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Autore: Nightkey    24/05/2017    0 recensioni
Raccolta di "And If" e "Missing Moment".
Pericolo SPOILER per chi non segue il manga.
Come sarebbe la gilda di Fairy Tail se certi eventi avessero preso una svolta diversa da quella tracciata da Mashima? Lucy si sarebbe comunque unita a Fairy Tail? Gray avrebbe mai usato l' "Ice Shell"? E cosa è realmente accaduto dopo i Matou Embu?
E se certe morti fossero rimaste tali? O se avessero preso una piega diversa? Alcuni personaggi staranno mai davvero assieme?
Quelli che vi propongo sono brevi racconti, la mia personale visione alternativa della storia che fin' ora c'è stata raccontata.
Buona Lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tipologia: What else?
E se Lucy fosse intervenuta nella battaglia contro August?
Paura contro Coraggio

Lucy stava correndo. 
Una mappa nella sua mente le stava fornendo le coordinate per raggiungere il posto nel minor tempo possibile. Sapeva benissimo dove stava andando e non aveva tempo da perdere, i suoi amici avevano bisogno di lei. Nelle sue orecchie rimbombavano ancora le parole del primo Master: parole dove la pregava di affrettarsi a raggiungere i due compagni di squadra, in quanto la sua magia avrebbe potuto capovolgere le sorti della battaglia contro August. Gildarts poteva anche essere il mago più forte della Gilda di Fairy Tail, ma il suo tipo di magia contro il nemico sembrava non aver alcun effetto. Al contrario di quella di Lucy e Cana, magie di tipo holder che non poteva copiare e d annullare. Svoltò a destra, poi due volte a sinistra, schivò i resti di quel che restava di un edificio e infine seguì una strada dritta per una decina di minuti prima di giungere sul luogo di combattimento. Quando vi arrivò, nessuno sembrò notare la sua presenza tanto immersi erano nel conflitto.
Con i polmoni che le andavano a fuoco per l’eccessivo sforzo della corsa precedente, si costrinse a respirare una grossa boccata d’aria prima di agire. Davanti lei, Cana e Gildarts stavano lottando contro August e nonostante avessero trovato un punto debole, sembravano comunque in difficoltà. Cana stava sferrando le sue tecniche più potenti, costringendo il mago ad arretrare solo di qualche passo. Le carte incantate che gli stava lanciando contro, procuravano al nemico solo dei graffi superficiali, come se la pelle di quello fosse composta da diamanti. Diamanti così duri e resistenti da restare quasi inscaffibili. A Lucy all’improvviso fu più chiaro perché la magia dell’amica non sarebbe bastata. Non quella volta. Da sola non ce l’avrebbe mai fatta e Gildarts aveva esaurito i suoi assi nella manica. Doveva intervenire al più presto. 

Però adesso che era lì, il suo corpo la stava tradendo. Tremava come una foglia secca e fragile spinta dal vento, sentendo l’adrenalina, che poco prima l’aveva invasa, abbandonarla per far spazio al terrore.
Lucy aveva sempre trovato strane le sensazioni che la paura generava. Milioni di impulsi viaggiano  attraverso il tuo corpo verso il sistema nervoso, trasportando un unico comando. Un unico messaggio: muoversi, agire. Cogliere l’attimo per far qualcosa cosa pur di toglierti da quella situazione spinosa che tanto ti impaurisce. Ma per qualche assurda ragione, per Lucy, tale messaggio non arriva mai o, almeno, non subito. E’ come se questi impulsi venissero ostacolati da qualcosa, come se attorno al tuo cervello si ereggesse una grossa barriera che impedisce al cervello di farsi raggiungere dai messaggi. Così il tuo corpo resta fermo, immobile come una statua di marmo. Incapace di fare alcun che se non tremare. Tremare come scosso da brividi di freddo. Senti il sudore  freddo sulla tua pelle formarsi e colare. Ti si mozza anche il respiro per qualche minuto, come se anche il messaggio di dover respirare non arrivasse più alla mente e il tuo cuore batte all’impazzata, troppo velocemente. Così forte da temere che possa esploderti nel petto. E allora poi apri la bocca. Inspiri ed espiri finché dentro di te tutto non si stabilizza. Tutto torna ad essere regolare e a funzionare per come si deve. Chiudi gli occhi e chiami verso te tutto il tuo coraggio. Cominci a immaginare figure rassicuranti. Possibili pezzi di futuro che potrebbero realizzarsi se solo trovi la forza di agire. E così cominci a scacciare via la paura. Combattendola con immagini e ricordi positivi. Ti dimentichi del terrore che ti attanaglia e la barriera attorno la tua mente si abbassa piano piano così da permettere ai messaggi di giungere finalmente a destinazione. Dopo muovi un passo, poi un altro e un altro ancora. Stai già correndo e non te ne rendi nemmeno conto. Certo, la paura non ti ha abbandonato  del tutto ma l’hai nascosta dietro una maschera coraggiosa.  Dietro l’idea che dopo tutto sarà finito e non sarà altro che un lontano ricordo. Impedendole di venire fuori, di far vedere al nemico quanto in realtà stai tremando.
