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Autore: sara criso    30/05/2017    1 recensioni
Harry è all'ultimo anno, dopo la guerra e spera che non ci siano problemi...
ma proprio la sera del primo giorno di scuola, vedrà una figura vicino al lago nero.
Non sembra una persona umana, ma una cosa è sicura, qualunque cosa sia, sarà compito di Harry aiutarla o ucciderla.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Hermione guardò Ron ed alzò un sopracciglio.
“Sei sicuro?”
Chiese assottigliando gli occhi, non era molto convinta delle sue parole…il ragazzo ,annuì.
“Si, quando l’ho toccato ho sentito un’enorme quantità di energia entrare nel mio corpo” La ragazza posò le dita sulle proprie labbra e le accarezzò leggermente, lo faceva sempre quando era pensierosa.
“Va bene, Ron” Disse dopo qualche secondo di silenzio.
“Ti credo, ma per essere sicuri della cosa ,dobbiamo andare in biblioteca”
Il rosso sbuffò, andare in biblioteca?
Era proprio necessario?
La mora alzò gli occhi al cielo e gli prese la mano facendo tingere le guance del ragazzo di un rosso acceso. “Forza, andiamo”
Ron sorrise e seguì la fidanzata nella biblioteca.

Stettero in essa per molte ore, ma sembrava che non vi era nessuna “notizia” sulla fantomatica energia che aveva sentito il rosso, ma Ron non voleva demordere, non era un bugiardo.
Si alzò e velocemente si diresse ad uno scaffale più nascosto.
Per trovare il libro che gli avrebbe dato delle risposte, cercò molte parole chiave nei titoli come:
“ali” ,”energia” e “angeli” e finalmente trovò, dopo vari minuti, il libro che, sembrava ,quello che stavano cercando.

“Un’energia pura” Mormorò il grifondoro quando tornò dalla ragazza con il libro in mano.
“Energia pura…” Ripeté ella dopo aver letto il titolo del libro.
“Sei sicuro che sia quello giusto?”
Ron annuì ed Hermione si fidò di lui iniziando a leggere.

Nel libro lo scrittore o meglio, lo studioso, spiegava che ogni essere vivente emanava energia ,ma che solo alcuni di essi la emanavano grazie al contatto con un individuo particolare…
“Gli angeli…”
Sorrise la ragazza, finalmente avevano trovato il libro giusto.
“Che dice?”
Chiese il fidanzato, curioso, Hermione iniziò a leggere ad alta voce.
“Ogni individuo emana energia ,un’energia pura e naturale.
Ma una creatura in particolare, creatura chiamata angelo custode, emana energia solo in presenza del suo protetto, che è il mago o il babbano ,che l’angelo protegge.
Questa energia ,emanata dagli angeli, veniva usata nei tempi antichi per rafforzare e aumentare la magia all’interno del nucleo magico di un mago rendendolo potente e molte volte, immortale.”
Il rosso posò la mano sulla spalla della ragazza.
“Herm, capisco che questo argomento ti piaccia, ma non approfondire…dobbiamo andare a dire a Harry che Draco è il suo angelo custode”
La mora scosse la mano verso di lui, era troppo interessata a quell’argomento e non si sarebbe staccata da quel libro finché non lo avrebbe finito.
“Tu vai ,io finisco qui”
Il ragazzo annuì, se Hermione si metteva in testa una cosa, lui non poteva fare nulla per toglierle quell’obiettivo dalla mente quindi sorrise ed obbedì uscendo dalla biblioteca alla ricerca di Harry.
Lo cercò nel dormitorio di grifondoro, ma non lo trovò così decise di provare a cercarlo fuori dal castello.
Per fortuna lo trovò vicino all’entrata , ma alzò un sopracciglio confuso quando lo notò nascosto in un corridoio mentre spiava la preside McGranitt che parlava con un giovane auror.
“Harry…” Sussurrò piano avvicinandosi a lui, il moro subito gli tappò la bocca e lo fece nascondere.
“Shh, non vedi che sto facendo una cosa importante?”
Sbuffò girandosi poi nuovamente a guardare i due.

