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Autore: Sarasvati    19/06/2017    4 recensioni
TERZA CLASSIFICATA al contest Una canzone, una storia.
La storia partecipa al contest “Una canzone, una storia”, indetto da Elettra.C sul forum di EFP.
La storia è costruita partendo dalla canzone "when you're gone" di Avril Lavigne: Lily Evans, la donna dolce e posata che tutti hanno sempre amato, ha perso la testa per un uomo tanto bello e affascinante quanto demoniaco.
* * *
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Sirius/Lily
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Nome sul forum: Sarasvati_
Nome su EFP: Sarasvati
Canzone scelta: When you’re gone, Avril Lavigne
Fandom scelto: Harry potter
Rating: giallo
Personaggi: Lily Evans, Sirius Black
Genere: malinconico, introspettivo, drammatico
Avvertimenti: OOC, What if?
N.d.a.: La storia partecipa al contest “Una canzone, una storia”, indetto da Elettra.C sul forum di EFP.
Obiettivo del contest era quello di scegliere una canzone, nel mio caso When you’re gone (Avril Lavigne), e creare una storia utilizzandola come Prompt.
La storia contiene riferimenti a James Potter.

 
Insanity Love
 
Lily si svegliò nel cuore della notte, disturbata dal tamburellare dissonante della pioggia che sbatteva contro alle imposte di legno.  
Tenendo gli occhi chiusi, allungò il braccio verso il lato destro del letto, toccando null’altro se non un freddo lenzuolo ancora adagiato sul materasso, perfettamente stirato e pulito.
Quando, dopo qualche secondo, riuscì a realizzare di essere sola, dischiuse gli occhi, si voltò verso quello spazio vuoto e stendendosi sul fianco poggiò la testa sulla mano, sentendosela fin troppo pesante.
Lentamente scostò la sua parte di lenzuolo dal corpo, mettendosi a sedere e sussultando nel toccare con i piedi il pavimento gelido, avvisaglia dell’inverno che ormai bussava alle porte; la sveglia segnava le 3.15 a.m., si fece forza e infilandosi un paio di ciabatte, scese le scale camminando in direzione della cucina, verso la credenza.
La folta chioma rossa era arruffata, gli occhi smeraldini parevano aver perso la luce che da sempre era stata una loro proprietà, mentre le labbra serrate non lasciavano trapassare neppure un accenno ad un sorriso;
il freddo le penetrò a fondo nelle ossa, facendola tremare, ma non sembrò interessarsene, continuando imperterrita a girovagare indossando solamente un paio di slip rossi, quegli stessi slip rossi che lui un tempo amava vederle addosso.
Lily aprì l’antina della credenza, facendola scricchiolare e ne estrasse una bottiglia con un’etichetta scritta in una qualche lingua straniera: era roba babbana, veniva da quel mondo che lei aveva abbandonato quando ancora era troppo piccola per poter ora ricordarne i prodotti alcolici.
La stappò e ne versò tre dita in un bicchiere, annusando il contenuto, prima di trangugiarlo senza respirare. 
Persino quell’insulso liquido sapeva di lui, sapeva delle sue labbra e forse era proprio per quello che Lily lo bevve così avidamente, perché le ricordava quando lui, con il suo fare spavaldo e seducente, si appoggiava al tavolo e la guardava bramandola, mentre sorseggiava quell’orrenda bevanda amara.
Sbatté il bicchiere sul bancone della cucina e si sedette al tavolo con la testa tra le mani, ripensando ad ogni singolo momento che l’aveva portata sino a quel punto, e ad ogni riflessione finiva con l’attribuire la colpa ad una sola persona: Sirius.
Sirius era stato la rovina di tutta la sua vita, di tutto ciò che aveva costruito: aveva rovinato il suo matrimonio con James, aveva distrutto dapprima il suo migliore amico, per poi dare il colpo di grazia anche a lei. Si era preso tutto, era un demone capace di ogni atto pur di ottenere ciò che voleva, l’aveva portata sulla strada della perdizione e poi se n’era andato, lasciandola sola, spogliata di ogni cosa, vuota.
Lily aveva lottato a fondo con la propria coscienza, con quell’assillante voce interiore che le ripeteva come un mantra che era una poco di buono, che era sposata, con un bambino piccolo e perciò non avrebbe mai dovuto cedere alle lusinghe devianti di quell’uomo, ma sapeva essere molto persuasivo e sapeva perfettamente come eccitare una donna, al contrario di James, che invece era sempre stato più impacciato.
Sirius l’aveva corteggiata in un clandestino gioco di sguardi, l’aveva toccata velatamente, scontrandosi “accidentalmente” con lei, finché le sue mani si erano fatte più insistenti e avevano iniziato ad accarezzarla senza nasconderlo.
Poi un giorno, un maledetto giorno, lui era arrivato a pranzo prima che James tornasse dal lavoro, e mentre Lily si comportava come una perfetta mamma e moglie, cucinando per la propria famiglia, aveva iniziato a baciarla e quella era stata la fine.
La passione si era trasformata velocemente in ossessione.
Lily aspettava con frenesia il momento in cui poteva rimanere da sola con Sirius, approfittando di ogni attimo possibile per fare l’amore con lui, accantonando persino il senso di colpa.
Non avrebbe mai potuto dimenticare l’espressione distrutta di James, nel momento in cui lo aveva lasciato per amore del suo migliore amico; non avrebbe voluto fargli del male, ma ormai si era convinta che in lei fosse naturale l’istinto di ferire le persone, lo aveva fatto con Severus, poi con James e con altri ragazzi nel corso degli anni ad Hogwarts.
Evidentemente, aveva bisogno di un’eccitazione continua per far sì che riuscisse a farsi coinvolgere completamente da una sola persona, e Sirius era stato in grado di dargliela.
Ma la loro follia d’amore era stata tutt’altro che lunga e Sirius in breve tempo aveva iniziato a ritenere Lily una presenza troppo scontata e pressante, così, una settimana prima, dopo averla posseduta ancora una volta, le aveva detto apaticamente che le loro strade si sarebbero separate, non facendo una piega neppure di fronte alle urla e alle lacrime di lei.
 
