Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: hevcate    08/05/2017    1 recensioni
✤ STORIA INTERATTIVA ✤
Vi aspettavate un breve riassunto della trama? Beh, mi dispiace per voi, ma non è questo il caso, perché sarete proprio voi lettori a deciderla! Non era ciò che sognavate? Creare una fanfiction pur non avendo il dono della scrittura? Allora che aspettate, unitevi a me in questa nuova avventura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
✤ Spazietto piccino picciò ✤

Ed eccomi qua, dopo così poco tempo a postare un'altra piccola sorpresa per voi amanti di fanfiction potteriane! 
Il mio secondo esperimento vuole essere un pochino azzardato, se vogliamo, perché per la sua riuscita ripongo tutta la mia fiducia in voi: se avete letto l'intro, infatti, saprete già che si tratta di una storia interattiva, dove l'andazzo della trama lo deciderete voi! Naturalmente per garantire una buona riuscita c'è bisogno che vi facciate avanti, interveniate attraverso le recensioni, di modo che non solo io, ma anche gli altri, possano leggere le varie proposte alternative. Vi spiego ora brevemente come il tutto funzionerà:
• di seguito, in questo capitolo e nel prossimo, provvederò a postare due parti di quello che ai tempi avevo pensato come un unico capitolo; questi due insieme costituiranno l'incipit del racconto. Dalla prossima pubblicazione in poi, sarete voi a decidere il resto commentando appunto nello spazio recensioni. 
• successivamente procederò con la creazione di un sondaggio con le vostre proposte (se sono troppe *^* selezionerò quelle che mi sono piaciute di più) e lo linkerò, dopo una settimana (due-tre giorni, dopo la pubblicazione del terzo capitolo), in fondo al capitolo 2, così che voi possiate votare in totale libertà.
• infine procederò con la stesura della scena scelta da voi e riproporrò tutto il processo a partire dal secondo punto ^^
Qualche altra piccola cosuccia, prima di lasciarvi alla lettura:
◦ NON È UNA STORIA A OC, nel caso non l'aveste ancora compreso! Non c'è bisogno di inviarmi le schede dei vostri personaggi, gli unici esistenti saranno quelli dell'intero universo di Harry Potter ;)
◦ Non voglio che la storia sia troppo corta, questo è ovvio, ma nemmeno il contrario! Confido davvero in voi e nella vostra creatività, ma dopo un certo punto vi chiederò di cominciare a pensare ad un finale (tutte le cose belle finiscono, purtroppo).
◦ Il tempo di stesura, già ve lo dico, potrebbe variare a seconda delle proposte che mi fate e, ovviamente, dei miei impegni. Cercherò in ogni caso di non prolungarmi oltre le due settimane, altrimenti la si tirerebbe decisamente troppo per le lunghe.
◦ La storia è dal pov di Draco, quindi cercate di adattare le vostre pensate anche a questo ;)
◦ Rating, personaggi e altre caratteristiche sono stati "standardizzati", perché naturalmente non ho ancora idea di come i fatti si svilupperanno. Non appena le cose si faranno più chiare, mi adopererò per modificare i vari campi.
◦ Oltre alle proposte mi piacerebbe che utilizzaste lo spazio recensioni per esprimere un parere sulla storia; vi piace l'idea? Come sta procedendo a vostro parere? Cosa posso migliorare? I feedback costruttivi sono sempre graditi!
Eeee niente, adesso vi lascio e sappiate che per ulteriori chiarimenti, mi trovate sempre qui!
