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Autore: WeArePerfectlyImperfect    21/06/2017    7 recensioni
Rose Mickle sta frequentando il suo ultimo anno di liceo alla Monument Valley High School e tutto ciò che vuole è passare un anno tranquillo e senza drammi. Quello che non si aspetta però è il ritorno del suo ex migliore amico, Kyle Arscott, perché espulso da un collegio situato dall’altra parte del Paese per cattiva condotta. Bello da mozzare il fiato e proprio come un Dio greco, Kyle è pericoloso per tutte le “comuni mortali” ed è pronto a portare scompiglio nella vita di ogni studente della MVHS, in quella di Rose inclusa.
«Ogni ragazza vorrebbe avere un cattivo ragazzo che sia bravo solo con lei. Ogni ragazzo vorrebbe avere una brava ragazza che sia cattiva solo con lui.»
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Cara Rose

 
Era passato un mese da quella scena a casa di mio padre. Dopo essere corsa fuori di casa avevo chiamato un taxi e poi subito dopo mia madre, avvertendola che sarei tornata a casa quella notte stessa.
 
Un mese che non sentivo mio padre.
 
Un mese che il nome di Kyle era bandito.
 
Al ballo scolastico alla fine io non ci ero andata, Beth mi aveva detto che nemmeno Kyle si era visto, e quella era stata l’ultima volta che avevo sentito pronunciare il suo nome dalla mia amica.
Nonostante tutto allora il nostro patto aveva funzionato. Era riuscito ad evitare il ballo scolastico.
 
Mentre tutto quello che ci avevo guadagnato io da quel patto era stato un cuore infranto.
 
L’unico problema che rimaneva ancora era l’ora di chimica. Io e Kyle eravamo ancora partner di laboratorio, il che rendeva quell’ora terribile.
Avevo cercato di convincere la professoressa di cambiarci di posto, ma tutto quello che avevo ottenuto era stato uno sguardo di disapprovazione e un «Non sono problemi miei signorina Mickle.»
 
Ma fino a quel momento per un motivo o per l’altro eravamo riusciti ad evitarci. Lui aveva saltato quasi metà delle lezioni e per l’altra metà ero stata io a non esserci stata.
 
Lo so che sembra incredibile, ma per un mese non ci eravamo visti.
 
Sapevo che quella situazione non sarebbe durata per sempre, ma non mi aspettavo che sarebbe finita così presto.
 
«Beth, vado che altrimenti faccio tardi a chimica…»
 
«Sicura di non star studiando troppo? Gli esami finali saranno tra mesi!»
 
«Ancora con questa storia? Preferisco prenderla per tempo… E poi sai che il mio sogno è andare a-»
 
«Sì, lo so. Nell’ultimo mese me l’avrai ripetuto minimo minimo tremila volte al giorno.»
 
Alzai gli occhi al cielo, salutai Beth con la mano e mi diressi verso la mia classe. Mi sentivo osservata, come se tutti stessero seguendo ogni mio singolo movimento.
 
Vidi Brittany appoggiata al suo armadietto squadrarmi da capo a piedi mentre le passavo davanti.
 
Ma che diavolo avevano tutti da guardare?
 
Entrai in classe e per poco non mi venne un collasso: il posto accanto al mio non era più vuoto come i giorni precedenti.
 
Kyle era tornato.
 
Per un attimo contemplai la possibilità di correre via, ma la voce della professoressa distrusse ogni mio piano «Signorina Mickle, non abbiamo tutto il giorno.»
 
«Sì, mi scusi…» abbassai gli occhi e mi avviai lentamente al mio posto.
 
Mi sedetti e tirai fuori il libro di chimica, ignorando completamente Kyle.
 
La lezione cominciò e nessuno dei due aveva ancora provato a rivolgere parola all’altro. Io ero ben intenzionata a non prestargli la minima attenzione, e lui a quanto pare era della mia stessa idea per quanto riguardava me.
 
Quando la campanella suonò tirai un sospiro di sollievo e iniziai a mettere le mie cose nello zaino, lo feci in modo frettoloso e senza prestare troppa attenzione a quello che stavo facendo. L’unica cosa che volevo era allontanarmi da quel posto e soprattutto da lui.
Mi alzai in piedi e mi gettai lo zaino su una spalla, accorgendomi troppo tardi che non l’avevo chiuso e facendo così cadere qualsiasi cosa al suo interno sul pavimento.
 
Dio se ero sbadata.
 
