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Autore: CremeAthena    03/06/2017    1 recensioni
Dopo aver eliminato Asgore e Flowey, Frisk è riuscito a superare la barriera e presumibilmente a tornare a casa, mentre le sei anime umane raccolte dal re defunto sono scomparse. Da allora regna l'Imperatrice Undyne, che come primo provvedimento ha indetto la caccia agli umani, volendo vendicare il re e la regina uccisi da Frisk, dopo aver giurato vendetta contro questo umano. Ma da allora sono passati molti anni, l'Underground è stato militarizzato, ormai l'uomo non ne sa più nulla.
Ma se una ragazzina cadesse nuovamente nelle Rovine? Quale storia si genererebbe? Cos'è cambiato intanto nel mondo dei mostri?... Scopriamolo insieme.
Genere: Fantasy, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Chara, Nuovo personaggio, Sans, Un po' tutti, Undyne
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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~ Capitolo II-2 ~ A Great Show! ~


-La trama di quella recita fu communicata al pubblico tramite un monologo della protagonista stessa, l'eroina Neme: nello scontro precedente era riuscita a cacciare il malvagio Mio, che però da allora non si era fatto più vedere. Gli era successo qualcosa? Cosa sarebbe accaduto ora? La tigre schioccò le dita, assieme al suono che si propagandava per l'aria anche un pizzico di polverina magica. Ne conseguì una mutazione completa del palco e del sipario, che si trasformò in una semplice via cittadina, con come sfondo le facciate di alcune case, al posto del sipario. Era il segnale, Pleya uscì e si ritrovò dinnanzi al pubblico che la applaudiva, affiancata dalla figura semi-trasparente e fluttante di Chara, la quale incrociò le braccia sorridendo.
«Soddisfatta immagino, e ora?» Sussurrò la bambina al suo orecchio, per poi sparire anche dalla sua vista, mentre l'eroina della scena parlava ad alta voce.
«E tu? Chi saresti?»
«Mhpf, sono una compagna di Mio, sembra che questa volta toccherà a me farvi soffrire, mostro!» Detto con la solita maglia a righe bianche e rosse forse stonava un po', ma la biondina sguainò il macete con un ampio gesto teatrale e lo puntò contro l'avversaria, sogghignando più malvagiamente che riusciva. «Tu sarai la prima, Neme! Mi hanno già parlato di te, dovresti essere piuttosto forte, preparati a mangiare la tua stessa polvere!»
«... E' una battuta? Davvero? Sono pronta, umana!» Le due si fissarono negli occhi per un po', rimanendo in silenzio. Neme sembrava più aggressiva, ma la ragazzina aveva avuto da lei qualche istruzione. Gli occhi del mostro si illuminarono di arancione all'improvviso, creando una strana sensazione all'interno di Pleya, le pareva di essere legata strettamente all'altra, come se un qualcosa si fosse creato tra loro. Il segnale, eccolo!

[[ Neme ha utilizzato SOULS Harmony ]]

La tigre afferrò da sotto il mantello alcune di stelle di carta, per poi scagliarle contro l'umana con una certa forza. Quelle strane armi cominciarono a ruotare piuttosto velocemente, dando a Pleya una certa sensazione di pericolo. Eppure, cosa strana, alla ragazzina sembrava comprensibilissimo il loro moto. Mosse l'arma, colpendo nei pochi secondi seguenti gli attacchi e deviandoli, uno fu addirittura tagliato a metà. 
«Non è nulla di che, ah!» Esclamò la bionda, cominciando correre verso il mostro. Ancora una volta fu bersagliata da stelle di carta, ma Pleya rotolò di lato, fermandosi e rialzandosi subito grazie alla mano sinistra utilizzata come perno, per poi gettarsi addosso alla tigre. "Nel caso la colpissi posso sempre resettare, giusto?" Fu un pensiero che le passò in testa per un secondo, dato che Chara rispose affermativamente. Il macete tracciò un'arco rosso nell'aria, incontrando però lungo il corso di questo solamente qualche capello nero da tagliare. Neme aveva evitato il colpo all'ultimo, indietreggiando sia con la testa che con le spalle, ma tenendosi stretta col bacino. Pleya si sentì il seno sfiorato dalla mano sinistra della creatura, poco prima di venir scagliata leggermente via. Presto però si ritrovò in piedi, non era stato un attacco particolarmente potente... Oppure era lo stesso che il congegno del Professor Sadd contrastava? Possibile. L'umana indietreggiò, sorridendo mentre partiva un applauso. Stava per cominciare il secondo round.
«Vediamo come te la cavi con questi!» Altre stelle di carta, ma questa volta furono lanciate con un effetto particolare: avanzando nella traiettoria contro Pleya, il loro numero sembrava moltiplicarsi, diventando un attacco abbastanza pericoloso, se non fosse stato per qualcosa che la biondina aveva imparato da poco. Indietreggiò con la mano reggente il macete, che venne avvolto all'improvviso da un'aura di colore rosso scuro, ribollente come delle fiamme, per poi attaccare l'aria con l'arma. Il rosso si sparse in avanti come un raggio laser abbastanza spesso, per poi esplodere al livello degli shuriken di carta, polverizzandoli nella nube di fumo che ne derivò.

