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Autore: GreenLittleStar    11/06/2009    2 recensioni
"La risposta sincera era sì, avrebbe fatto qualsiasi cosa per farsi considerare da Malfoy, le sarebbe bastato anche un insulto o una frecciatina che di solito riservava ai suoi amici o a chi ostacolava la sua strada in generale."
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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…*My Star*…

 

tum…tum …tum…tum…tum

i suoi passi echeggiavano nel corridoio di Hogwarts che stava percorrendo di fretta. I lunghi boccoli color dell’ebano ondeggiavano a causa del vento che proveniva dalla finestra aperta. Continuava a correre sbattendo i piedi a terra con una tale forza che le facevano male. Per fortuna il corridoio era deserto perché Demetra, in quel momento, avrebbe potuto incenerire chiunque con lo sguardo.

Ma non era colpa sua se aveva un cugino stupido che dubitava del suo migliore amico … e non era neanche colpa sua se il suo migliore amico era così testardo da non voler far pace con suo cugino. In fondo a chi poteva interessare l’identità della persona che aveva messo il nome di Harry nel Calice di Fuoco. Harry sosteneva di non essere stato lui, diceva solo la verità, non avrebbe avuto motivo di mentire, sapeva di potersi fidare di Hermione, Ron e di lei, erano i suoi migliori amici. Sicuramente Ron aveva esagerato a chiamarlo “traditore”, Harry non lo meritava … certamente lo meritava lei. Sì, Demetra si sentiva un traditrice in quel momento.

Si sentiva così perché stava voltando lentamente le spalle ai suoi compagni di casa, ai suoi amici e alla sua famiglia … e tutto per colpa di… di… di lui. Lei aveva provato a dimenticarlo, ma ogni volta che incontrava i suoi occhi si scioglieva, non riusciva a non guardarlo… le piaceva troppo il suo sorriso ed aveva una voce unica ……… si era innamorata di lui, voleva gridare al mondo intero di essere innamorata di Draco Malfoy! Ma lei era: una Grifondoro doc, migliore amica di Harry Potter (lo sfregiato) e di Hermione Granger (la Mezzosangue so-tutto-io) e cugina di Ron Weasley(lenticchia). Certo, era una purosangue, ma era comunque una traditrice del proprio sangue … ecco, appunto, era nata per essere una traditrice … ormai lo aveva capito, con tutti i ragazzi che c’erano ad Hogwarts doveva proprio innamorarsi di Draco Malfoy: Serpeverde, Principe delle Serpi e noto figlio di Mangiamorte … anche se lei era convinta che ci fosse di più sotto la sua maschera di ghiaccio …

Era arrivata ad un bivio doveva scegliere se andare a destra verso la torre di astronomia e buttarsi di sotto oppure andare a sinistra, verso  la biblioteca. Dopo un lungo periodo di indecisione si diresse verso la biblioteca, ad ucciderla ci avrebbero pensato Harry e Ron se avessero continuato a non parlarsi o se avessero scoperto che era innamorata di Draco Malfoy.

Per sua fortuna anche il corridoio che portava alla biblioteca era deserto, gli unici suoni erano il soffio del vento che si scontrava con il vetro delle finestre e i suoi passi pesanti. Giunta alla biblioteca si diresse verso il tavolo dove, lei ne era certa, avrebbe trovato Hermione sepolta da un’ enorme quantità di libri.

Infatti, superato uno scaffale trovò la sua amica intenta a leggere un libro enorme che aveva l’aria di essere molto pesante.

“Trovato niente?” chiese ad Hermione, che sobbalzò per lo spavento. “Ancora no purtroppo” rispose sconsolata “Ci sono centinaia di libri sui draghi, ma non c’è niente che possa aiutare Harry a superarne uno.”

“Ma un modo ci deve essere, non può essere una prova impossibile!!” “Già, è quello che penso io. Comunque sei riuscita a far ragionare Ron?” chiese la riccia.

“No, è troppo testardo. Come è andata con Harry?”

“Idem, sarebbe più facile convincere Malfoy a sposare una mezzosangue.”

Ecco, appena aveva sentito il suo nome il suo cuore aveva accelerato i battiti in modo sorprendente e, a giudicare il calore che avvertiva sulle guance, era anche arrossita.

“Oh, scusa, non volevo toccare un tasto dolente, perdonami!Prometto che non lo faccio più!!!” quasi urlò Hermione all’amica, notando il rossore improvviso delle sue guance. “Non ti preoccupare” disse la mora con un sospiro “Tanto non ho speranze con lui.”

“Parli del diavolo e spuntano le corna.” sussurrò Hermione fissando un punto preciso oltre la spalla di Demetra.

“Ehi Granger, Stai ancora cercando di salvare il c**o a Potter?”  

“Taci Malfoy” gli disse Demetra seria, ma il biondo la ignorò completamente, come se nessuno avesse parlato.

“Non ti disturbare così tanto, Granger, lo sanno tutti che non durerà più di dieci minuti.” continuò il biondo facendo lampeggiare POTTER FA SCHIFO sulla spilla appuntata alla divisa.

“Malfoy, non abbiamo tempo da perdere, quindi gira i tacchi e vattene.” gli disse Demetra, ormai sull’orlo di una crisi di nervi, ma Malfoy continuò, fingendo di non averla sentita “Non riuscirai a salvare il c**o a Potter ancora, è un tale sfigato.” “Malfoy, puoi dire quello che vuoi basta che te ne vai!!!!” urlò Hermione attirando l’attenzione di Madama Pince. “Non serve scaldarsi tanto mezzosangue, me ne vado, ma poi non dire che non ti avevo avvertita quando Potter ci resterà secco.” detto questo se ne andò lasciando un’Hermione contrariata e Demetra con i nervi a pezzi.

“Visto, lo ha fatto ancora!!!E non dire che mi sto immaginando le cose!!!” sussurrò la mora con fare rabbioso

“Guarda che non ti sei immaginata niente, non è la prima volta che Malfoy si comporta così.”

 “Non intendevo quello. Volevo farti notare che mi ha ignorata per l’ennesima volta. Non mi insulta neanche!!!”

“Considerati fortunata, preferiresti essere insultata da Malfoy?”

La risposta sincera era sì, avrebbe fatto qualsiasi cosa per farsi considerare da Malfoy, le sarebbe bastato anche un insulto o una frecciatina che di solito riservava ai suoi amici o a chi ostacolava la sua strada in generale. Non voleva essere ignorata dal ragazzo che amava anche se questo ragazzo era Draco Malfoy.

“Dem?? Demetra, ci sei??”

“Cosa?”

“Niente, lascia perdere. Io torno in sala comune, appena puoi prova a parlare di nuovo con Ron.”

“Ci proverò, ci vediamo a cena.”

 

  
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