Link della storia su Wattpad: http://my.w.tt/UiNb/b04a10O6uC --- SCORPIUS'S POV: "Scorpius! Torna qui... ti prego, Scorpius!" urla mio padre, ma io sono ormai lontano mentre corro sotto la pioggia. Destra, sinistra, sempre dritto, destra. Mentre il mio corpo si muove da solo, la mia mente è in caduta libera, incontrollabile. Io lo sapevo. Sapevo che sarebbe successo, che prima o poi se ne sarebbe andata e avrebbe lasciato me, mio padre e questa vita per sempre. È colpa tua. Se tu non fossi mai nato, lei non si sarebbe mai indebolita così tanto fino a morire. La verità mi cade addosso come un macigno troppo pesante da spostare e il dolore che essa porta è indescrivibile. Corro più veloce, come se la morte stessa e il dolore mi stiano seguendo intenti ad afferrarmi. Proprio quando arrivo a destinazione, inciampo sui miei stessi passi e cado in ginocchio sull'asfalto. Le lacrime di fanno più copiose confondendosi con le gocce di pioggia, mentre i singhiozzi si fanno più forti e soffocanti. Rimango così: la schiena curva e le mani sulle ginocchia, incapace di rialzarmi a causa del mondo che sembra essermi crollato addosso. Non sento più nulla: il rumore della pioggia battente, l'odore nell'umidità, le gocce che continuano a bagnarmi... Nulla. Solo un vuoto sordo, un vuoto che solo Albus può riempire. ALBUS' POV: Poggio una mano sul vetro della finestra osservando la pioggia battere su esso, finché non vedo una figura in lontananza correre verso casa mia. Socchiudo gli occhi cercando di capire chi possa essere, anche se ciò risulta impossibile a causa della scarsa illuminazione dei lampioni. E poi lo riconosco; i capelli biondo platino si fanno sempre più nitidi man mano si avvicina: Scorpius, l'unico spiraglio di luce in questo mondo grigio e cupo. Aspetta un attimo... Perché Scorpius sta correndo verso casa mia di notte sotto la pioggia? Ed è quando lo vedo cadere sull'asfalto che mi alzo di scatto e inizio a scendere le scale per andargli incontro. Non chiudo neanche la porta d'ingresso e mi fiondo su di lui. Mi inginocchio e poggio la mia mano sulla sua schiena. "Scorpius, che succede? Scorpius! Guardami!" Gli prendo il viso tra le mani, sta piangendo. "Mia mamma è... " inizia Scorpius, ma non riesce a continuare la frase. Oh, Merlino... Astoria è morta?! Subito gli prendo la mano e lo aiuto ad alzarsi, poi si catapulta su di me abbracciandomi. Non ci penso due volte a stringerlo a me, condividendo così il suo dolore. Dopo qualche minuto sciogliamo l'abbraccio e, sempre tenendolo per mano, lo porto dentro casa. Quando chiude la porta mi guarda a testa bassa, insicuro di cosa fare. "Scorp, sei fradicio, vai a lavarti" gli dico trascinandolo in bagno. "Oh, non importa, dammi solo un asciugamano e dei vestiti puliti" dice con un filo di voce dirigendosi in camera mia. Non appena glieli porto lo vedo tremante e gocciolante guardarsi intorno. Anche in un momento così serio, non posso fare a meno di pensare a quanto sia bello... "Su, sbrigati a cambiarti, sennò ti prenderai una polmonite" gli porgo vestiti e asciugamani e vado in un'altra camera per cambiarmi anch'io. Dopo lo vedo poi seduto sul mio letto con un cuscino stretto tra le braccia. Mi stendo accanto a lui e immediatamente poggia la testa sul mio torace sdraiandosi. Porto la mia mano ad accarezzare i suoi capelli ancora umidi e subito lo sento rilassarsi. Non dico nulla, le parole sarebbero solo inutili. Gli sto vicino, cercando di dargli il mio affetto e tranquillizzarlo. Poi parla lui:"Sai, sapevo che sarebbe successo. Continuava a peggiorare... e io non riuscivo a vederla soffrire". Lo stringo più forte a me, poi dopo un po' sussurra:"È solo colpa mia. Se non fossi mai nato..." A queste parole mi irrigidisco, gli prendo il viso tra le mani e lo guardo negli occhi. "Scorp, non dire mai più una cosa simile. Tua madre ti ha voluto e desiderato più di ogni altra cosa al mondo" gli dico con decisione, i nostri occhi fissi gli uni sugli altri. Quando lo sento sospirare, poggio la mia fronte sulla sua. Chiudo gli occhi. "Tu sei una persona meravigliosa. Sei uno dei pochi motivi per cui mi sveglio la mattino. Io... non so come farei senza di te. Io ho bisogno di te nella mia vita. Riesci a farmi sorridere anche quando la mia voglia di vivere è pari a zero. Mi fai sentire come nessun altro" continuo a parlare come un fiume in piena, incapace di fermare le parole. "Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. E mi dispiace se sto parlando a raffica e non riesco a fermarmi. Però credo di essermi innamorato di te. Anzi ne sono sicuro, cavolo. So che sono pessimo, tu stai male e io faccio lo sdolcinato, ma non posso continuare a tenere tutto dentro" appena finisco di parlare, apro gli occhi e lo vedo osservarmi con uno sguardo imperscrutabile. Ho rovinato tutto. Mi allontano da Scorpius a testa bassa, ma lui annulla la distanza baciandomi. Il mio cuore perde un battito. Aspetta, sto baciando Scorpius Malfoy?! Quando si stacca, mi guarda e sorride. "Ti amo anch'io, stupido" A quelle parole sento il petto gonfiarsi dalla gioia. Torniamo sdraiati l'uno vicino all'altro. "Sai, questa notte sono corso da te con il bisogno di avere un Albus Potter che mi stesse vicino come amico. Mai mi sarei aspettato che avrei trovato un Albus Potter pronto a cogliermi a braccia aperte, da fidanzato. Forse penserai che io stia dicendo questo per il dolore che provo, ma la verità è che mi piaci da tantissimo tempo, e tutto ciò di cui ho bisogno adesso, e per sempre, sono i tuoi baci". E a queste parole chiudo gli occhi e sorrido. "Ti amo anch'io"