šsšt›s›
Ciao!
Allora, eccomi ritornata con il terzo capitoletto, che credo
sarà quello
conclusivo! Ok, lo so che questa FF è un po’
cortina, ma io l’avevo detto che
era nata come one-shot, cosa pretendevate??? 40 capitoli? Per quello ci
sarà
tempo… se continuerete a seguirmi ovviamente ^-^!!!
Ora,
le
recensioni!
Devily,
hai ragione su tutta la linea! Non è la prima FF che scrivo
(anzi nel computer ne ho una ventina, ma se le pubblicherò
dipenderà solo da
voi e dai commenti ^o^). Hai ragione anche su Draco, nelle
chiacchierate è
venuto un po’ troppo OOC, ho esagerato… la
prossima volta starò più in tema! Se
ti piace il Draco più cattivello tranquilla, ho
già un’altra storia mezzo
scritta… spero che continuerai a seguirmi e a recensirmi
anche per criticare!!!
Un bacio!
morgana92,
sono felicissima che il chappy ti piaccia!!! Evviva Draco, che qui
farà girare la testa alla piccola Mel… oppure
sarà il contrario??? Ma non dico
altro! Continua a seguirmi che presto arriva un nuova FF sul nostro
diavoletto
biondo preferito *-* un bacione!
Inoltre
ringrazio anche Ramona37,
che ha
messo questa storia tra i preferiti, e Stephenye
che mi sta
seguendo! Un bacio a tutte, siete meravigliose!!!
E
ora ecco il capitolo…
Quando
si è in
ballo…
--…si
balla!!!-- urlacchiava una Ginny a dir poco entusiasta.
--Gin,
ma insomma basta!!!-- strillò Hermione esasperata da
quei salti di gioia che ormai andavano avanti da un’oretta e
mezzo.
--Herm
ha ragione, datti una calmata.-- concordò Melanie senza
alzare gli occhi dal suo libro.
La
piccola Weasley fece un altro salto e atterrò seduta sul
divano a gambe incrociate. --Ma non ce la faccio, sono troppo felice!--
--Beh,
se non freni quella felicità finisce che al ballo ci
arrivi trascinandoti perché hai saltellato troppo.--
Ginny
impallidì alla prospettiva e si mise buona, tirando
fuori i compiti.
--Domani
nevica!-- esultò Hermione sospirando.
--Perché?--
domandò Ron arrivando in quel momento.
--Tua
sorella ha appena smesso di gridolare sul ballo di
sabato prossimo.-- gli spiegò Melanie tenendo gli occhi sul
libro.
Ma
perché sempre tutti intorno quando lei aveva bisogno di
pace? Uffa… da un paio di giorni i ricordi non le avevano
più dato tregua.
Prima quel bacio mozzafiato con Draco, e poi…
--Ragazzi,
vi annunciò che tra un paio di settimane, di sabato, si
terrà un Ballo di
primavera qui a Hogwarts per celebrare l’equinozio!--
Tutte
le
ragazze saltarono in piedi a strillare per la gioia, mentre i ragazzi
reagirono
con un entusiasmo mooolto meno evidente.
Melanie
si alzò per allontanarsi da tutto quel baccano: la testa le
faceva ancora un
gran male sebbene la febbre l’avesse finalmente lasciata in
pace.
Aveva
appena fatto in tempo a fare alcuni passi fuori dalla Sala Grande che
due forti
braccia la circondarono avvolgendole i fianchi e tirandola dolcemente
contro un
petto scolpito e morbido.
Sentì
un
fiato caldo sulla pelle delicata del collo, che profumava vagamente di
menta
fresca… e lei avrebbe riconosciuto ovunque quella fragranza.
--Mi
sei
mancata.-- le sussurrò Draco strusciando la guancia
nell’incavo del suo collo.
Melanie
sorrise istintivamente e piegò la testa
all’indietro lasciandosi coccolare.
