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Autore: StormyPhoenix    10/04/2017    3 recensioni
Los Angeles, primi anni del nuovo secolo. Quasi per caso si incrociano le strade di una ragazza sola e in fuga dal suo passato spiacevole e di una delle band più famose del posto; un sentimento combattuto che diventa prepotente salderà il legame.
(Prima storia sui SOAD, so che è un po' cliché ma vabbè.)
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daron Malakian, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Eccomi qui! 
Come avevo anticipato, ci sarebbe stata la possibilità che avrei aggiornato in questa settimana piuttosto che nel weekend e così è stato per via di alcuni imprevisti :c
Ringrazio lettori e recensori, come sempre, e anticipo solo una piccola cosa: questo è un capitolo importante :3
Buona lettura <3




 

-Nikki-

La grande Melbourne risplende sotto il sole e pare promettere bene per la giornata di oggi, in cui si terrà l'ultima data australiana dei ragazzi.
Il caldo non è soffocante e di questo ne sono grata, così non dovrò passare la maggior parte della giornata con i vestiti appiccicati addosso e, non sentendomi dell'umore giusto per indossare colori, ho potuto vestirmi completamente di nero senza temere di morire di caldo. Stranamente anche i ragazzi paiono aver fatto la mia stessa scelta e, ad eccezione di Shavo e John che sono già a torso nudo, gli altri due sono vestiti di nero dalla testa ai piedi.
Dopo aver controllato che tutto sia a posto insieme al team, mi faccio da parte e mi siedo lì nel backstage, attendendo il turno dei nostri con una punta di impazienza; non so cosa mi stia succedendo oggi ma mi sento inquieta, molto inquieta, e non capisco il perché.
Quando finalmente arriva il momento prendo il solito posto in un angolo e mi impongo di seguire con attenzione l'esibizione, pronta a notare eventuali problemi tecnici... ma la concentrazione, sebbene presente, si focalizza su qualcos'altro.
Noto sprazzi di colore negli abiti del chitarrista e, in un momento in cui è fermo, decifro la scritta "Fuck your prayers" all'altezza del petto e noto un quadrato bianco proprio al centro del colletto della t-shirt; riconosco la somiglianza con il tipico collarino portato dai sacerdoti e in un primo momento sorrido, divertita dall'irriverenza del ragazzo.
"Bisogna dire che è proprio carino conciato così, sarebbe un prete molto figo se lo fosse davvero" una vocina nella mia mente si fa sentire, impertinente, e scuoto leggermente la testa come per scacciare quel tarlo; nessun prete ha mai suscitato la mia attenzione e i miei pensieri, e questo pensiero così veniale non mi piace.
C'è da dire che ha il suo fascino e gli occhiali da sole scuri aggiungono un tocco in più... ma quando torno a posare gli occhi su Daron, matto impeccabile come al solito, sento il sangue affluire al viso e colorirlo mentre il cuore accelera appena e comprendo qualcosa che, fino a questo momento, ho cercato di nascondere e negare anche a me stessa fin dalla notte in cui ho condiviso il letto con lui... mi sono innamorata di lui, senza scampo. E non solo per l'aspetto fisico, ma per tutto.
Fantastico, sono fottuta.

