Dance&love
Altre minacce
Un raggio di sole
che filtrava dalle serrande svegliò Kagome e la sua
compagna di stanza. Si era scordata di non essere in camera con London.
Ma chi era quella tizia?
Dormivano insieme e
non si erano ancora scambiate mezza parola.
Comunque non
sembrava una tipa molto simpatica: se ne stava sempre sulle sue, ascoltava in
continuazione la sua musica stramba con due enormi cuffie e se ne stava chiusa
in bagno per la maggior parte del tempo. Come si chiamava?
Boh…
Kaggy cercò di attaccare bottone.
“Buongiorno…”
L’altra rispose con
un grugnito e si mise il cuscino sulla testa.
Che caratterino!
“Ehi..Scusa se ieri non ti ho degnata di uno sguardo, ma c’è
stato trambusto e..beh, come ti chiami?” provò ancora.
Inizialmente, la
ragazza dai capelli neri fece finta di non aver sentito, ma poi comprese che forse quello non era l’atteggiamento da
adottare con qualcuno che le rivolgeva una parola gentile. Così si voltò da un
lato rivelando due grandi occhi scuri.
“Ema.”
“Ciao Ema. Io sono Kagome, piacere.” La stava trattando come una bambina…
Ema sorrise appena, poi si voltò di nuovo e sprofondò nel
sonno.
Bah, almeno era un
inizio.
Kagome d’altro canto, decise di mettersi al lavoro. Avrebbe
raggiunto la sala prove, dove London e Sesshomaru la
aspettavano da un pezzo.
Diede un’occhiata
al comodino e vide il
cellulare spento dal giorno prima.
Con tutto quel caos
se l’era completamente scordato.
Appena lo accese,
comparve subito l’icona del messaggio. Lo aprì per leggerne il contenuto, che
la stupì non poco.
“Non ne hai abbastanza di brutte sorprese, eh?
Vorrà
dire che dovrò rigirare il coltello nella piaga, allora.
Stasera
chi ti ha fatto piangere tratterrà il respiro per tutta la notte.”
Fece scorrere il
messaggio, ma vide che non c’era alcun numero.
Chiunque
gliel’avesse mandato, l’aveva fatto alle 21 della sera
prima.
Ma chi diavolo era? E che senso avevano quelle frasi?
Accantonò l’idea di
una qualche minaccia e pensò a uno scherzo di cattivo gusto.
Si preparò in
fretta e furia e raggiunse la sala prove.
§§§
Sango arrivò sgambettando davanti alla porta di casa di Kouga che, come per magia, si aprì
non appena lei raggiunse la soglia. Allora alzò il viso e vide che il ragazzo
era affacciato al balcone e la guardava. Evidentemente la aspettava già da un
pezzo. Sango fu contenta di avere ancora qualcuno
dalla sua parte.
Attenta a non far
rumore, salì le scale ed entrò in casa, notando però tutte le luci accese.
“Ehi, entra, non
preoccuparti. I miei sono fuori
per lavoro.” Le sorrise il moro. Poi la accompagnò nella sala da pranzo e la
fece accomodare.
“Hai fame?”
Lei annuì
nervosamente.
-Lo sapevo.- pensò Kouga ridendo sotto i baffi. Le mise davanti un piatto di frittelle.
“Sono di ieri
mattina, non so se ti vanno bene, però…” non riuscì a finire la frase, quando
vide la voracità con cui mangiava l’amica. Sembrava fosse a digiuno da tempo!
“Eheh..Mi sa che ti sono piaciute
lo stesso!”
“Dicono che quando
ti molli con qualcuno hai sempre fame.” Sussurrò Sango.
“Chi lo dice?”
“Boh. Me lo sono inventato.” Disse alzando le spalle.
“Ah, ecco.”
Nella stanza calò
un profondo silenzio, rotto solo dal ticchettio dell’orologio a pendolo.
“Ti senti meglio
adesso?” chiese il ragazzo.
L’altra annuì per
la seconda volta, poi fece uno sbadiglio.
“Dai, adesso sarà
meglio che tu ti riposi. Andiamo a letto.”
A quell’invito, Sango deglutì rumorosamente.
“A letto?? A letto insieme??” chiese quasi
urlando.
“No, no, no, stai
tranquilla. Tu dormirai nel letto dei miei e io nel
mio. Non devi farti di questi problemi.”
Ma Sango rimase un po’ delusa.
Dentro di lei sentiva che in realtà avrebbe voluto che Kouga
rispondesse in modo diverso. Lentamente si alzò e così fece anche l’amico. Gli
gettò le braccia pesanti al collo e lo strinse a sé.
“Non voglio…dormire
sola. Farei incubi, lo
so già.” Gli sussurrò all’orecchio.
“Vuoi il mio
peluche Mr. Monkey?” disse lui ridendo.
“Voglio te.”
Kouga spalancò gli occhi.
“Non mi
fraintendere. Voglio solo la
tua compagnia.” Concluse e insieme si avviarono in camera da
letto.
Si infilarono cauti sotto le coperte del letto grande e si
avvicinarono per scaldarsi.
“Kouga, mi fai le carezze?” chiese Sango
ad un certo punto, con gli occhi già chiusi. Come se
fosse comandato a bacchetta, Kouga ubbidì
accarezzandogli la fronte e i capelli. Provava una sincera tenerezza nei suoi
confronti, che aumentò quando lei gli pose una semplice domanda, ma sempre di
grande effetto.
