Paradise

Musica ad alto volume che spaccava i timpani. Corpi che strusciavano su altri in quella specie di ballo improvvisato. L’odore del sudore che pizzicava il naso. Il fumo usato per far scena che invadeva tutto il locale. Kirino Ranmaru odiava tutto questo ma, usando la scusa che oggi si doveva divertire poiché era il suo diciottesimo compleanno, il suo ragazzo lo avevo trascinato nella discoteca più famosa della città: Abikyōkan(*). Sospirò annoiato mentre sorseggiava il suo cocktail cercando con gli occhi la capigliatura azzurra del fidanzato dentro la massa di gente che si scatenava, Masaki lo aveva lasciato solo dicendo che doveva ballare perché era partita la sua canzone preferita... si, peccato che da quel momento erano partite altre sei canzoni. In quel momento il rosa voleva solo essere sdraiato sul divano a guardarsi un bel film con Kariya, invece quest’ultimo lo aveva trascinato nel posto che più odiava proprio il giorno del suo compleanno. Sbuffando si alzò dallo sgabello e, dopo aver messo sul balcone i soldi per il cocktail, si era infilato a fatica tra i corpi sudati della gente alla ricerca del minore. Chiamare l’azzurro sarebbe stato inutile visto l’elevato volume della musica quindi, con grande seccatura di Kirino, l’unica soluzione era andare da lui. Passò quasi venti minuti a farsi largo tra la gente prima di trovarlo... solo che forse era meglio non averlo fatto, si bloccò sgranando gli occhi mentre osservava incredulito il suo ragazzo che si baciava appassionatamente con Hikaru e li infilava le mani dentro i vestiti, girò i tacchi e scappò via trattenendo le lacrime mentre rivedeva continuamente quel bacio nella sua testa.
- Attento! - esclamò una voce maschile, poi Kirino andò a sbattere contro qualcuno che sbuffò seccato quando metà bicchiere di Paradise(**) li bagnò la maglietta nera con il logo dei BTS che indossava abbinata ad un paio di jeans sbiaditi e anfibi color pece. - M-mi scusi - balbettò delle scuse il rosa ancora stordito dal tradimento di Kariya, alzò lo sguardo verso il ragazzo con cui era andato a sbattere e rimase letteralmente a bocca aperta: due meravigliosi occhi color glicine splendevano sul suo viso olivastro, nella parte superiore dell’occhio erano presenti sfumature nere mentre in basso non c’erano più lasciando che il colore principale brillasse. - Ragazzino la prossima volta stai più attento, a questa maglietta ero molto affezionato - lo rimproverò il ragazzo mettendosi una mano tra i capelli bianchi come se li potesse arruffare ancora, di più di quanto lo erano già - Su, vieni con me - lo spronò l’albino incamminandosi verso la toilette dall’altra parte della stanza - Prima cerco di pulire il disastro che hai combinato, poi mi offri due bicchieri di Paradise per scusarti - spiegò l’albino rispondendo all’occhiata confusa del rosa che lo seguiva docilmente cercando di non fissare di nuovo quei meravigliosi occhi color glicine consapevole che si sarebbe incantato di certo.
Ovviamente, come se la situazione non fosse già imbarazzante di suo, Saryuu, come si era presentato l’albino nel tragitto verso il bagno, si era tolto la maglia per lavarla e ora Kirino poteva osservare arrossendo il suo fisico scultoreo. Deglutì diventando sempre più rosso ogni secondo che passava e poi, sentendosi osservato, Saryuu si girò verso di lui. Notando il rossore del minore, l’albino sorrise divertito e si avvicinò all’altro finché i loro corpi non si sfiorarono. Non c’era nessuno nel bagno e questo imbarazzava ancora di più Kirino e ingigantire la scintilla maliziosa nata negli occhi del maggiore. - Dimmi Kirito, perché sei tutto rosso? - chiese divertito Saryuu fissando negli occhi il rosa che distolse lo sguardo - H-ho caldo - balbettò il rosa sempre più rosso, quest’ultimo però gemette dal piacere appena le labbra di Saru si posarono sul suo collo cominciando a lasciarci piccoli baci. I due ragazzi si strinsero ancora di più contro l’altro mentre l’albino lo spingeva contro il muro, le sue mani affusolate s’infilarono sotto la camicia bianca di Ranmaru strappandoli altri gemiti molto più potenti. - Ti voglio ricordare che fuori ci sono meno di 0° - li sussurrò l’albino rendendo senza senso la precedente bugia dell’altro che per risposta si strinse ancora di più contro di lui chiedendoli di non fermarsi, Saru sorrisi malizioso mentre le sue pupille si allargavano dal piacere e mordicchiò le morbide labbra dell’altro che chiuse gli occhi. Non ci volle molto prima che le due bocce annullarono la distanza unendosi in un bacio passionato. Nello stesso istante Kirino accarezzò tremando il petto muscoloso dell’albino che li sciolse le codine per affondare le dita tra i suoi capelli. - Sai una cosa - disse Saryuu smettendo un attimo di baciarlo - Non ho più voglia di bere altro Paradise - fece una pausa e disse, prima di ritornare sulle labbra del rosa:- Ora sei tu il mio paradiso -

(*) Vuol dire pandemonio in giapponese
(**)Il Paradise è un all day cocktail a base di gin e apricot brandy e succo d'arancia. Trattasi di un cocktail ufficiale IBA.