Buona lettura ❤︎
 

Uno strano inizio — Parte 1

~ Una storia interattiva di hevcate (e dei suoi adorabili lettori) ~

 
Draco Malfoy stava sorseggiando piano un bicchiere di Firewhiskey, seduto elegantemente sulla pregiatissima poltrona del suo dormitorio singolo. Essere Caposcuola di Serpeverde aveva i suoi vantaggi, era vero, ma non avrebbe mai detto che la completa assenza di alleati – amici era una parola troppo grossa – sarebbe stata una delle cause di questi. Quando in camera sua, a Malfoy Manor, aveva deciso di tornare ad Hogwarts per continuare gli studi, si era detto che quell'anno non sarebbe stato poi tanto diverso dagli altri, a parte l'assenza di Mangiamorte costantemente con il fiato sul suo collo e una bella spilla dorata da Caposcuola a decorargli la divisa. Gli era venuto quasi da ridere: Draco Malfoy Caposcuola, chi diavolo lo aveva proposto? Ma proprio per quella ragione pensava che sarebbe stato addirittura un anno migliore degli altri. Si sbagliava di grosso.
La sua convinzione aveva cominciato a sfumare già a bordo dell'Hogwarts Express, per poi evanescere completamente al suo arrivo a scuola: nessuno sembrava voler avere a che fare con uno come lui, un Mangiamorte, come lo chiamavano ormai tutti gli studenti quando credevano di non essere sentiti. Per un po', comunque, ognuno si era tenuto il proprio sdegno per sé. Fino a quando, una notte, non ebbe il risveglio più terrificante della sua vita: l'aria che mancava e un cuscino sopra la faccia. La cosa che più lo aveva colpito e terrorizzato era la consapevolezza di essere fonte di disprezzo nella sua stessa casata, tra persone che un tempo avevano condiviso i suoi stessi ideali. Dopo l'episodio non si era fatto scrupoli ad usufruire della camera singola che gli spettava, chiedendosi anche perché non l'avesse fatto prima. 
Draco Malfoy non aveva compagni, non aveva nessuno con cui passare il tempo, nessuno con cui parlare. Quasi tutti i Serpeverde con cui aveva vissuto gli ultimi sette anni non avevano fatto ritorno, nemmeno Blaise, l'unico con cui avesse mantenuto ancora qualche contatto. C’era sempre Theodore Nott, il solo dopo Blaise che potesse dirsi degno di essere chiamato suo amico, ma era sempre stato un tipo abbastanza introverso e solitario, misterioso, avrebbe detto lui. 
Bevve un altro sorso, chiudendo gli occhi e assaporando lentamente il fuoco che sentiva scendere fino a scaldargli lo stomaco. Tante volte si era dato dell'idiota e tante volte avrebbe voluto lasciare tutto e tornare al Manor, ma non l'aveva mai fatto. Aveva promesso, in fondo, le aveva promesso che avrebbe resistito e sarebbe rimasto. D'altronde non aveva altra scelta, tornando avrebbe vissuto un anno forse ancora più miserabile di quello che stava cominciando lì ad Hogwarts, dove almeno aveva qualcosa da fare.
Mentre tamburellava le pallide dita sul bicchiere, osservò le poche lettere impilate sulla pregiata scrivania in legno: la maggior parte erano di sua madre, che non si scordava di scrivergli neanche una volta, e nemmeno lui di rispondere, una o due erano di Blaise. Gli dava una strana sensazione pensarlo, ma era la persona che più gli mancava. Insieme avevano passato gran parte della loro infanzia e gli anni di Hogwarts, senza mai perdersi di vista; ma ora che Zabini era partito per chissà dove assieme alla madre, il loro rapporto era divenuto man mano sempre più rarefatto.
Posò il bicchiere per l'ultima volta e si sollevò dalla poltrona, dirigendosi verso il bagno.
Fissò attentamente lo specchio, o meglio, la sua immagine riflessa, che ricambiava quasi indifferente. Passandosi una mano tra i serici capelli, pensò che sarebbe stato meglio per lui smettere di passarci sopra patine inguardabili di cera, perché la cosa glieli stava decisamente rovinando; ma in verità era solo una scusa. Si portò la mano al viso, notando un accenno di barba sulle guance, talmente chiara che non se n'era quasi accorto. Come non se ne sarebbero accorti altri se l’avesse lasciata al suo posto, si disse subito. 
