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Autore: Nephrite ekips    13/04/2017    2 recensioni
Fin da bambina ero una grande fan di questa coppia, e siccome nel contesto originale non hanno avuto il loro lieto fine ho voluto scriverlo per loro.
Premetto che non sono una scrittrice professionista, è la mia prima storia, dunque non mi insultate perché potrei piangere tantissimo. (xD ovviamente sono ironica)
Spero gradiate la mia storia e spero di non aver fatto troppi errori grammaticali. (E' stata scritta in tarda notte quando le persone normali dormono).
Ci terrei comunque a sapere tramite recensioni o messaggi se quantomeno la storia sia interessante o se vi stia coinvolgendo. Grazie mille e buona lettura.
Un ringraziamento particolare va a Medea Astra che mi ha sempre incoraggiata a scrivere, e che sempre mi ha sostenuta per ogni cosa, questa storia è dedicata a te.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naru/Nina, Shitennou/Generali
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più serie
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Il giorno successivo ero a pezzi, avevo dormito male quella notte e nei miei sogni vi era sempre lui, non facevo altro che pensarlo. A scuola ero assolutamente assente, gli insegnanti spiegavano la lezione con minuzia, ma la mia mente non voleva saperne di allontanare quei pensieri.
Mi concessi qualche secondo nel parco della scuola alla fine delle lezioni, mi sedetti sullo scivolo appoggiai la mia testa sulle gambe e con le mani me la coprivo come per nascondermi dal mondo.
Mi si avvicinò Bunny estremamente preoccupata, mi chiese come stavo e cosa mi fosse capitato, era comprensiva e dispiaciuta come se sapesse quello che stava accadendo nella mia vita, oltre a quello che le raccontai la sera prima.
 
 
 
«Secondo me dovresti andare avanti Nina, dovresti dimenticarlo, non penso sia l’uomo per te».
 
 
 
«Non ci riesco». le dissi sincera. «Mi rendo conto che è malvagio, ma lo amo lo stesso».
 
 
 
In realtà non ero sicura che fosse effettivamente malvagio, sapevo con certezza però che non fosse del tutto dalla parte del bene, e neanche che fosse poi così umano.
Mi sentivo davvero una stupida, e mi dispiaceva che Bunny sprecasse il suo tempo a cercare di confortarmi, era anche lei innamorata anche se non sapevo di chi.
 
 
Il resto della giornata lo passai girando per la città in cerca di qualcosa che mi distraesse, non trovai nulla. Quando calò il sole mi diressi a casa e mi distesi qualche minuto sul letto e lasciai che il sonno mi cogliesse ed iniziai a sognarlo, quando tutto ad un tratto sentii una leggera sensazione di freddo. Aprii gli occhi e circospezioni la stanza, vidi le tende muoversi leggermente e mi accorsi che vi era qualcuno dietro di esse.
 
 
 
 
«Maxfield … sei tu? » Dissi speranzosa, non solo del fatto che fosse effettivamente lui ma anche che ciò che stesse accadendo non fosse tutto frutto della mia immaginazione.
 
 
La risposta non tardò ad arrivare. «Maxfield è un nome falso, non mi chiamo così. Ti confesso che il mio vero nome è Nephrite, o Nevius, a seconda della pronuncia che preferisci.» Si prese qualche breve secondo e poi riprese. «Non voglio più mentire con te Nina.» Mi alzai dal letto intenta ad avvicinarmi a lui, avevo bisogno di vederlo, di sentire la sua presenza tuttavia fui bloccata.
 
 
«Per favore, resta li e lasciami parlare.»
 
 
«Come vuoi …» Dissi a malincuore, ero curiosa di sapere cosa volesse dirmi, ma avevo una voglia matta di vederlo.
 
 
 
«Tu sei una ragazza meravigliosa, e sai perché? Finalmente, grazie a te sto provando di nuovo emozioni che ritenevo ormai morte. Dal mondo da cui provengo io l’amore non esiste, non facciamo altro che tradirci e complottare l’uno contro l’altro, ognuno guarda i suoi scopi. E non ti nascondo che credevo fermamente che questo fosse l’atteggiamento giusto da adottare … tuttavia da quando ti ho conosciuto, da quando ho avuto a che fare con la tua dolcezza ed il tuo coraggio e soprattutto grazie al tuo amore ho deciso che era il caso di cambiare direzione. Di schierarmi con le Sailor se fosse il caso, dunque se conosci Sailor Moon dovresti dirmi di chi si tratta, ho bisogno di contattarla».
 
 
 
«Mi dispiace, ma io non so chi sia Sailor Moon.»
 
 
«Tu non mi credi vero?»
 
 
 
 
«Certo che ti credo, credo alle tue parole.»
Era davvero sincero? Potevo fidarmi di lui? Non lo sapevo né tanto meno potevo metterci la mano sul fuoco. Tuttavia avevo bisogno che fosse la verità, ne  avevo un disperato bisogno. Nonostante questo io non sapevo nulla dell’identità di Sailor Moon, non potevo aiutarlo. «Mi dispiace Nevius ma io non ho idea di chi sia».
 
 
 
 
«Ho capito, non puoi aiutarmi». Mi alzai per aprire le tende ma non c’era più. Si era dissolto come per magia.
 