E in quel momento, era proprio quello che Lucy stava facendo. Stava ripensando al suo percorso con Fairytail… a tutte le battaglie, le lacrime e le risate fatte assieme ai suoi amici.
Poggiò istintivamente una mano sul suo mazzo di chiavi e trasse un respiro profondo. “Forza Lucy!” si ripeté. Poteva percepire il calore che i suoi compagni stellari emanavano, infondendole anche il loro di coraggio. Qualunque fossero state le sorti di quella battaglia, loro ci sarebbero stati per lei e con lei avrebbero combattuto fino alla fine. 
Adesso toccava a lei. Adesso toccava a lei mostrare quanto valesse e che avrebbe potuto anche tener testa a uno come August. Se non aveva gli strumenti non poteva copiare. Non poteva annullare la sua magia. Certo poteva ancora evitarla ma lei sarebbe stata più veloce.
Sfilò una chiave dal suo mazzo e urlò:
Apriti portale dello Scorpione, Scorpius! 
Un essere umanoide, metà umano e metà scorpione fece la sua comparsa. Con un urlò di battaglia inondò il campo di sabbia, accecando temporaneamente il nemico. Doveva guadagnare tempo per escogitare un piano.
Lucy! - esclamò Cana sorpresa. Raggiunse l’amica seguita dal padre, annaspando. - Cosa ci fai qui?
Vi do una mano, no? - sorrise lei con determinazione. “Se sorrido nessuno noterà che in realtà mi tremano le gambe dalla paura, no?”. Si voltò verso Gildarts. - Su, gli altri contano su di noi. - Sfilò la chiave del toro ed evocò lo spirito. - Stardress!
Hai già un piano? - Lucy tornò indietro con la mente. Alla sua prima vera battaglia. Quella dove per la prima volta aveva utilizzato quella magia. E poi ritornò con la mente al ricordo dei Matau Embu, all’ incontro contro Flare. C’era solo una magia che poteva usare e se l’avesse usata assieme ai suoi spiriti… August non avrebbe potuto bloccarla. Era un'idea folle, che l'avrebbe richiesto più magia ed energia di quelle che possedeva, ma in quel momento era la loro ultima speranza.
Una specie. - decretò infine. - Tenetevi pronti. Sussurrò ai compagni la sua folle strategia e non appena la sabbia si disperse, tornarono all’attacco.
Forza Taurus, andiamo! - colpirono il mago con tutta la loro forza. Lui, preso alla sprovvista, ruzzolò via, finendo con la schiena a terra. Ma non sembrava aver accusato alcuna ferita.
E tu chi saresti? - Lucy deglutì, indossando la  maschera più spavalda che possedesse. Gli occhi di August osservarono la figura della bionda, soffermandosi sul suo mazzo di chiavi. - Oh sei quella Lucy di cui parlava prima… - sogghignò - Non hai comunque abbastanza potere magico per fermarmi, posso percepirlo.
“Lo so già, ma voglio comunque fare la mia parte. Per provare a fermarti”. 
August la colpì allo stomaco, spingendola indietro. Le gambe di Lucy cedettero, mentre del sangue fuoriusciva dalle sue labbra. Se lo asciugò con il dorso della mano e ringhiò: - Apriti portale del leone, Loki!
Come hai osato colpire Lucy?! - All’unisono Taurus e Loki colpirono il nemico, non lasciandogli tempo di schivare il colpo. Lui finì a terra, battendo violentemente la schiena contro il duro terreno.
