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Autore: Sarah Shirabuki    29/05/2017    0 recensioni
cosa succederebbe se un giorno come tanti altri scopriste di dover combattere la reincarnazione di uno stregone malvagio, che compare ogni cento anni con lo scopo di distruggere il mondo intero? e se un'amica appena conosciuta fosse l'unica in grado di aiutarvi? Cosa accadrebbe se il vostro destino dipendesse dalla vostra vittoria o sconfitta? E se il ragazzo che amate diventasse il vostro peggior nemico? Questo è ciò che accade a Simona Knight, una giovane ragazza giunta a Londra in cerca di fortuna. Il suo incontro con Annika Saalfeld e la sua famiglia cambierà radicalmente la vita della giovane, facendole scoprire una terribile verità: lei è una strega, e deve combattere la reincarnazione di uno stregone malvagio vissuto oltre 1000 anni prima, ed impedirgli di rinascere nel suo vero corpo, ibernato in Siberia in una bara di ghiaccio. Yoh, il migliore amico di Simona, deciderà di accompagnare la giovane nel suo allenamento e nel suo viaggio verso la Siberia, per porre un nuovo sigillo. Con lui Annika. Ma i colpi di scena non tarderanno ad arrivare. Vi invito a leggere e recensire, se vi va. Un saluto e buona lettura
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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La giovane si alza dal letto, dopol'ennesima volta in cui quel terribile sogno fa la sua comparsa nelle sue tormentate notti. Decide di cercare di calmarsi, ma la situazione non le risulta facile. Si prende il viso tra le mani. scuotendo il capo. In seguito si alza, per poi andare in cucina a bere un bicchier d'acqua. La ragazza torna a letto, per poi guardare l'ora: sono solamente le 2:30 della notte, mancano ancora diverse ore allalba. E a lei, tutto quel buio inizia a fare paura. Senza sapere esattamente perchè, prende il telefono e compone il numero del suo unico amico. L'unica persona al corrente di tutta la situazione. Sa che non è una cosa sensata ciò che sta facendo: quale pazzo si metterebbe a dirsturbare un'altra persona nel cuore della notte, e per un incubo? Ma d'altra parte, lui stesso le ha raccomandato più volte di chiamarlo, qual'ora ne avesse avuto bisogno, in qualsiasi momento del giorno e della notte. Dopo alcuni squilli, una voce maschile ed un pò assonnata risponde dall'altro capo del telefono. " Pronto?". Sussurra solamente, mentre lei prende forza e parla a sua volta. 

"Yoh, sono Simona. Scusami se ti disturbo a quest'ora della notte". Mormora la ragazza dai lunghi capelli color del sole, con voce alquanto tremante: no, più che un sogno ciò che le si presenta ogni notte le pare quasi una visione. Una visione che la terrorizza. E Yoh, il suo amico d'infanzia, è il solo che può aiutarla e calmarla. 

"Simona! Ma cosa è successo?". Chiede di colpo il ragazzo, interrompendo i pensieri di lei. E'comprensibilmente allarmato, in fin dei conti non è una cosa esattamente normale che la sua amica lo chiami a quell'ora. Che abbia ricevuto delle brutte notizie, o le sia successo qualcosa di grave? Perchè lo ha percepito chiaramente, ha il tono di chi sta per mettersi a piangere a dirotto. Nemmeno il tempo di dirlo, in effetti.

"Ho fatto di nuovo quel terribile sogno!" Scoppia in lacrime Simona, mentre Yoh la ascolta attentamente. " C'eri tu.. e... quella voce! Una ragazza che non conosco, e... oh mio Dio, mi sembra di uscire di senno minuto dopo minuto! Sono ormai settimane che questo sogno mi perseguita! ". Si sfoga la giovane, mentre lui cerca di calmarla come può.

"Simona, calma, va tutto bene... senti, vuoi che venga da te?". Chiede, capendo che per telefono non riuscirà a risolvere la situazione: la sua amica pare a dire poco sconvolta, e d'altronde la comprende: non deve essere facile per lei, seppur si tratti solamente di sogni. 

