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Autore: cormorant    26/04/2017    1 recensioni
un nemico di un lontano passato, un'organizzazione rimasta celata per anni, una grave minaccia per tutta Zootropolis e per tutto ciò che è libertà e solo un manipolo di eroi pronti a tutto per difendere la città.
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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CAPITOLO 10
CONGEDO
DISTRETTO 1: OSPEDALE OVEST

Bip….
Bip….
Bip….
Fu questo suono fastidioso e martellante a risvegliare Judy dal suo letto d’ospedale. Dischiuse lentamente gli occhi e venne subito colpita da una forte luce bianca che la fece gemere, pochi secondi dopo i suoi occhi si riabituarono alla luce e con fatica alzò la testa. Una giovane infermiera se ne accorse e disse alla coniglietta con voce rassicurante:” salve signorina Hopps! Come si sente?” lei le rispose con un cenno del capo tanta era la fatica di parlare. Pochi minuti dopo arrivò il primario: un Basset Hound piuttosto grosso con degli occhialetti tondi adagiati sul muso. Il cane si avvicinò al letto d’ospedale, controllò una cartelletta che aveva sotto braccio e disse a Judy con una voce rauca:” beh, signorina Hopps lei è stata senza ombra di dubbio molto fortunata, la scheggia è passata attraverso il quadricipite sinistro e ha mancato di pochi centimetri l’arteria femorale” tossì un paio di volte e proseguì “siamo riusciti ad estrarla e a ricucirle la ferita, lei starà bene ma non deve assolutamente fare grossi sforzi altrimenti la ferita si riaprirà” Judy era interdetta, non sapeva cosa dire poteva solo esser grata a quel cane che l’aveva salvata però non seppe cosa dire e riuscì a balbettare solo un:“ g-grazie” il canide le rispose :”solo dovere signorina Hopps” e detto questo borbottò qualcosa tra se e se e se ne andò zampettando, ma arrivato alla porta della sala d’ospedale si fermò e disse “ah, un’ultima cosa, c’è una persona che chiede di vederla” e pochi secondi dopo l’enorme figura del capitano Bogo si affacciò alla porta, per quanto possibile Judy scattò sull’attenti ma venne subito interrotta dal capitano che le porse una busta sigillata intestata a lei. Judy sembrava perplessa e chiese al capitano:” cosa vuol dire questa?” al che lui rispose:” è il suo congedo temporaneo agente” dopo prese la busta dalle zampe della coniglietta, la aprì e ne lesse il contenuto con aria solenne:” A causa dei fatti recentemente concorsi in data ecc. ecc. … sotto consiglio medico e per la tutela dell’agente stesso, impongo l’immediato congedo temporaneo con termine da determinarsi, dell’agente di polizia Judy Hopps. Firmato e ratificato, Il comandante del Distretto 1: Cpt. Maximilian Bogo” Judy era senza parole:” come sarebbe a dire con termine da determinarsi?” chiese ancora più perplessa di prima “significa che la riammetteremo in servizio quando tutto questo casino sarà finito” Judy era adirata con lui ma non avendo la forza di recriminare le riuscì di dire solo una cosa del tipo:” Capitano, lei non può farmi questo” allorché lui rispose scuotendo la testa “ma non vede come è ridotta?!, chiami la sua famiglia e se ne torni a casa agente, lasci finire il lavoro a noi!” e detto questo si congedò.

Era già mattina inoltrata quando Nick si svegliò, lui si alzò dal letto e stiracchiò con cura le zampe poi scese in cucina dove trovò un biglietto sul tavolo che recava scritto” la colazione è in frigo, sono uscito per commissioni, telefona per qualunque cosa- Marv.”. Nick fece colazione e una volta finito decise di fare una corsa attorno all’isolato. Negli ultimi giorni si era finalmente ripreso dalle ferite riportate nell’attacco a Sahara Square e stava già preparando un piano per passare la frontiera e tornare da Judy. Quel giorno l’aria di Tundratown aveva qualcosa di frizzante e c’era un freschino rinvigorente appena uscito di casa Nick sfregò le mani fece tre salti sul posto per riscaldarsi e via di corsa. Era la prima corsa che faceva da quando era rimasto ferito nell’attacco terroristico a Sahara Square e quindi era naturale che gli dolessero le gambe ma decise di andare oltre il dolore e continuò a correre. Superò veloce un piccolo bar i cui avventori erano solo alcuni pensionati andati là a ritrovare gli amici di sempre. Mentre correva lungo la strada ghiacciata piccole nuvolette di condensa comparivano davanti al suo muso per poi scomparire subito dopo nella sua scia, ogni suo muscolo era in tensione nello spasimo della corsa e Nick poteva sentirli chiaramente era come se ogni singola fibra del suo corpo fosse in quel momento una cosa sola, in perfetta sintonia, Nick girò un angolo della strada a gran velocità e dovette aggrapparsi ad un cartello stradale per non finire a terra in un turbinio di neve superato l’angolo si girò per un secondo e scosse la testa pensando a quanto fosse stato stupido. Tundratown era splendida in quel periodo: l’illuminazione del distretto era stata modificata artificialmente per simulare il famoso “sole di mezzanotte” e in quel periodo dell’anno l’unica luce visibile era bassa sull’orizzonte e vi filtrava solo una lama luminosa che dava a tutto il distretto una luce irreale e al contempo magica Nick si godette per un po’ questa luce ma poi per una strana associazione di idee ripensò a Judy: tutta sola e sperduta contro un nemico così brutale. Nick inchiodò di colpo scivolando sullo spesso strato di ghiaccio e cadde carponi, si accorse solo in quel momento di quanto fosse stanco, si alzò in piedi, si diede una pulita dalla neve ed entrò nel primo pub che vedette. All’ interno faceva più caldo e si sentì subito meglio e, arrivato al bancone, chiese un whiskey doppio.

Il treno si fermò con un fischio e una voce metallica disse “Bunnyburrow, Bunnyburrow” all’annuncio Judy prese i suoi bagagli e si diresse verso la porta reggendosi sulla stampella e, quando scese, almeno un centinaio di coniglietti tra grandi e piccoli le corse incontro gridando:” Judy, Judy ci sei mancata così tanto!” lei si mise in ginocchio e, abbracciando quanti conigli poteva, scoppiò in lacrime: era finalmente a casa.

Finalmente un po’ di pace per i nostri eroi! Non siete un po’ contenti?! Comunque sappiate che scrivere questo capitolo è stato una delle cose più complicate e lunghe che abbia fatto è per questo è uscito tanto tardi. Comunque grazie per aver letto questo capitolo della mia fanfiction.
Leggete e recensite.
 A RILEGGERSI:P

   
 
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