Fanfic su attori > Cast Grey's Anatomy
Segui la storia  |       
Autore: siriopg    30/05/2017    0 recensioni
Callie e Arizona in una storia diversa dalla serie tv.
Storia interamente inventata da me completamente diversa dalla serie tv.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
libera ora cap 2 Mi svegliai credendo di precipitare da un burrone.
“Oh mio Dio, aiuto” dissi.
“Ehi, buongiorno, come ti senti?” mi chiese.
Non avevo bene in mente cosa fosse successo di preciso ma il tremendo mal di testa era un valido indizio.
“Che ci fai qui?” le domandai facendo mente locale.
“Ieri sera non eri in grado di tornare a casa da sola e ti ho aiutata.”
“Dimmi che non ho fatto stupidaggini” le dissi quasi pregandola.
“Non le hai fatte, ti ho fermata prima.”
“Grazie. Ho bisogno di caffè, quintali di caffè.”
“E di una doccia” mi suggerì.
“Che ore sono?.”
“Quasi le dieci.”
“Cosa? di mattina?.”
“Hai dormito nove ore consecutive. Ho chiamato la produzione e fatto spostare le scene ad oggi pomeriggio. Ho detto che non ti sentivi bene.”
“Che cavolo ho combinato, grazie di nuovo. Mi stai salvando la reputazione un po’ troppo spesso” le dissi alzandomi dal divano. Se continuo così mi verrà la cirrosi e dovrò andare in un centro per alcolisti anonimi.”
“Ma smettila, tieni bevilo e se vuoi ho delle pillole per il mal di testa. 
“Uuuu caffè fumante, sei un tesoro. Grazie davvero Arizona.”
“Di nulla, per un po’ ci siamo divertite e parlato molto. Sono stata bene.”
“Ora sto meglio, se vuoi andare vai pure.”
“Se non ti spiace oramai rimango qui, è inutile che torni a casa” mi spiegò.
“Ok, ti preparerò un pranzetto con i fiocchi. Te lo devo.”
Mi sentivo in imbarazzo e in debito ma ero sicura di riuscire a rimediare a tutto.
“Non ti preoccupare, riposati. Come sta la testa?” mi chiese sedendosi sul divano.
“La mia testa sta bene, è abituata.”
“Per oggi pomeriggio devi essere in perfetta forma, non voglio altre scuse. Vai a farti una bella doccia e cambiati. Io l’ho già fatta.”
“Sì, ho notato che hai la mia tuta.”
“Spero non ti dispiaccia ma non avevo cambi con me.”
“Ma scherzi? Fai come fossi a casa tua.”
Pranzammo con dei toast striminziti e andammo sul set prima del previsto. Questa volta dovevo farcela, pensai tra me e me.
“Vuoi ripassare un po’” mi domandò Arizona.
“No, le battute le so tutte è che non riesco ad entrare nel personaggio. Non riesco a litigare con te.”
“Lo abbiamo fatto per tre stagioni, dai che ce la fai.”
“Sì sì, oggi devo per forza” dissi.
“Se vuoi una spintarella ti dico solo che ieri sera da Joe non sei stata proprio una santarella.”
“Come? Avevi detto che non avevo fatto nulla di stupido.”
“Ho mentito” disse scappando nel luogo di scena.
“Io ti uccido” urlai correndole dietro.
“Allora ragazze” disse la resista, oggi dobbiamo finire la sesta puntata. Vedete di fare del vostro meglio ok?.”
Fummo grandiose, urlai ad Arizona in modo furioso, quella bugia me l’avrebbe pagata a caro prezzo. Dissero stop e mi fiondai da lei.
“Ora tu mi racconti tutto, avevo creduto alle tue parole. Cosa ho fatto ieri sera?.”
“Calmati Calliope, in realtà…”
“Quando mi chiami Calliope hai qualcosa da nascondere.”
“In realtà Owen ti ha fermata prima che salissi in un tavolo a ballare.”
“Che c’entra Owen?.”
“Si è unito a noi, era con Cristina. Davvero non lo ricordi?. Meno male che reggevi bene l’alcool. Non puoi non ricordare.”
“Dici?.”
“E dai, te l’ho detto solo per farti arrabbiare e superare brillantemente la scena.”
“Sì ok, lasciamo stare. Finalmente per un po’ abbiamo finito. Ora si riposa.”
“Vacanze meritate, solo per dover sopportare te” disse Arizona.
“Sì, come no. Tra una bugia e una battuta, hai avuto modo di riflettere sulla vacanza?.”
“Stasera ne parlerò con Tommy e domani ti dirò. Può andare?.”
“Certo che sì.“
“Perfetto. Ora torno a casa, non vedo i miei figli da due giorni.”
“Per colpa mia, lo so.”
“Tu prometti di fare la brava e non andare da Joe, ok?.”
“Promesso, stasera pizza, vino rosso e un film strappa lacrime.”
“Quasi quasi mi fermo, programmino allettante” disse lei.
“Anche se mi piacerebbe molto averti in mezzo ai piedi, corri a casa e parla con tuo marito. Io aspetterò tue notizie e intanto cerco qualche bel posto da visitare.”
