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Autore: Tony Stark    30/04/2017    2 recensioni
Era solo un extra-ordinario, non aveva alcun potere. Per questo era rimasto sorpreso quando Lynx, quel Lynx l’assassino, il super-cattivo, lo aveva rapito invece di ucciderlo. Era stato così però che aveva scoperto che quelle tenebre nascondevano la luce.
|Phanfic|Superpowers!AU|
Genere: Angst, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dan Howell, Phil Lester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fandom: Youtubers
Personaggi: Danisnotonfire(Dan Howell), AmazingPhil(Phil Lester), Nuovi personaggi(Xavi e Caine)
Avvertimenti:AU
Coppie: Slash ( Phan)
Generi: Generale, Romantico
Ambientazione: Universo alternativo, tutti hanno i super-poteri, tranne Phil apparentemente. E Dan è un super-cattivo conosciuto con il nome di Lynx. E entrambi hanno la stessa età(26)
Introduzione: Era solo un extra-ordinario, non aveva alcun potere. Per questo era rimasto sorpreso quando Lynx, quel Lynx l’assassino, il super-cattivo, lo aveva rapito invece di ucciderlo. Era stato così però che aveva scoperto che quelle tenebre nascondevano la luce. Nota di pre-capitolo: Ho aggiunto un nuovo capitolo fra questo e il quinto perché mi era sembrato di aver reso tutto troppo veloce quindi prima di rileggere questo leggete il nuovo sesto, grazie per l'attenzione.



 
This Darkness hides light
Capitolo 7: Quest’oscurità nasconde la luce


Xavi sorrise ancora una volta mentre guardava i due Tenebris allenarsi.
L’oscurità nebbiosa che si muoveva fra loro come sabbia nera, strisciando in forma di serpenti o muovendosi non vista come un’ombra lì appena oltre il campo visivo.


Il telepate era felice di vedere il suo amico tanto… felice. Era passato tanto dall’ultima volta in cui aveva visto Daniel sorridere, o allenarsi con le sue ombre senza che queste cominciassero a ringhiare e sibilare contro un immaginario nemico intoccabile.
Xavi era felice che Dan avesse conosciuto Phil, quel ragazzo da sempre creduto extra-ordinario, che si era scoperto possedere lo stesso potere di Dan. Erano unici.
Solo loro potevano capire l’oscurità e sentirla, vedere dai suoi occhi e vivere le sue emozioni.


Certo agli inizi era stato difficile per Phil, che aveva passato tutta la vita convinto di non aver alcun potere, imparare come controllare le ombre, come chiamarle a sé e imbrigliar e il loro potere distruttivo ma aveva imparato e pian piano gli era diventato sempre più naturale, così com’era giusto.


Quasi un mese era questo il tempo che era passato dall’ultimo attacco di Lynx. E più tempo passava più il loro obiettivo era a rischio.

 
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James e i suoi genitori avevano perso qualunque speranza di ritrovare Phil.


Suo fratello, il suo caro, extra-ordinario fratellino era rimasto solo con Lynx per un mese intero. E non erano riusciti a trovarlo, Lynx stesso era sparito… probabilmente per dedicarsi completamente a qualunque cosa volesse fare a Phil.


Qualunque tortura a cui avesse voluto sottoporre il suo fratellino.
Le parole di quel cinetico gli tornarono in mente.
James strinse i pugni ancora una volta, mentre cercava di trattenere le lacrime.
Sperava ancora che suo fratello fosse vivo… ma forse dopo tutto quel tempo passato da solo con Lynx, sotto quelle torture… atte a spezzarlo… forse… forse era meglio che non lo fosse.




James Lester non aveva idea invece di quello che Lynx e Phil stavano progettando insieme.

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Dan non era sicuro.
Phil poteva aver accettato di aiutarlo, ma Dan non era sicuro.
Phil non gli sembrava capace di fare volontariamente del male. Anche se per un “bene superiore”.


Phil era troppo buono per aiutare Lynx.
Dan non voleva che Phil si sentisse obbligato ad aiutarlo.
Ma ogni volta che cercava di chiedergli se era sicuro, Phil lo guardava, gli sorrideva e gli diceva che era pronto.


Dan venne riportato alla realtà da un ombra che gli saettò di fronte al viso, dissolvendosi in fumo innocuo prima di colpirlo. Phil era lì, qualche passo indietro, oltre la coltre fumosa che la sua ombra aveva creato. Phil era diventato così naturale e disinvolto col controllo delle sue ombre e questo portò un piccolo sorriso sul suo viso, seppure questo non durò molto spento dalla preoccupazione che lo aveva tanto distratto prima.


