MICK
Sogni di percorrere la scala di Penrose, ma ciò che ti circonda, per quanto appaia realistico, non è per nulla coerente. Il rigido codice che hai scelto di seguire ti ha costretto a uccidere il tuo migliore amico e altri innocenti. Ti sta dilaniando dentro un insanabile conflitto, ti senti costretto a salire e a scendere senza meta e all’infinito, su e giù dalla tua vita, proprio come un'informe marionetta. Apri gli occhi al risveglio dall'incubo e ti fermi per non perdere te stesso. Non obbedirai mai più agli ordini senza fare domande. “Io scelgo di fare la cosa giusta…”.
NdA
La scala di Penrose (detta anche infinita o impossibile) è un oggetto che non può esistere nella realtà: una scala che cambia direzione quattro volte di 90° mentre la si sale o la si scende. La utilizza Escher per l’opera Relatività, simbolo della complessità in cui l’uomo moderno è immerso ogni giorno. Guardando quell'immagine ho pensato a Mick. Lui è stato cresciuto dagli uomini di lettere (che, per la cronaca, non mi convincono affatto: sono l'incarnazione del fatto che la strada per l'inferno sia lastricata di buone intenzioni) con un sistema di valori a cui non si mai ribellato, ma che lo ha portato a uccidere il suo migliore amico e altri innocenti e che gli provoca incubi continui. Da quando ha conosciuto i Winchester la sua coscienza si è risvegliata e con essa la paura di continuare a ubbidire senza fare domande, a ripetere gli sbagli compiuti in passato. Ho paragonato questa sensazione a un continuo salire e scendere la scala di Penrose. Ho lasciato volutamente in sospeso la frase finale per sottolineare come, insieme alla sua decisione, arrivi come conseguenza immediata la morte.
Spero vi sia piaciuta!