Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: Chupacabra19    12/06/2017    1 recensioni
La mia vita era stata stravolta, così senza preavviso.
E non era stata la guerra, ma un solo uomo.
Sherlock Holmes.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Memoria 2 : Richiamo

Magico strumento il violino.
Qualche corda, uno scheletro in legno, ed ecco la chiave per un'altra dimensione. Il suono limpido, dolce e malinconico.
Una ballata in punta di piedi, delicata e intima.
Sherlock era solito non abbassare mai le proprie difese, quelle alte mura in filo spinato, ma aveva un debole, un piccolo vizio passionale. 
Suonare era un'azione spontanea per egli, anzi, quasi una necessità vitale. 
Quelle note lo trasportavano lontano, al di fuori del proprio palazzo mentale, al di là di qualsiasi confine. Pace sublime, quiete rampicante. 
Era un richiamo al quale non poteva sfuggire. Il suo animo apparteneva a quello strumento, persino il suo corpo lo sapeva, tanto che le dita si intrecciavano nelle curve sinuose di quell'arco in abete rosso, fondendosi in un'unica essenza.
Quando si sentiva particolarmente ispirato, o era dell'umore adatto, Sherlock abbandonava gli spartiti già impostati, le memorie ed opere di Bach, liberandosi in composizioni completamente personali, frammentando in esse parti di sé.
Era una sorta di momento catartico, di liberazione totale.
Ma non era il solo a godere di quelle vibranti note.
John osservava quella melodia sprigionarsi in ogni angolo dell'appartamento, fino a raggiungerlo nella propria camera da letto, strusciando lungo il pavimento in legno della stanza. Se per Sherlock rappresentava uno sfogo, un angolo del proprio cuore sconosciuto ad estranei e conoscenti, per John incarnava l'accesso stesso. Più Sherlock pizzicava quelle corde e più John avanzava lungo il corridoio. Più Sherlock si lasciava cullare da quel ritmo rassicurante e più John si addentrava nei rovi del suo animo.
D'improvviso, il silenzio tuonò. 
Entrambi, immobili come felini allertati dal pericolo, si scrutavano senza proferire parola, in certi su cosa dire, ancora frastornati dall'atmosfera idilliaca che si era creata.

-Non far caso a me, Sherlock. Continua pure.

L'archetto rimase sospeso in aria, a qualche centimetro dal violino.

-Ti ho svegliato. - sottolineò Holmes.

-Non stavo dormendo. Quindi puoi riprendere.

John si accomodò sulla propria poltrona, sprofondando nel comfort di quella e dei pantaloni del pigiama.

-A giudicare dalle occhiaie, non dormi da parecchio. Ed io non sono d'aiuto se mi diletto a quest'ora del matt..-

-Non ha importanza. - interruppe Watson in un sibilo - Suona, Sherlock. Fallo per me.

Per te.

Uno sguardo taciuto e la melodia riprese a danzare in Baker Street.



Angolino
Come avrete immaginato, sarà una raccolta strampalata di parentesi mancanti fra Sherlock e John.
Probabilmente risulterà caotica all'inizio, ma spero di darle un senso. 
Ad ogni modo, grazie per essere passati <3

 

  
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