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Autore: London_Girlxx94    02/05/2017    0 recensioni
«Quando la bambina tornò a casa quel giorno, raccontò alla sua mamma del nuovo amichetto che proprio quella mattina aveva incontrato e raccontandole di come sembrava il principe di Cenerentola.
La mamma sorrise a quel paragone e scosse lentamente il capo, guardando la sua piccola bambina di soli tre anni e posandole una mano sulla testa, scuotendole in un gesto dolce i capelli castani chiaro.
«E come si chiama questo tuo nuovo amichetto, amore?»
Chiese la mamma alla piccola.
«Harry, si chiama Harry, mammina.»
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Josh Devine, Liam Payne, Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I raggi del sole battevano sul mio viso quella mattina di settembre, portando così i miei occhi ad aprirsi lentamente. 
Mi stropicciai gli occhi con il dorso della mano e concessi al mio corpo di stiracchiarsi, non avevo nessuna voglia di alzarmi ancora dal letto. 
L'estate ormai stava giungendo al termine e ciò significava che la mia stagione preferita ormai era quasi alle porte. 
Tolsi il lenzuolo da sopra il mio corpo e mi misi poi seduta sul bordo del letto alzandomi e prendendo il telefono che avevo lasciato a caricare la sera precedente sul comodino. 
Abbassai la barra delle notifiche e trovai un paio di messaggi da parte di mia madre e della mia migliore amica, e delle chiamate perse sempre da queste ultime. 
Da quando io e la mia migliore amica ci siamo trasferite a Londra la mia vita è cambiata radicalmente. 
Di mio padre, non ho avuto più notizie, non lo sento da quando la sua assistente, nonché la sua moglie attuale, mi inviò un email, comunicandomi che uno degli hotel che apparteneva a mio padre, il Corinthia Hotel, sarebbe diventato completamente ed ufficialmente mio appena avrei compiuto 18 anni. 
La notizia però, non mi sorprese come avrebbe dovuto, anzi, me lo aspettavo, mio padre ha sempre fatto di tutto per me, nonostante tutto, il bene che mi voleva me lo ha sempre dimostrato in tutti i modi che potesse. 
Ma compiuti i 18 anni, la scelta di accettare, spettava a me. 
Mia madre invece è andata a vivere in California insieme al suo attuale marito, anche lui con un matrimonio andato male, con lui si trova bene e a detta sua la tratta come una regina non facendole mancare nulla ed io sono felice di questo. 
Mi guardai intorno e raggiunsi la cabina armadio, decidendo cosa indossare per quella giornata. 
Presi un paio di shorts di jeans, un crop-top e le mie fidate Vans; presi l'intimo e mi diressi verso il bagno. 
Girai la manovella e lasciai uscire l'acqua dal soffione, mi privai dei panni che avevo addosso e li riposi nel cesto dei panni sporchi. 
Entrai nel box doccia e lasciai che i miei nervi si rilassassero sotto l'acqua che scorreva lungo il mio corpo. 
Mi lavai velocemente, insaponando accuratamente il corpo con il bagnoschiuma. 
Chiusi la manovella e uscii dal box doccia, legando un telo al mio corpo. 
Guardai il mio riflesso allo specchio.
I capelli lunghi raccolti in uno chignon confusionario, gli occhi chiari e la pelle ancora bagnata. 
Cominciai a lavare i denti e subito dopo presi ad asciugarmi, uscii dal bagno e mi avvicinai al letto, presi l'intimo che avevo preso che consisteva in mutandine e reggiseno bianco semplice, un modello che comprai da Victoria Secret. 
Infilai il jeans e poi il crop-top. 
Ritornai in bagno e mi truccai leggermente, non mi piaceva strafare, quindi misi su solo della matita nera lungo il contorno interno dell'occhio, l'eye-liner e il mascara. 
Mi guardai un'ultima volta allo specchio dopo aver messo del profumo e sorrisi al risultato finale. 
Presi il telefono e chiamai mia madre.
« Ciao, tesoro mio.» 
Mia madre mi salutò con la sua voce allegra appena rispose al telefono ed io sorrisi involontariamente a sentirla così felice. 
«Ciao mamma, come stai?» Chiesi sedendomi sul letto e accavallando le gambe.
«Tutto bene, tesoro. 
E tu?» chiese e guardai fuori dalla finestra che avevo nella camera da letto, il tempo di Londra che di solito era grigio, oggi era piuttosto celeste. 
«Va tutto bene, mamma.» risposi semplicemente. 

*FLASHBACK.*

19 years ago


«Tesoro, svegliati. 
È ora di andare a scuola.»

La voce della madre della piccola Skyler risuonò all'orecchio della piccola, cercando cosi di svegliare la piccola bambina innocente ed ignara di tutte le cattiverie che a quel mondo esistevano. 
La bambina di soli tre anni, si svegliò dal mondo dei sogni, sorridendo raggiante alla sua mamma che prontamente ricambiò il sorriso.

«Si va a scuola, bambina mia.»