 
La disperazione mi colse. Avevo bisogno di parlare con qualcuno, non sapevo come uscire da questa intrigata situazione, telefonai a Bunny e le raccontai una mezza verità in cerca di conforto, mi scusai  per averla svegliata nel cuore della notte e riattaccai.
A quel punto il sonno era totalmente passato e decisi di rivestirmi per fare una passeggiata, camminai di soppiatto per non svegliare mia madre ed uscii di casa.
 
 
La notte era tragica e singhiozzante, non sapevo dove stavo andando, e non riuscivo a smettere di piangere. Un’enorme luce bloccò i miei passi, apparve davanti a me una donna dallo sguardo maligno e i lunghi capelli arancio.
 
 
 
 
«È  così tu devi essere la ragazzina per cui quello sciocco ha perso il senno».
Non capivo bene a cosa si stesse riferendo, tutto ciò che sapevo, è che fosse ostile nei miei confronti.
 
Disse il tutto in modo minaccioso e ironico. «Mi dispiace tesoro, nulla di personale, ma tu hai deciso di ronzare intorno a Neph, dunque dovrai morire». Era probabilmente qualcuno che aveva a che fare con Nevius.
 
 
Non ebbi il tempo né di scappare né di pensarlo nemmeno. La donna mi afferrò per il collo, stava cercando di strozzarmi, non riuscivo ad avvicinarla nonostante mi dimenassi in ogni modo.
Il respiro iniziò ad abbandonarmi ed anche la forza.
 
Ero quasi certa che fosse arrivata la mia ora quando d’un tratto la donna venne scaraventata a terra da un’immensa forza. Nevius era la di fronte a noi. Tutto fu illuminato dai suoi occhi di diamante, anche se l’espressione era contratta e rabbiosa, gli si leggeva in faccia che non era felice della situazione.
Prese la donna per le spalle e la fissò intensamente negli occhi in modo minaccioso. «Zachar, non ti azzardare MAI più a toccare Nina, o ti uccido con le mie mani.»
Zachar era timorosa ma nonostante questo non abbandonava l’espressione beffarda e di sfida.
«Hai totalmente perso la ragione? Berly non sarà contenta di.. » Nevius la interrusse bruscamente, era davvero irritato da quella donna.
 
 «Di quello che  faccio al di fuori della missione non deve riguardare nessuno. Né a te né a Berly.
Zachar impicciati dei tuoi affari o non mi farò scrupoli.»
 
 
 
 
Zachar lo spinse via e gli rivolse uno sguardo di disprezzo. Poi si girò verso di me con disgusto. «Povera te, sciocca umana, avrai più dolori che gioie. Te lo prometto.» E scomparve In un tornado di petali di fiori di pesco.
Mi toccai il collo dolente e mi rimisi in piedi. Nevius si avvicinò e prese la mia mano.
Ci fissammo per qualche secondo, poi mi prese in braccio e si diresse verso casa mia.
 
 
 
 
«Grazie mille Nevius». Non distolse mai lo sguardo dal percorso che stava percorrendo.
 
 
 
«Non ringraziarmi Nina, non so neanche io cosa mi ha spinto ad aiutarti». Mi fissò prima con un’espressione seria, poi improvvisamente una risata beffarda sul suo bel viso. «Sappi che ti ho mentito fin dall’inizio, non ho mai avuto intenzione di passare dalla parte delle Sailor. Non ho fatto altro che raccontarti bugie, ed è anche molto probabile che continuerò a farlo.»
 
 
«Non importa Nevius.» Mi guardò sorpreso, penso che non fosse abituato a tanta dolcezza e premura, volevo mostrargli cosa significasse sentirsi amati. Non mi sarei data per vinta facilmente. «Mi basta starti vicino, tutto il resto non conta.» Appoggiai il viso al suo petto e solo in quel momento mi accorsi che indossava un uniforme viola con dei dettagli dorati. Gli stava perfettamente, rispecchiava a pieno la sua presenza e la sua fisicità.
 
 
 
Arrivammo fuori casa mia, non volevo che se ne andasse ma non sapevo come trattenerlo, ci fissammo intensamente per qualche secondo.
 
 
«Bene, adesso che sei a casa posso andare.» Lo guardai in modo supplicante, desideravo con tutte le mie forze che restasse.
 
 
«Nevius, lo so che non dovrei avanzare una richiesta simile, soprattutto sapendo ciò che sei e quello che fai .. tuttavia». Temporeggiai, la verità era che avevo iniziato il discorso in modo impulsivo e persi il coraggio a metà strada. Deglutii per prendermi ancora qualche secondo. Nevius mi fissava tranquillo in attesa della richiesta. «Volevo sapere se ci fosse la possibilità di rivedersi … Mi dispiacerebbe perderti». Sorrise, e questo era un sorriso diverso dai precedenti che avevo visto prima, un sorriso più spensierato, più affettuoso.
 
 
«Mi premurerò di farmi vedere di tanto in tanto, però mi devi promettere che non mi cercherai. Se non lo farai, mi farò vedere. Va bene?»
 
 
Sorrisi, anche se in realtà il mio sorriso non si avvicinava neanche lontanamente alla gioia che provai in quel momento. «Ok, prometto che aspetterò buona.» Si girò nella direzione opposta alla mia, fece due passi e poi si fermò di nuovo, voltò leggermente il viso nella mia direzione.
 
«Allora ci vediamo presto. Buonanotte.»
 
Non ebbi il tempo di rispondere, era già svanito nel nulla.
 
Salii con cautela le scale, e mi infilai a letto felice. Questo sarebbe stato l’inizio di qualcosa di molto speciale. bfdjjf
   
 
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