Le mancava, non si era mai sentita così persa prima d’allora, aveva bisogno di risentirlo accanto a sé, ma lui non c’era, l’aveva lasciata portandosi via il suo cuore e la sua anima.
Mentre era seduta al tavolo, con la bottiglia davanti a sé, le parve di sentire ancora i passi rapidi dell’uomo schioccare sul parquet, uno ad uno, in direzione della porta tramite la quale non solo sarebbe uscito da quella casa, ma dalla sua vita, abbandonandola con l’animo in frantumi e con il solo vivido ricordo del sapore delle sue labbra, rievocato grazie a quella bottiglia, che sarebbe stata presto consumata.
Si alzò e si incamminò verso la camera da letto, nella cui oscurità spiccavano i caratteri digitali rossi della sveglia, che ora segnava le 3.47 a.m.
Lily aprì delicatamente il cassetto della scrivania, estraendone quello che apparentemente poteva sembrare un libro comune, rilegato con una copertina nera ed impolverata.
Esitò prima di aprirlo, rivelando le pagine ingiallite scritte con una calligrafia che solo una mano leggera come la sua poteva possedere: era il diario della sua vita, che racchiudeva in sé tutti gli anni ad Hogwarts, fino ad arrivare al matrimonio, le sue emozioni, le sue avventure… tutto.
Levò da esso una fotografia in cui lei, James e Sirius sorridevano felici; era stata scattata il giorno del matrimonio di Gustave, un loro caro amico che aveva poi deciso di trasferirsi con la moglie in Francia.
Osservando la fotografia, Lily non poté non pensare che in fondo, tra loro c’era da sempre un triangolo amoroso, che era stato soffocato per tutti gli anni della scuola e per quelli successivi, riducendolo a pura ammirazione platonica, finché non era esploso più violento che mai.
La posò voltandola, prese una piuma, la intinse nell’inchiostro ed iniziò a scrivervi sul retro, lasciandosi sfuggire una lacrima, per poi riporla nuovamente tra le pagine del diario e fissarne le parole:
Eravamo fatti l’uno per l’altra, quaggiù per sempre, so che lo eravamo.
 
 
N.d.a. finale: Lily e Sirius sono due personaggi che amo particolarmente. Sirius, affascinante e misterioso, penso che si presti particolarmente ad essere indagato sotto diverse sfaccettature: ho adorato il taglio di questa storia, questo Sirius “Homme fatale” (scusate il gioco di parole) e una Lily fragile.
Ringrazio chiunque l’abbia letta
-Sarasvati ❤  
   
 
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