--Come
mai non sei a festeggiare con Pansy per il ballo?-- gli
domandò la ragazza tra
un bacio e l’altro.
Eh
già,
perché nonostante Draco le piacesse fino a farla impazzire,
non aveva mandato
giù molto bene il fatto che lui volesse tenere tutto
nell’ombra metnre
continuava a sbattersi Pansy-Carlino-Parkiston.
--Mel,
mi
pareva che avessimo già discusso la questione.--
obiettò il Serpeverde
staccando le labbra dalla gola di lei.
Quella
non rispose, ma nemmeno gli sorrise, e continuò a tirare
maledizioni mentali.
Poi qualcosa guizzò negli occhi di Draco.
--Mel…
perché non andiamo al ballo insieme?--
Melanie
si riscosse da quei ricordi.
Ancora
non riusciva a credere che Draco l’avesse
effettivamente invitata al ballo… prima voleva tenere tutto
sotto silenzio e
alla fine le chiedeva di accompagnarlo a una festa in pubblico? No,
qualcosa
non quadrava… che fosse tutta una trappola?
Eppure
era lusingata. Lusingata e felice.
šsšt›s›
Ecco,
l’aveva fatto. L’aveva invitata al ballo. E ne era
inspiegabilmente felice.
--Drayyy!!!--
Draco
fece fatica a dominare l’ipulso di sbattere la testa
contro il muro. Ma perché quell’oca doveva sempre
guastargli la giornata?
“Ah
no, non oggi.” si decise finalmente il Principe delle
Serpi.
--Eccoti
qui Dracuccio!-- strillò il Carlino attaccandosi al
suo braccio manco avesse le ventose. --Vero che porti me al ballo?
Vero??
VERO???--
--No.--
--Che
bello! Lo sapevo ch_-- poi Pansy realizzò la risposta.
--MA COME NO??? Dray, ti hanno fatto il lavaggio del cervello?--
--Veramente
tutto il contrario, Pansy.--
--Ma…
ma allora perché non mi porti?--
--Beh,
l’ho già chiesto a qualcun’altra.--
--Ma
come sarebbe a dire che l’hai già chiesto a
qualcun’altra???--
--Sarebbe
a dire che al ballo ci vado con un’altra ragazza. Ti
serve un disegnino o ci arrivi?--
Il
volto di Pansy divenne prima bianco, poi verde, poi viola e
infine si stabilizzò su una tonalità rosso
magenta.
--Ma
vaffanc***o, Draco!!!-- e uscì furiosamente dalla sala
comune.
Blaise,
in un angoletto, se la rideva sotto i baffi.
šsšt›s›
--Dai
Mel, vedrai che lo troviamo!-- ripetè Hermione cercando
di essere incoraggiante. --E counque l’ultimo abito che hai
provato non ti
stava poi così male.--
--Beh,
era carino… però non mi convinceva!--
ribattè Melanie.
--Secondo
me tu non sai nemmeno cosa vuoi… ma come mai tanta
ansia? È solo un ballo infondo. Oppure devi fare colpo sul
tuo cavalierei?--
--Non
so neanche io perché ho tanta paura Gin. Ho paura di non
essere alla sua altezza… insomma, voglio un vestito che mi
stia bene, non mi
sembra di chiedere troppo!--
--Qualcosa
che stia bene a te? Vediamo Klarix, perché non
provi con un sacco della spazzatura?-- ringhò maligna una
voce alle loro
spalle.
--Parkiston,
ma per l’amor del cielo!-- sbottò Hermione
voltandosi. --Ma un po’ di solidarietà femminile
no?--
--Non
è giornata, sporca Mezzosangue!-- sibilò la
Serpeverde.
--Uh,
ma come siamo acide oggi… che è successo, ti
hanno
mandata in bianco stanotte?-- ribattè Ginny tirando fuori le
unghie.
La
Parkiston, anziché rispondere con cattiveria, divenne rosso
porpora e si volse con stizza per poi andarsene semplicemente con il
naso
all’insù, lasciando le tre Grifondoro con la bocca
aperta.
