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Autore: Lady_Michi1    15/06/2017    6 recensioni
...e se Andre non fosse tornato ?...
Un' ulteriore finale alternativo per la nostra eroina francese
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, Madame Jarjayes, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes, Rosalie Lamorlière
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2
Quella sera stessa vennero preparati i bauli per il viaggio da intraprendere già all' alba.
Il Generale De Jarjayes aveva anticipato di poco la Guardia Reale permettendo così ai suoi cari di evitare l' arresto.
Stava cambiando, il buon nome della famiglia e gli ideali da sempre perseguiti erano scemati con la nascita della
bambina e la felicità di Oscar rappresentava una nuova priorità, non avrebbe mai permesso di fare arrestare la 
figlia per alto tradimento.
Il Generale era stato rapito dagli occhi verde smeraldo di Isabeau, gli occhi di suo padre, vittima delle rivolte popolane.
Aveva già calcolato tutto, come di consuetudine, inviando un messo al porto pagando profumatamente il viaggio
verso la salvezza per la figlia, la moglie, Nanny e la domestica di Oscar, perchè tale rimaneva Rosalie ai suoi occhi,
nessuna Carta dei Diritti stipulata a Parigi avrebbe potuto livellare le differenze tra le classi sociali.
Il soldato Soisson, rimasto accanto alla figlia in un periodo tragico della sua vita, sarebbe stato gratificato con le
proprietà terriere di Arras, comprando così anche il suo silenzio.
Secondo il Generale non vi sarebbe stato alcun motivo di affiancarlo ancora ad Oscar, in Inghilterra, la sua famiglia 
sarebbe stata ospitata dalla cugina Colette De Jarjayes, nobildonna vedova, attorniata da una cinquantina di servitori.
Presto la vita di Oscar sarebbe mutata nuovamente, sarebbe tornata ad una vita agiata mentre Isabeau, seppur figlia
illegittima, perlopiù di un servo, una volta raggiunti i quattordici anni, sarebbe stata presentata alla nobiltà londinese
e delle sue umili origini, non ci sarebbe più stato alcun ricordo.

Con le prime luci dell' alba i bauli furono fissati al carro e le donne presero posto a sedere, pronte per la partenza,
il custode monsieur Armand le avrebbe scortate al porto.
- " Sali Alain, si fa tardi. " - 
lo chiamò Oscar ignorando le volontà del padre,
- " No Oscar, noi ci salutiamo qua, io non parto con voi. " - 
sconcertata scese dal carro,
- " Come sarebbe a dire ? " - 
In quel momento giunse il Generale spiegando il suo disegno,
- " Non necessiti più dei servigi del soldato Soisson, lui rimarrà in Francia. " - 
- " Padre non si tratta di servigi o meno, Alain è un amico, che ne sarà di lui ? " - 
chiese Oscar concitata,
- " Per Soisson ho predisposto un cospicuo risarcimento, non preoccuparti, pensa solo a te e Isabeau. " - 
decretò il Generale ma Oscar che non intendeva più piegarsi al volere del padre, gli si parò davanti con i pugni stretti,
- " Isabeau ed io non andiamo da nessuna parte senza Alain ! " - 
- " Oscar ubbidisci a tuo padre, sei in grave pericolo, Alain può sempre raggiungerti in un secondo tempo, se lo vorrà." - 
la supplicò Nanny in preda all' ansia.
Oscar aveva sfidato il padre più volte negli ultimi tempi e, seppur gli volesse molto bene, non accettava ulteriormente
imposizioni di sorta.
Per trentaquattro anni era stata il soldatino del Generale e nell' ultimo anno, una figlia da maritare secondo il suo 
volere ma ora non più, a causa delle regole impostale, Oscar aveva gettato al vento molti anni di vita nei quali, lo 
aveva capito troppo tardi, poteva essere felice con il suo Andre.
Adesso non voleva perdere anche Alain, lui e Rosalie erano stati un' ancora di salvezza nel periodo più buio della 
sua vita.
In Alain rivedeva Andre, entrambi lo avevano amato, seppur in modo differente ed in lui si rispecchiava : stessa 
testardaggine, stesso coraggio, stesso senso della giustizia e del dovere...allontanarsi da lui sarebbe stato come
perdere un po di se stessa, nuovamente.
Suo malgrado Alain era divenuto un punto di riferimento.
- " Padre voi non avete alcun diritto di decidere della mia vita, non più ! " - 
chiosò Oscar, 
- " Non ti permetto di parlarmi così ! Quello che faccio è per il tuo bene, ricorda che rimani una Jarjayes ! " - 
- " Non più padre, adesso sono Oscar Francois Grandier ! " - 
 rispose determinata,
- " Smettila Oscar ! Non hai ottenuto la Dispensa Reale per sposarti, Andre è morto, devi dimenticare quel nome,
è anche per il bene di tua figlia ! Quale futuro avrebbe se portasse il nome di un servo ? " - 
gridò il Generale.
Oscar avvertì le gambe piegarsi sotto il peso di quelle parole atroci e spietate, non si capacitava della severità del 
padre e cercò lo sguardo di Alain per non sentirsi sola in quella battaglia,
- " Alain... " - 
lui ed il Generale si scambiarono uno sguardo d' intesa, 
- " Fai come dice tuo padre, in Inghilterra sarete più sicure tu e la piccola, non pensare più a me, me la caverò. " - 
- " Non voglio lasciarti qui in Francia, non dopo tutto quello che hai fatto per me ! " - 
- " Sai, non ho alcuna intenzione di lasciare la Francia anzi, me ne tornerò a Parigi, un po mi manca l' aria di casa
e la vita notturna ! " - 
rispose infine l' uomo sfoggiando un sorriso impertinente da faccia tosta che Oscar non gli vedeva da tempo,
- " Ma dicevi di voler rimanere accanto a me ed Isabeau..." - 
disse sgranando gli occhi increduli,
- " A volte ciò che si pensa e si dice, non sempre rappresenta ciò che si desidera ! " - 
concluse gelidamente con un sorriso beffardo.
Oscar avvertì una fitta al petto, il dispiacere le scorreva come veleno assieme al sangue nelle vene, per mesi si era 
fidata ed appoggiata a lui che, in realtà non era mai cambiato e si rivelava l' uomo arrogante e menefreghista di
sempre.
- " Ho capito ! " - 
concluse voltandogli le spalle ed avvicinandosi al carro.
Nel vederla andare via, Alain avvertì una profonda tristezza nel cuore, era stato costretto a lasciarla andare per volere
del Generale ma questo lei, non avrebbe mai dovuto saperlo,
- " Salvati amore mio e prenditi cura della bambina di Andre ! " - 
pensò imprimendo nella memoria i lunghi capelli dorati trattenuti da un nastro color porpora.
 
   
 
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