"S.. Si... Grazie, Yoh". Risponde Simona, cercando di smettere di piangere. Dopo un pò di tempo in cui la giovane ha indossato qualcosa che la renda più presentabile della sua sola camicia da notte, Yoh arriva a casa dell'amica. La ragazza, non appena aperta la porta d'ingresso gli si butta letteralmente tra le braccia. Quel sogno la spaventa davvero tanto, e solo la presenza di Yoh pare chietarla un pò. Rimangono a parlare tutta la notte, e tra una cosa e l'altra la giovane finisce per parlare anche dei recenti avvenimenti che hanno colpito la sua famiglia: è molto sconvolta dalla recente scomparsa del padre, Owen. Sua madre è morta alla sua nascita, ed ora suo padre è scomparso dalla casa in cui viveva, solo. Le aveva detto che partiva per un viaggio, ma a quanto pare era una scusa per scomparire dalla circolazione, o forse gli è capitato qualcosa di grave che tutti ignorano. Simona non voleva lasciarlo partire, ma il padre l'aveva persuasa, anche perchè non ci sarebbe stato verso di fargli cambiare opinione. L'indomani, la giovane Simona sarebbe dovuta partire per Londra per lavoro, e Yoh l'avrebbe accompagnata. Lei si fida di lui, è suo amico sin dall'infanzia e non c'è altra persona che vorrebbe accanto in questi momenti di sconforto, ma anche in quelli così importanti per la sua carriera lavorativa: infatti l'indomani stesso avrebbe dovuto incontrare un noto profumiere londinese, Ed è più che convinta che, con il suo aiuto, realizzerà il suo sogno: diventare una profumiera affermata.

In uno sconosciuto posto della Siberia, nello stesso istante.

In un tempio un tempo appartenuto ad antichi monaci Buddisti, si può intravedere un'intensa luce violacea, dalla quale fa la sua comparsa un ragazzo, che avrà all'incirca 25 anni, almeno a prima vista. Ha una lunga chioma corvina e con degli occhi azzurro mare a dir poco magnetici. Si inginocchia di fronte ad una bara di ghiacco, e dopo alcuni secondi di silenzio comincia a parlare. "Mio signore, se mi sentite datemi un segno, vi prego.". Secondi di interminabile silenzio. Il ragazzo stringe i pugni, arrabbiato: che si sia dunque sbagliato? Che non sia ancora il tempo? Ma un fulmine nero gli fa cambiare rapidamente opinione. Poi fa la sua comparsa uno spirito, che ha le sembianze di un ragazzo biondo, che dimostra 20 anni umani. Probabilmente, l'età in cui è morto.

"Lucifer...". Mormora solamente quell'anima, chiamando per nome il ragazzo che ancora ora è inginocchiato, parendo quasi sdraiato a terra. Alza lo sguardo, emozionato: se riesce a vedere lo spirito del suo signore, significa che si è già reincarnato nel suo corpo terreno! I tempi sono finalmente maturi.

"Mio signore, finalmente! Sono felice che la vostra anima sia di nuovo libera! ". Riesce a dire il moro, felice e tradendo le sue emozioni dal tono di voce. 

"Si, Lucifer. Dopo cento anni di esilio, finalmente eccomi di nuovo sulla Terra ". Sogghigna lo spirito, per poi puntare il suo sguardo di ghiacciov su colui che, a quanto sembra, è il suo sottoposto. " A proposito, hai notizie della ragazza?". Gli chiede, mentre l'altro scuote il capo in segno di diniego. 

"Purtroppo non so quale sia la discendente della famiglia Knight che vi dovrà affrontare. Al momento, so solamente che la matriarca è deceduta e che Owen Knight è scomparso chissà dove..." Silenzio. Un silenzio tombale. Lucifer non sente più la presenza del suo signore, e dopo poco anche lo spirito scompare lasciando una ventata d'aria gelida. Dopo qualche istante compare un secondo ragazzo dai capelli corvini e dagli occhi color del ghiaccio. Appoggia una mano sulla bara di ghiaccio che poco prima Lucifer stava contemplando, eppure pare che il freddo non gli faccia assolutamente nulla.

"Alzati, Lucifer. Non restare li in ginocchio". Gli parla semplicemente, eppure all'altro passano alcuni brividi di terrore lungo tutto il suo corpo: trovarselo di fronte, finalmente reincarnato al cento per cento, è una cosa che gli da soddisfazione e lo terrorizza allo stesso istante.

"Nobile Christian! Siete rinato, dunque! ". Esclama semplicemente il sottoposto, alzandosi da terra come gli è stato ordinato. Ebbene si, è rinato nella sua decima reincarnazione. Colui che la famiglia Knight teme pià di ogni altro, colui sul quale, quasi mille anni fa, fu posto un sigillo per impedirgli di ritornare in vita per fare del male all'intera umanità e distruggere il mondo, ricreandone uno di soli stregoni. Ha un aspetto totalmente diverso dal suo originale, ma queste sono solo bazzecole per lui. Christian, o meglio colui he ospita il suo spirito in questa vita, mette una mano sulla bara di ghiaccio dove è sigillato il vero corpo del signore degli stregoni.

