Libri > I segreti di Nicholas Flamel
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Autore: JKEdogawa    22/04/2017    0 recensioni
"Io non dovrei esistere.
Dovrei essere morto e sepolto dal 1608 e invece sono qui, che cammino sulla terra come tutti gli homines di questo misero mondo.
E ora ho anche il Codice di Abramo!
Dopo secoli finalmente è in mano mia, pronto a scatenare il suo immenso potere e far ritornare gli Antichi Signori... se non fosse per quel dannatissimo moccioso!
Flamel ha giocato bene le sue carte: ha trovato i possibili gemelli leggendari e uno di loro ha avuto l'ardire di rubare le ultime due pagine del prezioso Libro. Ma me la pagheranno, oh, se me la pagheranno.
Per fortuna non tutto è andato male. Ho catturato Perenelle e l'accompagnerò personalmente ad Alcatraz, imprigionata insieme alle peggiori creature della Nuova Generazione e guardata a vista dalla Sfinge. Aiutato dalle Morrigan e da Bastet non avranno alcuno scampo, se solo anche Jeanne mi desse una mano. Ma quell'impiastro di mia figlia vuole prendere il Codice per distruggerlo e uccidermi. Uno s'impegna tanto a crescere prole non sua e il risultato è un erede degenere. Per toglierla di mezzo assieme al suo nuovo amichetto devo chiedere più aiuto del previsto, ma ho alcune Oscure conoscenze da risvegliare...
John Dee"
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, John Dee, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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« Se anche lo recuperassi la mia risposta è no.» disse Jeanne caricando l'elettricità nelle mani« Quel Libro va distrutto, e con esso questa stupida guerra tra bene e male.».
Si concentrò, trovando ogni particella di gas infiammabile che trovava e costringendola in un unico punto, ovvero tra le braccia di Jack, aspettando solo un passo falso da quello che lei aveva ormai rinominato “ragazzo di fuoco”.
Prese una posizione di attacco, a quel punto, in direzione di Dee:« Coraggio, sai bene che non mi fai più paura!».
Ma mi ha preso per un idiota?” sospirò il ragazzo allontanandosi con il libro stretto tra le braccia:« Affronta pure Dee se ti va, ma il Libro non lo distruggerai manco morta!»
« Lo vedremo!» ripose di rimando la ragazza, senza staccare gli occhi dal mago che ghignò vedendo il siparietto. Jeanne risultò solo più infastidita, iniziando a maledire nella sua testa Jack per la figuraccia che, a suo parere, le aveva fatto fare.
Le era un mercenario, e quando le veniva commissionato qualcosa lo portava a termine.
« Su questo concordo, ragazzo.» disse l'uomo, poi scioccò le dita e un ruggito selvaggio rimbombò dall'interno dell'ex carcere più inespugnabile del mondo« Bene a lui ci penserà la cara micetta, ora torniamo a noi, mia allieva prediletta.» fissò Jeanne con un sorriso truce e maligno.
*******
« Ma che diavolo!?» troppo tardi ormai, la sfinge era a una decina di passi da lui, saggiando l'aria con fare rabbioso, gli occhi puntati sul giovane mago e i muscoli tesi.
Era pronta all'attacco.
« E che diamine Dee non hai mai limiti tu! Bene fatti sotto micione!» Jack si mise in posizione di battaglia, consapevole comunque di aver poche speranze contro quell'avversario formidabile il cui arcano potere riusciva a indebolire maghi, alchimisti ed altri soggetti affini alla magia.
Il corpo era quello di un enorme leone muscoloso, con la pelliccia sfregiata dalle cicatrici di vecchie ferite. Un paio di ali d'aquila erano raggomitolate e appiattite sulla groppa. La testa piccola, quasi delicata, era di una donna giovane e bella.
La sfinge lo guardò con gli occhi gialli, poi sorrise enigmatica e iniziò a girargli attorno con passo felpato e disse:« Bene bene, un topolino del fuoco... non sei un po' troppo giovane per avermi come avversaria?».
« Devo darti ragione su questo, ma chi ci costringe a essere avversari? Io stavo solo cercando di riprendermi il Codice... ma per avere salva la pelle ve lo cedo volentieri.» mise a terra il libro ponendolo tra se e la sfinge, mentre teneva le mani lungo i fianchi, pronto in realtà a farle scattare per usare la magia del fuoco e un altro suo trucchetto.
« Dipende da cosa vuoi farci con il Libro, ti pare?» rispose facendo fremere leggermente le ali senza smettere di girare attorno al ragazzo« Inoltre nulla ti dice che lo voglia io, ho ragione?».
Se lo sapesse anche Flamel mi fermerebbe...” pensò il ragazzo dicendo:« Beh voglio l'immortalità, come tutti no? E comunque è palese che lo vuoi, se no perché saresti qui agli ordini di Dee?» guardò la sfinge con una faccia un po' confusa.