Sentii delle risatine provenire da dietro di me. Mi chinai e iniziai a raccogliere i fogli sparsi, quando vidi con la coda nell’occhio qualcuno piegato vicino a me che mi stava aiutando.
 
«Immagino siano tuoi.»
 
«Non mi serve il tuo aiuto Arscott.» dissi fredda strappandogli le cose di mano e buttandole alla rinfusa dentro lo zaino.
 
«Lo so.» si alzò in piedi e si passò una mano tra i capelli, io mi assicurai che lo zaino fosse ben chiuso e cercai di passare oltre.
 
«Rose, aspetta.» continuai a camminare, uscii dall’aula e presi la prima porta che vidi per poter uscire nel parcheggio.
Non mi ricordavo nemmeno dove mi avesse dato appuntamento Beth, ma non mi importava, l’avrei trovata in qualche modo.
 
«Rose!» sentii di nuovo la sua voce «Rose Mickle!» mi si parò davanti, sbarrandomi la strada, ma non cercò nemmeno di sfiorarmi per farmi fermare.
 
Lo guardai con uno sguardo che speravo fosse vuoto e senza emozioni «Devo andare a casa.»
 
«Speravo potessimo parlare…»
 
«La speranza è la prima ad illudere.»
 
«Ma anche l’ultima a morire…» mi fece un sorriso, al quale io non risposi.
 
«Lasciami in pace Arscott.» voltai la testa di lato e per pura fortuna vidi Beth aspettarmi vicino alla sua macchina. Stava guardando nella nostra direzione e si stava sbracciando, come se volesse dirmi qualcosa.
 
«Rose…» me ne andai da Beth, come se nessuno avesse detto il mio nome, come se Kyle Arscott non fosse mai esistito.
 
Non appena fui abbastanza vicino da farmi sentire dalla mia amica le dissi «Andiamocene da qui ti prego!» lei annuì soltanto, salì in auto e mise in moto. Io mi sedetti accanto a lei e mentre la macchina usciva dal parcheggio il mio sguardo incrociò un’ultima volta quello di Kyle, che intanto era rimasto immobile per tutto il tempo.
 
«Vuoi parlane?» mi chiese Beth dopo alcuni secondi di silenzio assoluto.
 
«Non c’è niente da dire… Non ci siamo parlati.»
 
«Ok.» mi guardò ancora una volta e poi cambiò discorso «Domani sera c’è la festa dei seniors al lago.»
 
«E allora?»
 
«E allora ci andremo! Niente discussioni.»
 
Non risposi. Non ero davvero sicura di volerci andare, ma in quell’ultimo mese Beth mi aveva aiutato tanto, mi sembrava il minimo. Se voleva andarci, io l’avrei accompagnata.
 
«Ok.»
 
«Cosa?» sorrisi tra me e me, probabilmente non si aspettava una risposta affermativa.
 
«Ho detto che va bene, ci vengo.»
 
Beth si fermò davanti a casa mia «Cosa è successo alla mia migliore amica musona e guasta feste?» iniziai a ridere e scesi dall’auto «Ci vediamo domani ok?»
 
«Certo! Ciao!»
 
«Ciao!»
 
Entrai in casa e andai subito in camera mia. Volevo togliermi subito tutti i compiti che avevo per il giorno dopo e poi andare a correre. Era da un paio di settimane che facevo così quasi tutti i giorni e dovevo ammettere che dopo mi sentivo davvero benissimo.
 
Aprii lo zaino e tirai fuori tutto ciò che avevo, finché una busta non attirò la mia attenzione. Il mio nome era scritto sopra con una calligrafia sghemba ma chiara.
L’aprii e lessi la prima riga e capii immediatamente chi l’aveva messa tra le mie cose, probabilmente quando mi aveva aiutato a raccogliere le mie cose da per terra.
 
Rose, mi dispiace così tanto. E non solo per le ultime cose successe, ma per tutto il dolore che ti ho recato nella mia vita…
 
 
 
Ciaooo a tuttiiii!
Sono riuscita finalmente a tornare con un nuovo capitolo! Scusatemi, davvero, ma per me l’ultimo periodo è stato davvero intenso e avevo a malapena tempo per me. Vi chiedo venia!
Comunque, se c’è ancora qualcuno che segue, fatemi sapere cosa ne pensate <3
 
Vi annuncio che mancano davvero pochi capitoli alla fine della storia, quindi siate certi di non perdervi l’epilogo J
Alla prossima!
WeArePerfectlyImperfect
   
 
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