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Autore: bad93    11/05/2017    1 recensioni
È incentrata su Seto Kaiba che come sempre è impegnato con il lavoro, o meglio non pensa ad atro. La sua compagna, Helena, risente un po' di questo suo comportamento; così cerca in tutti i modi di riaccendere il desiderio nel nostro protagonista. Essendo stata cresciuta come la moglie perfetta, sempre accndiscendente e mai lamentosa, Helena sceglie di cambiare pur di non perdere l'amato, cosa che in parte sconvolge Seto. Questa è la mia prima storia a bollino rosso e spero piaccia, mi è venuta in mente guardando un programma che tratta di tradimenti; dovrebbero essere tre o quattro capitoli.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mokuba Kaiba, Nuovo personaggio, Seto Kaiba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1:

 
Quella sera Seto come al solito era al lavoro. Non staccava mai, era continuamente stanco e distrutto, lei non osava più dirgli niente, le era stato insegnato che lei doveva stare sempre al suo posto e che la priorità era l'uomo e avrebbe dovuto stare agli ordini del futuro marito. Abitava da qualche giorno a villa Kaiba, Seto aveva insistito pur di strapparla a suo nonno.
Stava guardando una trasmissione televisiva, quando si accorse che Mokuba era ancora sveglio.
-É ora di andare a nanna, sono le undici. -
-D'accordo, vado. - disse il ragazzino salendo le scale controvoglia.
-Bene, ora continuiamo a vedere. La situazione è identica alla mia, anche lui pianta a casa la compagna per lavorare. E non ci credo l'ha tradita con la nuova segretaria! Il tutto perché l'amante lo soddisfava? Inoltre non si lamentava dei ritardi e non gli chiedeva di stare assieme o di ridurre il lavoro? Oddio! Questo é il decimo tradimento che ha la situazione come la mia, cambia solo che io non sono sposata. Quindi se non cambio anche Seto...potrebbe succedere, magari si è già stufato di me ed é per questo che non mi ha mai che mi ama! Sono un fallimento come donna! Però forse posso rimediare, come torna gli faccio una sorpresa. É da tanto che non facciamo l'amore.-
Seto rientrò alle due quella notte, non trovò Helena ad aspettarlo in sala, così pensò che fosse andata a dormire. Finalmente aveva mollato i precetti della sua famiglia, di perfetta mogliettina senza diritti. Soddisfatto di questa sua convinzione, entrò in camera dove trovò un'amara, quanto piccante sorpresa. Deglutì con forza, era basito, non capiva cosa succedeva, lei non si era mai comportata così.
Lo stava provocando, indossava un intimo di pelle nera, con la coda e le orecchie da gatta. Scese dal letto e si avvicinò a lui con passo sensuale. Quando fu abbastanza vicina, iniziò a baciarlo con passione, lui rispose con altrettanta foga, non si aspettava un'accoglienza del genere, ma ne fu felice. Lentamente le fece schiudere le labbra  per poter iniziare una delicata danza con la sua lingua., spingendola delicatamente verso il letto, la fece sdraiare e si posizionò sopra di lei. Tolse la giacca, pronto per iniziare, sapeva che era da tanto che non si concedevano e ne aveva la mancanza, voleva farlo, voleva farla andare in estasi ad ogni spinta. Continuò a baciarla, passandole una mano sulla schiena per slacciare il reggiseno, ma quei dannati gancetti non volevano farsi trovare. Lei sorrise contro le sue labbra e si staccò dolcemente.
-Amore, si apre da davanti. Guarda.- gli mostrò come slacciarlo.
-Ne fanno di ogni tipo.-
-Già. Senti.- disse seducente.
-Dimmi.- imitando il tono di lei.
-Dove vuoi farlo?-
-Cosa?! Perché questa domanda?-
-Avrai qualche fantasia nascosta. Mettimi al corrente.-
-Mi stai preoccupando. Che  diavolo ti prende?!-
-Nulla, ho pensato di cambiare.-
-Ora basta! Ne ho pieni i coglioni! Dimmi perché sei cambiata! Esigo una spiegazione!- disse adirato sdraiandosi sulla sua parte del letto.
-Ti sei arrabbiato? Io pensavo di farti piacere.- disse triste.
-Sinceramente mi ha fatto piacere, ero un po' sconcertato, ma di certo non ti respingo. Solo che questa non sei tu, a me va bene che tu prenda l'iniziativa a volte. Solo resta te stessa, quella di prima non era la donna di cui sono innamorato, era una puttana che puoi raccattare su una strada. Quindi spiegami il motivo di questo...questo...questo orrore!- le mostrandole il suo corpo.
-Quindi non ti piaccio più? Ho sbagliato? Non vado bene?- disse sull'orlo del pianto.
-Non è questo il punto, ok ti dico sempre di smetterla di essere così accondiscendente e rinunciataria nei miei confronti. Ma lo faccio per te, voglio che tu abbia una vita vera. Preferisco litigare con te all'infinito perché sono stacanovista, piuttosto che essere perdonato. Persino Mokuba si lamenta e chiede ciò che vuole, tu invece no! Dammi una spiegazione!-
-Io..-iniziò a giocare con gli indici.-Io avevo paura che tu...che tu mi lasciassi. Tutte le coppie come la nostra si lasciano e l'uomo inavvertitamente tradisce la compagna con la segretaria nuovo e sexy. E tu ne hai appena assunta una.-
-Aspetta, hai di nuovo guardato quelle puttanate?! Quante volte ti ho detto di non farlo?! In pratica tu non ti fidi di me!-
-Non gridare, sveglierai Mokuba.-
-Al diavolo! É casa mia e faccio quello che voglio!- urlò prendendo il suo cuscino.
-Dove vai?-
-Non sono affari tuoi. Ragiona, pensa dove va un uomo dopo un litigio!- gridò uscendo e sbattendo la porta. Poi andò in sala, gettò con rabbia il cuscino sul divano e si sdraiò sopra.
-Seto che succede?- chiese il piccolo Mokuba stropicciandosi un occhio per il sonno.
-Niente. Va a dormire!.-
-Ma fratellone, ti ho sentito gridare.-
-Ti ho detto che non è niente!-
-Ho visto anche io quel programma, mi sono nascosto sotto la scala mentre lei lo guardava e ho ascoltato. Chiunque avrebbe dei dubbi, lo sai come é fatta. Guardati la puntata di stasera l'ho registrata.-
-Tu a quell'ora dovevi dormire! -
-Lo so, ma tu non c'eri e Helena non è nulla. Mi sta simpatica, ma non è nessuno, se non la tua fidanzata. E io rispondo a te e nessun altro.-
-Cosa hai detto?! Non vale niente?! Lei ha potere di dirti cosa fare e cosa no. In mia assenza comanda lei è chiaro?! Fila a dormire! E sappi che ti  aspetta una sonora punizione, non ti permettere mai più di dire certe cose!-
Mokuba obbedì, l'aveva fatta grossa. Non si era accorto di quello che stava dicendo. Seto invece guardò quel programma che lui riteneva solo spazzatura, ma doveva andare a fondo della questione o non ne sarebbe più uscito.
 
Continua…

 
  
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