« Corretto, ma dubito altamente sul tuo desiderio d'immortalità.» gli si fermò davanti, si stiracchiò innocentemente con un “mew” e si sdraiò incrociando le zampe anteriori con fare tranquillo« gli umani tendono a scordare l'imparzialità degli occhi. Un amore, forse?».
Lo guardò indagatrice, aspettando una reazione traditrice del ragazzo.
« Amore? No, non ho nessuno che mi ami come credo tu intenda e io nemmeno provo un sentimento simile verso qualcuno ora... ma sei un mostro o una manager di agenzie per cuori solitari?» commentò tradendo le false speranze della sfinge« Dai prenditi il libro e salutiamoci da buoni amici, ti va?».
Sembrava assurdo parlare a quel modo a una creatura mostruosa e leggendaria come quella che aveva di fronte, ma il ragazzo sembrava serio, tanto che sorrise innocentemente.
« Allora non mi conosci affatto! Ho una società chiamata Sfinxheart, ma organizza matrimoni per lo più.» alzò le spalle, poi abbassò la testa, appoggiandola sulle zampe« Andiamo, non ti va di chiacchierare? Non mi dirai che sei di fretta... hai detto che non hai nessuno, quindi nemmeno nessuno da salvare.» l'ultima frase risuonò come una minaccia.
« Non si direbbe, ma sono un chiacchierone.» si sedette a gambe conserte avvicinandosi pericolosamente a lei« Dunque...cosa mangiano le sfingi oltre all'energia magica?» sorrise tranquillo, come se lui non risentisse della cosa.
« Di tutto, ma indubbiamente prediligiamo la carne viva.» le salì una risata lungo la gola« E no, quella umana non la mangio da secoli se te lo chiedi. Mi creava acidità di stomaco.».
Alzò la mano colpendo un gabbiano con una palla di fuoco:« Wuela! Cotto a puntino.» gli porse il volatile arrostito« Non ti facevo così cordiale... me ne compiaccio.».
Guardò il gabbiano annusandolo dubbiosa, poi gli dette un leggero morso.
« Sei il primo umano che si azzarda a passarmi del cibo dalle sue mani.» disse mangiandone un altro po'« Anche Dee mi lancia le bistecche crude, è bello trovare qualcuno che ha veramente fiducia in me.» sorrise facendosi scappare una leggera fusa« Fa piacere.».
Jack si incupì:« Io ho perso tutto... cerco di sopravvivere sperando di poter usare quello stramaledetto Libro di Abramo il Saggio... ma in fondo la morte sul campo di battaglia non sarebbe un male per me.».
« Ne sei davvero convinto?» lo guardò dritto negli occhi, aspettando una risposta.
Il ragazzo rise appena, quasi cupamente:« Sei davvero straordinaria, sul serio...in effetti una persona ci sarebbe ma...» si interruppe appena sentì un rumore di motoscafo provenire dal molo.
*******
Anni di allenamento, se non di vita, con quell'uomo avevano insegnato a Jeanne che un attacco diretto magico non avrebbe funzionato, senza contare che lui aveva dalla sua parte l'esperienza.
Scagliò un fulmine verso Dee, poi si lanciò in avanti scivolandogli dietro e mettendogli il braccio attorno al collo.
« Ma che!?» commentò Dee schivando facilmente il fulmine ma non la presa della giovane donna« Ti ho addestrata davvero bene, ma...» senza scomporsi troppo toccò l'addome di Jeanne con la mano sinistra liquefacendole la maglietta« E ora lasciami! O non mi limiterò ai vestiti!».
Nonostante la bravura nelle magie il nanerottolo non aveva la forza fisica per liberarsi di Jeanne, che se anche donna lo sovrastava di un bel po' di centimetri.
« Subito.» molò la presa e si abbassò fulminea falciandogli le gambe con un calcio rotante. Lo bloccò a terra, piantandogli l'anfibio sullo sterno e caricando i pugni al massimo.
« Farò quello che avrei dovuto fare molto tempo fa.» disse pronta a colpire« Morirai, proprio come è morto lui...».
Ma fu a quel punto, pronta a fare l'impossibile che si bloccò, incapace di trovare la forza d'animo per dare il colpo di grazia all'uomo che, in fondo, l'aveva cresciuta.
Dee scoppiò in una risata malvagia:« Lo sapevo! Tante belle parole e poi non hai fegato per arrivare fino in fondo!» usando la magia della terra fece roteare i sassi vicino a loro che presero a colpire incessantemente Jeanne costringendola ad allontanarsi dall'uomo.
Lei non oppose resistenza. Rimase quasi impassibile, a prendere colpi da ogni parte, ancora sconvolta per la sua impossibilità, la sua codardia.
Quello era John Dee, colui che le aveva salvato la vita, che le aveva insegnato la scienza di cui usufruiva, che...
Scosse la testa riprendendo il controllo, gli occhi più determinati che mai. Concentrò gas ed elettricità nel pugno facendolo diventare una palla incandescente di fiamme blu, poi si lanciò verso l'uomo con il braccio piegato indietro caricando il colpo.
   
 
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