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Autore: Seraphine_Lame    14/06/2017    0 recensioni
Violet, Demon e Dylan sono tre fratelli che, a causa della perdita del lavoro della madre saranno costretti a trasferirsi in una nuova città dove accadono spesso strani incidenti. Beacon Hills è apparente una città come tante altre che però in realtà tiene nascosti i segreti di tutti, che misteri celerà stavolta?
Genere: Comico, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Chris Argent, Dr. Alan Deaton, Famiglia Hale, Il branco, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Violet Sì era fatto parecchio tardi, ormai era sicuramente passata la mezzanotte. Rimasi raggomitolata a terra cercando di tenermi calda, insieme al buio era sceso anche il freddo e stavo iniziando a sentirne parecchio, penetrava fin dentro le ossa. Iniziai a sfregare e soffiare sulle mani in cerca di una qualche piccola fonte di calore che riuscisse a non farmi congelare. Ero stanca, il pomeriggio mi aveva stremata ed il freddo stava giocando la sua buona parte nel farmi addormentare. Dalla borsa tirai fuori una sciarpa che stesi a terra per cercare di isolarmi dal freddo umido del terreno, mi ci rannicchiai sopra e nel giro di qualche minuto mi si chiusero letteralmente gli occhi, non avevo più le forze per tenerli aperti e così mi addormentai. Durante la notte iniziai a sentire una fonte di calore che riuscì a farmi distendere leggermente i muscoli che erano rimasti irrigiditi per tutto il tempo cercando di trattenere la tempera stabile, ora che sentivo finalmente un po' di sollievo feci di tutto per cercare di tenere quel calore il più possibile vicino al mio corpo. Il mattino seguente mi svegliai proprio a causa del freddo, incredibile quanto fosse scesa la temperatura in una sola nottata, appena aprii gli occhi mi accorsi che qualcosa non era esattamente al suo posto. Mi misi seduta di scatto e notai piacevolmente di non essere più fuori nel bosco ma bensì in un letto, seppur senza neppure una coperta era stato meglio di niente. Dove sono? Mi guardai intorno strofinandomi gli occhi, avevo riconosciuto il posto dalle pareti scrostate e consumate, ero nel letto a casa di Derek ma lui non era lì. In quel momento ero davvero troppo infreddolita per provare ad andare a cercarlo perciò mi stesi nuovamente nel letto cercando di non spostarmi dalla mia precedente posizione dove si era accumulato un po' di tepore. Prima di richiudere gli occhi vidi la sua sagoma ferma davanti la soglia della stanza. -《Alzati.》 Il suo tono era incredibilmente serio, non capivo proprio perché si stesse comportando in quel modo, prima mi aveva raccolta dal bosco e portata da lui e ora mi voleva fuori dai piedi. Per non parlare della sua reazione esagerata di ieri. 《Muoviti, hai scuola e io ho da fare.》 Mi prese per un braccio e mi strattonò fuori dal letto. -《Mi fai male!》 gracchiai mentre tentavo di dimenarmi, lo guardai cercando di cogliere una qualche espressione che mi facesse capire cosa stava succedendo e invece nulla, il suo sguardo era freddo ed inespressivo. Arrivammo davanti la porta e mi lanciò letteralmente fuori di casa, fortunatamente riuscii a non perdere l'equilibrio e a non cadere. -《Posso sapere qual è il problema?》 -《Ti avevo detto di andare via ieri sera, cosa pensavi di fare rimanendo lì fuori? Volevi per caso impietosirmi per farmi cambiare idea?》 Quelle parole mi trafissero come una punta di lancia, non mi sarei mai aspettata un volta faccia di questo genere da parte sua, ma a volte dimenticavo che lui era il "Grande Derek", quello che può permettersi di fare come vuole perché tanto nessuno gli dirà mai nulla. Io invece qualcosa da dirgli la avevo. -《Sei davvero uno stronzo.》 