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Autore: Dragonlips    13/06/2017    3 recensioni
Un piccolo Law smarrito tra la neve dell'isola di Swallow, e una figura di una persona a lui molto cara, e da noi molto amata, fa la sua comparsa...
Piccola one-shot ispirata alla bellissima poesia "Amore e Morte" del grande poeta italiano Giacomo Leopardi e alla frase del grande commediografo greco Menandro. Un inno alla vita e alla memoria di tutte le persone a noi care, che purtroppo non ci sono più, ma che vivranno sempre, in un modo o nell'altro, dentro di noi. Buona Lettura!
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Corazòn, Trafalgar Law
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morte ingenerò la sorte-

da “Amore e Morte” di Giacomo Leopardi.

 

 

Trafalgar Law era da solo, fuori, senza una casa e tutto tremante, vittima del freddo e del buio, le sue mani tremavano così tanto da sembrare di vibrare e delle calde lacrime bagnavano il volto diafano del bambino della Città Bianca, e fluivano come un fiume in piena. Il bambino di Flevance stava cercando di dormire, ma sia le lacrime, sia i candidi fiocchi di neve che si depositavano sul terreno e sul suo viso gli impedivano di cadere tra le braccia di Morfeo. Anche quella tragica sera nevicava, quella sera in cui la persona che il bambino della Città Bianca amò più di ogni altra cosa al mondo, spirò l'anima. Non a caso, lui, Trafalgar D. Water Law, decise di rimanere proprio lì, sull'isola di Swallow, dove era stato commesso l'omicidio, per mano del Demone Celeste Doflamingo, della persona che, sacrificandosi, salvò Law dalla morte e gli diede un nuovo spiraglio di vita: Donquijote Rocinante, alias Corazòn, fratello minore di Donquijote Doflamingo.

A Trafalgar Law quei fiocchi di neve facevano ricordare il viso d'angelo di quell'uomo, il suo sorriso splendido, la sua pelle diafana che fu poi, cosparsa di sangue rosso pur di proteggerlo dalla follia del fratello, pur di farlo guarire da quella mortale malattia. Le lacrime continuavano a fluire veloci, e andavano a rigare quelle che erano le scure occhiaie di Law, di quel bambino smarrito che ora stava per cadere tra le braccia di Morfeo.

 

 

-Law! Ehi Law!-

-Mmhh…chi è che mi chiama nel sonno?- Il bambino di Flevance si strofinò gli occhi, e gli parve di vedere una figura familiare, un uomo altissimo e biondo che gli sorrideva con una bocca fin troppo larga.

-Non solo la sagoma, ma anche la voce mi è familiare...può darsi che sia Cora-san? No, impossibile. La vita non è una favola, e Cora-san è morto.- si chiese e poi si rispose il bambino di Flevance.

-Sei sempre il solito!- gli disse l'uomo alto avvicinandosi a lui con un sorriso e dando una pacca al tipico cappello del bambino.

-Cora-san!!! Sei proprio tu!!!- il bambino per poco non urlò dalla gioia, e delle lacrime di commozione iniziarono a formarsi nei suoi occhi grigi per poi scendere fino alle bianche guance.

-Non posso proprio crederci Cora-san!!! Allora sei vivo!!!- continuò ad esclamare il bambino colmo di gioia.

-Purtroppo no, sono morto Law. E tutto questo è solo un sogno, quando ti risveglierai non ti rimarrà che un candido ricordo di tutto ciò.- disse Corazòn con un velo di malinconia.

Law, dopo tale affermazione, non riuscì più a trattenere le lacrime, che iniziarono a fluire all'impazzata come gocce di pioggia in una tempesta; e sta volta le lacrime non erano di commozione, ma di disperazione.

-Ehi Law! Cosa ti ho insegnato?! Hai già forse dimenticato tutti i miei insegnamenti???- lo rimproverò Corazòn.