--Ragazze…
dite che ha reagito così perché ho fatto
centro???-- esclamò incredula la piccola Weasley.
--Mi
sa proprio di sì!-- articolò Hermione con gli
occhi
sgranati.
Mentre
seguiva le amiche nel negozio successivo, Melanie
rimase in silenzio. Poteva davvero essere che Draco avesse mollato la
Parkiston? Era semplicemente troppo bello per poter essere
vero… ma se fosse
stato davvero così???
Sospirò
forte e le due amiche, uditala, si girarono verso di
lei così all’iprovviso che la ragazza vi
sbattè contro.
--Ma
vi sembra il modo di bloccarvi così?!--
--Mel
cara, non è che stai pensando al tuo cavaliere?-- le
domandò Ginny imitando pericolosamente sua madre.
--Eeeh?
Hem, io…--
--Dai,
dicci chi è!-- la implorò la riccia. --Non ci dobbiamo preoccupare,
vero?--
--Ma
no, certo che no!!!--
--Ma
allora perché non ci dici chi è?-- insisterono le
due
all’unisono.
--Beh
ecco io… oh insomma, voglio che sia una sorpresa!--
Hermione
e Ginny si scambiarono un’occhiata dubbiosa, ma si
volsero e ripresero a camminare in giro per il negozio.
Mel
le imitò, sospirando ancora e chiudendo gli occhi per il
sollievo. E di nuovo si ritrovò a sbattere contro qualcosa.
“Ma
che cavolo! Oggi non è giornata mi sa…”
pensò.
Poi
riaprì gli occhi e…
--Ragazze…--
chiamò con un fil di voce. --Credo di averlo
trovato…--
šsšt›s›
Hey
Tesoro!
Sì,
ho avuto il tuo messaggio. Sarò alla scalinata per alle nove
in punto! Non sto
nella pelle, ma sono anche un po’ preoccupata…
Un
bacio, Mel
Draco
sorrise facendo il nodo alla cravatta. La sua Mel…
sempre così frizzante e timida allo stesso tempo.
Avevano
deciso di andare insieme al ballo ma di incontrarsi un
po’ dopo. Lei probabilmente pensava che così
sarebbero potuti essere più nascosti,
ma i piani del Serpeverde non potevano essere più
diversi…
--Dray,
ci sei?!-- lo chiamò una voce dalla sala comune.
--Blaise,
tu e Daphne andate avanti, io vi raggiungo!--
--Come
vuoi!-- urlò l’amico.
Il
rumore di passi si spostò nel corridoio e poi semplicamente
svanì.
Il
Caposcuola si abbandonò sul letto e prese a fissare il
soffitto. Aveva ancora una mezz’oretta di tempo da
riempire…
Si
rimise in piedi e cominciò a stirarsi i pantaloni con le
mani, si risistemò la camicia, controllò che la
giacca non avesse pieghe,
disfece e rifece il nodo alla cravatta, pettinò i capelli
per la centesima
volta. Infine uscì dal dormitorio di Serpeverde e si
fiondò davanti alla
scalinata che portava alla Sala Grande.
Tutti
gli studenti erano dentro, a ballare, a ridere a
mangiare. Per un momento si chiese se lei non fosse già
là dentro, se non
avesse deciso semplicemente di mandarlo a quel paese perché
le cose tra loro
erano semplicemente troppo diverse…
Tac.
Il
rumore di scarpe col tacco che riecheggiavano sul marmo del
primo gradino.
Tac.
Secondo
gradino. Draco alzò lo sguardo.
Tac.
Terzo
gradino. Un lembo scuro dello strascico del vestito
scivolò dolcemente sul bordo del tappeto che ricopriva la
scalinata.
Tac.
Quarto
gradino. Le scarpe blu scure avevano un tacco alto ma
dolce, una fascetta che si chiudeva attorno alla caviglia, e un
intreccio di
piccoli cristalli che scendevano sul collo del piede.
