Ringrazio
anche solo chi legge.
Scritta
sentendo: Nightcore Suicide.
Cap.19
La
morte di Frollo
Un
fulmine
solcò il cielo e illuminò la stanza della
catapecchia di luce azzurra.
“Che
succede?” domandò Amaterasu, svegliandosi.
“Stavo
legando meglio Frollo” mentì Esmeraldo, cercando
di regolare il battito
cardiaco.
Ci
fu il
rombo di un tuono, Esmeraldo si abbassò nella direzione
delle catene e Frollo
strisciò indietro.
La
porta
cadde a terra con un tonfo e una serie di guardie entrarono.
Esmeraldo
si
mise davanti alle due giovani, con le braccia aperte.
Quasimodo
si
svegliò e sgranò gli occhi, vedendo un gruppo di
guardie accerchiarli con le
lance puntate.
Il
Capitano
delle guardie puntò un pugnale alla gola di Esmeraldo, la
lama brillò.
“Questi
non
ci servono, dobbiamo solo recuperare Frollo”
sibilò. Afferrò Esmeraldo per i
capelli mori, allontanando il coltello e gli tirò un calcio
alle gambe,
facendolo cadere in ginocchio.
“Gli
ordini
sono di ucciderli?” domandò una guardia.
Osservò Quasimodo e rabbrividì.
<
Che
abominio > pensò.
“Lasciateli
stare!” gridò Amaterasu.
Il
capitano
scoppiò a ridere, guardando il giovane in ginocchio e
afferrò la giovane per un
braccio, attirandola a sé.
“Guarda,
guarda. La mia fidanzata. Tu vieni a casa con me” disse. La
baciò con foga.
“Amerebbe
persino un maiale più di te” sibilò
Esmeraldo.
Il
capitano
delle guardie abbatté il pugnale, Frollo si frappose tra
Esmeraldo e
l’aggressore, la lama si conficcò nelle sue carni
con uno schizzo di sangue.
“NOOOO!
PADRONE!” sbraitò Quasimodo.
Esmeraldo
si
mise in ginocchio, tremando e vide Frollo crollargli davanti, lo prese
tra le
braccia.
“Bru-brucerò…
all’inferno… per te” biascicò
quest’ultimo. Un rivolo di sangue gli scivolò
dalle labbra socchiuse.
“Avrei
voluto salvarti” gemette Esmeraldo. Una lacrima gli
rigò il viso, mentre le sue
iridi verde smeraldo diventavano liquide.