-Certo che no! Come potrei mai dimenticarli Cora-san!- rispose Law.

-E allora perché stai piangendo??? Ti ho sempre detto che non devi mai piangere, ma devi sempre affrontare tutto con il sorriso; anche le situazioni più disperate in cui non vedi nessuna via d'uscita vengono affrontate sorridendo. Ti sei dimenticato che io sono morto col sorriso sulle labbra? In questo modo sarei stato ricordato sempre col sorriso sul volto e avrei trasmesso questo sorriso e questa voglia di vivere anche a te!- lo rimproverò ancora Corazòn.

-Mi dispiace Cora-san, io non volevo...è solo che...da quando sei andato via anche tu, non trovo nessun motivo per sorridere, tu eri il mio unico spiraglio di vita e di felicità, ma adesso che non ci sei neanche tu sono completamente solo...dunque, che senso ha sorridere?! Che senso ha vivere?!- esclamò Law tra i singhiozzi in un mare di lacrime.

-No! Ma questo non devi mai dirlo! C'è sempre un'ottima ragione per vivere! Vivere è sempre meglio che morire! Ricordalo piccolo Law! Perchè finché si vive c'è speranza! Quindi perché non continuare a sperare che un giorno là fuori, nel mondo,ci siano tante altre persone disposte a proteggerti, e a fare di tutto per te pur di vederti sorridere?! Incontrerai un bel po' di gente che farebbe di tutto per te! Fidati figlio mio!- gli disse Corazòn con un'enorme sorriso a 32 denti e con la mano che al suo solito faceva il segno della pace, in maniera scherzosa.

Law emise un sospiro:-Cora-san, mi piacerebbe poterti credere e poterti dare ragione, ma tutto questo è un'utopia! Capisci che il mondo è fatto soltanto di gente malvagia, che farebbe di tutto, di gente che userebbe perfino le tattiche più sporche e meschine pur di arrivare al proprio obiettivo? Prendi come esempio la mia vita Cora-san! Prima ho conosciuto la malvagità e la meschinità del Governo e della Marina, poi la crudeltà e l'avarizia della Donquijote Family! La storia della mia vita è tutta dipinta di nero ed è stata scalfita solo da gente crudele ed egoista! Posso mai credere che al mondo ci siano altre persone nobili d'animo oltre te?!- esclamò Law.

-Non provare a dirmi che io sono stata l'unica persona buona che hai conosciuto in tutta la tua vita Law! Tu sei il figlio di un medico molto rispettato a Flevance, dunque, immagino che anche la tua famiglia era nobile d'animo, figlio mio!- esclamò Rocinante sempre con un sorriso.

-Sai, una volta anche una sorella della Chiesa di Flevance, morta anch'essa nella terribile tragedia che infestò la città, mi disse le tue stesse parole; mi disse che non bisogna mai disperarsi in questo mondo, poiché ci sarà sempre qualcuno disposto a dare una mano d'aiuto…- disse con un filo di voce Law.

-Ecco! Vedi! Quella sorella aveva proprio ragione! Adesso non ti trattiene più nessuno Law! Prendi in mano la tua vita e vivi col sorriso sulle labbra!- disse ridendo Corazòn.

Law in quel momento trattenne le lacrime, perché sapeva benissimo quanto il suo Cora-san odiava vederlo piangere, e con voce tremolante gli disse:-Grazie per i tuoi insegnamenti! Grazie per i tuoi insegnamenti e per la vita che mi hai concesso papà! Perchè te ne sei andato...perchè la vita è così ingiusta...è tutto così buio da quando non ci sei più tu...come dovrò fare senza i tuoi insegnamenti,senza i tuoi sorrisi e senza le tue lezioni di vita...da quando sei andato via...io quasi non esisto veramente più.-

-Ma io non me ne sono andato via! Io ci sarò sempre per te! Tutte le volte che ne avrai bisogno! Io vivo in te Law! Ogni volta che ti sentirai triste o solo, cercami nel tuo cuore e io sarò lì. Io vivo in te. E ti dirò di più: sono anche immortale!- disse Rocinante sorridendo e facendo l'occhiolino.

