Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: nena_hope    09/04/2017    0 recensioni
Dal Prologo:
"Un cuore perse un battito, forse anche due e poi ricominciò a battere ma faceva male, era come se urlasse. Quello fu l’inizio della fine."
Dal capitolo 4:
"Jungkook non si innamorava mai e tutte le persone che gli stavano intorno lo sapevano."
Arte, musica e ballo si incontreranno e la vita adolescenziale di alcuni liceali verrà messa sotto sopra. Incontri del passato si uniranno a quelli del presente. Il destino aveva deciso di voler giocare e si sa: nessuno si può opporre al suo gioco.
[IN PAUSA]
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Park Jimin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 4
Jeon Jungkook non poteva credere che la ragazza della metro fosse nel suo stesso club. Era quasi esaltato all’idea di farle un ritratto a non voleva essere preso un maniaco o ancor peggio di un ragazzino alle prime armi con l’amore. Jungkook non si innamorava mai e tutte le persone che gli stavano intorno lo sapevano. Gli piaceva disegnare i volti che lui riteneva attraenti e in quel momento il volto di Haru aveva preso tutta la sua attenzione.
Successe anche negli anni passati che si fissava a disegnare vari volti, a volte ci rimaneva anche per mesi. Una volta il suo migliore amico gli chiese se si fosse innamorato, visto che non faceva altro che disegnare il volto di una ragazza della classe accanto. Ma lui negò dicendo che quel viso rispecchiava i suoi canoni di bellezza e che lui disegnava solo ciò che era bello ai suoi occhi.
Ma non si innamorava.
Ciò non vuol dire che non volesse innamorarsi, anche perché ci aveva provato a parlare con le persone che disegnava. Ma puntualmente dopo avergli parlato non provava nulla nei loro confronti, certe volte gli era anche capitato di annoiarsi. Quindi alla fine, da qualche mese a quella parte, aveva deciso di disegnare e basta e si era convinto che l’amore non era una sua priorità, stava cominciando a credere che fosse un sentimento inutile.
Alla fine optò nel disegnare una creatura mitologica con sembianze femminili. Per paura di essere scoperto non disegnò la ragazza dai lineamenti che tanto adorava. Si disse che avrebbe avuto altre occasioni per poterla disegnare dal vivo, senza immaginarla nella sua mente per poi disegnarla.
Le ore al club passarono moto velocemente per tutti i ragazzi. Prima che se ne andassero, il professore passò tra le varie postazioni per vedere i vari lavori. Si complimentò con tutti loro dicendo che se volevano potevano lasciare i disegni nell’aula oppure portarseli a casa.
Haru, ovviamente, decise di portarlo a casa convinta che l’indomani lo avrebbe regalato a Tae. Mentre varcava la soglia del cancello per uscire una ragazza la fermò.
-Ciao, scusami il disturbo volevo presentarmi visto che in classe non ne abbiamo avuto il tempo. Piacere io sono Kim Soyon. –
-Oh beh piacere mio, io sono Min Haru e comunque nessun disturbo, non ti preoccupare. –
-Oddio credevo che mi sarei fatta odiare, sai a non tutti piace questo mio lato estroverso è solo che ho visto di sfuggita il tuo disegno e nulla volevo assolutamente parlarti. –
Haru era alquanto sorpresa, quell’anno stava conoscendo troppe persone estroverse per i suoi gusti. Ma le sorrise e la ringraziò per aver deciso di parlare. La invitò anche ad accompagnarla in biblioteca visto che doveva chiedere se avevano per caso ritrovato un book da disegno. Soyon accettò e cominciò a saltellare nemmeno avesse vinto alla lotteria.
Parlarono molto nel tragitto scuola-biblioteca, più che altro era Soyon a parlare ma Haru la ascoltava con piacere e qualche volta le è scappata anche qualche risata. Però appena arrivate davanti alla biblioteca Soyon ricevette una chiamata dalla madre dicendole di tornare a casa.
-Mi dispiace lasciarti sola! Ti prometto che mi farò perdonare, domani pranziamo insieme? –
-Certo! Mi piacerebbe molto, non ti dispiace se ci sarà anche Eun vero? –
-Assolutamente no! E poi da come me ne hai parlato sembra una ragazza molto simpatica,comunque ora devo proprio andare. È stato davvero un piacere conoscerti, a domani! –
E la ragazza corse via ma non prima di aver lasciato ad Haru uno dei suoi miglio sorrisi.
Dopo che Soyon girò l’angolo per andar a prendere l’autobus, Haru prese coraggio ed entrò nella biblioteca.
Entrò con un po’ di speranza ma ne uscì quasi abbattuta. Nessuno aveva trovato il suo sketchbook, era vero ce non aveva nulla di valore ma le dispiacque molto, insomma ci aveva messo tutta se stessa, c’erano tutti i suoi sentimenti in quei disegni. Se per un estraneo, quelli potevano sembrare disegni senza alcun significato, per Haru, invece, rappresentavano la sua essenza.