La piccola dal canto suo, scese immediatamente dal letto mentre la madre scendeva nuovamente al piano inferiore cosi che potesse preparare la colazione.

Era il primo giorno di scuola quello per la piccola, e la felicità le spruzzava da tutti i pori, non vedendo l'ora di poter conoscere quelli che per lei sarebbero stati i suoi primi amici d'infanzia. 

Ma quel giorno la piccola era destinata ad incontrare qualcosa che un giorno avrebbe cambiato la sua vita per sempre. 

Giocava con gli altri bambini quando all'improvviso una voce di un bambino catturò l'attenzione di tutti ma soprattutto della bambina. 
Skyler che nonostante i suoi tre anni, era una bambina diversa dalle altre e di questo non furono solo le maestre ad accorgersene. 
Col suo carattere vivace, solare e il sorriso sempre ad illuminare tutto ciò che la circondava. 
Sorrise al bambino poco più alto di lei e lo salutò, muovendo la sua mano da destra a sinistra e viceversa. 
Non ci volle molto e dopo un paio di secondi i due furono subito amici per la pelle. 

Quando la bambina tornò a casa quel giorno, raccontò alla sua mamma del nuovo amichetto che proprio quella mattina aveva incontrato e raccontandole di come sembrava il principe di Cenerentola. 
La mamma sorrise a quel paragone e scosse lentamente il capo, guardando la sua piccola bambina di soli tre anni e posandole una mano sulla testa, scuotendole in un gesto dolce i capelli castani chiaro. 

«E come si chiama questo tuo nuovo amichetto, amore?»

Chiese la mamma alla piccola. 

«Harry, si chiama Harry, mammina.»

La madre annuì e sorrise alla bambina. 

«Allora, un giorno inviteremo a casa il piccolo Harry, okay?»

La bambina sorrise raggiante alle parole della mamma e corse via in camera sua. 


*FINE FLASHBACK.*

 
La voce di mia madre che ripeteva freneticamente il mio nome mi portò alla realtà. Mi ero talmente persa nel passato che non mi resi conto di essere ancora al telefono con mia madre.

«Scusa mamma, mi ero un attimo distratta. 
Ci sentiamo, okay?»

Non diedi nemmeno il tempo materiale a mia madre di potermi salutare che subito chiusi la chiamata, poggiando poi il capo sulle mie gambe e lasciando che la mia mente si perdesse ancora una volta nel passato. 
Purtroppo da quel giorno,  per quello che posso ricordare e da ciò che mia madre mi ha raccontato quando fui in grado di capire, di intendere e di volere, la mia infanzia non fu più la stessa ed Harry, non venne mai a casa nostra.
Da quel giorno, la mia infanzia dovette affrontare un cambiamento che si sarebbe riversato anche su una parte della mia adolescenza. 
Infatti, persi tutti gli amici che a quell'età una bambina si potesse fare e di quel bambino, non ne seppi più niente. 
Mia madre chiese il divorzio subito dopo aver scoperto del tradimento ma, essendo persone adulte, decisero comunque di non tagliare del tutto i ponti tra di loro e di mantenere almeno quel rapporto civile che ci deve essere tra due persone che un tempo erano sposati, ma, la pace non durò molto e mio padre, fu costretto a causa del lavoro a trasferirsi in Italia, e dopo aver discusso e valutato i pro e i contro della cosa, di comune accordo decisero che io, come tutti i bambini di questo mondo, dovevo avere il diritto di conoscere mio padre e cosi, con il suo trasferimento imminente per l'Italia, fui spedita anche io insieme a lui in Italia. 
A causa del lavoro di mio padre, i soldi nella mia famiglia non erano mai mancati, e nonostante quello che ha fatto, devo ammettere che mio padre è un uomo davvero in gamba, anche se il suo modo di essere ha portato a farmi trascorrere ben 15 anni in Italia. 
E così, dopo aver passato un'intera infanzia con mio padre e parte della mia adolescenza, ritornai da mia madre solo quando ormai ero nel pieno della mia adolescenza e lei aveva conosciuto una persona che sembra sapere come fare per renderla felice e soprattutto amata. 
Avevo 18 anni quando mia madre si risposò ed io decisi di andare a vivere per conto mio, insieme alla mia migliore amica, a Londra.
Una nuova avventura stava iniziando ed io ormai non avevo più paura di affrontare tutto ciò che la vita mi avrebbe fatto affrontare.
Avevo lavorato per arrivare dove ora sono e continuo ancora oggi a lavorare duro per diventare la persona che un giorno vorrei essere, e le esperienze che da piccola mi hanno fatto stare male, mi hanno forgiato il carattere per farmi diventare quella che oggi sono. 
Una donna. 



 


Spazio autrice.
Salve, questa è la mia prima fan fiction che scrivo e spero vivamente che vi possa piacere. 
Fatemi sapere in tante cosa ne pensate e se ho ricevuto abbastanza voti positivo allora continuerò a scrivere. 
Io intanto, incrocio le dita. 🤞 

Un bacio a tutte.
   
 
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