Dissi guardandolo con aria triste mista a disgusto. Odio le persone che si comportano così, quelle che credono di essere uniche al centro del mondo. Rimasi immobile davanti la porta per qualche secondo e me ne andai senza mai voltarmi, avrei voluto a dire il vero, mi aspettavo un qualche tipo di scusa e invece nulla, il silenzio mi accompagnò finché non misi in moto per andarmene. Ero triste e arrabbiata, non aveva motivo di trattarmi in quel modo e di una cosa poteva essere sicuro, non avevo intenzione di tornare da lui. Derek Quel suo sguardo mi aveva appena fatto a pezzi, ma in fondo era quello che volevo. Non volevo rischiare ancora di ferirla, non volevo che uno dei miei peggiori incubi si ripetesse come con Boyd e come con il mio primo amore. Non so per quale motivo ieri sera non ero riuscito più a controllarmi ma sicuramente avrei fatto di tutto per impedire che succedesse di nuovo, se tra i modi per non farle del male rientrava anche il non poterla più vedere andava bene, sarebbe stato sicuramente più sopportabile del dover rivivere una cosa simile. Era troppo intraprendente, si sarebbe sicuramente fatta del male prima o poi, non volevo essere usato come arma nei suoi confronti, sarei potuto diventare vittima di un alpha solo per poterla colpire e questo non doveva succedere. Rimasi lì sulla porta finché non sentii la moto allontanarsi e prima di rientrare presi una boccata d'aria nella quale era rimasto ancora impregnato il suo odore. Passarono i giorni e di lei non avevo avuto più notizie, avevo smesso di parlare o cercare Scott per evitare di raccontare di questo ad altri, al momento avevo ben altre priorità. Camminando per il bosco, seguendo le tracce di quella lotta avevo scoperto che l'alpha del nuovo branco probabilmente era qualcuno di mia conoscenza, non sapevo ancora chi ma ero intenzionato a scoprirlo presto. Passarono le ore ed io ero rimasto a fissare la finestra per non so quanto tempo. Cosa diavolo stai facendo Derek? Non tornerà indietro dopo un simile trattamento. Cercai di scacciare quei pensieri velocemente dalla mia testa, dovevo fare qualcosa, così presi la mia giacca di pelle e decisi di farmi un giro. C'era un buon odore nel bosco eppure qualcosa mi stava sicuramente sfuggendo, c'era un silenzio surreale e la cosa non mi quadrava molto finché non sentii un forte odore di sangue. Mi voltai di scatto e vidi quello che doveva essere stato un omega; era completamente sventrato dal bacino in giù, qualcosa doveva averlo attaccato, o meglio qualcuno. Non credo fosse stato attaccato per un qualche motivo in particolare, gli omega non sono quasi mai un pericolo, dunque perché? Ad un certo punto sentii uno scricchiolio tra le foglie, cercai di tenere i miei sensi allerta ma non riuscivo a fiutare nessun odore, iniziai a guardarmi intorno tenendomi pronto ad attaccare finché non vidi sbucare tra gli alberi lo stesso alpha di qualche giorno prima, ringhiai e sfoderai gli artigli. Dentro di me sapevo di essermi appena cacciato in un bel guaio visto che io ero solo e lui col suo branco ma la cosa non mi stava scoraggiando, se fossi riuscito a batterlo sarei diventato un alpha. Mi si avventò addosso ed io iniziai a spingerlo lontano da me, quella vicinanza mi aveva ricordato l'odore di quell' omega. Era un alpha davvero singolare, la sua mutazione era quasi completa e non cacciava come tutti gli altri, lui lo faceva per il semplice gusto di uccidere. -《Ti ricordi di me?》 La sua voce rieccheggiò nella mia testa come il mare nelle conchiglie. -《Peter?!》 Non riuscivo a crederci. Doveva essere in coma, come faceva ad essere qui?! -《Ci ho messo molti anni per rigenerarmi ma ora eccomi qui, il più forte alpha di tutti i tempi.》 In quel preciso istante di debolezza mi artigliò con tutte le forze che aveva, ero appena stato sollevato da terra con le sue unghie conficcate tra le mie costole, ringhiai per non mostrare debolezza e lo guardai fisso nei suoi occhi rosso sangue,mi scaraventò a terra ringhiando più forte. Stavo iniziando a vedere appannato, il dolore mi stava facendo battere il sangue nelle vene più rapidamente di quanto mi aspettassi, sapevo di non avere possibilità in quel momento. Cercai di rialzarmi finché non venni costretto a farlo da qualcosa di più forte di me, il richiamo di un alpha. Mi voltai cercando di mettere a fuoco, vedevo solo due sagome ma l'odore era inconfondibile. -《Hei stronzo. Prenditela con qualcuno della tua taglia.》 