“Kouga… mi vuoi bene?”
“Sì” si limitò il
ragazzo e si addormentò poco dopo accanto alla giovane.
§§§
Le prove del mattino
andarono abbastanza bene.
Avevano provato il
ballo a coppia e Kagome era stata appaiata a Sesshomaru che, inaspettatamente, si rivelò professionale ed educato e non fece nemmeno una battutina. Che volesse
imitare suo fratello maggiore?
Finite le prove, Kaggy chiese ad Inuyasha se potesse accompagnarla un’ultima volta a vedere
il padre.
L’altro accettò
subito e in pochi minuti furono nuovamente in autobus.
“Bella prova oggi.”
Le disse Inuyasha mettendole il braccio sulle spalle.
“Già. Sesshomaru è stato proprio
bravo.” Lo provocò la ragazza.
“Bah, a me non è
sembrato. Ovviamente, io e te, prima della gara, ne faremo una da soli…” e le
sfiorò la guancia con le labbra. Lei si voltò e lo guardò in faccia: ancora non
riusciva a credere che aveva un uomo tanto bello, dall’aspetto rude, ma dagli
atteggiamenti dolci quando vi era bisogno.
E pensare che uno o
due mesi prima l’avrebbe solo sognato un tipo così. O l’avrebbe guardato in
eterno dalla finestra mentre si toglieva la maglia. Invece era lì di fronte a
lei e con lo sguardo le chiedeva un bacio.
Un bacio!
Kagome stava baciando Inuyasha!
Da non credere…
Finalmente
raggiunsero l’ospedale e la camera del padre che, stranamente, era circondato
da più fili e da una flebo diversa dal giorno prima.
Oltretutto nei suoi occhi era dipinta la paura.
Kagome la avvertì all’istante e andò a sedersi vicino a lui,
chiamandolo a voce alta.
“Papà! E’ successo qualcosa?”
“Ah, meno male che
sei tornata…Pensavo di non rivederti più…che brutti pensieri…” disse Kristoph con voce rauca.
“Di non rivedermi
più? Che è successo?” ripetè la ragazza.
“E’ stato ieri
sera…appena dopo che tu e il ragazzo ve ne siete andati…Sembra che la macchina
che mi consente di respirare sia stata sabotata…”
“Sabotata?? E da chi??” chiese Kaggy ansiosa.
“Non lo so! Mi ero
assopito quando è successo. Fortunatamente le infermiere sono state pronte e mi
hanno soccorso…Altrimenti avrei dovuto trattenere il respiro tutta la
notte…sarei morto, insomma!”
“Morto!” ripetè la figlia sbalordita. Poi ripensò un secondo alle
parole del padre: trattenere il
respiro tutta la notte? Le tornò subito
in mente il messaggio che aveva ricevuto quella mattina. Che si riferisse al
sabotaggio della macchina respiratoria?
Con uno scatto,
prese il cellulare dalla tasca e riaprì il messaggio. Da dietro le sue spalle Inuyasha lesse tutto e si mise una mano sulla fronte.
“Che bambinate! Che bambinate!” sospirò il ragazzo
capendo quello che stava succedendo.
“Ma
chi è il bambino che ti fa queste minacce e ha pure il coraggio di metterle in
atto?”
“Non ne ho idea.”
Ammise Kagome. E proprio mentre cercava di pensarci,
le arrivò un altro messaggio. Anche quello anonimo.
“Fra
poco la luna argentata dovrà guardarsi continuamente le spalle.”
“La luna argentata? Che significa?? Non vorrà
provare ad uccidere qualcun altro, questo pazzo!”
esclamò la giovane.
“Dubito che ci
riesca. I bambini non
uccidono la gente. Comunque è possibile che con ‘luna
argentata’ si riferisca a Sesshomaru, per il
tatuaggio a forma di luna sulla fronte e per i capelli argentati.” Disse Inuyasha con calma.
“Vuole mettere le
mani addosso a tuo fratello? E la cosa non ti tocca nemmeno?”
“Dai, su. Sai com’è antipatico…”
“L’unico bambino
qui sembri tu! Io vado da lui.”
Affermò Kagome con decisione. Baciò il padre ed uscì a passo veloce dalla stanza.
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Hello
everybody!
Ho aggiornato ancora,
un bell’applauso a me!! (CLAP CLAP)
Che ve ne pare del capitolo?
Bello o bello?
^___^
Ringrazio tutti coloro
che leggono, preferiscono e seguono la ff, in
particolare:
KryPotterCullen: Che
belle le new entry! ^^ Davvero mi preghi in
giapponese?? Guarda che poi io lo esigo
U__U Grazie!
Fra007:
anche io adoro Keisukeee! Miroku-Keisuke è la coppia migliore della storia
(AHH-EEM_nd_miro). Dici che Naraku architetta
qualcosa? Mmm…chissà ^^ Grazie a presto!
Mew_Paddy: un’altra new entry! Che voglia che hai per leggerti tutta la ff! Ce
ne vuole di coraggio O___O Grazie mille!
Fmi89:
visto? Adesso aggiorno più in fretta. Mi sono risvegliata dal letargo ^^’ Seguimi, grazie!
Bellatrix_Indomita:
ciao cara! Tu mi riempi sempre di complimenti e io sono contentissima, lo sai bene ^___^ Graziee!
Alla prossima!
Mirokia