«Wow, questa volta è su un altro livello!...»
Voci del genere cominciarono a circolare tra i presenti, emozionatissimi. Nessuno dubitava di quel mostro, fatta eccezione per... Beh, uno scheletro di nostra che stava dormendo in piedi, aprendo ogni tanto l'orbita destra per guardare lo spettacolo.

Neme ne sbucò in corsa dal fumo, con in mano un coltello con cui tentò di colpire l'umana. Ella però schivò, per poi attaccare a propria volta. Cominciò così una danza piuttosto in sincronia, i colpi andavano e venivano ma si limitavano ad intercettarsi o ad andare a vuoto. Perchè la biondina non riusciva a colpirla? Impossibile, era quasi frustrante.
«Ho notato un sottilissimo filo arancione, praticamente inesistente, che collega le vostre ANIME. Sembra che questa tipa possieda un'Abilità speciale.» La voce improvvisa di Chara invase la mente di Pleya, distraendola. L'arma di Neme le tagliò appena la guancia, facendola sanguinare, creando nella tigre un attimo di confusione, ma ella si riprese subito, ci era abituata dopotutto: spiccò un salto indietro per indietreggiare, per poi gettare il coltello e puntarle contro un dito. 
«E' ora del mio SPECIAL ATTACK. Preparati alla fine!» Era il segnale, ora avrebbe dovuto evitare un paio di attacchi, per poi sparire mentre subiva il suo attacco finale, con una specie di teletrasporto. 
L'umana strinse i denti, facendo un passo indietro, spaventata ma agguerrita. «Ma che cavolo..!»
La tigre congiunse le mani, cominciando ad emanare un'aura arancione piuttosto minacciosa. Il pubblico fremeva, non vedeva l'ora di vedere proprio quello. Tante spade in verticale cominciarono a volare contro l'umana frontalmente, mentre attorno venivano evocate arie spade volanti, andando a formarle attorno una forma sferica piuttosto estesa. "Wow, questo sembra complesso..." In realtà fu semplice, anche se la velocità degli attacchi era alta. Evitò ogni lama spostandosi, ma senza avanzare verso Neme, la cui figura si era fatta più scura fatta eccezione per l'aura e gli occhi aranci. «Attenta, ora dall'alto!» Anche il prossimo pattern di attacchi, una sequenza di spade dall'alto una dopo l'altra, fu schivato con successo.
«E' finita, AAAAH!» Neme cominciò a ringhiare. Aprì la mano sinistra, mostrando di avere un cuore di colore rosso scuro nella zampa, per poi stringere il pugno, disintegrando l'anima con una fiamma aranciastra che avvolse la mano chiusa. Le varie spade che componevano l'orbita sferica cominciarono a piovere su Pleya da ogni direzione, quasi in contemporanea, sollevando un polverone che nascose il teletrasporto. Fu un successo, Pleya non si sarebbe mai aspettata di ricevere così tanti ringraziamenti o acclamazioni... Certo, anche se erano state dirette a "Mio", in realtà.



«SEI STATA FANTASTICA, HUMAN! MI HAI PURE LASCIATO DEGLI SPAGHETTI!»
«Oh... Grazie.» La biondina sorrise, seduta tra i due schelebros. Sans sonnecchiava, stravaccato alla sua sinistra.
«proprio fanta-stica, ma io preferisco il ketchup. perchè non me ne porti un po'?»
«OH, SANS!»
«Non fa nulla, glielo porto.» La ragazzina rise, andando in cucina per prendere una confezione di ketchup, mentre lo scheletro più alto riprendeva a parlare.
«HO SISTEMATO TUTTO CON S-39, PUOI ENTRARE ED USCIRE DALLE ROVINE COME VUOI ORA. OH, E IO, IL GRANDE PAPYRUS, TI INSEGNERO' ANCHE AD UTILIZZARE IL TELETRASPORTO!»
«Volentieri, ma Neme mi ha chiesto di raggiungerla, prima.» Fu la risposta della biondina, mentre tornava indietro per mettere nella mano ossuta dello scheletro più basso ciò che aveva chiesto.
   
 
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