“Vorrei che le scuse vengano date direttamente dal tuo capo”
Stava dicendo la donna, indispettita che l’uomo, che era entrato nella sua scuola senza permesso, avesse mandato un suo sottoposto a scusarsi al posto suo.
Il giovane sospirò.“Il capo è molto impegnato…”
Rispose in modo cortese continuando poi “Ci scusiamo nuovamente con lei per quello che abbiamo fatto, ma non si preoccupi!”
Disse all’improvviso ,aumentando il tono di voce facendo un largo sorriso. “Non succederà più…”
Ella alzò un sopracciglio, perplessa, poi sgranò gli occhi e chiese “Avete catturato l’angelo?”
Era molto preoccupata, Draco era in pericolo?
Se era cosi, doveva fare qualcosa, non poteva lasciare che il ragazzo venisse giustiziato.
Ma, purtroppo, l’auror annuì.
“Sì, finalmente l’abbiamo preso e possiamo giustiziarlo”
Harry e Ron sgranarono gli occhi, non poteva essere vero…
Il giovane, dopo aver salutato la donna, uscì dal castello e i due ragazzi si avvicinarono alla McGranitt.
“Non può lasciarglielo fare!” Disse Harry con il cuore a mille, la donna sospirò, non sapeva cosa fare…
“Dobbiamo dirlo ai suoi genitori”
Mormorò Ron, ma la preside scosse immediatamente il capo.
“I suoi genitori non lo accetterebbero, sono molto all’antica..”
Il moro si morse il labbro inferiore, non poteva e non voleva assolutamente accettarlo, Draco non meritava di essere giustiziato.
Strinse i pugni e corse fuori.
“Potter!” Provò a fermarlo la McGranitt, ma Ron scosse il capo.
“Meglio lasciarlo solo…”

Il grifondoro non ci poteva credere, era arrabbiato, furioso…
Corse fuori e si fermò davanti al lago nero dove la prima volta aveva incontrato Draco.
Chi lo avrebbe mai detto che sotto quel cappuccio, circondato da tanto mistero, vi era Draco?
Sorrise, Malfoy ogni anno diventava sempre più misterioso e la cosa lo attirava sempre di più verso di lui.
Scosse il capo, doveva andare dai suoi amici, da Ginny, doveva cercare di convincerli a salvare Draco.
Si girò per correre dentro, ma il suo sguardo venne calamitato dall’auror con cui aveva parlato prima la preside.
Stava parlando con il suo capo e Harry ,curioso, decise di mettersi il mantello dell’invisibilità ,che solo in quel momento si era ricordato di avere e di avvicinarsi ai due per sentire meglio di cosa stessero parlando.
“Che facciamo allora?
Aspettiamo e torniamo al dipartimento?”
Chiese il ragazzo, l’uomo si accarezzò la barba lunga per un po’ poi annuì.
“Spero solo che il piano funzioni…”
Sussurrò piano, Harry alzò un sopracciglio, di cosa stavano parlando?

Ma alla fine non gli interessava, da quanto aveva capito da quelle pochissime frasi, loro stavano tornando al dipartimento auror e probabilmente Draco era lì, avevano detto che dovevano processarlo, no?
Il processo sarebbe durato minimo qualche ora, aveva sempre poco tempo, ma non poteva arrendersi.
Non aveva un vero piano, come sempre, ma alla fine lui si faceva sempre prendere dall’istinto ed esso ,raramente , l’aveva deluso.
Quindi ,quando i due uomini se ne andarono dalla scuola , lo fece anche lui.

Dopo averli seguiti all’interno del dipartimento, gli auror si divisero per andare nei loro uffici ed il moro decise di indagare.
Se Draco era lì ,dovevano esserci delle celle o qualcosa del genere, no?
Sospirò ,ma l’edificio era veramente grande.. Forse avrebbe potuto trovare qualcosa nell’ufficio del capo auror.
Dopo aver percorso lunghi corridoi e salito numerose scale, finalmente, riuscì a trovarlo e ad entrarci.
Chiuse la porta a chiave e aprì gli scaffali cercando nelle varie cartelle, immaginava che ci fosse una cartella anche su Draco e che essa potesse dirgli precisamente dov’era.
Cercò nelle “D” di Draco, ma non trovò nulla.
Cercò nelle “M” di Malfoy, ma fu inutile così alla fine decise di cercare nelle “A” di angelo.
Vi erano due cartelle, la prima parlava di un certo Albert Suthi che era ricercato per uso illecito della magia e della scienza, aveva mischiato le due cose e aveva creato un’enorme esplosione facendo un gran casino.
Mentre nella seconda cartella c’erano , per fortuna, i documenti su Draco, era riuscito a trovarli…

“Ricercato per essere un angelo con le ali nere, quindi propenso all’oscurità.”

Girò pagina ed alzò un sopracciglio, sull’ultima pagina c’era scritto “Ti abbiamo fregato” ed appena Harry lesse ad alta voce quella frase, centinaia corde magiche gli legarono le braccia e le gambe facendolo cadere a terra come un sacco di patate.
Che cosa stava succedendo?
Che cosa voleva dire quella frase?
Ma soprattutto… perché era legato?!