Per conoscere realmente un artista bisogna osservare con attenzione i suoi disegni e interpretarli ed era lo stesso per Haru. Quando disegnava si sentiva libera di mostrare la vera se stessa, senza censure e limitazioni di alcun tipo.
Quando arrivò a casa era ormai quasi ora di cena, quindi decise di togliersi l’uniforme per poter indossare qualcosa di più comodo, come il pigiama ad esempio.
Dopo aver cenato ed aver sparecchiato, Haru, stava per andare in camera sua ma si arrestò appena sentì la porta dell’ingresso chiudersi e la voce del fratello che affermava di esser tornato a casa.
Anche se abitavano nella stessa casa Haru e il fratello non si vedevano spesso, specialmente da quando, quest’ultimo, ha cominciato ad andare all’università.
-Yoongi oppa! Bentornato, com’è andata oggi? –
Haru andò in contro al fratello con un dolce sorriso sul volto. Anche se non sembrava i due erano molto legati e si volevano un mondo di bene. Per Haru, Yoongi era un modello da seguire, invece per il maggiore Haru era la sua dolce sorellina, la quale doveva essere protetta a tutti i costi.
-è stata stancante la giornata all’università ma ora sto molto meglio. –
Disse Yoongi abbracciando quel piccolo essere (come la definiva lui) delicatamente.
-Oppa non ci vediamo da una settimana praticamente, mi sei mancato. –
-Anche te mi sei mancata, allora? Non hai nulla da raccontare al tuo fratellone? –
E fu in quel momento che Haru diede la possibilità a Yoongi di posare la sua borsa e di mettersi comodi nella camera di quest’ultimo.
Quando si furono messi comodi, seduti a gambe incrociate ed uno di fronte all’altra, Haru cominciò a raccontare tutti gli avvenimenti che si sono susseguiti nella sua vita nel giro di una settimana. Yoongi da buon fratello che era aveva ascoltato tutto, non mancarono le occhiatacce quando Haru pronunciava il nome di Tae oppure la felicità nel sapere che nel club di arte si era trovata bene.
-E insomma questo è tutto, te invece? Non hai nulla da raccontarmi? –
Yoongi guardò la sua sorellina negli occhi e poi fece uno dei suoi rari sorrisi e deviò di poco lo sguardo.
Cominciò a raccontare dell’incontro con un certo Jung Hoseok, un pazzo a detta di Yoongi, il quale, però, nel giro di pochi giorni era riuscito a conquistarsi la fiducia. Haru ne era sorpresa ma felice allo stesso tempo. Era raro Sentire Yoongi parlare di amici, specialmente se li aveva appena conosciuti.
Le raccontò di quanto Hoseok fosse stato petulante dopo aver ascoltato un suo pezzo e di come per esasperazione aveva accettato di andare a pranzo con lui. Yoongi ammise di essersi sorpreso da tutte quello cose che aveva in comune col pazzo ma si era trovato subito a suo agio.
Le disse anche di quanto i due potessero essere una coppia improbabile e di come potessero essere diversi ma forse era proprio per questo che i due si completavano e formavano una coppia che faceva invidia a tutta l’università. Insomma, nessuno prima di loro nel giro di una settimana era riuscito a formare un duo e per di più ad aver già cominciato a lavorare ad un singolo.
-Oppa non ti avevo mi visto così tanto da un progetto da fare in coppia, questo Hoseok deve essere davvero una brava persone, voglio conoscerlo e ringraziarlo per essersi preso cura di te. –
Si potrebbe anche dire che l’abbraccio che Yoongi le diete dopo quella frase fu il più intenso che si ebbero mai dati. Rimasero abbracciati per molto tempo tanto ce quando si staccarono Haru si stava per addormentare sul letto del fratello.
-Haru puoi rimanere a dormire con me, lo sai che non ti dico mai di no. –
-Lo so fratellone ma non voglio farti dormire male e poi ti ho tenuto sveglio troppo a lungo. Vado a dormire in camera mia non c’è problema, ti voglio bene. –
E, dopo che Yoongi le mostrò uno dei suoi miglior sorrisi, andò in camera dove si buttò letteralmente sul letto per poi addormentarsi subito dopo essersi messa sotto le coperte.
Haru non sapeva che a breve la sua vita sarebbe cambiata, mentre dormiva sonni tranquilli non sapeva che il suo cuore avrebbe cambiato il suo modo di battere.
 
-angolinoo
Allora people in primis volevo scusarmi per la mia assenza ma la scuola mi sta portando via tutte le mie energie, in secondo luogo mi  scuso anche per il capitolo visto che non è uno dei migliori. Volevo avvisarvi che siamo ancora all’inizio e che quindi le vere sourprise nella storia devono ancora arrivare ma don’t worry arriveranno a breve.
Detto questo vi lascio, love you all
  
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