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Autore: Monkey D David99    21/06/2017    1 recensioni
Archiviato ormai il suo viaggio nella regione di Sinnoh, Ash si rilassa a Biancavilla... fino a quando non viene a sapere di una prestigiosa competizione al confine tra Kanto e Sinnoh!
Ma è veramente così che stanno le cose? Oppure c'è una ragione ben precisa se, nel bel mezzo di una lotta, il gruppo di Allenatori partecipanti viene catapultato in un altro mondo, pieno di pirati e personaggi inverosimili?
Una nuova avventura, ricca di misteri come non ne avete mai viste, si staglia davanti al giovane Allenatore di Biancavilla e dei suoi amici, che dovranno sopravvivere nell'Era della Pirateria affrontando mille ostacoli!
E ben presto... il potere arcano si risveglierà...
P.S: Ritorno dopo tanto tempo con una nuova fanfiction, ma non preoccupatevi per le altre due incomplete. Sono appena tornato dalle vacanze, perciò non ho pubblicato nulla per molto, però nei prossimi mesi riuscirò a terminare almeno la mia prima fanfiction Pokèmon: potetene starne certi.
Genere: Avventura, Commedia, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ash, Brock, Lucinda, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime, Manga
Capitoli:
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Di sicuro non ci sarebbe mai stato scenario migliore per la Thousand Sunny, che viaggiava in mezzo ad acque cristalline verso nuove mete e nuove avventure; e sopra la polena, a gambe incrociate, Monkey D. Rufy era seduto sorridente e spensierato come al solito.
Sul ponte invece c'erano: Nami e Robin intente a leggere; Usopp, Chopper e Brook che pescavano in tranquillità; Franky che manovrava il timone; Sanji dedito a studiare qualche ricetta sui suoi libri; e infine Zoro, il quale dormiva e al tempo stesso sollevava a petto nudo dei pesi da oltre 800 tonnellate (?).
"Che pace..."- fece la ragazza dai capelli color mandarino, stiracchiandosi improvvisamente.
"E' vero- commentò invece Nico Robin.
La brezza marina e la luce del sole oggi sono molto più inebrianti del solito, un vero toccasana per la pelle!".
In seguito alla Navigatrice venne un'idea:
"Sanji!- chiamò lei il cuoco, che subito corse a una velocità pazzesca verso di lei con due occhi a cuore e un sorriso smagliante.
Potresti portarmi gentilmente un succo d'arancia? Te ne sarei grata".
Inutile dire che tali parole ebbero un effetto straordinario sul biondo, tanto da fargli quasi venire un infarto e soprattutto costringerlo a obbedire alla ragazza, neanche fosse il suo maggiordomo personale.
"Arriva subito, mia cara!"- esclamò il Cuoco, ormai completamente incantato e pronto a servire Nami come se non ci fosse un domani.
"Scusa Sanji, io gradirei una limonata..."- disse all'improvviso l'Archeologa di bordo, e ovviamente il biondo decise di occuparsi anche di lei con quello stesso sorriso da ebete sulle labbra.
Quella mattina non avveniva niente di strano o pericoloso, ci si poteva rilassare benissimo. Anche Rufy era addirittura più allegro e spensierato del solito, contagiato assieme agli altri dall'atmosfera che si stava creando; tuttavia, questa situazione non durò a lungo.

Improvvisamente, uno strano spettacolo apparve agli occhi del Capitano: era come se il mare che aveva davanti "si stesse sdoppiando". Nel giro di pochi secondi infatti, sotto gli sguardi increduli di tutta la ciurma (anche di Zoro, che uscì proprio in quel momento dalla stanza degli allenamenti), l'acqua elevò verso il cielo e poi si divise fino a formare un vero e proprio passaggio che conduceva a una luce misteriosa.
"Wow..."- fece Rufy, a bocca aperta e con gli occhi che brillavano per tale visione.
"C-C-Che sta succedendo?"- chiese Chopper, visibilmente terrorizzato assieme a Usopp cui tremavano le gambe.
"Non lo so, ma è davvero un fenomeno singolare! Anzi, molto singolare!"- commentò Brook, anche lui spaventato sebbene non quanto gli altri due.
Nel frattempo Nami e Robin erano le uniche ad essersi calmate e stavano cercando di dare una spiegazione logica, per quanto fosse apparentemente impossibile, a ciò che stava avvenendo; e tutto ciò mentre ogni singolo membro dell'equipaggio custodiva emozioni contrastanti: la curiosità di scoprire che cosa avessero davanti, ma anche lo spavento o semplicemente lo straniamento in quanto era qualcosa di davvero assurdo.
In poco tempo, tuttavia, accadde qualcos'altro che fece mutare totalmente i loro pensieri: la nave iniziò a muoversi da sola, senza nè vento nè corrente, trascinata come da una forza invisibile verso quel passaggio.
