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Autore: Mitsuko88    09/06/2009    13 recensioni
Draco è in infermeria, ed Hermione è lì con lui: un'occasione per parlare, la possibilità per il serpeverde di scoprire qualcosa su di lei.. e soprattutto, di capire la differenza tra la sua persona ed il suo sangue.
(...)Qualunque cosa io dica o faccia non cambierà l'idea che tu hai delle persone come me, del loro essere inferiori rispetto ai Purosangue e del modo in cui dovrebbero essere trattati. Quindi perchè starci male? Io so chi sono, so quanto valgo, e sono fiera di me stessa: se poi tu nn riesci ad andare oltre alla purezza del mio sangue, è un problema tuo -(...)
Genere: Generale, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mio

- Eh sì, è un gran bel problema -

Hermione cercò di rimanere seria, ma le labbra le tremarono ed una risatina soffocata sfuggì al suo controllo.

- Prego Granger, continua a divertirti alle mie spalle, sono a tua disposizione! - sbottò Malfoy con malcelata insofferenza.

Lei ridacchiò: - Più che alle tue spalle, caro il mio serpeverde, direi che mi sto divertendo al tuo fondoschiena - commentò, scoppiando in una fragorosa risata che fece infuriare ancora di più il ragazzo.

- Aspetta solo che riesca ad alzarmi, Mezzosangue, e giuro che questa te la faccio pagare cara! - sibilò minaccioso.

La grifona non fece una piega: - Guarda che non è stata colpa mia! Se tu non ti fossi messo sulla traiettoria del mio incantesimo, a quest'ora né tu né io saremmo qui! Come se non avessi niente di meglio da fare che starti accanto - replicò con uno sbuffo.

Malfoy sbuffò a sua volta, borbottando qualcosa d'incomprensibile: non l'avrebbe mai ammesso, era già uno sforzo enorme farlo con se stesso, ma in effetti la Granger non aveva colpa; in realtà l'unico con cui doveva prendersela era Blaise. Quello stupido gli aveva dato una spinta proprio nel momento in cui la grifondoro aveva lanciato l'incantesimo, e lui, o meglio il suo fondoschiena, si era ritrovato a subirne le conseguenze prima ancora di poter dire "Salazar Serpeverde".

E così, in meno di mezzo secondo, si era ritrovato col fondoschiena trasfigurato... in una bianchissima palla di pelo stile coniglietto.

- Sai Malfoy.. in fondo quella coda ti dona parecchio! - esclamò poi la ragazza, sorridendo divertita.

Il ragazzo sbuffò di nuovo: - Si può sapere dove diavolo è finita Madama Chips? - chiese, cercando di voltare la testa; purtroppo, essendo steso all'ingiù, la possibilità di ampliare la sua visuale era piuttosto limitata.

Hermione alzò le spalle: - La professoressa McGranitt ha detto che era impegnata al momento, ma che sarebbe arrivata il prima possibile.. non ci resta che aspettare -

Draco annuì, seppur controvoglia: la Granger sembrava serena, seduta su una sedia accanto al suo letto; certo, lei non aveva il fondoschiena di un coniglio, ma era pur sempre costretta a stare lì con lui.

- Guarda che te ne puoi andare -

La grifona alzò lo sguardo su di lui: - Come? -

- Ho detto che te ne puoi andare - ripetè lui.

- Perchè dovrei? - gli chiese lei in risposta, ed il ragazzo alzò gli occhi al cielo.

- Granger, anche se la McGranitt ti ha detto di rimanere qui fino all'arrivo di Madama Chips, non sei obbligata a farlo. Mi hai accompagnato in infermeria, mi hai fatto compagnia, ora puoi anche tornare dai tuoi amici. Scommetto che hai cose molto più importanti da fare che stare qui con me -

Lei sorrise, facendosi poi seria: - Non lo faccio per la McGranitt - replicò, sotto lo sguardo confuso di lui - Anche se non è stata colpa mia, è comunque a causa del mio incantesimo se ti ritrovi in queste condizioni.. quindi voglio restare qui fino a che Madama Chips non ti avrà rimesso a posto. Lo faccio per me, Malfoy, non perchè me l'ha detto la McGranitt o perchè è così che si comporta una grifondoro.. lo faccio perchè lo voglio.. quindi non ti preoccupare -

Il ragazzo non rispose, spostando lo sguardo dalla ragazza al muro davanti a sé: era convinto che la Mezzosangue rimanesse lì perchè la sua insegnante preferita gliel'aveva ordinato, perchè il suo essere grifondoro glielo imponeva.. mai si sarebbe aspettato che la Granger potesse intenzionalmente scegliere di stare lì accanto a lui.

- E poi - proseguì Hermione, di nuovo sorridente - Se non ci fossi io a farti compagnia finiresti per annoiarti.. così invece, se non sai cosa fare, puoi sempre prendermi in giro -

Malfoy ghignò: - Come faccio sempre, eh? -

Lei annuì, e il serpeverde la studiò per un momento: - Perchè non mi hai ancora schiantato o qualcosa del genere? Non ti sei stancata di essere il bersaglio di scherni ed insulti? Non t'importa di cosa pensa la gente? - le chiese, incuriosito.

