Ninja Gaiden
Capitolo1: La festa d’addio
È il tramonto al villaggio della foglia. Sulle teste dei Kage si trovano seduti
due uomini. Sono giovani. Non avranno più di ventiquattro anni ciascuno. Uno è
un biondo molto alto, con splendidi occhi azzurri, un viso da modello, e delle
strane vibrisse sulle guance. Il secondo è un moro, altrettanto alto,
altrettanto bello, e con occhi neri lucenti. Hanno in mano una lattina di birra
ciascuno, fanno una sorta di cin-cin e deglutiscono. Fissano il villaggio della
foglia con aria assorta, poi il moro parla.
- Allora è domani…
- Si…
- Come ti senti?
- Peggio di quando ho affrontato quel cerbero sette anni fa.
- Ti capisco. È una cosa seria. Non va presa alla leggera.
- Per questo volevo passare un poco di tempo da solo con te. Per confidarmi e
scaricare un poco di tensione.
- Non penso che alla festa di addio avrai molte occasioni.
- Già. Tutti a consigliarmi, a rassicurarmi…
- C’è solo una cosa che non capisco. Perché hai scelto me per passare questi
ultimi momenti? Non sono certo il migliore a rassicurare.
- Ovvio, no?
- Ovvio?
- Sei il mio migliore amico.
Il ragazzo biondo mette le mani dietro la testa e si stende di schiena sulla
fronte del quarto Hokage, fissando il cielo color arancio, che stava andando
ormai ad annerirsi.
- … Naruto.
- Dimmi, Sasuke.
- Promettimi che ci sfideremo ancora.
- …
- …
- Certo.
Sasuke si alza in piedi, e altrettanto fa Naruto, con un salto in avanti.
- Naruto, è meglio andare. Ci aspettano.
- Hai ragione. Basta con i pensieri nostalgici. È la mia festa, e se manco io…
I due ninja saltano dalla fronte del quarto Hokage, e continuano a ridiscendere
dal monte, per poi incamminarsi verso l’accademia ninja, che è completamente
buia.
- Perché vuoi passare dall’accademia?
- È qui che è iniziato tutto, no? Voglio dargli un occhiata.
I ragazzi entrano nell’accademia, credendola buia e deserta. Buia lo è, ma solo
per pochi istanti. Deserta non lo è mai stata. Appena i due varcano il portone
vengono sommersi da un mare di coriandoli e stelle filanti, lanciati da un
gruppo di persone che gridano…
- Sorpresa!!!
- Ma che…
- Ci mancava la festa a sorpresa!
Naruto scosta le stelle filanti, e riconosce le persone che lo hanno accolto in
maniera così festosa. C’è il maestro Kakashi, identico a come è sempre stato, e
un altrettanto identico maestro Gai. Poi c’è un ragazzo con la stessa
pettinatura a caschetto del maestro Gai, ma più giovane in viso,e vestito con
una calzamaglia di colore diverso, blu, e porta il coprifronte come una cintura.
Poi un ragazzo con lunghissimi capelli neri, vestito con un kimono bianco, lungo
fino ai piedi, con gli occhi completamente bianchi. Un altro porta gli orecchini
e i capelli raccolti in un ciuffo che mira verso l’alto, vestito con dei
pantaloni corti e uno smaniato color bianco, coi bordi neri. Porta il
coprifronte sul braccio. C’è un altro ragazzo con due tatuaggi in faccia rossi,
con i capelli spettinati, con un vestito pieno di strappi e un cane bianco, di
stazza media, che lo accompagna. E infine un ragazzo un poco soprappeso, che
divora avidamente un sacchetto di patatine, sporcandosi il kimono verde che
porta.
- Come facevate a sapere che saremmo passati per di qua?
- Voi siete due nostalgici.
- Ed eravamo sicuri che sareste passati di qua per un ultima visita a queste
quattro mura.
- E pensare che hai l’appellativo di ninja più imprevedibile…
- Lee, Shikamaru, Neji, Kiba, Choji… E Shino?
- Doveva sbrigare alcune faccende. Ma sarà qui domani per augurarti buona
fortuna, così come Gaara e suo fratello.
- Ok… Adesso vediamo di far fruttare questa festa. Dove sono le cibarie?
- Choji, pensi sempre a quello?
La festa continua tra cibo e musica, in allegria. Lee inventa un gioco: una
prova di forza fisica e mentale. Ogni persona ha un vassoio di Natto davanti: il
primo che li finisce vince. Neji rinuncia alla sfida, così come il maestro
Kakashi e Sasuke. La sfida viene vinta da Choji, con Kiba secondo perché si fa
aiutare da Akamaru. Naruto non mangia quasi niente. Mentre Lee si esibisce in
alcuni passi di Break-Dance, Neji piglia un attimo in disparte Naruto e lo porta
in un aula.
- Sei sicuro di quello che stai per fare, Naruto?
- Si. Oramai ho deciso.
- Senti, io non voglio darti nessun consiglio, ma solo un avvertimento.
- Non preoccuparti. Hinata è tua cugina, lo so, ed è giusto che ti preoccupi dei
suoi sentimenti. Le starò sempre vicino, ovunque mi trovi, qualunque cosa stia
facendo.
- … Questo volevo sentire. Ora, quest’altro è un suggerimento.
Neji mette una mano sulla spalla di Naruto, lo fissa e gli sussurra qualcosa
nell’orecchio. Naruto arrossisce e sussulta.
- … e giuro che t’ammazzo.
- Non lo farei mai.
- Bene. Ora torniamo di là.
Lo spettacolo è di sfacelo. Il maestro Gai aveva sfidato Kakashi a chi beve di
più, e ubriacatisi entrambi avevano distrutto tutto, e si erano quindi
addormentati.
- Ma guarda questi ubriaconi…
- Suggerisco di riportarli a casa. Sono quasi le tre, e dobbiamo alzarci tutti
presto.
- Vero.
Lo strano gruppo esce dall’accademia, e prendono ognuno strade diverse.
- Buonanotte.
- ‘Notte.
- Sogni d’oro.
- A domani.
- Huoss!
- Yaaawn!
- Appuntamento alle 09:30, ricordate!
Sasuke e Naruto si incamminano insieme verso casa loro. Si. I due abitano
assieme. In casa ci sono i bagagli di Naruto vicino alla porta, segno di una
partenza imminente.
- Da domani questo appartamento perderà un inquilino.
- Sembra che per te sia quasi una liberazione, “Sasukuccio”.
- NON-CHIAMARMI-COSI’. Sakura ha inventato quel nomignolo, e non mi piace.
- A proposito, ci sarà anche lei domani, vero?
- Certo.
- Sicuro?
- Ma chi vuoi che manchi al tuo matrimonio?!
By Meinos Kaen Continua…