11/06/2009
6 recensioniWordcount: ~485
:: scream at me until my ears
bleed ::
![:: scream at me until my ears bleed :: [ginhiji]](http://img526.imageshack.us/img526/6480/screamatmeuntilmyearsbl.jpg)
Diglielo, Toushiro, avanti.
"Cos'hai da fissarmi, eh?"
Diglielo che riesce a farti star male unicamente col suo sguardo.
Vomitagli addosso tutta la rabbia che ti provoca vederlo sorriderti in quel modo semplicemente disgustoso, perché, nonostante sappia bene che non sei una ragazzina da conquistare con un'occhiata maliziosa e qualche moina, continua a lanciarti sguardi di un certo tipo e sfiorarti il braccio quando meno te lo aspetti.
Prendilo per la collottola e scrollalo con decisione ancora una volta, perché, cazzo, è proprio questo che si meritano gli idioti come lui.
Urlagli che è uno stronzo di prima categoria, che, dannazione, riesce a farti provare tante sensazioni diverse e confuse tutte in una volta, e se c'è una cosa che non sopporti è proprio non avere il controllo di te e dei tuoi pensieri.
E alla sua ennesima protesta, togligli con un gesto secco il dito dall'orecchio e trattieniti dal chiudergli la bocca con un bacio. Chiedigli semplicemente perché il suo sguardo si accende combattendo contro Takasugi, o Kamui, o qualunque altro minacci i suoi affetti, mentre le volte in cui vi siete affrontati con la spada - e le puoi contare sulla punta delle dita, davvero - ti è sembrato quasi che si fosse trattenuto.
Come se ti ritenesse debole o inferiore a lui.
"Niente, Yorozuya. Niente."
"Non mi dire niente con quel tono lì. Se hai qualche problema con me sputa il rospo, Oogushi-kun."
E' ancora più irritante il fatto che sia proprio la tua nemesi l'unica persona che, paradossalmente, riesca a comprenderti meglio: dovreste essere nemici, rivali. Lui non ti dovrebbe capire e tu non dovresti capire lui.
Ma cosa c'è di complicato da capire, in fondo?
Non lo sopporti, tutto qua. E non ti sembra di averne mai fatto mistero.
"Non ti sopporto, tutto qua. E non mi sembra di averne mai fatto mistero."
Nonostante quello della tua mente sia un grido roco e quasi esasperato, il tono di voce che esce dalle tue labbra è distaccato come sempre. Ti passi una mano fra i capelli ebano, scocciato tanto dal caldo torrido di questa giornata quanto dalla presenza del ragazzo dai capelli d'argento; il tuo sguardo non cattura in tempo la sua espressione stupita e - forse - addolorata, ma ciò che ti risponde riesce a spiazzarti più di mille parole.
"Dicono che la linea che separa l'odio dall'amore sia sottile come un foglio di carta... sarà pure un vecchio detto inutile, ma secondo me sono proprio i vecchi detti inutili come questo ad essere i più veri. Non trovi?"
Piega le labbra in quel sorriso un po' pigro ed un po' beffardo allo stesso tempo, e tu arrossisci immediatamente, come se venissi rimproverato da un tuo insegnante; t'infastidisce e spaventa un poco il fatto che dietro la sua apparente serietà si celi qualcos'altro, perché sì, in realtà si sta divertendo parecchio in questo momento a metterti alle strette. E ti irrita il fatto che sia riuscito a vincere.
Ancora.
Il suo sguardo scorre sul tuo viso ed imprigiona la tua mente per l'ennesima volta.
E tu ti ritrovi ad odiarlo un po' di più.
"Cos'hai da fissarmi, eh?"
Diglielo che riesce a farti star male unicamente col suo sguardo.
Vomitagli addosso tutta la rabbia che ti provoca vederlo sorriderti in quel modo semplicemente disgustoso, perché, nonostante sappia bene che non sei una ragazzina da conquistare con un'occhiata maliziosa e qualche moina, continua a lanciarti sguardi di un certo tipo e sfiorarti il braccio quando meno te lo aspetti.
Prendilo per la collottola e scrollalo con decisione ancora una volta, perché, cazzo, è proprio questo che si meritano gli idioti come lui.
