informò Teddy.
-Non so, potrebbero essere solo aspiranti mangiamorte. – Harry cercava di
rassicurare per quanto possibile.
-Solo chi era vicino a Voldemort poteva evocare il marchio. – Ricordò loro
Arthur.
-Papà, che cos’è il Marchio?- Domandò Albus.
Draco arrivò in quel momento e si scopri il braccio sinistro.
-Mio DIO!- Esclamò Draco.
-Si muove?- Inorridì Ron.
-Non capisco, è impossibile. – Affermò Draco, vedendo il tatuaggio più chiaro.
-Qualcuno conosce l’incantesimo e come attivarlo, evidentemente. -
-Qualcuno che era vicino a lui. - Ipotizzò Bill.
-La cicatrice Harry?- Chiese Ron, ricevendo degli sguardi arrabbiati da Ginny e
Hermione.
-STAI CHERZANDO VERO?- Si arrabbiò l’interessato.
-Può aver trovato il modo di tornare!- Esclamò Ron offeso.
-Ora basta! Voldemort, non può essere tornato, Harry era un Horcrux e lo ha
distrutto. - Affermò Hermione.
-E se ne avesse avuto un altro nascosto?- Continuò imperterrito Ron.
-Impossibile, per lui il numero perfetto era il 7. - Gli ricordò Ginny. – E poi si era spinto già troppo oltre, non
poteva più dividere la sua anima. -
-Ora basta! Vogliamo sapere. – Si arrabbiò James.
Si sedettero
nella grande Sala, i ragazzi davanti agli adulti in modo da potere parlare con
calma.
-Fate le
domande che volete. - Sospirò Harry.
-Uno per volta, per favore.- Gridò Ginny, vedendo che stavano per parlare tutti
insieme.