Libri > I segreti di Nicholas Flamel
Segui la storia  |       
Autore: JKEdogawa    21/04/2017    0 recensioni
"Io non dovrei esistere.
Dovrei essere morto e sepolto dal 1608 e invece sono qui, che cammino sulla terra come tutti gli homines di questo misero mondo.
E ora ho anche il Codice di Abramo!
Dopo secoli finalmente è in mano mia, pronto a scatenare il suo immenso potere e far ritornare gli Antichi Signori... se non fosse per quel dannatissimo moccioso!
Flamel ha giocato bene le sue carte: ha trovato i possibili gemelli leggendari e uno di loro ha avuto l'ardire di rubare le ultime due pagine del prezioso Libro. Ma me la pagheranno, oh, se me la pagheranno.
Per fortuna non tutto è andato male. Ho catturato Perenelle e l'accompagnerò personalmente ad Alcatraz, imprigionata insieme alle peggiori creature della Nuova Generazione e guardata a vista dalla Sfinge. Aiutato dalle Morrigan e da Bastet non avranno alcuno scampo, se solo anche Jeanne mi desse una mano. Ma quell'impiastro di mia figlia vuole prendere il Codice per distruggerlo e uccidermi. Uno s'impegna tanto a crescere prole non sua e il risultato è un erede degenere. Per toglierla di mezzo assieme al suo nuovo amichetto devo chiedere più aiuto del previsto, ma ho alcune Oscure conoscenze da risvegliare...
John Dee"
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, John Dee, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
« È lei, aiutiamola, conosci qualche mag... ehm trucchetto utile?» il giovane restò in attesa fissando Jeanne.
La ragazza si scrocchiò le dita e il collo, poi rispose:« Lascia fare a me. E non sono trucchetti, ma scienza.».
Prese un paio di sbarre e serrò i pugni chiudendo gli occhi. Rimase concentrata, penetrando nella materia stessa, sentendo atomo per atomo il metallo sotto le sue dita, infine spalancò le palpebre mentre il materiale si liquefaceva tra le sue mani.
Mollò la presa e si pulì alla bene e meglio.
« Se ne servono di più ditemelo, anche se non so bene quanto vi piaccia l'odore di capelli bruciati.» disse infine annusandosi le punte dei capelli« Sublime profumo.».
Jack rimase con una faccia stupita e ammirata:« Complimenti... anche se mi permetto di dissentire sulla bontà del profumo.» si avvicinò a Perenelle provando a svegliarla.
« Disse quello che puzza di fragole peggio di una bambola di Fragolina Dolcecuore.» commentò Jeanne seguendolo nella cella e studiando la situazione« Se serve posso usare il defibrillatore.» iniziò a sfregarsi le mani creando elettricità statica color blu e puzza di capelli bruciati.
Perenelle, però, al contrario dei desideri della ragazza si svegliò e, dopo un nanosecondo di confusione, chiese:« E voi chi siete? Cosa ci fate qui?».
« Dal canto mio sono Jeanne Dee... D'Arc e voglio distruggere il Libro.» commentò la ragazza« Il tipo tenebroso qui non so, a dire la verità.».
« Le fragole non puzzano, comunque...» commentò il ragazzo, poi prese galantemente per mano Perenelle sorridendole« Jack Phoenix, al vostro servizio madame... mi manda il Conte, voi sapete chi, dobbiamo riprendere il Libro da Dee... ne abbiamo urgente bisogno per voi e vostro marito.»
E per Susan...” pensò cupo.
« Oh, capisco.» rispose la donna annuendo« E come mai siete in compagnia di una serial killer, signor Phoenix?».
« Freni un attimo! Io sono un mercenario... e a volte sicario, ma dettagli, non di certo un serial killer.» commentò Jeanne aspra« Ma non dovevamo recuperare il Libro, di grazia? Non che mi dispiaccia salvare mogli di appassionati di barbecue umani, ma il tempo stringe.».
« Tu sei suonata!» Jack sembrò offeso lui per la frase detta su Flamel.
