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Autore: Yuphie_96    09/04/2017    1 recensioni
Mana, Neah ed Allen Walker.
Tre uomini che, per colpa del destino, non hanno mai potuto essere una famiglia felice.
In questa fiction invece si può scoprire come sarebbero potuti essere, secondo me, le loro vicende se fossero stati uniti, senza misteri e senza guerre ad intromettersi tra di loro, vivendo come una famiglia normale...o quasi.
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allen Walker, Altro personaggio, Mana Walker, Neah/Quattordicesimo
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolino della Robh: Bona sera, anche questa settimana ce la faccio per un pelo! xD
Un ringraziamento speciale a sarita21,una nuova recensitrice! (*-*) Come sono emozionata <3.
Spero che tu possa goderti anche questo nuovo capitolo e che ti faccia ridere come hanno fatto gli altri ^^.
Buona lettura!


Tovaglie finemente ricamate, posate d’argento lucido, bicchieri di cristallo con dettagli in oro, tovaglioli perfettamente coordinati con le tovaglie, piegati in maniera semplicemente perfetta, infine un menù rilegato in pelle rossa, abbinato alla pelle delle sedie dove in quel momento Mana stava seduto con il fratello.
“Neah…mi sento un tantino a disagio, non sono mai stato in un posto del genere”
“Abbassa la voce fratello, non riesco a sentire quello che dicono!”
Bisbigliò furente l’altro, cercando di sporgersi ancora di più sulla sedia per ‘avvicinarsi’ al tavolo dove Tyki ed Allen stavano brindando alla cena.

Erano proprio i due il motivo per cui anche Mana e Neah si trovavano lì: il giorno prima Allen aveva comunicato, estremamente felice, che Tyki lo aveva invitato a cena per festeggiare il compimento del suo trasloco a villa Noah. Sul momento Mana non aveva detto nulla, per non smontare l’entusiasmo del figlio che era innamorato del portoghese da parecchio tempo, ma quando Allen era andato via non aveva esitato a chiamare il suo ‘infiltrato’ ovvero suo fratello minore per parlargli delle sue ansie, era il primo a dire che Allen era grande ma anche il pierrot conosceva la fama di Don Giovanni che si tirava dietro Tyki e non voleva che il figlio fosse un’altra tacca sulla cintura di Joyd.
Ovviamente Neah era stato d’accordo dopo la prima parola del fratello, perché lui lo sapeva fin dall’inizio che Tyki era un pervertito, nonostante il Conte sostenesse il contrario, e aveva ideato un piano d’azione: seguirli al ristorante.
Inutile dire che Mana si era pentito dopo neanche due passi nel ristorante, troppo elegante per il suo portafoglio da pierrot.
Sarebbero dovuti fuggire alla portoghese…nome azzeccatissimo tra l’altro.
Ma l’importante adesso era scoprire cosa stessero facendo i due all’altro tavolo.

“Hai bevuto a malapena un sorso, non ti piace il vino rosso ragazzo?”
Domandò Tyki, posando il suo bicchiere sul tavolo.
“Ah…nono, solo che non bevo molto…non mi piace”
Spiegò imbarazzato il giovane.
“Uhm, sei proprio un ragazzo”
Ridacchiò Tyki, allungando una mano per portare una ciocca bianca dei suoi capelli dietro l’orecchio.
Questo gesto fece arrossire le pallide guance di Allen che, per non darlo a vedere, prese il menù e ci nascose in mezzo il viso, facendo ridacchiare di più il Noah.
“Ordina tutto quello che vuoi Allen, stasera offro io per festeggiare”
Mormorò Tyki, riprendendo il suo bicchiere per bagnarsi le labbra.

“Razza di figlio di put-“
“Cosa gli ha fatto?!”
Si agitò Mana sulla sedia, interrompendo il fratello.
“Gli ha spostato i capelli!”
Urlò Neah, battendo il pugno sul tavolo, facendo rovesciare i bicchieri.
“…Solo?”
“Come solo?”