Tac.
Quinto
gradino. La mano dalle unghie madreperlate stava
reggendo un lato dell’abito blu notte, lasciando scoperta
parte delle gambe
lisce.
Tac.
Sesto
gradino. Sul lato sinistro, più o meno alla metà
coscia,
si allargava uno spacco elegate.
Tac.
Settimo
gradino. Entrambi i polsi erano fasciati da bracciali
composti da tre fili intrecciati: argento liscio, argento screziato,
cristalli.
Tac.
Ottavo
gradino. Le spalle erano scoperte, la scollatura
leggera ma che lasciava intravedere le morbidezze del petto.
Tac.
Nono
gradino. La gola era fasciata da un collarino di due fili
intrecciati: argento screziato e cristalli. Dal centro di essi pendeva
un
doppio nastro di cristalli.
Tac.
Decimo
gradino. Alcuni ciuffi dei capelli erano legati dietro
la nuca, mentre il resto era stato lasciato sciolto ma acconciato in
voluminosi
boccoli che ricadevano parzialmente sulle spalle.
Tac.
Undicesimo
gradino. La frangetta sfilata le sfiorava gli occhi
violetti ombreggiati d’argento luccicante.
Tac.
Dodicesimo
gradino. Dalle orecchie pendevano due fili in
argento semplice o screziato, intrecciati, attaccati a un brillante che
trovava
il suo posto sul lobo.
Tac.
Tredicesimo
gradino. Le labbra piccole ma piene erano
ricoperte da un leggero strato di gloss a brillantini, le guance
colorate da un
grazioso velo di trucco.
Tac,
tac.
Melanie
si fermò di fronte a lui e gli sorrise prima
dolcemente, poi divertita, e gli fece chiudere la bocca con un gesto
elegante
della mano che fece tintinnare i bracciali.
--Sei…
meravigliosa.-- le mormorò Draco con un filo di voce.
Il
sorriso della Grifondoro si addolcì, mentre lei abbassava
gli occhi stellati.
Quell’interruzione
del contatto diede a Draco il tempo di
riprendersi. La prese delicatamente per mano e spalancò le
porte della Sala
Grande.
šsšt›s›
Gente,
ma se vi lasciassi così??? Eh, infondo perché
no… anzi,
quasi quasi concludo così la FF, non è mica male!
………
Hahaha
no no fermi con quelle mazze ferrate, forconi, gatti a
nove code… NO, Giù QUELLE BACCHETTE!!!! Stavo
scherzando!!! Non vi abbandono
così, tranquilli! Ecco il resto del capitolo, e spero che
non vi deluda!!!
šsšt›s›
Melanie
sobbalzò quando si accorse di avere lo sguardo di
tutti addosso. Si lisciò nervosamente l’abito blu
notte che indossava e strinse
di più la mano del suo cavaliere.
--Draco?--
--Sì?--
--L’idea
di incontrarci in ritardo era tutta solo per questa
entrata?-- gli domandò con un pizzico d’isteria
nella voce.
Il
Serpeverde le dedicò un sorriso in tralice, poi le prese
anche l’altra mano. --Mi concedete un ballo, dolcezza?--
--Sei
all’antica…-- lo prese in giro lei sorridendo.
--Beh,
sono stato educato da principe, e come tale devo
mostrare rispetto verso le dame di bellezza abbagliante come la vostra!
Posso
avere il mio ballo, ora?--
--Adulatore.--
rise Melanie posandogli un bacio sulla guancia,
poi gli prese la mano.
--Ormai
siamo in ballo, tanto vale_--
--_ballare!--
terminò il ragazzo per lei.
I
due avanzarono elegantemente verso il centro della pista,
con gli altri studenti che facevano loro largo quando passavano. Draco
le mise
le prese una mano, mentre l’altra volava a posarsi sul suo
fianco. Melanie gli
posò un palmo delicatamente sulla spalla.