-In che senso immortale?- gli chiese Law.

-Sai Law, nessuna persona muore realmente se vive nel ricordo di chi la ama. Il sonno eterno della morte, diventa più dolce se si è pensati e se si è ricordati dalle persone amate. Ed io,grazie al tuo ricordo sono diventato immortale. Il tempo passa in fretta figlio mio, ma nessuno e dico nessuno, né la morte né tanto meno il reo tempo potranno spezzare il ricordo di una persona amata. Sii sempre forte figlio mio: io sarò sempre con te; perché il tempo passa ma il nostro legame non passerà mai! E adesso fammi un bel sorriso degno di una persona forte come te!- Rocinante spalancò la sua bocca in un sorriso e Law abbracciò sorridendo quell'altissimo uomo dal grande cuore; il bambino lo strinse a sé, non lo avrebbe voluto lasciare andare mai più, e avrebbe voluto anche piangere in quel momento, ma sapeva benissimo che questo era un addio che il suo Cora-san era venuto a dargli, e in un momento del genere non voleva lasciarlo proprio in lacrime, poiché quell'uomo alto, biondo e sempre sorridente non sarebbe stato felice di salutarlo in lacrime.

Proprio nel momento in cui Law lo abbracciò tutto si dissolse, tutto il sogno svanì nel nulla e si ritornò nella realtà, nella tragica realtà; ma adesso Law era meno fragile e aveva imparato una lezione: perché quel bambino che nella sua vita aveva soltanto sofferto, quel bambino che aveva smarrito la retta via, adesso aveva imparato a sorridere anche nei momenti più bui. Con un sorriso Law gettò uno sguardo al cielo, che improvvisamente era ritornato sereno, e disse:-Sicuramente sarai stato tu che mi guardi e mi proteggi da lassù a far rischiarire tutto il cielo, adesso sorrido nonostante tutto Cora-san, mi chiedo se saresti fiero di me, se fossi ancora vivo. Il tuo tempo qui è finito, ma il tuo amore non svanirà mai papà!-

 

Buonasera a te che stai leggendo, spero lascerai anche una piccola recensione o una piccola critica su questo dialogo pensato sul momento tra Law e il mio amato Corazòn. Da tantissimo tempo non scrivevo su EFP ma dopo questa pausa ritorno, e come sempre ringrazio chi recensisce, chi inserisce le mie storie tra le preferite, tra le seguite, tra le ricordate e anche a chi legge soltanto. Inizialmente ero molto indecisa su come intitolare la storia: avevo pensato qualcosa tipo “Riflessioni e dialoghi tra padre e figlio sotto la neve”, oppure qualcosa di più strappalacrime come:”Io vivo in te”; ma poi, mi sono buttata sul sicuro, e ho scelto come titolo la bellissima frase di Menandro, che secondo me, rispecchia tantissimo il significato della mia storia. Che dire, mi aspetto delle critiche e delle recensioni da voi, che sono fondamentali per me, e inoltre, volevo specificare, che per sicurezza, ho messo l'avvertimento OCC, nel caso i personaggi vi possano apparire un po' stravolti, anche se a me non sembra. C'è anche un'importante dedica che vorrei fare: volevo dedicare questa storia a mio nonno, anche lui come Corazòn, mi ha lasciato prima di andarsene un grande insegnamento: quello di sorridere sempre nonostante tutto sembra crollarci addosso. In realtà, in questa storia, i personaggi di Law e Corazòn assumono quasi un significato simbolico: questa one-shot è dedicata a tutte le persone che non ci sono più; ma che, in un modo o nell'altro, vivranno sempre dentro di noi.

 

Mac99

   
 
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