"Che sta succedendo alla nave, Franky?!"- chiese Zoro con una leggera agitazione.
"Non chiederlo a me!"- gli rispose l'amico al timone, con molta più agitazione in corpo poiché ci stava andando di mezzo "la sua creazione".
"Se non lo sai nemmeno tu, cosa dobbiamo aspettarci allora?!"- ribatté Rufy, il quale ormai aveva capito a grandi linee la situazione e quindi era preoccupato come i suoi compagni di equipaggio.
In ogni caso, c'era ben poco da fare: non si riusciva a mantenere il controllo della rotta, né a cambiare direzione, quindi l'unica cosa che i Pirati di Cappello di Paglia potevano fare in quel momento era guardare increduli mentre la Thousand Sunny veniva letteralmente risucchiata all'interno del passaggio misterioso. Volava come una foglia sulle ali del vento, finché il passaggio non si richiuse all'istante e lasciò ogni pirata in preda alla confusione, alla paura e alle grida disperate.

Dove li avrebbe condotti quella misteriosa via?

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Nei cieli sopra il Tempio dell'Aura stava volando una mongolfiera a noi fin troppo nota, guidata da 3 tizi anch'essi fin troppo noti.
Il Team Rocket era alla ricerca di Pokémon preziosi e forti da rubare, dunque stava perlustrando la zona dall'alto; e non c'è bisogno di un genio per capire chi addocchiarono dopo tante ore di ricerca inutili passate a lamentarsi, o a usare il binocolo fino a farsi i segni sugli occhi:
"Il Bamboccio!"- fecero all'unisono, dopodiché Jessie notò la presenza anche degli altri Allenatori e sorrise.
"E' la nostra occasione! Stavolta potremo catturare non solo Pikachu, ma anche tantissimi altri Pokémon allenati!".
James e Meowth se la fecero sotto i baffi al sentire le parole della ragazza, e decisero di agire convinti.
"Benissimo, allora avviciniamoci ai Bambocci, cerchiamo di capire le loro intenzioni e diamo inizio all'Operazione "Cattura di massa"!"- esclamò con entusiasmo il Pokémon Graffiamiao.
Il gruppo quindi scese con la mongolfiera in un punto della foresta circostante il tempio non troppo vicino a dove si trovavano Ash e i suoi amici, per poi appostarsi furtivamente dietro degli alberi; a quel punto capirono di trovarsi davanti al Tempio, e cominciarono a chiedersi cosa ci faccessero i nostri eroi lì.
Ma adesso parliamo proprio di quest'ultimi.
Dopo essere tornati da quel luogo misterioso, Ash e Lucinda avevano discusso con Barry, Brock e Kenny dell'accaduto e della strana pietra che portava il ragazzo, la quale era stata inizialmente definita con ironia dal biondo come un fossile di Pokèmon. Rimasi in un certo senso "basiti" dal racconto, i tre ragazzi decisero poi di non pensarci e invitarono i loro amici a dirigersi al Tempio in attesa del torneo.
Lì i protagonisti avevano fatto l'ennesimo incontro a sorpresa: Paul e Zoey erano infatti arrivati con il medesimo intento di tutti.
"Ehilà Paul, ti trovo bene!"- disse sorridente Ash, e per la prima volta il giovane di Rupepoli non reagì in maniera fredda, ma salutò l'ex-rivale di Kanto con un piccolo sorriso, cosa che inizialmente stranì non poco molti dei presenti (in particolare Zoey che aveva conosciuto Paul solo una volta a Nevepoli e già aveva avuto l'impressione che fosse un attaccabrighe).
Ovviamente lo stesso Paul fu stranito da un tale atteggiamento, così Brock intervenne e spiegò la situazione a tutti:
"Zoey e Kenny non possono saperlo- soprattutto il secondo, visto che non ha mai conosciuto Paul-, ma almeno Lucinda e Barry dovrebbero ricordarsi che, alla fine della Lega di Sinnoh, Camilla ha dichiarato che Ash e Paul erano maturati moltissimo dal loro primo incontro".
"Sono stati notati dalla Campionessa in persona?!"- esclamò Kenny stravolto, mentre Zoey non disse nulla ma rimase comunque a bocca aperta.
"Sì- continuò Lucinda-, Camilla li ha definiti dicendo "quando una vita incontra un'altra vita, nasce qualcosa"".
"Nel nostro caso- parlò per ultimo Ash-, secondo Camilla è nato il rispetto: io e Paul abbiamo sempre avuto due stili di lotta e di allenamento totalmente opposti, per cui all'inizio faticavamo ad andare d'accordo; ma poi, in qualche modo, siamo stati capaci di evolverci come i nostri Pokémon".
