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Autore: Spensieratezza    20/06/2017    3 recensioni
Jared e Jensen si amano da dodici anni, dodici anni di struggimento d'amore, di amore nascosto, temuto, sospirato, combattuto, ma sempre presente, e sempre nell'ombra. Quanto ancora resisteranno le nostre stelle di Supernatural, prima di cedere? Prima di ammetterlo?
Genere: Angst, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Per tutto il viaggio fino all’hotel dove stava Jared, Jensen non aveva fatto altro che pensare a tutta quella situazione, a quella….tempesta.

A quel ciclone che l’aveva travolto.

Non avrebbe mai immaginato che Jared potesse fare una cosa del genere. Non lo faceva tipo da fare una cosa del genere.

Pensava che Supernatural contasse qualcosa per lui, pensava che tutto quello che avessero costruito, con le loro famiglie, contasse qualcosa, anzi contasse parecchio per lui.

Non era lui in fondo, che aveva fatto decine e decine di selfies negli anni con Genevieve? Non era proprio lui che da pochissimo aveva avuto un’altra bambina con Gen?

Perché l’aveva fatto, se era così insofferente, dopotutto?
 
E soprattutto, che razza di uomo era per Jared? Si poteva ancora chiamare, definire il suo uomo, dal momento che non era stato capace di capire l’inferno che gli aveva trapassato testa e cuore per arrivare a una follia simile? Ma se non se n’era resa conto Gen, che ce l’aveva in casa…

No, no, quello non c’entrava. Amava Jared da ben 12 anni e più, era colpevole per non aver anticipato e capito che sarebbe arrivato ad avere un crollo nervoso di quelle proporzioni, portando tutti nel baratro assieme a lui, compreso lui stesso.
 
Baratro?  Ma era davvero un baratro, in fin dei conti? Dire al mondo che ami qualcuno? Forse una volta non l’avrebbe pensata in questo modo..quando aveva ancora 26 anni e la vita sembrava come una nuvoletta rosa, fatta volare grazie ad una red bull.

Era in quel periodo di massima spensieratezza e romanticismo, che si era innamorato di Jared…
 
Jared lo aveva trascinato in un baratro? Sull’orlo di un burrone? Era questo che aveva fatto? Gli aveva rovinato la vita, come gli andavano dicendo diversi suoi amici nell’ambiente da molto tempo? Oppure era lui che aveva rovinato la vita a Jared e l’aveva buttato in un burrone, non dimostrandosi all’altezza del suo amore, non riuscendo ad amarlo come lui forse avrebbe meritato?

Avrebbe dovuto avercela con Jared per esser arrivato al limite o piuttosto con sé stesso, perché era stata colpa sua?

Aveva davvero sbagliato tutti in questi anni, ad accettare questa farsa?
 
Jensen era consapevole di quello che pensavano tutti quanti da quando questa storia era venuta fuori.

C’erano quelli che gli davano del bugiardo per aver mentito, c’erano quelli che aspettavano solo che lui dicesse la verità, quelli che aveva deluso, quelli che lo difendevano ma che speravano allo stesso tempo che potesse chiarire con Jared..

La maggior parte dei messaggi che riceveva, erano delle suppliche, suppliche in cui gli dicevano di parlare con Jared e di sistemare il loro amore, perché Jared lo amava ancora, in tutti i video che aveva fatto continuava a difendere Jensen dopotutto e a parlare bene di lui.
 
Jensen dopotutto, non aveva bisogno che gli dicessero che amava Jared, per saperlo.

Sapeva che agendo così, stava facendo proprio quello che molta gente voleva e si aspettava da lui, ma lui non lo stava facendo per quello. Lo stava facendo perché avevano ragione, sì, tutte quelle persone avevano ragione a pensare che per lui provava un sentimento davvero forte.

Non poteva quindi evitare di andare da Jared, nonostante molte persone a lui vicino, glielo avevano sconsigliato.

C’erano degli avvocati di mezzo, ma Jensen si era preoccupato di dire loro di fermare tutto, perché non aveva intenzione di portare avanti una battaglia legale proprio contro di lui.
Non per aver detto la verità.
 
 
Non poteva negare di sentire il cuore battere forte impazzito quando leggeva le parole “Jared e Jensen hanno avuto una storia” o “Jared e Jensen amanti “ solo a pensarlo, gli batteva forte il cuore e non per paura, ma per l’emozione. Spesso negli anni, aveva immaginato di leggerle per iscritto, se l’era figurate nei suoi pensieri, ma niente era paragonabile a leggerle davvero. Questo gli faceva uno strano effetto.
 
Si sentiva malissimo. Tutto ciò era deleterio per le loro famiglie, per i loro figli. Una tempesta di proporzioni bibliche e i genitori di Jensen e anche quelli di Jared lo avevano chiamato facendogli duemila telefonate, lui si sentiva in colpa e aveva gli attacchi di ansia, ma tutto ciò che riusciva a pensare, era che anche Jared li aveva.

Li aveva e non avrebbe dovuto averli, non lui che aveva sofferto di ansia e di depressione.
 
Poteva quindi essere dopotutto un grande amore, il fatto che ancora dopo quello che aveva fatto, Jensen ancora si preoccupava di più che lui stesse bene?

Era grave che dopo che l’avesse sputtanato con tutti, quello a cui non riusciva di smettere di pensare, era questa domanda: L’ha fatto perché mi ama troppo o perché non mi amava più?

Era grave il fatto che al pensiero che fosse vera la seconda ipotesi, sentiva tutto il corpo torcergli le budella e contrarsi, fino a fargli male, fino a dargli l’impressione di accartocciarsi su sé stesso?
 
 
 
 
 
 
Finalmente arrivò all’hotel sentendo ancora il cuore battere all’impazzata, pregava che Jared fosse lì, ma non aprì nessuno.

Lo sapevo. Dovevo immaginarlo. Non siamo in un film, né in un manga. Le cose non vanno in questo modo nella realtà.

Jensen si sedette sule scale, sconfortato. Non aveva intenzione di andarsene, né di rinunciare, ma aveva paura che se gli avesse telefonato, Jared non si sarebbe fatto vedere.

Resistette dopotutto ancora mezz’ora, poi prese il cellulare e lo chiamò.
 
 
“Jensen? Che..che c’è?” fu la voce sorpresa e traballante di Jared.

“Jared..non sei..non sei nel tuo albergo?”

“Cos..perchè mi stai chiedendo una cosa del genere?”

“Perché sono qui..io volevo…parlarti..”
 
Ci fu un silenzio che parve a Jensen assordante in quel momento.

“Sei venuto lì? “ chiese sbalordito.

“Sì..è mezz’ora che sono qui..”
Altro silenzio assordante.

“Ok,aspettami..io..cerco di liberarmi e arrivo, ma..è successo qualcosa?”

Jensen ridacchiò appena.

“È successo…TUTTO. Lo sai.”

“Jensen..io..non ho voglia di fare scenate..”

“Non voglio farle..ti aspetto qui..non me ne vado..”
 
Jensen attaccò. Jared rimase basito e si chiese se fosse normale che quella frase gli sembrò quasi come una dolce promessa.

Sì, per un attimo, gli era sembrato di risentire quel Jensen.

Quello che tanto amava.
   
 
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