Fandom: Harry Potter;
Pairing: Remus/Sirius (con accenni
James/Lily);
Raiting: Pg13;
Genere: Comico, Fluff, Romantico;
Avvertimenti: Era dei Malandrini, Het, Slash;
Summary: Sirius, Remus, James e Lily
mezzi ubriachi a spasso per Londra...
Questa ficcina è il regalo di compleanno per una persona dolcissima, GinnyW. Flavy, cucciolotta mia, sei una delle povere adorabili pazze che mi segue fin dagli esordi e solo per questo ti meriteresti un encomio, poi sei una persona speciale, pucciosissima e simpaticcissima! Ti auguro una giornata splendida e 100 di questi giorni! Buon Compleanno, piccola, ti voglio bene! ^__^
Come sempre ringrazio la mia meravigliosa beta, Narcissa63, che nonostante le valigie da disfare si è messa al lavoro per permettermi di postare questa fic in tempo! Che farei senza di te???
Notte Brava 1979
L'amore non potrà mai essere descritto alla maniera del cielo
o del mare o di un altro qualsiasi mistero:
è l'occhio col quale vediamo,
è il trasgressore nel santo,
è la luce all'interno del colore.*
Era un autunno particolarmente freddo, le strade grigie di Londra erano
illuminate dalla luce fioca dei lampioni ed una nebbiolina leggera e
costante nascondeva l’acciottolato, su cui risuonava il passo concitato dei
viandanti. La musica usciva allegra ed eterogenea dall'interno dei locali,
mescolata al chiarore caldo che da essi faceva
capolino sui marciapiedi ed insieme creavano un'accozzaglia di suoni e colori
che sapevano di vita.
Una risata scrosciante e densa come cioccolata bollente attirò
l’attenzione dei passanti. Quattro giovani, divisi in due allegre coppiette, camminavano con passo leggermente barcollante lungo il selciato.
-Sei ubriaco, Ramoso- annunciò un avvenente ragazzo moro, abbracciato o,
per meglio dire, semisostenuto da un biondino poco più basso di lui.
L’interpellato scoppiò nuovamente a ridere, come se l’amico avesse detto
qualcosa di terribilmente divertente, facendo sì che la rossa al suo fianco alzasse gli occhi al cielo.
-Ma sentilo il grand’uomo! Per caso pensi di essere
messo meglio?- lo sbeffeggiò il ragazzo avvinto a lui.
-Io l’alcool lo reggo benissimo, mon chéri!-
replicò il corvino.
-Sirius, sei un idiota- sentenziò la ragazza.
-James, la tua fidanzata mi offende- si lagnò questi.
-La verità fa male, Felpato!- replicò quest'ultimo, stringendo a sé la futura
sposa.
-Il bue che dà del cornuto all’asino- enunciò con tono fintamente saputo la
giovane donna.
-Eh? Dove??- esclamò Jamie,
guardandosi attorno.
-Non possiamo mollare qui questi due cretini ed andarcene, vero Lily?- chiese
il biondo sconsolato, mentre l’amica si schiaffava una mano in faccia con fare
tragicomico.
Non mi tentare, Remus- rispose lei, scatenando un nuovo scroscio di risa.
L’aria odorava di pioggia ed il cielo plumbeo non preannunciava niente di
meglio. Una canzone romantica, proveniente da uno dei locali che avevano appena
superato, attirò la loro attenzione e Potter cominciò a cantare a gran voce,
attirando gli sguardi non proprio compiaciuti dei
passanti.
-Ti va di ballare, Lunastorta?- sussurrò Syr, all’orecchio del suo ragazzo.
-Qui?- chiese Rem, divertito.
-Assolutamente sì- rispose il moro, prendendogli una mano con la propria e
portandosi l’altra su una spalla.
Ridacchiando
-Sei completamente pazzo, tesoro- bisbigliò il giovane Lupin, cingendogli
il collo con entrambe le braccia, mentre quelle dell’amante lo stringevano in
vita. Un tuono risuonò il lontananza ed una singola
goccia cadde sul suo volto, striandolo come fosse una lacrima.
Black la rincorse, raccogliendola con le labbra: -Non
è per questo che mi ami?- mormorò di rimando sulla sua pelle candida e
profumata.
Come se il fragore precedente fosse stato il segnale
del “via”, un tremendo acquazzone cominciò ad imperversare, impetuoso ed
impietoso, infradiciando chiunque avesse la sventura di trovarsi all’aperto.
Una ragazza strillò per l’improvvisa doccia gelida e la gente corse al riparo
dove poteva, assiepandosi nei locali o, i meno fortunati, sotto i cornicioni
dei palazzi.
I due ragazzi ansimarono e rabbrividirono, sorpresi dal freddo pungente,
accostandosi maggiormente e posando le loro fronti una
contro l’altra. Il loro fiato, a contatto con l'aria gelida, si condensò
in due nuvolette ed il biondo portò le mani a scostare i capelli scuri, che
l’acqua aveva appiattito, dal viso del compagno. Il moro carpì la sua bocca
piccola e morbida, coinvolgendola in un bacio avido ed esigente, quasi
affamato.
Ogni altra cosa scomparve, perdendo importanza e spessore…il freddo, il rumore
del temporale, la luce dei lampioni e la musica dei night-club
divennero sensazioni lontane ed indistinte, quasi superflue. Il tempo parve
rallentare sino a fermarsi, cristallizzandosi su quell’istante, mentre l’uno si
perdeva nel sapore dell’altro, nel suo profumo, nel suo calore.
-Sì- ammise Lunastorta sulla bocca di Sirius, quando
l’esigenza di respirare li costrinse a separarsi, rimanendo avvinto allo
sguardo dell’amante, perso nel grigio dei suoi occhi –Ti amo-.
Felpato sorrise, osservando le gocce incastrate fra le sue lunghe ciglia
bionde, che adornavano come diamanti le sue iridi d’ambra: -Lo so…lo sento…lo
vedo…- rispose posandogli un bacio sulla fronte, poi su una tempia ed
infine sul naso sottile –Ed è per questo che non posso vivere senza di te-
concluse, catturando nuovamente le sue labbra deliziose.
*°*°*°*°*
-Che fine hanno fatto quei due? Ero convinta
fossero dietro di noi…- Chiese Lily al suo fidanzato mentre,
seduti al caldo in un pub, si godevano il tepore e l’aroma d’un caffè.
James sorrise malandrino, intrecciando le dita con
quelle affusolate della ragazza e baciando la sua mano sul dorso: -Oh, io non
mi preoccuperei più di tanto...- rispose malizioso.
FINE.
*La frase d’introduzione è tratta dal film “The Million Dollar Hotel”.