Il mattino seguente, Bishop si svegliò attorno alle cinque e si sentì pervarsa da un calore piacevole e, voltatasi verso sinistra, vide Quinn ancora addormentata "Ellie..." La chiamò all'improvviso la ricciola, senza aprire gli occhi.
Bishop le si avvicinò abbastanza "Alex?"
"Ti amo." Rivelò l'altra e la bionda arrossì parecchio ma, prima che dicesse altro, Quinn si svegliò e notò subito l'espressione della collega "Buongiorno... Ho detto qualcosa che ti ha scossa?"
"Ehm... No... No."
"Hai dormito bene?"
"Benissimo! Come non dormivo da tanto."
"Bene... Senti, io faccio sempre una passeggiata. Vuoi venire con me?" Chiese la ricciola.
"Volentieri... Metto solo qualcosa di più adatto."
Poi il telefono di Quinn squillò "Gibbs..." Disse lei, prima di rispondere ed Ellie si sedette accanto a lei "Dimmi."
"Quinn, come va lì?"
"Bene. È successo qualcosa?"
"No, volevo solo dirti che puoi restare lì con Bishop. Farai le ferie anticipate!"
"Sono in grado di venire al lavoro..."
"Non saresti pienamente concentrata, lo sai meglio di me! Ci vediamo tra quattordici giorni. Se hai bisogno chiama." Disse il boss e, dopo essersi salutati, Quinn riattaccò sospirando.
"Tutto bene? C'è un caso?"
"No... Passeremo insieme i prossimi quattordici giorni, farò le ferie anticipate." Rivelò.
"Mi dispiace, è colpa mia!"
"Nessuna colpa. A proposito... Senti, hai un paio di shorts extra?"
"Certo. Anche una maglietta e le scarpe."
"Più tardi andrò a casa mia a prendere il minimo indispensabile... Adesso facciamo la nostra passeggiata!"
Ellie sorrise e, dandosi le spalle, si prepararono per uscire ed entrambe si raccolsero i capelli e poi uscirono di casa dopo aver chiuso la porta.
Passeggiarono fianco a fianco, senza parlare, apprezzando la rispettiva compagnia, per un'ora abbondante e, quando ritornarono a casa, trovarono un uomo sul ciglio della porta "Jake..."
"Ciao. Sono venuto a prendere le mie cose..."
"D'accordo. Entriamo."
Jake aveva notato Quinn e si presentò, con lei che fece lo stesso "È tutto qui?"
"Si... I tuoi quattro scatoloni."
"Ok. Cerco di sbrigarmi..."
Circa mezz'ora dopo finì e, per fortuna, c'era l'ascensore, altrimenti ci avrebbe messo una vita intera "Io vado a fare la doccia." Disse Ellie e Quinn annuì.
"Lavori con lei?"
"Si... Anche se non da moltissimo."
"Ok, capisco..."
"Posso farti una domanda?" Chiese Alex e lui annuì "Come hai potuto tradirla? È una persona dolcissima."
Lui sorrise "Lo è. Ma era sposata col suo lavoro e, a casa, non mi dava ciò che volevo... Non faceva la moglie."
"Ho capito e mi scuso. Non volevo impicciarmi."
"Nessun problema... È fortunata ad avere te."
"Mi prenderò cura di lei per quel che posso." Ammise decisa e lui se ne andò sorridendo, sapendo che Ellie era in così buone mani.