Naturalmente, essendo quella della loro rivalità una storia lunga, il discorso fu un pò difficile da assimilare e diffuse un certo silenzio nell'aria; questo fu però smorzato da Zoey.
"Comunque sia, è bello rivederci tutti qui. Lucinda, Kenny, vi ho battuti entrambi al Grand Festival e sappiate che ho tutta l'intenzione di farlo ancora una volta!".
"E io ho tutta l'intenzione di impedirtelo, mia cara!"- le rispose Lucinda con un sorriso di determinazione, mentre Kenny fece un piccolo sorriso e disse che non sarebbe stato da meno (ma ovviamente non era ciò che pensava: il ragazzo infatti continuava ad avere pensieri di dubbio, ma si sforzava di non darlo a vedere).
Anche Paul e Ash si scambiarono un paio di sguardi passionali e battute fulminee, e l'atmosfera venne così interrotta da Brock, il quale si ricordò di una cosa importante:
"Ragazzi, ora che ci penso il torneo iniziava alle 15:00. Che ore sono adesso?".
Il gruppo rimase fermo e non seppe rispondere, finché Pikachu indicò un orologio lì vicino che fece preoccupare moltissimo i presenti:
"Abbiamo meno di 10 minuti per tornare al Tempio* e iscriverci, accidenti!"- esclamò Ash.
 Gli Allenatori dunque si diressero a tutta velocità verso il Tempio, mentre il Team Rocket sembrava avere capito a grandi linee la situazione.
"Le cose si fanno molto interessanti..."- commentò Jessie con un sorriso quasi "malizioso".
"Puoi dirlo forte!"- aggiunse James pieno di sè.
"Ottimo, propongo di lasciare che i Bambocci si scatenino fino a stancarsi, e poi a quel punto prenderemo tutti i loro Pokémon assieme a quelli degli eventuali altri partecipanti!"- concluse Meowth.
Il trio ricominciò quindi a seguire furtivamente i protagonisti, che nel frattempo tornarono al Tempio; la mamma di Ash e il Professor Oak, non appena li incontarono, decisero di fare a loro volta un giro per le rovine: il regolamento della competizione stabiliva infatti, per motivi tuttavia non specificati, che era vietato l'ingresso a chi non partecipasse. Nel frattempo il ragazzo e i suoi amici raggiunsero la porta del maestoso edificio.
Ad attenderli c'era un uomo anziano vestito con una toga nera e dalla folta barba bianca, che tuttavia non lasciava intravedere niente del viso a causa del cappuccio della stessa toga.
"Benvenuti, miei giovani partecipanti- disse lui con un tono caloroso.
Io sono Damos, l'organizzatore del Torneo di Lotta del Tempio dell'Aura".
"Damos?"- fece Ash sottovoce. Per qualche strano motivo aveva l'impressione di aver già sentito questo nome.

*Nota: una piccola chiarezza. Il Tempio dell'Aura non comprende solo l'edificio principale (cioè il luogo dove Ash arriva e vede la statua di Arceus), ma è costituito da rovine sparse per una grande zona delimitata- in tutti i punti cardinali- dalla foresta che verso Nord conduce a Duefoglie e verso Sud è collegata all'Altopiano Blu.
Mi rendo conto solo ora che non ho pensato prima alla descrizione del paesaggio, quindi spero di non aver combinato qualche pasticcio. Mi dispiace!

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"Ora che siete arrivati, vi prego di accomodarvi all'interno del Tempio. La cerimonia di apertura del Torneo avrà inizio tra breve"- disse Damos in tono umile, porgendo il braccio verso il portone e invitando così i nostri eroi a entrare.
Questi non se lo fecero ripetere due volte e così aprirono il portone: ciò che a questo punto videro fu estremamente diverso da come se l'erano aspettati.
"Ehi, ma..."- fece Ash molto perplesso.
"...dove sono tutti?"- aggiunse Lucinda nel medesimo stato d'animo, come gli altri del resto.
Non c'era nessun partecipante oltre a loro, l'intero edificio era completamente deserto. Inoltre lo stesso Tempio non dava affatto l'idea di poter essere la sede di una qualche competizione: non c'erano posti a sedere, né decorazioni di alcun genere, e l'unica cosa che faceva compagnia ai protagonisti era la polvere sulle mura, sulle finestre attaccate alle mura e sul pavimento; sembrava che quel posto non fosse visitato da mesi, forse addirittura da anni, tanto da dare l'impressione di star per crollare da un momento all'altro.
Era in parole povere un luogo vuoto e inospitale, e per concludere non era presente neanche un vero Campo Lotta: c'era solo una zona di pavimento grande e rettangolare con sopra dei triangoli e dei cerchi volti quasi a formare simboli "arcaici", e a Nord della quale si stagliava una specie di trono, con tanto di tappeto rosso e candele intorno.
