Buonasera!
Questa è la mia primissima ff, scritta di getto (..e si vede, lo so!!) sull'adorabile coppia composta da Zoro e Robin, che adoro alla follia..
Ho tentato di mantenere i personaggi fedeli all'opera originale, anche se mi rendo conto che non ci sia più di tanta narrazione introspettiva.
Spero mi perdoniate, e che la troviate in ogni caso di Vs gradimento.


Un soffio di vento può produrre diversi effetti: può far agitare dei lunghi, lucidi e morbidi capelli neri sotto il suo tocco, e può destare un pigro spadaccino dal suo sonno ristoratore.
Una volta aperto l’unico occhio, in maniera piuttosto pigra si guarda in giro.
Il suo sbadiglio si blocca nel momento stesso in cui la vede: è seduta ad un tavolino, nelle rosee e curate mani un libro, il suo solito compagno di mille pomeriggi oziosi.
Ha un’aurea quasi mistica lei, con quella pelle diafana nonostante le mille avventure sotto il sole, i lunghi capelli corvini che si lasciano accarezzare da quell’alito di aria quasi ad arte, gli occhi azzurri e luminosi concentrati nella lettura.. per lui è una visione che addolcisce gli occhi, che lo riconcilia con il mondo e con la sua attitudine battagliera, che quieta i suoi mostri interiori.
Si blocca a fissarla, con uno sguardo talmente profondo che quasi va a “bussare” delicatamente alle spalle di lei, che alza il viso, piantando gli occhi cristallini sul viso passionale, selvaggio e duro di lui.
Si fissano per qualche secondo, non un tempo infinito, che però a loro sembra essere un’eternità;
senza proferire alcuna parola, perché non ce n’è bisogno: lo schianto di mille onde passa attraverso quegli occhi, insieme alla potenza del fulmine ed inspiegabilmente, al calore del fuoco.
Non hanno bisogno di parlare, di raccontare, o di inventare: loro si capiscono così, e non c’è intesa migliore.
Mantenendo gli occhi cerulei puntati su quell’unico occhio nero che la fissa, lei si si ravviva il manto di capelli sulle sue spalle, indietreggia sulla sedia e si alza sulle lunghissime gambe.
Si avvicina con passo lento e suadente a lui, aggiungendo alla sua solita grazia e compostezza un ghigno malizioso, mentre nei suoi occhi brilla una scintilla, rimasta spenta per troppo tempo.
“Buongiorno spadaccino, ben svegliato…”
È un sussurro quasi impercettibile dall’esterno, che solletica leggermente l’orecchio di lui, l’unico testimone di quel normalissimo ma privato saluto giunto così inatteso ed insperato..
Lei lo guarda, la luce nei suoi occhi si fa sempre più brillante.
Lui ne segue il bagliore, finché questo si avvicina sempre più al suo viso, accompagnato da uno strano sorriso, una piega che sembra sussurrare mille propositi ed altrettante promesse.
Un tocco leggerissimo sulle labbra, mentre il vento continua a soffiare sui loro corpi bloccati, quasi inanimati dalla forza sprigionata da quel bacio che va man mano aumentando di passione.
“Questo è il miglior risveglio che ci possa essere..”
L’unica frase che lo spadaccino riesce ad articolare, perdendosi poi in quel bacio e negli occhi azzurri come il mare che, è una certezza, sempre navigheranno insieme.