Non aveva voglia di fare nulla, Draco, a parte gustarsi qualche bicchiere di buon Firewhiskey durante la giornata e rispondere a chiunque avesse il buon cuore di ricordarsi di lui. Qualche volta lo si poteva scorgere in un angolo remoto della biblioteca, ma solitamente nessuno se ne accorgeva perché preferiva di gran lunga il reparto proibito e, se per qualche strana ragione l’aggettivo proibito dovesse adattarsi anche a lui, faceva attenzione a scegliere sempre i posti più nascosti. 
Dopo essersi sciacquato il viso con dell'acqua fresca e tolto il fastidioso appiccicume dai capelli, si diresse nuovamente in camera a recuperare il mantello. Faceva freddo quella sera e, secondo i turni di ronda, toccava a lui perlustrare i piani alti e la Torre di Astronomia. La spilla da Caposcuola era sepolta da qualche parte nel baule, ma non aveva alcuna voglia di recuperarla. Come se del resto tutta la scuola non fosse a conoscenza dell’ammirevole fatto. 
Fuori dalla Sala Comune soffiava una leggera corrente d’aria, come sempre nei sotterranei dopotutto, ma Draco non ci fece caso; ormai ci era abituato. Percorse le scale con lo sguardo fisso a terra e le mani strette nelle tasche dei pantaloni. E pensare che sette anni fa percorreva gli stessi identici passi a testa spudoratamente alta, con un sorrisetto sfacciato in viso e Tiger e Goyle a coprirgli le spalle. Non che gli servissero a molto, in fondo lui era il figliol prodigo di Lucius Malfoy, tutti erano tenuti a rispettarlo a prescindere. Non proprio tutti, a dire la verità, ma questi erano ricordi che Draco preferiva ritenere ormai morti e sepolti. 
«Puzzi di alcol.»
Draco continuò a camminare come se nulla avesse disturbato la quiete da cui ormai era quasi totalmente pervaso, lo sguardo fisso davanti a lui: doveva stare attento alle scale. 
«Questa volta penserò io a controllare l'ala est. Tu passa dall'altra parte.»
«No.»
Non parlava quasi mai con la Granger, fuorché le rare volte in cui ne sentiva l'obbligo. Dopotutto non era poi così strano da parte sua, visti gli infelici trascorsi che li legavano. 
La Caposcuola di Grifondoro voltò lo sguardo a osservare Draco Malfoy, continuando a camminare speditamente per stare al passo. 
«Malfoy, capisco che..»
«No, non capisci, Granger.»
Draco fissò gli occhi spenti in quelli della Granger. Lei distolse lo sguardo. 
«Sono stata derisa, minacciata e perfino torturata negli ultimi sette anni e tu mi vieni a dire che non capisco, Malfoy? Notevole da parte tua.»
Draco non rispose, cercando di evitare qualunque tipo di contatto con la Granger fino alla fine del turno di ronda. 
Non si era mai trovato in una situazione più sgradevole di quella. Sentiva l’impellente desiderio di tornare al Manor, ma allo stesso tempo provava repulsione per quel posto: il solo pensare a chi vi si era insediato tempo prima gli dava la nausea.
La Granger lo fissava, quando pensava di non essere vista, ma la verità era che Draco vedeva ogni cosa: vedeva come lei si mordeva sempre le labbra, come si sistemava una ciocca di capelli dietro l’orecchio o come si massaggiava spesso il braccio sinistro, assorta. E tutto ciò lo infastidiva moltissimo, perciò cercava di spostare la sua attenzione su qualcos’altro. Ad esempio sulla cosa che sembrava sopraggiungere lentamente verso di loro. La Granger si stava allontanando verso la parte ovest del castello, come al solito, mentre Draco sfiorava con le dita la bacchetta nella tasca  interna del mantello: la cosa sembrava fluttuare nell’aria, ma non avrebbe saputo dirlo con certezza. Gettò un’occhiata veloce alle sue spalle, controllando che la Granger se ne fosse andata davvero: ed era lì, a qualche metro da lui, il viso deformato dall’orrore e dalla paura.
«No..» disse. 
Poi cadde svenuta.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: hevcate