Open Your Eyes

Severus Snape si voltò di scatto non appena il leggero rumore di passi si spense in un lungo secondo di silenzio a qualche centimetro dalla porta dell’aula nella quale si trovava. Poi solo un cigolio metallico prima che la figura della ragazza si materializzasse di fronte ai suoi occhi.

Tentò di sorriderle.

“Sono contento che tu sia venuta,” esordì, più impacciato di quanto avesse messo in conto in precedenza. Lei si limitò a guardarlo attentamente per qualche secondo prima di richiudere la porta alle sue spalle.

I suoi occhi gli parvero più grandi del solito, per un momento, come non la vedesse da anni – o forse come non l’avesse mai guardata bene prima.

Rispose con una cortesia misurata che gli diede quasi il voltastomaco.

“Hai detto che saresti stato breve”.

Severus annuì, in risposta alla sua fredda puntualizzazione. Pur non volendolo, non riusciva a dimenticare come amava ascoltare la sua voce quando ancora poteva dire di essere il suo migliore amico, in una maniera troppo familiare a quella che ora – oh, l’aveva sentita! – utilizzava per rivolgersi a Potter.

Dovette sforzarsi per non esternare il suo disgusto. Tra tutti coloro che avrebbe potuto avere, Potter.

Sembrava quasi l’avesse fatto apposta.

“Puoi avere meglio di lui, Lily. Essere felice,” ringhiò, gettando alle ortiche l’unico proposito che si era fatto: non scadere nel retorico. Non dirle inutili banalità. Non lasciarle capire quanto continuava ad amarla. “Con lui non accadrà, lo sai questo”.

Si aspettava che ribattesse, che lo insultasse, lo maledicesse, magari estraesse la sua bacchetta. Che difendesse l’imbecille che le teneva la mano accompagnandola da una lezione all’altra, sorridendo come un ebete, sempre circondato dai suoi leccapiedi. E contava sulla rabbia che aveva dimostrato di provare nei suoi confronti per averla, nuovamente, solo per lui, solo per quei pochi minuti che gli restavano.

Sincera.

Ma solo il silenzio assordante al quale ormai era più che ben acclimatato gli riempiva le orecchie così come il cervello.

Lily Evans rimase zitta e Severus Snape, per la prima volta da quando aveva stretto la mano di una strega ancora bambina nella sua, ebbe paura.

Persa.

“Voglio solo questo,” furono le uniche parole che ancora riuscì a mormorare.

Lily piegò appena la testa di lato, senza distogliere lo sguardo da lui.

“Tu non puoi sapere come andranno le cose. Nessuno può davvero”.

“Lily, non –“

“E nessuno può sapere chi sia, la persona giusta”.

Severus trasalì.

“Io l’ ho sempre saputo!”

Lily sospirò, piano.

“Tu non fai eccezione. Quello che dici di sapere l’hai basato su un passato diverso, dei momenti che non abbiamo mai avuto… su quello in cui forse, per un po’ di tempo, abbiamo sperato entrambi”.

Si strinse nelle spalle e non c’era emozione nei suoi occhi.

Osservava quello che avrebbe potuto essere da una posizione che lui non avrebbe mai raggiunto, su un pavimento solido bagnato di luce calda e dorata.

“Non passare la vita a rimpiangere un sogno”.

Si scostò la frangia dagli occhi con le dita, cercò i suoi occhi neri per l’ultima volta e se ne andò.

***

Note dell’Autrice

Semplice semplice, nulla di particolare. Una Lily sincera secondo il mio punto i vista. Spero vi sia piaciuta!

Jules