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Autore: MartySloanWeasley    14/06/2017    1 recensioni
E se il trio fosse un quartetto?
Se ci fosse un'altra donna a dare man forte ad Hermione con i due maschietti?
E se la storia si ripete e un malandrino farà breccia nel suo cuore?
"Aveva il suo nome, i suoi capelli biondi, i suoi occhi azzurri ed il suo stesso carattere: a tratti tranquillo e razionale, a tratti vivace e impulsivo."
Certe morti non le supererò mai, quindi non le troverete.
Sono presenti delle differenze rispetto all'opera originale.
E' la mia prima FanFiction, siate clementi!
Buona lettura!
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Luna/Neville, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Più contesti
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Capitolo 1
“This is war”
 
“It’s the moment of truth
and the moment to lie.
The moment to live
and the moment to die.
The moment to fight,
the moment to fight.
To fight,
to fight,
to fight.
To the right,
to the left.
We will fight to the death.”

Lei ci era cresciuta in quel posto.
Aveva trascorso in quel posto i suoi momenti più belli.
Le risate con gli amici, le uscite ad Hogsmeade, le partite di Quidditch… e anche tutte le ore passate sui libri.
Tutto quel tempo speso in quel posto così magico.
Ora tutto quel che poteva vedere era distruzione e morte.
Le torri crollate e i corpi di tanti ragazzi che giacevano per terra.
Cercava con lo sguardo degli occhi che, era sicura, erano in cerca di lei.

L’unico superstite della famiglia McKinnon, assieme a sua moglie, cercava con lo sguardo quanto di più caro avesse al mondo: sua figlia.
Sua figlia che somigliava tanto a lei.
A lei, che era la sua madrina.
A lei, che non aveva mai nascosto il suo debole per quella bambina da lei chiamata “Fiore di Maggio”.
A lei, che era il suo angelo custode.
Aveva il suo nome, i suoi capelli biondi, i suoi occhi azzurri ed il suo stesso carattere: a tratti tranquillo e razionale, a tratti vivace e impulsivo.
Il 19 Maggio 1980, Peter McKinnon e Samantha Jones diedero alla luce la loro primogenita: Marlene McKinnon II.
Loro due, inseparabili, si separarono per sempre in quella notte che sapeva di morte, di crudeltà.

Peter McKinnon quella sera perse i suoi genitori, sua sorella: sentimenti contrastanti, rabbia e tristezza.
Erano gli stessi che stava provando in quel momento, fin quando non la vide.
Sfoderò un sorriso e corse ad abbracciarla.
«Hai visto, papà? Harry aveva ragione. “Saranno fieri di noi”.» disse lei, citando il suo compagno.
Lui la strinse forte e poi, con il cuore un po’ più leggero, la lasciò andare.
Prese per mano sua moglie, le baciò la fronte e si diressero verso l’uscita.

Marlene era sicura che sua zia, lassù, era orgogliosa di lei.
«Non sono morti invano.»
Una voce dietro di lei la fece sobbalzare.
Neville Paciock era di fronte a lei, sporco di sangue e polvere e le sorrideva.
«Già!» gli disse lei, dandogli una pacca sulla spalla.
«Andiamo a vedere come stanno gli altri!» gli disse, mettendogli un braccio attorno al collo.

Giunti davanti alla Sala Grande, Marlene chiuse, per una manciata di secondi, gli occhi: aveva paura, non sapeva cosa avrebbe trovato.
Quando li riaprì vide alla sua sinistra Remus Lupin e Nymphadora Tonks che parlavano con Sirius Black.
Le scappò un sorriso guardando, alla sua destra, il piccolo Dobby che cercava, invano, di aiutare il povero Gazza a ripulire, combinando solo guai!
Scorse, a pochi metri da lei, il Prescelto e Ron ed Hermione che si tenevano la mano.
Finalmente!
Tra le teste rosse dei Weasley ne mancava una all’appello.
Notò una sagoma per terra e iniziò a camminare con passo incerto in quella direzione.
Il corpo di Fred Weasley giaceva su un lenzuolo bianco.
Marlene perse un battito e una lacrima le rigò il volto.
Perché nessuno glielo aveva detto?
«Oh, Marlene cara, cosa vuoi che sia un osso rotto! Vedrai che con le medicine di Madama Chips tornerà come nuovo!» disse Molly Weasley, confortando la ragazza.
«Un osso rotto?» singhiozzò Marlene.
«Perché se chiudo gli occhi tutti pensano che io sia morto?» disse Fred.
«Non fare così, Marlene, o penserò che tieni a me!» aggiunse, rivolgendole un sorriso sghembo.
Marlene lasciò cadere le parole del ragazzo e si voltò verso i suoi tre migliori amici e sorrise.
Erano tutti lì e lei era felice.

Quella notte la passarono così.
In silenzio.
I corpi di chi aveva perso la vita nella battaglia erano stati portati via.
Quella sera, sulle sponde del Lago Nero, nessuno era in grado di proferir parola.
Lo sguardo di tutti era rivolto verso le rovine di quel castello tanto amato.

Marlene ripensò a tutte le emozioni della giornata: la gioia nel rivedere i suoi genitori, abbracciare i suoi amici…
Ripensò anche a quella strana sensazione, come un vortice nel petto, quando aveva visto il corpo di Fred sul pavimento della Sala Grande.

I tanti pensieri la portarono a ricordare…
A ricordare il primo giorno che aveva messo piede in quel posto.

L’inizio di quest’avventura.



_______________

Angolo autrice
Il titolo di questo capitolo è tratto dalla canzone “This is war”, dei 30 Seconds to Mars.
“Fiore di Maggio” è una canzone del cantautore italiano Fabio Concato.

Se vi va, recensite!
Grazie per aver letto!

Martina.

 
   
 
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