Poi
la musica cominciò. Il ragazzo la stupì con le
sue abilità
da ballerino, guidandola abilmente in un lento che avrebbe ricordato
per tutta
la vita…
Mentre
volteggiavano eleganti e sinuosi la Grifondoro riuscì a
cogliere un po’ di tutta la sala…
La
maggior parte degli studenti aveva un’espressione
assolutamente stupefatta. Parte degli sguardi dei ragazzi erano
ammirati dal
coraggio di Draco, altri ammaliati da come la gonna con lo spacco
danzasse
assieme alla coppia. Alcune ragazze erano rosse per la gelosia.
Pansy
Parkiston era viola di rabbia, con il calice frantumato
di un bicchiere tra le dita, e sembrava più che pronta a
sfoderare la bacchetta
per tirare qualche maledizione.
Daphne
Greengrass li fissava mostrando rispetto e una certa
sorpresa, Blaise Zambini invece sorrideva a Draco con occhi orgogliosi
per
mostrare quanto fosse fiero del suo miglio amico.
Hermione
e Ginny la guardavano incredule, Ron aveva la faccia
di uno che si è appena preso una pugnalata allo stomaco,
Harry probabilmente
stava pensando di aver mangiato qualcosa di allucinogeno.
Istintivamente,
si strinse a Draco.
--Andrà
bene con i tuoi amici, non preoccuparti.-- le sussurrò
dolcemente seguendo la traiettoria del suo sguardo.
--Ho
paura di perderli.-- confessò la ragazza.
--Se
sono meravigliosi come dici sempre non succederà,
tranquilla.--
Draco
la fece volteggiare di nuovo, e lei chiuse gli occhi per
godersi appieno quelle sensazioni.
Riaprì
gli occhi, e di nuovo vide l’intera Sala. I volti del
corpo studenti non erano cambiati, ma si accorse che gli insegnanti si
scambiavano sorrisi.
Pansy
Parkiston, arresasi, era corsa a piangere da Theodore
Nott, che le accarezzava i capelli con affetto e le diede un tenero
bacio.
Daphne
Greengrass le fece un cenno amichevole, e Blaise
Zambini la guardò con un
“grazie-per-averlo-fatto-scantare” negli occhi.
Hermione
e Ginny le sorridevano, anche se ancora sorprese. Ron
aveva ancora una faccia da pesce lesso che però sembrava
dire “oh beh, se
proprio devi…”. Harry invece le fece un cenno
d’approvazione.
D’altra
parte, di quelle schermaglie infantili si erano
stufati tutti!
šsšt›s›
Hem…
mi sa che questo finale è venuto un po’ di
fretta… MI
SCUSOOO ç_ç!!!! È che se lo dovevo
scrivere tutto veniva davvero troppo lungo,
e questa FF è incentrata su altro, e poi sarei davvero
uscita troppo di
personaggi… insomma, non c’è lo sfondo
sufficiente per fare terminare la storia
con sfuriate e litigate e riappacificazioni (perché il
lietofine per me è un
must! ^_^). Spero che il resto
non vi deluda comunque, a me personalmente fa impazzire il punto in cui
Mel
scende dalle scale!!! Non per peccare di arroganza, ma credo che quello
mi sia
venuto bene!!! Vi prego di scusarmi ancora se il finale non vi
soddisfa,
ovviamente sono apertissima a critiche, complimenti, domande e
suggerimenti…
basta che COMMENTIATE!!!
A
questo punto ho una domanda per voi: prossimamente su EFP
pubblicherò una lunghissima long-F su HP,
c’è qualche episodio in particolare
che vorreste veder comparire nei capitoli? Tipo un ballo o una festa o
chessòio…
Commentate
numerosi!
Vostra,
Clarisse
P.S.
pubblicherò anche un ultimo capitolo, che però
saranno i
ringraziamenti… A MENO CHE NON VOGLIATE
L’EPILOGO!!! Fatemi sapere!!!