"Com'è bello.. in questi mille anni, il mio vero corpo è rimasto bello come allora". Sogghigna: il sortilegio che pose novecento anni fa, nella sua prima reincarnazione, ha sortito l'effetto sperato: ha conservato il suo corpo bello ed inalterato, come fosse appena morto. Lo osserva bene: sembra quasi stia solo dormendo, eppure la ferita che si trova esattamente al cuore, punto in cui fu colpito mille anni prima da Owen Knight, contrasta con quel pensiero. La voce del suo sottoposto lo riporta alla realtà, facendolo voltare di scatto. 

"Intendete quando il fondatore della famiglia Knight, Owen, vi uccise sigillando poi il vostro vero corpo? ". Chiede ingenuamente il giovane, mentre il suo signore fa un cenno affermativo. 

"Esatto. Il suo scopo era impedirmi di rinascere. Ma non ha calcolato che la mia anima, una volta libera, avrebbe potuto reincarnarsi. E così fu, dopo cento anni esatti. " Christian ricorda come se fosse ieri la prima volta che si reincarnò e combattè contro una componente della famiglia Knight. Ella aveva capito l'errore del suo antenato, ma ormai non poteva porvi rimedio, inquanto ciò avrebbe significato rompere il sigillo sul corpo del signore degli stregoni, per poi sigillarlo nuovamente insieme alla sua anima. Ma capì anche che ogni volta che lui si reincarnava, i suoi poteri aumentavano. E alla decima reincarnazione avrebbe potuto anche tornare nel suo corpo originale, ripristinando il suo antico potere. Lo scrisse nel suo diario, che venne tramandato da madre in figlia. Ma Simona non ha ancora trovato questo diario, probabilmente era ancora in possesso del padre e della madre. E Christian, ora che è rinato sulla Terra, non ci mette molto a percepire i poteri della ragazza, che però sono ancora sopiti in lei. I poteri che i suoi antichi avi le hanno trasmesso. "L'ho trovata! C'è una sola Knight che mi potrebbe affrontare, in questa vita. E a quanto pare, non sa nemmeno di possedere delle doti magiche. Sarà sin troppo facile ". Ghigna vittorioso, mentre Lucifer, a quelle parole, si volta di scatto verso il suo signore. E' senza parole. I suoi poteri sono davvero impressionanti! Com'è riuscito, in un solo momento, a trovare la sua rivale di quest'epoca? Improvvisamente tuttavia, l'espressione del signore degli stregoni muta, tramutandosi in uno sguardo carico d'ira. "E' incredibile... c'è anche lui!" Sibila poi Christian, mentre l'area circostante viene ricoperta da una coltre gelata. Lucifer non comprende il senso di quella frase, ma non vuole chiederlo a Christian. Infatti vede che è visibilmente innervosito dalla scoperta che ha fatto, e si sposta poco prima che anche i suoi piedi vengano congelati. "Andiamo, ho da sbrigare una questione... ". Conclude solamente il giovane dai capelli corvini, mentre Lucifer si alza e gli va vicino. I due spariscono in un fulmine nero. Cosa vorranno fare? Dove saranno diretti?

Simona intanto si è svegliata. La cosa che l'ha fatta destare è l'intenso aroma del caffè. "non deve mancare molto, è già scattato il timer del caffè..." Pensa, ma non ha proprio voglia di alzarsi. Gli occhi ben chiusi, incollate le palpebre "Rimmel in eccesso tolto troppo in fretta, ieri sera prima di andare a dormire?" Pensa poi. Apre gli occhi e guarda Yoh, che si è addormentato accanto a lei. Gli accarezza i capelli ed il viso, poi sorride. E' rimasto a dormire con lei! Che tesoro, pensa semplicemente la bionda. Un altro l'avrebbe certamente mandata al diavolo, e con ragione! "Yoh, svegliati, è mattina. Tra poco dobbiamo partire". Lo chiama, ma il ragazzo non pare volerne sapere di svegliarsi. " Yoh! Insomma, svegliati ". Lo ammonisce lei. Yoh, però, non sente la voce dell'amica. Sta sognando.