Violet era lì con il suo alpha al suo fianco. Ruggì di nuovo prima di lanciarsi contro Peter. Violet Quel figlio di puttana non poteva passarla liscia, è vero, avevo promesso a me stessa che non avrei più voluto vedere Derek ed infatti per qualche giorno ci ero riuscita, ma non senza chiedere a Dylan di chiamarmi se avesse sentito qualcosa di diverso dal solito e per fortuna eravamo arrivati al momento giusto. Presi una manciata di Sorbo e creai un cerchio intorno a Derek che nel frattempo stava per essere attaccato dal branco di beta. -《Tranquillo, dammi due minuti.》 Gli sussurrai. Lo lasciai lì, intrappolato nella sua unica fonte di salvezza finché non fossi riuscita a tornare da lui. Sfoderai i miei due pugnali da mischia e mi avventai contro l'alpha insieme a Dylan, affondai i pugnali alle sue spalle e li spinsi più che potevo lungo le sue carni lacerandole, intanto Dylan lo stava tenendo occupato affinché potessi dargli il colpo di grazia. Presi il pugnale sporco di sangue e lo immersi nello strozza lupo, questo avrebbe fatto davvero male.  Dalla boscaglia fortunatamente sentii scattare una trappola per lupi, finalmente erano arrivati i rinforzi; vidi i miei genitori avanzare fieri con i fucili in spalla. Ora si che si ragionava.  Presi coraggio e conficcai il pugnale sul collo di quello stronzo che fece rieccheggiare un ringhio di dolore in tutto il bosco, si voltò con sguardo assassino verso di me, lanciando Dylan sul terreno senza neppure guardarlo. Bene, ero ufficialmente nei guai. Fortunatamente lo strozza lupo stava facendo effetto e gli stava  facendo riaquisire forma umana, si guardò un momento osservando l'effetto che stava avendo quella polvere su di lui. Mi afferrò per il collo con i suoi artigli sfoderati e mi guardò dritta negli occhi con i suoi occhi color grigio polvere. -《Spera di non vedermi mai più, altrimenti non sarai tanto fortunata da poterlo andare a raccontare.》 La sua voce era cupa e rauca e il suo sguardo se avesse potuto probabilmente mi avrebbe trapassato la carne. Lo guardai dritto negli occhi che ormai erano tornati del loro colore originale e feci un sorriso sbieco per farlo innervosire. -《Potrei dire la stessa cosa, i miei genitori non negoziano come sto facendo io.》 Erano lì ad accerchiarlo con i fucili spianati pronti a far fuoco, il suo sguardo mi trasmise un senso simile alla soddisfazione e nel giro di pochi istanti sparì nella boscaglia insieme al suo branco. Corsi rapidamente verso Derek che era lì sdraiato a terra che annaspava per alzarsi, cercai di sollevarlo ma dovevo ammettere che non era esattamente un peso piuma con tutta quella muscolatura che si ritrovava. -《Non dovevi venire.》 Disse cercando di prendere aria mentre provava ad alzarsi, le ferite erano davvero profonde e non sembrava si stessero rimarginando a dovere. -《Ce la farai vedrai, ora ti portiamo da Deaton.》dissi sorridendo debolmente. -《Perché sei venuta?》 -《Non potevo lasciarti uccidere senza fare nulla.》 Nel frattempo venne preso in spalla da mio padre e Dylan mi si avvicinò di soppiatto cercando di allontanarmi dai miei. -《Non so se ce la farà...》 disse guardandomi con quei suoi occhi verde muschio. 《 Le ferite sono molto profonde, senza contare che non è stato colpito da un beta qualsiasi ma da uno degli alpha più forti con cui abbia mai lottato.》 Il cuore mi si strinse al suono di quelle parole, un senso di amaro aveva preso piede nella mia gola che tutto un tratto sentivo secca e chiusa. -《 E lui ce la farà perché non è un beta qualsiasi.》 Affermai secca. Ripresi a camminare al fianco dei miei genitori mentre raggiungevamo la macchina, effettivamente il suo colorito era biancastro e stava sudando freddo, non aveva proprio una bella cera. Una volta entrati in auto presi il suo viso tra le mani cercando di scuoterlo leggermente. -《Ci siamo quasi, devi farcela Derek...devi farcela.》
   
 
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