Hermione rimase in silenzio per alcuni istanti, prima di aprir bocca: - All'inizio sì - gli rispose, parlando lentamente per studiare a fondo ciò che aveva da dire - Mi faceva terribilmente male sentire i commenti che gli altri facevano su di me. Pensavo che fossi io ad essere sbagliata, che ci fosse qualcosa che non andasse in me, che se fossi stata più carina, più simpatica, o magari meno timida.. poi, però, ho capito. La gente, tutta quanta e me compresa, ha dei pregiudizi sulle persone, più o meno maligni. Tutti, quando conosciamo qualcuno, partiamo dall'idea che ci siamo fatti di quella persona, vuoi per sentito dire, vuoi per l'opinione comune.. magari l'abbiamo incrociata per i corridoi, e ci siamo fatti un'idea ben precisa di lei senza nemmeno conoscerla, e ci convinciamo che quella persona sia esattamente come ce la siamo immaginata -

Draco annuì: anche lui faceva quasi sempre così, partiva dal presupposto di conoscere già chi si trovava davanti.

- Perciò sono arrivata alla conclusione che, per quanto potessi cambiare, la gente avrebbe sempre avuto una propria opinione di me, e sarebbe sempre stata convinta di aver ragione - proseguì lei - Quindi mi sono resa conto che dipendeva tutto da me: io mi piacevo? Potevo dire di essere soddisfatta di me stessa? Appurato che sì, potevo guardarmi allo specchio con orgoglio e camminare a testa alta per strada, ho capito che non dovevo ascoltare ciò che gli altri dicevano su di me, ma dovevo concentrarmi su ciò che io provavo nei confronti di me stessa: poi se una persona è interessata a conoscermi, com'è successo con Harry e Ron ad esempio, potrà tranquillamente farlo, e avrà modo di scoprire come sono fatta davvero, apprezzandomi o disprezzandomi per quella che sono -

Il ragazzo non commentò, riflettendo sulle parole di lei: difficile da ammettere, ma non poteva negare che la Granger avesse ragione da vendere, oltre ad una maturità non indifferente.

- Tu, ad esempio, mi hai sempre schernita per il mio sangue - aggiunse Hermione dopo un po' - E inizialmente le tue parole mi ferivano da morire.. non sai quante volte ho pianto per ciò che mi dicevi - gli confessò con un sorriso imbarazzato - Ma poi mi sono accorta che le tue parole non derivavano da un problema personale con me: cioè, tu non mi prendevi in giro perchè sono Hermione Granger, ma perchè sono una Mezzosangue, capisci? Qualunque cosa io dica o faccia non cambierà l'idea che tu hai delle persone come me, del loro essere inferiori rispetto ai Purosangue e del modo in cui dovrebbero essere trattati. Quindi perchè starci male? Io so chi sono, so quanto valgo, e sono fiera di me stessa: se poi tu nn riesci ad andare oltre alla purezza del mio sangue, è un problema tuo -

Malfoy, dopo un prolungato silenzio in cui le parole della ragazza fecero presa nella sua mente, aprì la bocca per parlare, ma la voce di Madama Chips lo bloccò: - Eccomi qui! - esclamò l'infermiera - Ho fatto più in fretta che ho potuto signor Malfoy, perdoni l'attesa. Allora, cos'abbiamo qui? -

La donna studiò il problema per qualche minuto, poi, in quattro e quattr'otto, riportò il fondoschiena del ragazzo al suo aspetto originale: - Ecco fatto, è tutto a posto! - esclamò, mentre il serpeverde si alzava dal lettino, stiracchiandosi.

La grifona sorrise, e, salutandolo con un cenno della mano, uscì dall'infermeria.

- Granger! -

La voce di lui la fece voltare, e in pochi passi il ragazzo la raggiunse: - Volevo solo dirti che hai ragione. Io ti prendo in giro perchè sei una Mezzosangue, una SangueSporco inferiore a me - le disse, e lei abbassò lo sguardo, consapevole dell'opinione del serpeverde.

- Ma come Hermione Granger, sei davvero in gamba - aggiunse, facendole alzare la testa di scatto in un moto di stupore, mentre lui, appena finito di pronunciare quelle parole, era corso via.

Sì, come Mezzosangue non sarebbe mai riuscita a conquistarlo, se l'avesse voluto.

Come Granger... l'aveva già fatto.

 

 

My Space:

Un'altra piccola shottina sulla coppia Draco/Hermione, dove la ragazza da', secondo me, una bella lezione morale al Principe delle Serpi. Voi che ne dite?? 

Fatemi sapere cosa ne pensate, aspetto i vostri commenti!

Un bacione a tutti!

Mitsuko88

  
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