Nel panico cercò di strisciare e prendere la bacchetta, che gli era caduta a terra, con la bocca, ma d’un tratto la porta si aprì e da essa Harry vide entrare nella stanza il capo auror che era irrotto a Hogwarts per catturare Draco.
L’uomo ghignò ed il moro capì che era stata una trappola creata da lui e che c’era cascato in pieno…
“Sei più stupido di quanto pensassi…” Sussurrò egli prendendo il ragazzo per i capelli trascinandolo fuori sotto gli occhi di tutti gli altri auror.
“Finalmente lo cattureremo, Harry Potter è un esca perfetta ,no?”
I colleghi o meglio, i sottoposti, che anche se avessero voluto, non potevano intervenire, annuirono…grazie a Harry, avrebbero catturato l’angelo dalle ali nere.
Il moro si morse le labbra, sentiva un forte dolore alla nuca e la rabbia ribolliva nel suo corpo come anch’essa la sua confusione.
Perché?
Perché dovevano usare lui?
Che cosa c’entrava?
Forse era perché si era immischiato nella faccenda…ma c’era qualcosa che puzzava nella storia e lui avrebbe scoperto cosa.

Venne rinchiuso in una grande sala nascosta al piano inferiore del dipartimento.
In essa non c’era nulla, era una grande sala vuota e buia e solo una finestra, al lato destro di essa, illuminava un poco quel luogo.
Harry sospirò, non riusciva a liberarsi… la bacchetta non era con lui e la sua magia involontaria non avrebbe funzionato, era troppo nervoso.
Socchiuse gli occhi e si sdraiò osservando il cielo luminoso di quella giornata che man mano diventava sempre più cupa e buia…
Harry non capiva… perché era ancora lì?
Nessuno a Hogwarts si era accorto della sua assenza?
Si morse il labbro, era più probabile che non sapessero dove cercare…in fondo era scappato senza dire nulla.
Sospirò, non poteva fare nulla...poteva solo osservare il cielo notturno pieno di stelle…stelle luminose e molto visibili nonostante l’oscurità.
Sorrise, il cielo era veramente stupendo ed esso gli ricordava il primo incontro che aveva avuto con Draco…quell’essere che lui credeva una strana creatura, ma che alla fine era un angelo, uno splendido angelo.
Harry arrossì, ma perché faceva così?
Lui stava con Ginny!
Distolse lo sguardo, no, non poteva pensarci ora… non era sicuramente il momento adatto, doveva pensare a come fuggire.
Lentamente si mise a sedere, i muscoli delle braccia , tesi, iniziavano a dolere come anche la schiena ed il busto, se non fosse arrivato qualcuno o se lui non fosse riuscito ad uscire, si sarebbe rotto qualcosa.
Ma prima che potesse effettivamente iniziare a pensare, un ticchettio, proveniente dalla finestra, attirò la sua attenzione e quando il grifondoro alzò il viso, i suoi occhi color smeraldo, incontrarono quelli color argento di Draco che, con le ali aperte, rimaneva appollaiato sulla finestra e sorrideva, era venuto lì per salvarlo…
Il moro si mise in piedi e sorrise, voleva dire qualcosa ,ma subito si ricordò che gli auror erano fuori dalla porta ed anche un minimo rumore, li avrebbe avvertiti che c’era qualcosa che non andava.
Si morse il labbro e scosse il capo quando l’angelo picchiettò nuovamente con le dita sul vetro.
Il ragazzo lo guardava confuso ed Harry non sapeva come dirgli che c’erano gli auror li fuori ,di fare attenzione perché se no avrebbero potuto catturarlo, ma il biondo non gli diede ascolto, chiuse gli occhi, aprì le ali e si butto contro il vetro entrando nella sala.
Il moro sgranò gli occhi…il corpo di Draco era ferito, lui si era ferito per venire a salvarlo, ma proprio non capiva… perché?
Perché lo faceva?

“Ecco l’angelo! Prendetelo!”
Esclamarono gli auror entrando nella sala, erano in tanti, una centinaia, ma era come se l’angelo non sentisse i loro incantesimi… lui si avvicinava a Harry e automaticamente, parava i colpi con le ali.
Esse venivano colpite ,tagliate, ma non subivano gli incantesimi ,la maggior parte le trapassavano come se nulla fosse.
Draco si avvicinò a Harry e lo strinse a sé con una dolcezza che sorprese il ragazzo, era tutto così strano…misterioso.
Le ali di Draco si chiusero attorno ai due come una goccia d’acqua e dopo qualche secondo, si aprirono, sembrando più grandi e oscure, sollevando i due in aria facendoli uscire dal dipartimento con facilità, come se quelle ferite, quelle poche, ma profonde ferite, che aveva subito… non fossero nulla.
Harry chiuse gli occhi e si rilassò fra le sue braccia calde e protettive…lo facevano sentire così bene.

“Dove mi stai portando?”
Chiese il grifondoro con voce roca ,stanca, facendo sospirare il biondo che ,dopo avergli lasciato una carezza sul capo, rispose
“Ti porto in un luogo sicuro…”
Il moro sorrise, non gli importava veramente dove lo stesse portando…lui si sentiva al sicuro con il suo angelo e gli andava bene cosi.

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N.A.
Ehi, finalmente ho aggiornato!
Vi sono mancata?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e spero di riuscire ad aggiornare con più frequenza. Lasciatemi una recensione, forza ^^
Al prossimo capitolo,
baci.
   
 
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