<< Ehi, Danny tutto bene? >> gli chiese
<< Uhm? Sì, sì, tutto bene, Phil >>
<< Sicuro? Mi sei sembrato abbastanza >> il ragazzo dai capelli corvini si avvicinò di qualche passo, i suoi occhi luccicavano leggermente d’azzurro e arancio << Qualcosa ti preoccupa? >>


Dan sospirò prima di rispondere, volendo confidare al suo amico cosa lo preoccupasse.
<< Sì, Phil. Non voglio… non voglio che tu ti unisca a me per l’attacco di domani >>


<< Cosa? >> Phil sembrava genuinamente confuso << Abbiamo già pensato a tutto, cosa dovrò fare, quando dovrò “apparire” al tuo fianco… >>
<< Lo so >> lo interruppe << Lo so ma… Ma Phil, io non voglio che tu… che tu diventi un assassino, non come me. Non voglio che tu ti unisca a me solo perché pensi di doverlo fare. Phil tu non devi farlo, io non ti obbligherei mai a fare qualcosa che so che non faresti mai >>


<< Dan… Dan, primo sarai anche un “assassino” ma lo fai per il bene del mondo quindi è un male necessario anche se rimane ancora qualcosa di terribile, ma va fatto e lo capisco e secondo: Non mi stai obbligando a fare niente. Non mi sento obbligato… Voglio farlo, Dan. Voglio aiutarti. >> gli disse << Non devi portare questo peso da solo, Daniel >>
Quelle parole erano tutto quello che serviva a Dan per calmare quella voce d’insicurezza che aveva cominciato ad infestare i suoi pensieri.

 
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Xavi e Caine guardavano i due Tenebris che avevano ripreso ad allenarsi dopo una breve conversazione che né il telepate, né la manipolatrice avevano sentito.


Era sempre strano vedere quella stanza completamente illuminata che veniva improvvisamente inghiottita dall’oscurità.
Dan e Phil al centro delle loro ombre, mentre le controllavano e sembravano fondersi con loro, diventare un tutt’uno col buio che li circondava. E mentre i due spettatori non riuscivano a vedere con chiarezza, Dan e Phil vedevano chiaramente all’interno di quel buio totale.


Un’ombra liquida e ribollente si sollevò dalle altre, una sagoma che sembrava d’inchiostro colante e pece, mosse qualche passo da Dan(che l’aveva creata) a Phil e con un solo movimento da parte dell’altro Tenebris la figura si allungò e sfilacciò perdendo la forma umana e prendendo la sagoma di un perfetto serpente, che andava delineandosi come una creatura d’ombra.
L’ombra che circondava Dan e Phil sembrò inghiottirli, fondendoli al serpente che si era fatto enorme(certo contro la città lo sarebbe stato ancor di più), ogni squama delineata nella figura d’ombra che lucida rimaneva immobile, il muso affusolato, triangolare e schiacciato come quello di una vipera, due sfere nere ai lati(i suoi occhi ancora chiusi).
Fu un istante e il “serpente” aprì gli occhi, le palpebre d’ombra che si spalancavano. Un occhio azzurro e l’altro castano-ambrato guardavano ora la sala con le loro pupille verticali.


Xavi e Caine erano sempre stupiti quando vedevano quella creatura d’ombra, era il segno del loro controllo sulle loro ombre e della loro perfetta coordinazione.
Come fossero un anima in due corpi, solo questo poteva rendere possibile la creazione di quella creatura quasi solida.


C’erano volute settimane prima che riuscissero a creare quella creatura, ma solo pochi giorni perché imparassero a controllarla. Sapevano essere ferali e pericolosi quando la controllavano, con quei movimenti repentini, quegli scatti e quei morsi affilati di denti aguzzi, che facevano sembrare la loro creazione un drago mascherato da serpente.


Quella era la creazione di Lynx e Void, di Dan e Phil e, Xavi e Caine, erano certi che quei due sarebbero riusciti a portare in ginocchio l’intera città.
Un terrore necessario perché nessuna guerra iniziasse mai.


Il serpente d’ombra si mosse stringendo e allargando le sue spire, con uno strofinio di squame che risuonava cristallino, per poi puntarsi e far schioccare le fauci, una, due volte, la lingua biforcuta che s’intravedeva oltre la chiostra di neri denti aguzzi.


<< Sstone City deve temerci >> sibilò Dan, la sua voce distorta e con quel tono cinico e crudele che usava quando parlava con la città, la voce di Lynx distorta dalla creatura, fuoriuscì da quelle fauci serpentine.
<< Sstone City ci temerà >> sibilò Phil, per la prima volta da quando Xavi e Caine lo avevano conosciuto la sua voce era velenosa, fredda in un modo che ben si abbinava con Lynx, e la sua voce seguì quella di Dan.
<< Perché noi siamo il male necessario >> le loro voci si unirono, distorte e spaventose al punto da preoccupare anche i loro amici, quella di Dan e Phil sembrava quasi una promessa e una dichiarazione che solo loro avrebbero sentito. << Quello che non vogliono ma che è necessario per la loro sicurezza… >> si zittirono, il serpente d’ombra che richiudeva gli occhi, sfumando in una nebbia scura.


<< Noi siamo la luce che si nasconde nell’oscurità >> dissero insieme, non guardando null’altro che uno lo sguardo dell’altro, uno di un azzurro indefinibile e l’altro di un castano-ambrato unico , mentre le loro ombre si dissolvevano in flebili fazzoletti di fumo nero.


Stone City non sapeva neanche cosa stava per colpirla. Un male necessario, un terrore radicato nel cuore della città stessa.


Lynx e Void stavano arrivando. I vigilanti di un bene superiore. Mostri e assassini per il popolo che non sapeva che la loro esistenza era l’unica cosa che li proteggeva da un male mille volte peggiore.
   
 
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