Lily
Lily, da quanto tempo ci conosciamo noi due?
Forse da quando, quel giorno a Spinner’s
End, tu hai scoperto di valere
di più, molto di più di chiunque altro in quella
squallida periferia babbana,
più dei tuoi genitori che amavi, della tua spocchiosa
sorella gelosa, più di me
che ti ammiravo da lontano? Le nostre anime si conoscevano da prima, da
quando
tutto questo ancora non esisteva. Si conoscevano da sempre.
Lily, da quanto tempo i miei pensieri ti inseguono
in una corsa
forsennata? Quando quel Cappello mi separò da te, da quei
tuoi occhi indagatori,
che alla parola Serpeverde si
offuscarono e mi sfuggirono, mi vergognavo di essere causa della tua
afflizione. Allora capii che ero maledetto, che non avrei mai avuto
pace.
Lily, da quanto tempo ti ho perduta? Dalla notte in
cui ti
sacrificasti? Oh no, la mia rovina iniziò prima. Quel giorno
sul lago, quel
maledetto giorno perdetti due persone allo stesso tempo, te e me. Fa
ridere,
vero? Nel tentativo di mostrarti che ero forte, ho dimostrato la mia
debolezza;
per cercare un sollievo alle mie angosce, non ho trovato altro che un
abisso di
oscurità. Me lo sono meritato. Avevi ragione, ne hai sempre
avuta.
Lily, quanto ho lottato per essere perdonato?
Quante volte sono venuto
a Canossa col capo coperto di cenere, e tu mi respingevi, mi trafiggevi
con
quello sguardo carico d’odio. Da miglior amico ero passato
nella tua lista
nera. Nera come il tuo cuore, dicesti. E sì che conoscevi
gente peggiore di me:
ma loro meritavano il tuo affetto, io no. Meritavo solo il tuo rancore:
non ti
interessava più del tuo amico Severus, ormai al suo posto
c’era un mostro che
non conoscevi, con cui non volevi aver nulla a che fare.
Ti ho lasciata andare, Lily. Ti ho lasciata andare
per la tua strada,
perché per me non c’era più spazio
accanto a te, l’unica persona che mi abbia
fatto capire cosa sia l’affetto, la bontà, la
gentilezza. L’unica che abbia mai
amato.
Lily, ho accettato tutto: la tua lontananza, le tue
amicizie, il tuo
amore per colui che mi aveva torturato per anni e la tua nuova
famiglia, che io
non avrei mai avuto, perché non l’avrei mai voluta
senza di te.
Lily, non sai cos’ho fatto per rimediare
al mio errore, quell’errore
che non mi fa dormire la notte, che mi fa sentire colpevole di vivere.
Sono
cambiato, grazie a te. Sono tornato dalla parte giusta, dalla tua
parte. Ho accettato tutto: l’odio,
il
disprezzo, il doppio gioco, la sfiducia di tutti. Le richieste
più assurde,
l’aiuto a coloro che amavi, l’obbedienza cieca a
colui che voleva proteggerti.
Tutto nel tuo nome. Nel tuo nome fino allo stremo. Nel tuo nome fino
alla fine.
Lily, fino alla fine ti ho aspettato, e solo ora
rivedo il tuo sguardo,
incastonato nel volto del mio rivale. Ma non importa, solo
così potrò
rivederti, solo così ritroverò la pace che ho
perso tanto tempo fa, solo così
la tua morte avrà senso, solo così
pagherò fino alla fine il mio debito.
Quanta pace ci può essere in uno
sguardo, Lily. Nel tuo sguardo,
l’ultima cosa che vedrò, l’ultima cosa
che voglio vedere. L’ultimo desiderio
prima di dormire, l’ultimo pensiero racchiuso in una lacrima,
sarai sempre tu…
…Lily…