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Autore: Ella1412    14/06/2017    4 recensioni
“Vedo vedo… una prrrrincipessa in difficoltà.”
Le vibrò il cellulare nella tasca, ecco che il micino tornava all’attacco.
“In teoria sarei a lezione, gattino… poverino, hai sbagliato. Non hai la stoffa per fare l’indovino.” Scrisse lei in risposta.
“Ed invece ho ragione. Scrivi qualcosa al ragazzo avanti a te, no? Devo proprio insegnarti tutto…”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAP. 1

«Era una notte buia e tempestosa, la nostra eroina stava vigilando sulla nostra Parigi da non so quanto tempo quando alle sue spalle comparve lui: CHAT NOIR!»
La voce di Alya le arrivava forte alle orecchie, nonostante le due porte chiuse tra di loro. In teoria era lei a doversi occupare della bambina che una volta è stata perfino akumatizzata. Però doveva assolutamente finire quel progetto per poi mandarlo ad Adrien per farglielo vedere.
Ah, quei lavori di gruppo… si sarebbero anche incontrati se lei non avesse farfugliato un “Fai come ti è più comodo” abbastanza non comprensibile.
«Se solo parlassi meglio quando c’è lui presente.» brontolò poggiando la guancia sul pugno.
Si sarebbe aspettata un “Lui chi?” da un certo micetto ma era riuscita ad avvisarlo di non venire a trovarlo perché avrebbe avuto visite e di certo Alya non avrebbe fatto finta di niente.
E poi avrebbe voluto fare una sorpresa a quello che lei definiva uno “stupido gatto” che nonostante tutto non la disturbava quasi per nulla. Aveva deciso: lo avrebbe accolto a braccia aperte sul suo terrazzino in futuro per un bel cielo stellato in sua compagnia.
 
«Grazie mille per esserti occupata della bambina, Alya. Ti devo un favore.» disse alla porta di casa già pronta a prendere due, tre brioche.
«Sai bene come ripagarmelo.» rispose con un sorriso ad incorniciarle il viso. Quindi Marinette le porse il sacchetto sconsolata e la salutò.
 
***
 
Una volta in camera iniziò a spogliarsi per indossare il pigiama estivo e lì sul suo letto sarebbe andata sul profilo di Adrien. Tikki dormiva da ormai una buona mezz’ora, stanca del combattimento avvenuto quella mattina. Per fortuna era domenica…
«Allora, Adrien Agreste. Cerca.»
«Senti senti. Perché stalkeri i ragazzi?» disse una voce maschile.
«Chat, il fatto che tenga la finestra aperta non ti giustifica ad entrare quando ti pare e piace. È uno spazio privato, sai?» sbuffò la ragazza guardandolo appena.
Il ragazzo felino, dal canto suo, l’affiancò sul letto e parlò:
«Non è la prima volta che lo cerchi, questa settimana solo quasi otto volte al giorno. Come mai? Va bene che è un bel ragazzo ma se ti guardassi intorno noteresti tanti gattini che pagherebbero oro per piacerti. Però niente, forse è meglio se ti concentri su di lui.»
Lo guardò con uno sguardo indecifrabile «Senti un po’, visto che sei così tanto fastidioso, perché non mi aiuti a parlarci tranquillamente? Non so se sai, ma forse sì (conoscendoti) ma- »
«Fammi indovinare: balbetti come una posseduta. Giusto?»
Il suo intervento e il sorriso angelico che le rivolse la fece irritare abbastanza e gli tirò un cuscino.
«Ma mi stalkeri? Perché sai quasi tutto di me?» quasi urlò imbarazzata. Il quasi felino era tentatissimo di rivelarle la sua vera identità alla ragazza che le piaceva. Gli piaceva seriamente. Il che era un problema, metteva in dubbio i sentimenti che provava per la sua Lady.
Da terra, dove era caduto in seguito alla cuscinata, le passò un foglio con un numero di telefono.
«Che cos’è?» bofonchiò prendendolo con poca grazia dalla sua mano artigliata.
«Il mio numero di telefono.» le rispose sporgendosi sul letto dove la giovane era seduta a gambe incrociate. Le sorrise, sì. Gli piaceva.
 
La mattina presto, nella limousine, con il numero di Chat dato alla compagna di classe, le diede uno zuccheroso buongiorno. Sorrise alla risposta secca di lei che arrivò quasi subito.
Non cambiava di una virgola… con Chat. Con Adrien invece…
«Buongiorno!» eccola lì. La voce di Alya che per quanto era alta era in grado di risvegliare l’intero quartiere.
La vedeva, ecco Marinette con il sorriso imbarazzato e gentile allo stesso tempo. Doveva entrare in scena Chat… di nuovo.





***
Angolino di Ella:

Chi non muore si rivede! Ohibò, cosa dire. Sono circa due giorni che leggo le storie di Echocide che mannaggia mi distraggono dallo studiare per l'esame e devo dire che è grazie a queste se mi è venuta la voglia di scrivere un'altra storia su Miraculous Ladybug. Eh già, questa qui è la terza in questo fandom ma è la prima a capitoli! Perchè sì, io dovrei studiare per quella dannata terza prova ma dovevo scrivere, sentire questi tasti abbassarsi al mio tocco. Comunque via... se scrivo la sera il pomeriggio posso studiare in santa pace B)
E il mio ragazzo non mi sgrida perché mi distraggo...
Ringrazio i lettori silenziosi, quelli che metteranno la mia storia in una qualunque delle loro liste e chi recensirà ^^
Detto questo, ci sentiamo presto!
P.S. Spero vi sia piaciuto il primo capitolo e ancora grazie!

 
  
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