Urlagli che è uno stronzo di prima categoria, che, dannazione, riesce a farti provare tante sensazioni diverse e confuse tutte in una volta, e se c'è una cosa che non sopporti è proprio non avere il controllo di te e dei tuoi pensieri.
E alla sua ennesima protesta, togligli con un gesto secco il dito dall'orecchio e trattieniti dal chiudergli la bocca con un bacio. Chiedigli semplicemente perché il suo sguardo si accende combattendo contro Takasugi, o Kamui, o qualunque altro minacci i suoi affetti, mentre le volte in cui vi siete affrontati con la spada - e le puoi contare sulla punta delle dita, davvero - ti è sembrato quasi che si fosse trattenuto.
Come se ti ritenesse debole o inferiore a lui.
"Niente, Yorozuya. Niente."
"Non mi dire niente con quel tono lì. Se hai qualche problema con me sputa il rospo, Oogushi-kun."
E' ancora più irritante il fatto che sia proprio la tua nemesi l'unica persona che, paradossalmente, riesca a comprenderti meglio: dovreste essere nemici, rivali. Lui non ti dovrebbe capire e tu non dovresti capire lui.
Ma cosa c'è di complicato da capire, in fondo?
Non lo sopporti, tutto qua. E non ti sembra di averne mai fatto mistero.
"Non ti sopporto, tutto qua. E non mi sembra di averne mai fatto mistero."
Nonostante quello della tua mente sia un grido roco e quasi esasperato, il tono di voce che esce dalle tue labbra è distaccato come sempre. Ti passi una mano fra i capelli ebano, scocciato tanto dal caldo torrido di questa giornata quanto dalla presenza del ragazzo dai capelli d'argento; il tuo sguardo non cattura in tempo la sua espressione stupita e - forse - addolorata, ma ciò che ti risponde riesce a spiazzarti più di mille parole.
"Dicono che la linea che separa l'odio dall'amore sia sottile come un foglio di carta... sarà pure un vecchio detto inutile, ma secondo me sono proprio i vecchi detti inutili come questo ad essere i più veri. Non trovi?"
Piega le labbra in quel sorriso un po' pigro ed un po' beffardo allo stesso tempo, e tu arrossisci immediatamente, come se venissi rimproverato da un tuo insegnante; t'infastidisce e spaventa un poco il fatto che dietro la sua apparente serietà si celi qualcos'altro, perché sì, in realtà si sta divertendo parecchio in questo momento a metterti alle strette. E ti irrita il fatto che sia riuscito a vincere.
Ancora.
Il suo sguardo scorre sul tuo viso ed imprigiona la tua mente per l'ennesima volta.
E tu ti ritrovi ad odiarlo un po' di più.
♫
note dell'autrice.
ok lo ammetto. ;_; hijikata è (spero leggermente) ooc ;__; e mi ripeto: scrivere su gintama è tremendamente difficile XDD e se con kagura-chan ancora mi ci trovavo - anche perché siamo identiche °_° - con hijikata è tutt'altra storiaaaaaa XD *si gratta la testa*
gintoki secondo me un po' manipolatore lo è XD più che manipolatore, è bravo a rigirare le persone e le cose come gli pare e piace... e bravo il nostro gin-chan! :D
il titolo di questa seconda ficlet è un verso della stupenda she dei green day *_* anche se il testo della canzone tratta di argomenti totalmente diversi, la frase presa di sé e per sé era così carina che ho dovuto utilizzarla <3 mi ha fatto pensare subito a gintoki e hijikata, anche se non so perché XD;
e... un grazie speciale per i commenti *_*;;;
Mari : vedo ;_; ma è un peccato, perché è un prodotto validissimo... .__.'''
beat : grazie mille <3 sì, sono dolcissimi *_* mi piacerebbe scrivere qualcos'altro su loro due perché trovo che la loro relazione sia una delle più carine dell'intera serie :3
ballerinaclassica : cercherò di popolare il fandom come posso è_é9 e garzie mille per il complimento, spero che ti piaccia anche questa seconda ficlet :)
alla prossima, gentaglia~!