IN TROUBLE
Non è possibile, non è possibile.
Naruto continuava a ripeterselo ininterrottamente.
Hinata nelle mani di quell’uomo, Deidara che tornava nei propri incubi, un cadavere a terra e poi…poi c’era quel ragazzo, ormai uomo, che si palesava in tutta quella classe che lo aveva sempre caratterizzato: Itachi Uchiha. Il biondo guardò con la coda dell’occhio il suo migliore amico, ancora sconvolto. Capì che però non c’era tempo da perdere, dovevano agire in fretta se volevano tornare a casa sani e salvi.
“Itachi?” ripeté il minore degli Uchiha.
“Lo conosci?”
“Deidara, ti presento il mio fratellino” rispose quello con aria sconfitta.
“Un bel bocconcino” replicò il biondo leccandosi le labbra.
“Fai parte dell’Akatsuki” constatò Sasuke, affermando quello che era ormai un dato di fatto. La sua espressione apparentemente sicura tradiva un profondo dolore, una ferita mai chiusa.
Itachi si limitò a fissare con nostalgia quegli occhi così simili ai suoi, consapevole di non potersi discolpare in alcun modo dopo tutti i crimini di cui si era macchiato durante gli anni.
“Cosa facciamo Itachi? Niente testimoni, ricordi?” fece presente Hidan, mentre si sistemava meglio Hinata sulle spalle. Ciò fece ribollire il sangue a Naruto, che non sopportava di aver messo in pericolo proprio la ragazza che voleva proteggere. Non aspettò nemmeno un secondo, si piombò su Hidan spingendolo più forte che poté. Poi successe tutto molto velocemente: Hidan cadde lasciando andare la ragazza, che batté a terra, facendo una smorfia di dolore, segno di un possibile risveglio. Nel frattempo Deidara si lanciò sul biondo, per impedirgli i movimenti. Sasuke si avventò ad aiutare l’amico, ma colui che una volta considerava il miglior fratello che potesse esistere gli bloccò la strada, guardandolo con triste rassegnazione. Sasuke si infuriò a quello sguardo che diceva tutto e niente e caricò contro il più grande con tutta la forza che possedeva, c’erano altre priorità adesso, come aiutare l’unico vero fratello che avesse avuto da quando aveva 7 anni.
Naruto si stava preoccupando, ma proprio tanto. Era praticamente bloccato, Deidara aveva approfittato del momento in cui era a terra per assestargli un calcio in viso, alzarlo e tenerlo da dietro, in modo da dare libero sfogo ad un incazzatissimo Hidan. E così fu. Dapprima sentí il sapore ferroso del sangue in bocca, poi lo sentí colare dal naso e poi dolore alle costole e altro dolore, gli sembrava essere chiuso in una bolla nonostante si dimenasse per sfuggire a entrambi. Poi,inaspettatamente, sentí un grido combattivo levarsi in aria, provò affaticato ad aprire e alzare gli occhi e vide Hinata lanciarsi su Hidan. Di male in peggio. Sasuke seguì la scena da lontano e sperò in un miracolo. Poi non si capí molto. Urla, gente, la polizia che dichiarava gli assassini in arresto, Hidan che tolse dal mantello una pistola puntandola su Hinata, uno sparo, il silenzio..
#Corner
POPOLO DI EFP! Ma quanto mi siete mancati? Ma quanto mi è mancata questa storia?
Sono tornata dopo un tempo improponibile e ho tutta l’intenzione di concludere quella che è la mia prima long, a cui sono affezionata tantissimo!
È inutile chiedere il vostro perdono, so che non è possibile 😂 maaaaa, so anche che chi si ricorderà di questa storia – e di quella piccola adolescente che l’ha iniziata a scrivere (?) – sarà sicuramente felice di questo inaspettato aggiornamento!
So che come capitolo non è lungo, né esaustivo dopo tanto tempo di mancanza, ma spero che come input per ricominciare basti a suscitare la vostra curiosità!
Un bacione, al prossimo capitolo!
Natsu_Fire