“Allora, Allen, hai deciso?”
“Uhm…”
Il giovane fece scorrere nuovamente lo sguardo indeciso sul menù, non voleva far aspettare il cameriere ma proprio non sapeva decidersi.
Tyki allora gli prese dolcemente la mano, accarezzandogli il dorso con il pollice.
“Vuoi una mano, per caso?”
Mormorò suadente.
Le gote di Allen ripresero nuovamente colore.

“Avete deciso signori?”
Chiese il cameriere, tutto sorridente, arrivando al tavolo dei due Walker.
“Certo!...Quanto costano pane ed acqua?”
Chiese Mana.
Neah era tutto concentrato a maledire Tyki.

“Ci…ci riesco benissimo da solo”
Borbottò Allen, imbarazzato.
“Sicuro? Non mi dispiacerebbe per niente darti una mano…in tutti i sensi”
Sorrise malizioso.

“Ma come osa?!”
Ci mancava poco che Neah si mangiasse il tovagliolo.
Mana, al contrario, si stava gustando dell’acqua ‘purissima!’ e del pane ‘croccantissimo’ a suo dire; ascoltando ogni tanto quello che diceva il fratello.

“In tutti i…sensi?”
Chiese Allen, deglutendo sonoramente, ormai il viso completamente in fiamme.
“Si, sai che ci sono sempre quando hai bisogno Allen, ho chiesto al Conte di darti la camera vicina alla mia apposta e, naturalmente, per non farti sentire la mancanza di Mana, dev’essere dura separarsi dai genitori…ma io conosco un modo molto speciale per intrattenere le tue giornate…o notti”
Sottolineò il portoghese, leccandosi leggermente il labbro inferiore.

“Razza di pervertito maniaco!”
Urlò Neah, scattando in piedi, pronto ad assaltare la gola di Tyki per aprirgliela a morsi.
Fortunatamente Mana riuscì a fermarlo in tempo.
“Neah, Neah calmati, non ha fatto niente di così stra-“
“Gli ha proposto di andare a letto con lui!”
…Tutti sanno che Mana è umano, gentile e cortese…ma se qualcuno lo avesse visto adesso, non avrebbe saputo dire chi fosse il Noah tra lui e Neah.
Ed entrambi avevano un unico obiettivo: castrare Tyki il più dolorosamente possibile.

Ormai il cervello di Allen era completamente in tilt.
Le frasi dette da Tyki non avevano solamente imbarazzato lui, perfino il cameriere aveva il viso paonazzo nonostante stesse facendo finta di niente.
Che cosa doveva rispondere? Non lo sapeva, ma proprio per niente e l’unica cosa che voleva in quel momento era uscire fuori da quella situazione imbarazzante.
Chiuse il menù di scatto, facendo separare la mano del Noah dalla sua.
“Tutto quanto! Ordino tutto quanto!”
Urlò rosso in viso.
“…Eh?”
Domandò Tyki sbalordito.
“Subito signore”
Il cameriere scrisse l’ordinazione e si defilò a tutta velocità.
E a tutta velocità Mana fermò Neah dall’assaltare Joyd.
“Andiamo pure a casa”
Mormorò il pierrot tranquillo.
“Cosa?!”
“Non ci proverà più, possiamo andare”
“Come fai a esserne sicuro?”
Chiese Neah, seguendo comunque il fratello fuori dal ristorante.
“Non hai dato un’occhiata al menù, eh fratellino?”

Mana al contrario aveva dato un’occhiata ben approfondita al citato menù, e Tyki sarebbe stato troppo preoccupato per i suoi risparmi per poter provarci per davvero con Allen.
Potevano stare tranquilli e anzi, Mana sperava quasi che il figlio non ordinasse anche i dolci ma conoscendo il suo appetito…Tyki avrebbe passato la serata in bianco, in tutti i sensi.

   
 
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