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Autore: Venusienne    07/06/2017    0 recensioni
Astrie non si era mai considerata affidabile come persona, ma Silente non era dello stesso avviso — per questo motivo decide di chiederle di andare nel 1944, per farle fermare Tom Riddle. Non era di certo una impresa facile, ma nonostante ciò la Corvonero si ritroverà a passare un intero anno in un mondo con una mentalità completamente diversa, con l'intento di fermare colui che diventerà il Signore Oscuro.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom O. Riddle, Tom Riddle/Voldermort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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                          1 settembre 1997, Hogwarts.

Poteva sentire il rumore del suo battito cardiaco così bene da farle tremare l'intero corpo.
Poteva sentire l'angoscia che la stava divorando, scaltra, come se fosse caduta in un infinito buco nero.
Eppure era lì.
Respirava.
Poteva sbattere le ciglia, poteva muovere le dita delle sue mani e poteva sentire l'aria scompigliarle i lunghi capelli biondi.
Eppure le sembrava di morire.
Un singhiozzo proveniente dalle sue labbra andò a spezzare il silenzio che si era venuto a creare nella sua stanza ad Hogwarts. Era pronta a compiere un simile passo? No. Era pronta ad andarsene per chissà quanto tempo? Nemmeno. Ma lo aveva promesso a Silente stesso, e ora lui non c'era più. Se n'era andato, come se ne stavano andando tutti — pian piano, senza nemmeno il tempo di dire addio. Ma ad un avada kedavra, come puoi scappare?
Un altro singhiozzo andò a rompere quel silenzio opprimente.

                          28 settembre 1996, Hogwarts.

Astrie si stava dirigendo verso la torre della sua casata; era stanca e il mal di testa che la perseguitava da tutto il giorno non le aveva dato un minimo di tregua. L'unica cosa che riusciva in quel momento a darle un po' di pace era l'idea di buttarsi a letto e mettersi sotto le morbide coperte in seta blu. I corridoio di Hogwarts erano deserti, e considerando che erano solo le cinque del pomeriggio la cosa la sorprese; da quando si era venuto a sapere che Voldemort era tornato, tutti sembravano più cupi, più silenziosi, più... spaventati. E come biasimarli, si chiese Astrie più volte. Lei stessa era terrorizzata da quella situazione surreale, dall'imminente arrivo di una forza così oscura e pericolosa che era pronta a distruggere tutto ciò in cui lei credeva. In cui tutti credevano. 
I suoi infiniti pensieri vennero interrotti da un suono che lei conosceva bene, e così alzò lo sguardo: Albus Silente la stava osservado. Si schiarì la gola, il mago, e dopodiché con un caldo sorriso le andò incontro. « Ah, Astrie! » la salutò lui, affiancandola e seguendo il suo passo « ti stavo proprio venendo a cercare. » Fu in quel momento che la giovane strega si bloccò, per poi focalizzare tutta la sua attenzione sul preside. « Buonasera, professore » ricambiò, cercando di rispondere anche al sorriso, ma fallendo miseramente. Non riusciva più ad apparire gioiosa nemmeno per finzione, e lei era sempre stata un'ottima attrice, a detta dello stesso Silente. « Ho fatto qualcosa di male? » domandò subito dopo, riferendosi al perché proprio lui la stava cercando. Una leggera risata fuoriuscì dalle labbra dell'anziano mago, che subito dopo appoggiò una mano sulla spalla della ragazza. « Mannò, cara. Avrei solo bisogno di scambiare due chiacchiere con te. Potresti raggiungermi nel mio ufficio, prima della cena? » e con un cenno se ne andò, proprio come era arrivato. Astrie scrollò le spalle con un rapido gesto e, con un'espressione confusa, raggiunse la sala comune Corvonero.
Due ore più tardi, la De Roux si ritrovò seduta su una morbida sedia ricoperta di velluto rosso, dinanzi alla scrivania del preside Silente. Astrie era sempre stata una persona riflessiva, pensava senza mai fermarsi, e questo forse era uno dei suoi più grandi difetti. Non riusciva a capire per quale assurdo motivo Silente volesse vederla, considerando che non aveva fatto nulla di male tanto da attirare l'attenzione del preside stesso. Era venuta dunque a diverse opzioni, ma nessuna sembrava abbastanza convincente e sensata. 
« ...Direi che possiamo direttamente passare i convenevoli, Astrie. Quello che sto per chiederti è tanto, così tanto che ci ho pensato a lungo, ma credo sia la scelta più giusta da fare » cominciò così il preside e professore di Hogwarts; Astrie, con un sopracciglio inarcato, rimase in silenzio ad ascoltare le sue parole. « Ne ho discusso solo con Severus a riguardo. Vorremmo che tu andassi nel 1944. » 

                          1 settembre 1997, Hogwarts.

Con le mani che le tremavano e le lacrime che scendevano spietate, Astrie afferrò con delicatezza il ciondolo che portava al collo.  
Con un rapido scatto, fece girare la piccola clessidra color argento.

                          1 settembre 1994, Hogwarts.
  
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