« Mia cara tu non conosci affatto mio marito, lui non farebbe male a una mosca se non minacciato... o se non minacciano me, chiaramente.» Perenelle si alzò facendosi aiutare dal ragazzo e sorridendogli con i suoi begli occhi verdi« Prima di tutto usciamo di qui, non possiamo di certo affrontare Dee con tutte queste creature intorno, non trovate?».
« Saggia osservazione madame... seguitemi.» rispose il giovane mago incamminandosi verso l'uscita.
« So quello che ho visto.» disse seria Jeanne, gli occhi velati di tristezza e rabbia mentre ricacciava i ricordi nei meandri della memoria« E non saranno le parole di una donna innamorata a farmi cambiare idea al riguardo.» lanciò un rampino salendo al piano superiore« Voi fate quello che volete, io cerco Dee e distruggo il Libro, che vi piaccia o no.» e s'incamminò rapida seguendo la puzza di uova marce che tanto odiava e altrettanto cercava.
*******
« Ma io non la capisco! Cosa avrà mai visto fare a Flamel?» commentò Jack« Comunque non possiamo permetterle di affrontare Dee e men che meno di distruggere il Libro!» fissò Perenelle che aveva lo sguardo perso« Madame, che...».
« Nulla, andiamo.» rispose la Fattucchiera, anche se si capiva che qualcosa la turbava. Forse aveva intuito quello che la giovane donna aveva detto riguardo a suo marito, ma non diede spiegazioni al nuovo “compagno d'armi” e si mise con lui a seguire Jeanne e il fetore dell'aura di John Dee.
« Jack... devo dirti una cosa...» Perenelle interruppe il silenzio che durava da molti minuti, da quando i due si erano separati dall'allieva di Dee.
« Mi dica madame Perenelle.» rispose curioso il giovane alchimista.
« Riguardo a prima, a quel che ha detto Jeanne su Nicholas ecco...» la donna si bloccò per un istante, poi riprese seria« Lei è troppo giovane, non può averlo visto di persona, sicuramente sarà stato Dee a parlargliene mettendoci del suo conoscendo la sua maestria nell'arte retorica ma ecco... ha ragione. Intendeva la caccia alle streghe, io e Nicholas a volte beh... durante il periodo turbolento dell'inquisizione siamo stati costretti a mandare sul rogo alcuni soggetti ritenuti “impuri” o “peccatori” dalla chiesa. Tutto questo solo per l'egoistico desiderio di nasconderci al resto del mondo per il nostro interesse. La curia elargiva laute ricompense per chi trovava streghi, maghi o presunti tali... e per noi alchimisti era molto semplice. Non era difficile trovare vittime sacrificali, anche tra i novizi... mi vergogno di tutto ciò. Ma lo abbiamo fatto per continuare a vivere, per la nostra missione! Il Codice... non poteva farlo cadere in mano ai nostri inseguitori, Dee primo fra tutti. I soldi ci servivano, sono sempre serviti in questa sporca società... scusami se ti ho raccontato questi aneddoti tristi, ma mi sentivo in dovere di metterti a conoscenza. Dopotutto nessuno è perfetto, tutti commettono errori nella propria vita, figuriamoci nella lunga e travagliata vita di un immortale. Ricorda solo una cosa, un monito, un consiglio da chi ha più esperienza... nulla è reale, tutto è lecito, ricordalo sempre Jack.» chiuse così quel lungo monologo proprio quando raggiunsero un corridoio esterno, con Jack che la guardava sconvolto e senza parole. E così rimase, il ragazzo non aveva la forza di ribattere e forze nemmeno la volontà, cercò di elaborare il tutto rimanendo al fianco della Fattucchiera in silenzio.
*******
Saltando e correndo la ragazza aveva raggiunto un corridoio esterno, il posto da dove veniva la puzza di uova marce. Si era messa contro la parete, provando a riportare alla mente cosa poteva mettere fuorigioco John Dee, ma con scarsi risultati.
Aveva problemi di memoria da quando... bé, da quando ricordava e quello era il momento peggiore per averli. Si costrinse a riflettere a fondo, cercando di scacciare lo sguardo di Perenelle Flamel. Quella donna sapeva cos'era successo, sapeva perfettamente il perché del suo astio nei confronti del marito, ma non lo avrebbe mai ammesso e la cosa faceva funzionare i neuroni di Jeanne ancora peggio del solito.
