Capitolo 1: Ok, devo aver azionato il bottone sbagliato…

Che bello! Oggi la mamma mi ha insegnato come si fa la lavatrice! Un passo in più verso l’evoluzione della mia persona!! Credo…
Sono piegata a 90 (non pensate male) davanti alla macchina e osservo i bottoni colorati con l’indice sul labbro inferiore. Mmmh…
-Ok, non mi ricordo più.- dico. Questo è proprio da me.
Mi dirigo al mobile in salotto, quello accanto ad un divano verde pino, più sbiadito che intenso, e coperto per l’1/4 da piccoli fili fuori posto. Scambiato per un tiragraffi da due gatte adorabili. Ma torniamo alla nostra lavatrice.
-Vediamo un po’…- cerco nel cassetto tra le mille scartoffie, pure un vecchio fumetto di Topolino fa la sua entrata in scena. Trovo il libretto ed esulto saltellando:-Bello! “Istruzioni all’utilizzo della Lavatrice Fail 3000”!
Tutta contenta torno nella mia posizione davanti alla lavatrice. Premo qualche bottone colorato, leggo, altro bottone, detersivo. Chiudo il cassettino e leggo l’ultima riga, in rosso, che non avevo mai notato:-“Premere il magico bottone blu.”
“Il magico bottone blu?” penso, mentre guardo quel bottone. Spalanco gli occhi:-Aspetta, QUANDO CAZZO E’ COMPARSO QUEL BOTTONE?!- e sapendo che non c’è altro modo per avviare la macchina infernale, premo quel bottone.
Parte con il solito “vrum vrum”. Me ne sto lì a guardare l’acqua che si riversa nel cestello e questo comincia a ruotare. Ruota e ruota, noto un punto blu luminoso, farsi sempre più grande.
-Oh porca vacca!- esclamo, iniziando a correre verso la porta alle mie spalle. Sto per varcarla, quando una specie di aspirapolvere magico mi risucchia dentro il portale che si è formato dal cestello e mi ritrovo in un varco azzurro/blu, a fluttuare nel vuoto più assoluto. In preda alla sorpresa non riesco ad urlare e penso allo schianto poco dignitoso che farò, così mi inginocchio nel vuoto, mani giunte davanti a me e prego, mentre faccio tante capriole.
-Oh cavolo…- sussurro, in preda ad un gran senso di nausea. Mentre cado a braccia aperte nel vuoto più assoluto, il nero più nero copre le mie iridi smeraldine, e svengo.