E la battaglia ricominciò, presto assumendo uno schema ciclico. Su un fronte Lucy apriva e chiudeva due portali differenti dei suoi spiriti stellari a una velocità assurda: Virgo continuava a togliere il terreno dai piedi al nemico  ogni qual volta che lui vi atterrava, mentre Cana e Taurus lo colpivano; se lui provava a schivare i loro colpi, Loki piombava giù dall’alto assieme a Caprico per assestare i loro colpi più forti. Ogni qual volta che August attaccava, Orologium e Ariel intervenivano per far loro da scudo. Lucy mutava i suoi Strardress tirando colpi e utilizzando la sua frusta incantata mentre Sagittarius copriva a tutti loro le spalle con le sue frecce ogni qual volta che veniva evocato. Gildarts non era di meno. Lo colpiva a suon di pugni, utilizzando quelle parti del corpo che ancora funzionavano. Non utilizzò più la magia, non era ancora arrivato il momento. Sull’altro fronte, finalmente l’uomo cominciava ad indebolirsi. La pelle del nemico sembrava finalmente cominciare a lacerarsi, mostrando rivoli di sangue e tagli sparsi ovunque.
La battaglia sembrava aver assunto uno schema ripetitivo, finché August, stanco di quella cantilena infinita, non si decise a modificarlo per porgli fine definitivamente:
Io sono nato con un grande potere magico… - si stava rialzando, togliendosi di dosso i residui delle pietre sotto cui era finito. Taurus gli corse contro, provando a menare un fendente ma fu spinto via dal mago, obbligando Lucy a chiudere il portale. Poi continuò: - ma l’ho gettato via. L’ho rinnegato. Ed ho raggiunto il muro che ogni essere vivente viene chiamato ad affrontare. Tutta la mia vita è stata salvata da sua maestà ed è per questo che, anche se questo corpo dovesse cadere, il più potente mago degli Spriggan 12, August distruggerà questo paese con il suo potere.
E quando la terra cominciò a tremare Lucy capì che era arrivato il momento di giocare l’ultima sua carta. Di mettere in atto il suo piano, la loro ultima speranza. Con mano tremante aprì il portale dei Gemelli, chiedendo ai due mostriciattoli di imitarla. All’improvviso però qualcosa andò storto. Non riusciva più a respirare, il sangue sembrava più non fluire come avrebbe dovuto. La terra sotto i suoi piedi di stava cominciando a sciogliersi, impedendole di stare in piedi o di trovare un punto stabile su cui poggiarsi. Era la magia di August. Lucy percepì il terrore tornare a impadronirsi di lei,  lo stomaco aggrovigliarsi e bruciarle dolorosamente. Stava soffocando.
- Ragazzi mi sentite?! - la voce del Master le giunse alle orecchie. - E’ un’emergenza! Usate tutto il vostro potere per difendervi… di questo passo Magnolia.. scomparirà! - poi seguì un colpo di tosse e silenzio. 
A Lucy non era rimasto molto tempo… né molta energia. Tossiva e sputava sangue, incapace di far smettere al proprio corpo di tremare. Lacrime cominciarono a sgorgare dal suoi occhi, mentre la paura stava cominciando ad impossessarsi ancora del suo corpo. Cana e Gildarts poggiarono una mano sulle sue spalle, incoraggiandola ad andare avanti. Vedeva nei loro occhi il loro terrore, la sua stessa difficoltà a respirare. Ma erano lì a sorriderle, ad incitarla per andare avanti col suo piano. Così con le loro mani sulle sue spalle e il loro potere magico che stava cominciando a scorrere nelle vene della maga come da sue istruzioni, quest’ultima chiuse gli occhi e congiunse le sue mani con quelle di Gemini. Poi richiamando a sé quelle vecchie parole, recitò: 
- Voi che coprite il cielo, voi che aprite i cieli. Stelle infinite nel cielo, mostratevi nel vostro splendore. Oh Tetra Biblos, io sono una dominatrice delle stelle. Completa la tua forma e apri per me i tempestosi portali… delle 88 costellazioni! - l’aria attorno a loro tremava, come percorsa da numerose scariche elettriche. Spalancò gli occhi e li inchiodò in quelli di August.  - Luce! Urano Metria!
E il campo di battaglia che li circondava esplose.


Continua...

  
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