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Autore: Revil96    02/05/2017    1 recensioni
Quali sarebbero state le conseguenze se Emma non fosse riuscita a salvare Regina dall'oscurità? Sarebbe riuscita a sopraffare il proprio lato oscuro, oppure la Evil Queen sarebbe ritornata a mietere vittime?
[Swanqueen]
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                Resistance

Emma fin dalla sua infanzia aveva imparato che la realtà non era quella dipinta dai film, ma era cruda e a volte ingiusta. Le sfumature ai suoi occhi non esistevano, per lei esisteva solamente una continua lotta per la sopravvivenza. Quella realtà cambiò quando conobbe Neal. Nel suo inconscio Neal era il regalo che il destino le aveva riservato, per lenire le ferite causate dall'abbandono, e dalla solitudine. Neal le aveva donato una tranquillità speciale, non legata al vile denaro, ma alla sensazioni di non essere soli. Il futuro non era più una landa desolata, ma una possibilità. Quelle stesse possibilità svanirono quando la sua unica possibilità di felicità la tradì. Per mesi non riuscì a comprendere il motivo che lo avesse spinto ad abbandonarla. Le emozioni provate con Neal non le riuscì più a ritrovare, perché fidarsi non era semplice, specialmente per un cuore già fragile. Quelle barriere che lui aveva sapientemente distrutto, ora erano state ricreate, facendola essere sia più forte ma allo stesso tempo più debole. 
Quando espresse il desiderio che la condusse a Storybrooke, ognuna di quelle barriere assunse un significato particolare. 
Erano solo le cicatrici di una vita, il cui scopo non era la sua felicità ma quella altrui. Egoisticamente scelse quel destino dedicandosi alla salvezza della vita altrui, finché l'infelicità non le corrose l'anima. 
Quel egoismo verso se stessa, come per la magia aveva un prezzo ben preciso.
Lei lo stava pagando, venendo privata dell'unica persona che l'avesse mai compresa. Era stata così accecata da quella visone della vita, che non si era accorta di ciò che la circondasse. La sua unica promessa, per rimediare alle sue scelte sbagliate, era che l'avrebbe riportata da lei, indipendentemente dall'oscurità, perché sapeva che insieme sarebbero state capaci di superare anche gli ostacoli più insormontabili. Quelle pagine le avevano rivelato che lei non era la sola ad essere sconvolta da quel turbinio di emozioni causate dalla sola presenza di Regina, e che forse la sua unica possibilità di felicità era la stessa persona che l'aveva condannata ad una vita di stenti privandola del calore di una famiglia.
Risvegliandosi in balia di quei pensieri le sue dita toccarono la superficie del taccuino in pelle. Le pagine non erano terminate, ma la sua volontà le impediva di continuare. La sua paura più grande era di leggere di un ripensamento oppure un dubbio, e che i suoi sentimenti non sarebbero mai stati simili a quelli di Regina.
Effettivamente lei era impegnata in una relazione che agli occhi degli altri era perfetta. Un pirata redentore, che abbandona il proprio vascello per la donna amata. Un atto eroico, ma che in realtà era pieno di pretese. Per quanto provasse dei sentimenti nei confronti di Killian, ora era perfettamente consapevole che quello era semplicemente affetto, e non amore. Le dispiaceva ma, non poteva negare i suoi sentimenti. Non voleva più allontanare la felicità, voleva combattere per ottenerla, e dare senso a quel vuoto che le dilaniava il cuore.
Prese coraggio e continuò la lettura.
"Sono completamente guarita. Non soffro più la mancanza di Robin, e questo un po' mi spaventa. Che lieto fine era se il suo tradimento non scatena più nulla in me? 
L'unica mancanza che ho è il potere. Quando la solitudine mi accoglie, il mio corpo reagisce di conseguenza, innescando un meccanismo di difesa, che consiste nel perfezionare la mia magia. Questo è un lato di me che nessuno conosce, forse l'unico che n'è a conoscenza è il mio maestro. Lui è stato l'origine della mia discesa nell'oscurità, e forse se non ci fosse stato lui sarebbe andata peggio. Avere qualcosa a cui aggrapparsi è indispensabile per vivere, anche se quell'appiglio è irrimediabilmente instabile. L'instabilità non è sempre una negatività, perché è quel periodo che ti aiuta a comprendere quale equilibrio vorresti per la tua vita. L'unico mio appiglio in questo momento è Henry, e il suo cuore. Quel cuore che mi ama a prescindere dalle mie azioni sbagliate, e dal mio passato infausto. Quelle particolarità non contraddistinguono solo Henry, ma anche la donna che gli ha donato la vita.
Emma nelle sue fragilità ha sempre lottato, e anche se non lo ammetterei mai, un pizzico d'invidia l'ho provata. Un'invidia non legata alla famiglia ritrovata, ma a quella forza che le ha permesso di superare l'infanzia che le ho donato. La sua presenza conforta la mia
anima disastrata donandomi una gioia semplice, senza fronzoli e pretese. Un'amicizia. Le mie amicizie sono state rare, però potrei giurare che nessuna di quelle che ho avuto mi ha innescato tutte le emozioni che lei provoca in me. Questi sentimenti forse legati a un concetto d'amore saranno solo un pensiero che rilegherò nella mia mente, perché le distruggerei quelle certezze che costellano la sua quotidianità. Non vorrei essere la causa delle sue ferite, ed essere nuovamente responsabile della sua infelicità. Andrò avanti, e cercherò di vivere seguendo un ipotetico lieto fine che forse ho già trovato. Forse è questa la felicità, un inesorabile illusione. La potrei toccare, e farla mia ma come ogni illusione svanirebbe riportandomi alla realtà. Queste continue riflessioni mi portano a formulare sempre lo stesso quesito: "Emma Swan amerebbe mai la persona responsabile delle sue ferite più profonde?"
Smetterò di scrivere di lei, perché ciò che mi impegnerò a fare e dimenticarla. Non sarò nulla nella sua vita se non la madre adottiva di Henry, e la lascerò al suo lieto fine sperando che sia felice."
Le pagine dedicate ai pensieri di Regina terminano con quella frase, e con esse cessarono anche i dubbi che tormentavano Emma.
Emma scappò dalla sua stanza, e col suo fedele maggiolino percorse la strada che l'avrebbe portata alla cripta di Regina, e dal suo lieto fine.
~
"Non arriverà."
Regina camminando verso il suo alter ego si rispecchia, guardando nella profondità del sua anima.
"Essendo una parte di me dovresti sapere che per quanto la desideri non vorrei mai essere liberata, per essere nuovamente la Signora Oscura."
I mal di testa nella mente di Regina aumentarono, dilaniandola di pensieri negativi.
"Quindi ti arrenderai a me?"
Le chiese il suo riflesso.
"Non mi arrenderò mai a te." Esprime queste parole tra i gemiti di dolore.
"Scopriremo se la tua resistenza è forte quanto la tua volontà oppure debole come i tuoi desideri."
La mente di Regina consapevole di quanto la sua resistenza sia oramai al limite, non abbandona la speranza che un angelo dai capelli biondi spezzerà la maledizione, ponendo fine alla sua sofferenza.

Note Dell'Autrice.
Spero che questa storia piena di riflessioni sia capace di  farvi comprendere la psicologia delle due protagoniste.
Alla prossima😊👋🏻
  
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