Sogna un uomo che impugna una spada. Lo vede in faccia. Ma... quell'uomo è identico a lui!! Gli assomiglia moltissimo! E stà affiancando una sorta di giullare ed un mago, che, a ben guardare, assomiglia tantissimo a Simona! Stanno combattendo, ma Yoh non riesce a vedere in faccia il loro avversario. Improvvisamente, il mago viene sbattuto a terra, e cade ai piedi del giullare. "Accipicchia! Yoh, ti sei fatto male?!". Chiede quest'ultimo, mentre l'altro scuote il capo. 

"Io sto bene, Deacon! Presto, corri! Aiuta Owen, non c'è più molto tempo!". E' come un ordine, al quale il giullare Obbedisce. Si affretta, e soccorre l'uomo chiamato Owen. Lo spadaccino Yoh si rialza, e tiene a bada il misterioso avversario. A dargli man forte presto arrivano Owen e Deacon, ora nuovamente uniti.

"Miserabile, non vincerai mai nemmeno se ti dovessi reincarnare mille volte!" Il giullare è inviperito mentre pronuncia questa frase, e scaglia un attacco.

"Chiudi il becco, idiota!! Torna a fare ridere il sovrano, invece di impicciarti nelle battaglie altrui! " Gli grida il suo avversario. Owen sente quella frase verso l'amico, e si irrita. Va in suo soccorso e lotta, ma è disarmato. Yoh nota la cosa, e riflette: se continuerà così, Owen e Deacon verranno ammazzati! Guarda la sua spada, sospirando un istante.

"Owen! " Lo chiama, in modo che l'uomo si volti verso di lui. " Prendi la mia spada!" Yoh gliela lancia, ed Owen la impugna. Essa si illumina di un'intensa luce d'oro, come avesse percepito qualcosa e non fosse un'arma qualunque.

"Grazie, Yoh. In tuo onore, io ribattezzo questa spada con il nome di spada di luce "

"Di luce.. Di luce... Di luce... Yoh.. Yoh... Di luce.. Yoh... Yoh! Svegliati! E' il tempo di svegliarsi! Yoh! YOH!! "

"Cosa volete?!!"Yoh si desta di soprassalto, gridando questa frase ed a dir poco sconvolto. Simona di sposta da lui in fretta e furia e lo guarda. Il ragazzo respira a fatica, per poi riprendersi un momento.

"Yoh! va tutto bene...?". Chiede la bionda, mettendogli una mano sulla spalla. E' evidente che anche lui ha avuto un incubo! 

"Ho fatto... un sogno stranissimo... ma sembrava una sorta di visione, un ricordo ". Commenta lui, mettendosi una mano sulla fronte. La ragazza rimane sorpresa nell'udire quelle parole. Gli si siede accanto, spostandogli una ciocca di capelli dal viso e porgendogli un bicchiere d'acqua, che lui beve a piccoli sorsi.

"raccontami". Lo incita la giovane. Lui le racconta tutto nei minimi dettagli, soffermandosi sulle somiglianze. Simona rimane stupita, e sembra riflettere. "Prima io, poi tu... accidenti, che storia strana". Fa lei, mentre Yoh ride, nervosamente. Come se nonc redesse affatto che tutto ciò sia frutto del caso.

"Sarà una coincidenza" Le risponde poi, mentre lei lo guarda ed annuisce, perplessa. Ma in fondo, il ragazzo sa che non è così. Ha come una sensazione. Sente come qualcosa di perso in fondo al suo cuore. Una sorta di voce che gli dice di non mollare. Di non credere che questa è una coincidenza, perchè non lo è affatto. E continua a pensare alla figura di quell'uomo, di quello spadaccino. Si chiamava come lui, e tra l'altro era identico a lui. Coincidenza? No, lui non crede proprio... ed è anche piuttosto turbato.

Salve a tutti! Ed eccomi qua con un nuovo capitolo, che ne dite? Abbiamo conosciuto Yoh, il migliore amico di Simona, ed abbiamo anche conosciuto la protagonista. Ma insieme a loro, hanno fatto la loro comparsa anche i cattivi: Christian e Lucifer stanno dando la caccia alla ragazza, unica erede della famiglia Knight in grado di fermare il signore degli stregoni. Ma in tutto ciò, come mai sia Yoh che Simona hanno iniziato ad avere quei brutti incubi? Chi saranno quel giullare e quello spadaccino che affiancavano Owen Knight, colui che uccise il grande Christian Ajibana? Per saperlo, dovrete attendere il capitolo tre! Intanto, mi farebbe piacere vedere le vostre recensioni per sapere come vi pare questa storia! Un bacio 

MENCIA 
  
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