Scosse la testa, scacciando quei pensieri e si concentrò unicamente sull'uomo che l'aveva adottata molti anni prima.
Dee era intento a dirigersi verso l'uscita, il momento perfetto per attaccarlo, ma non del tutto. Rimase nell'ombra alla ricerca dei fili elettrici all'interno del muro.
Elettroni e protoni non avevano segreti per lei, si era allenata a cercarli anche nei muri isolanti e in quella struttura non furono difficili da individuare.
Caricò la mano di elettricità e sovraccaricò il canale più vicino, mandando in corto circuito le luci e facendo esplodere tutte le lampadine a lei visibili.
Quella è una pazza incosciente!” pensò Jack accostandosi a Jeanne e cercando di mantenere più possibile il sangue freddo« Bella mossa... ora Dee sa in che direzione guardare per trovarci!» sbuffo mentre Perenelle si affiancava a loro taciturna.
« Ma guarda dei topi vogliono ballare.» ghignò l'ometto dai capelli grigi« Uscite allo scoperto chiunque voi siate!» Dee cominciò a far crepitare l'aura.
« Lasciate fare a me... e tu non muoverti ragazza!» Perry ammonì la giovane allieva dello stregone e uscì allo scoperto« Felice di rivederti, Dee. Ora ridami il Libro senza opporre resistenza.» la Fattucchiera aveva uno sguardo rigido e fiero mentre un'aura bianca l'avvolgeva.
« Incantato ma non sorpreso di rivederti in libertà, madame Perenelle. Sapevo che nemmeno Alcatraz sarebbe bastata, per te allora istituirò misure speciali!».
*******
Lo scontro era inevitabile ormai, Jack non sapeva che fare, ma cercò di mantenere la calma e di bloccare l'irruenza della giovane collega restando ammirato a guardare lo scontro tra quei leggendari maghi immortali.
« Fammi andare.» commentò Jeanne aspra cercando di superare la barriera che le faceva Jack. Era peggio che giocare a rugby con gli yeti, e lei aveva giocato a rugby con gli yeti« Mentre lo tiene impegnato gli posso rubare il Libro.» un barlume folle le brillò negli occhi, poi smise di lottare per avanzare. Anzi, si mise quatta quatta dietro al ragazzo, come a voler evitare di essere vista.
« Sai... questa non è una brutta idea, accomodati. Io, se permetti, aiuto madame Perenelle.» commentò il ragazzo e, dopo aver sorriso alla ragazza, uscì allo scoperto usando la magia del fuoco per far esplodere lo zolfo che aveva creato Dee, dando così tempo alla giovane di agire« Dai Jeanne, provaci!».
Per tutta risposta la ragazza si presentò sorpresa, se non arrabbiata, per il fatto che il ragazzo avesse avuto la sua stessa idea. Questo era ciò che le frullava in testa, ma poco le importava. Adesso poteva recuperare il Libro.
Scivolò piano nell'oscurità del corridoio, si avvicinò a passi felpati e strappò il tomo dalle mani di Dee appena prima di schizzare nuovamente via.
« Regola numero uno, mai tenere un oggetto prezioso sempre con se.» disse credendosi al sicuro« Regola numero due...».
« Non fare la presuntuosa!» urlò Jack contro Jeanne.
« Mai farsi scoprire subito.» concluse la sua frase John Dee facendola volare addosso al ragazzo con una sfera gialla di magia« Pensavi di sorprendermi, allieva? Su ridammi il Libro.» commentò l'uomo.
« Quello te lo scordi Dee!» esclamò il ragazzo. Fulmineo prese il Libro che incredibilmente era rimasto tra le mani di Jeanne e si allontanò lasciando la ragazza al suo destino.
Finalmente nelle mie mani! Scusa Jeanne ma non posso lasciarti distruggere questo libro... ne va della vita di molti... e forse anche...” il giovane alchimista del fuoco scosse la testa a quei pensieri e tornò a mettere quanta più distanza possibile tra se e i Dee.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > I segreti di Nicholas Flamel / Vai alla pagina dell'autore: JKEdogawa