«Vado a fumare» Shavo si alza da una delle poltroncine in una saletta privata dell'hotel, durante una pausa dalla lunga conversazione avviata con i suoi colleghi.
«Vengo con te» salto su anche io e lui annuisce, mentre gli altri mi guardano con un pizzico di sorpresa per via della mia improvvisa iniziativa. Percorriamo un corridoio, giungendo davanti alla porta di una terrazza panoramica; l'aria appena fresca della sera ci investe e rabbrividisco appena.
«Vuoi?» il bassista mi offre il pacchetto di sigarette aperto.
«No, grazie, sono solo venuta a prendere una boccata d'aria fresca» declino l'offerta, con un sorriso. «Se possibile, vorrei scambiare due parole con te.»
Shavo si accende rapidamente una stecca di tabacco, poi si volta verso di me. «Nessun problema! Ebbene, dimmi pure.»
Proprio in quel momento tutto il coraggio preso svanisce e mi ritrovo a balbettare, cosa che odio fare. «Beh... uhm... ecco...»
«Stai bene, Nikki?» il bassista si avvicina, scrutandomi.
«C... credo di sì...» mormoro, poi chino la testa e fisso le mie scarpe.
«Si tratta di Daron?»
Alzo la testa di scatto, come sobbalzando. Ecco, così facendo ho dissipato i dubbi...
«S-sì...»
Shavo sorride appena, comprensivo, poi si siede sulla panchina che si trova a poca distanza e mi fa segno di accomodarmi accanto a lui e obbedisco, docile.
«Cosa succede? Ti maltratta?» chiede, preoccupato.
«Oh, no, no!» mi affretto a rassicurarlo, gesticolando furiosamente. «Negli ultimi tempi il rapporto fra me e lui è stato decisamente buono, non è affatto questo il problema.»
«E qual è, dunque?»
«Io... uhm...» esito ancora, maledicendomi mentalmente per la mia mancanza di coraggio; il ragazzo di fronte a me, comprendendo la mia difficoltà, mi prende una mano fra le sue per darmi la forza che mi manca.
«...mi sono innamorata di lui.»
Sentire queste parole pronunciate dalla mia stessa voce e non nella mia mente fa uno strano effetto e una sensazione mista di calore e formicolio mi pervade.
«Oh, Nikki...» Shavo stringe la mia mano e sorride appena. «Da quanto va avanti questa cosa?»
«Già da un po'... ma solo oggi l'ho ammesso con me stessa. Ho cercato di negare e seppellire il tutto, ma non ci riesco.»
«Beh, l'amore non è una cosa brutta da scacciare... perché questo atteggiamento così triste?»
«Perché sono senza speranza. Voglio dire, guardami, come potrebbe mai innamorarsi di me?»
Improvvisamente la mia voce si spezza, segno del pianto silenzioso che inizia di lì a poco e non riesco a fermare.
«Ti guardo» replica lui, sollevandomi la testa e asciugando le lacrime con un pollice «e vedo una ragazza bella, divertente, simpatica e ricca di capacità e un'amica fidata, tutto ciò non è mica poco.»
Sorrido appena, ancora con le guance umide.
«Quindi, quando quella volta mi chiedesti di Tina, eri gelosa?»
«In parte sì» ammetto, chinando la testa. «Ero sia gelosa che, come ti dissi allora, preoccupata per i problemi che una come lei può causare.»
«Capisco» risponde lui, prendendo un tiro dalla sigaretta.
«Pensi che lui lo sappia? Come reagirebbe?»
«Non so se lui sa, né che reazione potrebbe avere, ma ti dirò solo una cosa... da quando sei entrata nella nostra vita mi è parso un poco cambiato e nel periodo dopo le vacanze natalizie, in coincidenza con la tua assenza, l'ho visto insolitamente malinconico, sebbene velatamente. Non voglio darti false speranze, ma voglio anche che tu sappia certe cose.»
«Ti ringrazio» rispondo, tirando leggermente su con il naso; mi alzo, intenzionata a tornare dentro, e il bassista getta in un cestino il mozzicone ormai spento.
«Ho giusto un'altra cosa da dirti, prima di rientrare» fa lui.
«Dimmi pure.»
«Farò il tifo per te in questa faccenda.»
«Ahah, che gentile! Grazie mille. E, per favore, non farne parola con nessuno.»
«Certo.»
Finalmente rientriamo e troviamo gli altri ancora lì su poltrone e divani, intenti a chiacchierare di un qualche argomento che pare essere piacevole, a guardare le espressioni sui loro visi; Serj mi rivolge un'occhiata un poco preoccupata e di rimando sorrido e scuoto leggermente la testa, per tranquillizzarlo.
«Tu che ne pensi?»
Di colpo noto che l'attenzione di tutti è su di me e non ho idea di quale sia l'argomento della conversazione.
«A proposito di cosa, scusa?»
«A proposito di erba. Sai, uhm, quel tipo di erba...» risponde Daron, con aria da malandrino.
«Oh, beh... non l'ho mai provata e so che ha proprietà mediche. Questo è tutto.»
«Vorresti mai provare?»
«La metà buona di me dice di no, la metà cattiva però dice che ormai ho già fatto tante cose cattive e dunque una in più non farà molta differenza.»
«La tua metà cattiva mi sta molto simpatica, sai?»
«Ahah, divertente!»
«Ragazzi, si è fatto tardi» interviene Serj, guardando l'orologio. «Io vado, voi che fate?»
«Vado a letto anche io» sbadiglia John, chiaramente stanco.
«Idem noi» rispondiamo in coro io e gli altri due.
Dopo aver dato la buonanotte ognuno si ritira per conto suo; mentre mi dirigo verso la mia stanza rimugino ampiamente sulla conversazione con Shavo e sugli ultimi eventi.
Credo sia in dirittura d'arrivo una notte in bianco a causa dei miei pensieri e delle mie sensazioni...

  
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