“Torres?” mi sentii chiamare.
“Che vuoi Karev, non rompere.”
“Birretta da Joe, ci stai?.”
“Alla grande, festeggiamo le vacanze. Cinque minuti e arrivo.”
Arizona di guardò in diagonale.
“Che c’è?.”
“Nemmeno due minuti fa hai promesso che saresti tornata a casa. Dopo la serata di ieri, ti sembra il caso?.”
“Farò la brava,” dissi semi seria.
“Chi ti crede.”
Ci salutammo con la promessa di sentirci tramite cellulare il giorno dopo.
“Eccomi, dissi ad Alex raggiungendolo. Chi si unisce?.”
“Credo Jackson e Kepner.”
“Benissimo, andiamo.”
La serata fu piacevole, non abusai dell’alcool e feci un po’ di karaoke. Adoravo cantare e mi riusciva abbastanza bene. La produzione mi fece interpretare alcune canzoni per le puntate, nessun playback per me. La Kepner fuori dal set era divertentissima e Jackson le dava filo da torcere. Alle 03:00 salutai tutti e tornai a casa. Ero sfinita. Notai un sms di Arizona e lo lessi immediatamente.
“Spero che sei a casa sana e salva, ci sentiamo domani. Buona notte.”
Risposi ridendo tra me e me con un “Certo, che pensavi? Notte a te.”
Mi addormentai nel letto ancora vestita. La doccia l’avrei fatta appena svegliata il mattino dopo. Inutile dire che fui svegliata dalla suoneria del cellulare. 
“Non è possibile, sono in vacanza. Non rompete fino a mezzogiorno” dissi rigirandomi nel letto e mettendo un cuscino sopra la faccia.  
Il suono non smetteva e risposi.
“Pronto” quasi bisbigliai.
“Stai ancora dormendo immagino, avrà fatto quindici squilli.”
Ovviamente era Arizona.
“Immagini bene, ti pare questa l’ora di telefonare alle persone?.”
“Callie, sono quasi le tre.”
“Cosa?.”
“Hai capito bene, forza alzati che è ora. Siete stati bene ieri sera?.”
“Benissimo, al posto di bere ho cantato e…”
“Ecco, a me fai vedere il tuo lato alcolizzato agli altri le tue doti canore.”
“Appena ti rivedrò canterò solo per te. Hai belle notizie da darmi?.”
“Comincia a cercare un bel posto e… niente moto ok?.”
“Non stai scherzando vero?” chiesi per esserne sicura.
“No Callie, non sto scherzando. Tommy porterà i bambini dai nonni e ci staranno per un bel po’.”
“Un bel po’ quanto?” dissi alzandomi dal letto e prendendo possesso del mio corpo. 
“Non abbiamo deciso nulla di preciso ma quasi tutte le vacanze natalizie. “
“Ma… avete litigato? Hai problemi?.”
“No stai tranquilla, lo aveva deciso prima della mia proposta. I Bambini passeranno il natale nello yacht del nonno al caldo. Per me sarebbe impossibile star via tutti quei giorni.”
“Sono felicissima Arizona però mi dispiace per te. Passare il Natale con i propri figli è fantastico.”
“Sai che faccio? Preparo la valigia e domani mi trasferisco da te così partiamo direttamente da lì.”
“Tu sei un genio, appena colazione ti preparo subito la stanza degli ospiti. Ho tutto quello che ti serve, tu porta solo l’essenziale per la vacanza.”
“Grazie. Ci si vede domani, aspettami per pranzo.”
“Ti cucinerò un piatto del mio paese. Grazie Arizona.”
“Io porto il vino, ne ho di davvero buoni” specificò. Non mi ringraziare, non vedo l’ora anch’io.”
Felice come non mai, feci una specie di colazione-pranzo tanto per non restare a stomaco vuoto. La telefonata di Arizona mi aveva elettrizzata e mi regalò un po’ di felicità. Avremmo passato giorni indimenticabili. Accesi il pc e cominciai a cercare qualcosa. Mi sarebbe piaciuto molto visitare New Orleans ma forse non avevamo molti giorni a disposizione ma lo inserii nella lista dei posti da visitare. In fin dei conti era una città da visitare, buona musica e il golfo del Messico per poter guardar qualche tramonto mozzafiato. Sì, lo avrei messo nelle mie tre scelte. Mandai un sms ad Arizona di scegliere tre mete a suo piacimento e poi le avremo confrontate. Il pomeriggio lo dedicai allo shopping, cibo e bevande a volontà. Non sentivo più la malinconia provata qualche giorno prima, quel malessere stava scomparendo e tutto grazie ad Arizona. Aveva capito la mia richiesta d’aiuto e l’apprezzai molto. Anche il mandare i figli dai nonni era un bel segnale d’amicizia. Preparai la camera degli ospiti in modo carino, tutto abbinato con l’aggiunta di alcune candele alla vaniglia. Altro particolare che avevamo in comune. La sera rimasi a casa, niente pub o alcool, solo tv pizza e una birra. 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Grey's Anatomy / Vai alla pagina dell'autore: siriopg