"Non dovete preoccuparvi- disse Damos per smorzare la preplessità che albergava negli animi di Ash e i suoi amici.
So bene che l'aspetto è per certi versi "rudimentale", ma è solo perchè questo è un luogo sacro e nessuno ha mai pensato di modificarlo nel corso dei tempi. Quanto agli altri partecipanti, suppongo che verranno successivamente".
"Lei "suppone"?"- chiese Zoey ancora più perplessa, dopodichè Brock fece una domanda:
"Mi scusi, ma il torneo non sarebbe dovuto iniziare proprio a quest'ora?".
"Dev'esserci stato un errore di trascrizione- gli rispose Damos.
In realtà le lotte non cominceranno se non tra circa sessanta minuti".
"E noi nel frattempo cosa dovremmo fare?"- chiese Ash.
"Pika-chu?".
"Beh, se avete intenzione di lottare già adesso... siete autorizzati di farlo con chi volete"- rispose il vecchio organizzatore.
A sentire queste parole Ash ebbe un'idea tanto geniale quanto grandiosa:
"Ehi Paul- chiese al suo vecchio rivale-, cosa ne diresti se lottassimo io e te?".
Tale richiesta sorprese e al tempo stesso entusiasmò tutto il gruppo, mentre il giovane di Rupepoli, inizialmente colpito anche lui, fece un sorriso e chiuse gli occhi:
"Perché no? Accetto la sfida"- rispose lui.
"Grande!"- fece Ash entusiasta quanto il suo amico Pikachu, mentre Barry si dimostrò ovviamente il più gasato tra tutti e gli si illuminarono gli occhi come il faro di Arenipoli. Contemporaneamente, tuttavia, Damos fece un misterioso sorriso, quasi come se avesse voluto fin dall'inizio una lotta tra loro.
Senza ulteriori indugi, i due Allenatori si posizionarono ai lati del rettangolo sul pavimento, mentre lo stesso Damos si mise in mezzo e fece da arbitro; al suo comando la sfida cominciò, nel frattempo che il resto del gruppo la guardava con passione ed entusiasmo dal muro dietro l'organizzatore.

"Sappi che non ho alcuna intenzione di trattenermi con te, anche se è solo un riscaldamento: Electivire, si comincia!".
Paul scagliò subito contro Ash l'asso della sua squadra, ma il ragazzo non se ne preoccupò: anzi, sorrise. Sorrise perchè sapeva benissimo che un solo Pokémon meritava di lottare in questo caso (e se avesse lottato, avrebbe anche regalato uno splendido spettacolo a tutti i presenti):
"Ok, ci siamo. Infernape, scelgo te!"- disse, facendo uscire così dalla Pokéball l'ex-rivale di Electivire; immediatamente i due si guardarono negli occhi e si scambiarono un sorriso di sfida, più ardenti che mai proprio come i loro Allenatori.
Intanto tra il gruppo che assisteva con furore alla lotta c'erano Barry, emozionatissimo al solo pensiero di vedere di nuovo in azione i due migliori Allenatori della Lega di Sinnoh, e Brock e Lucinda entrambi altrettanto carichi che facevano il tifo; Zoey e Kenny, non conoscendo bene Paul, erano gli unici a non provare alcuna emozione particolare riguardo alla lotta che stava per avvenire, per cui si limitavano ad assistere compiaciuti e a tifare come Lucinda.
Ad aprire le danze, dunque, fu Ash:
"Infernape, Lanciafiamme!".
Il Pokémon Fuoco/Lotta lanciò subito la sua fiammata verso l'avversario, il quale rispose prontamente con un violentissimo Tuono: le due mosse si annullarono a vicenda, in una collisione che lasciò tutti i presenti sbalorditi. Dissoltosi il fumo, i due Allenatori si scambiarono un paio di battute:
Ash: "Non mi aspettavo niente di diverso da te, si vede che ti sei allenato!".
Paul: "Grazie del complimento, ma siamo solo agli inizi- in quel momento passò da un sorriso determinato a un'espressione più seria, e diede un ordine al suo Pokémon.
          Electivire, adesso usa Breccia!".
Electivire si diresse a gran velocità verso Infernape per colpirlo con la mano, ma quest'ultimo, su ordine di Ash, si gettò sottoterra usando Fossa.
"Ottima tattica!"- disse Lucinda.
"Già, adesso Infernape può attaccare da dove vuole e con una mossa superefficace!"- aggiunse Barry gasato.
Tuttavia, Paul non sembrava affatto sorpreso o preoccupato della situazione, a tal punto da fare un sorriso quasi "malizioso"; e Ash se ne accorse immediatamente.
"Electrivire- ordinò lui-, mira al terreno!".
Il Pokémon Elettro colpì duramente il Campo Lotta con Breccia, causando una fortissima scossa e facendo uscire Infernape allo scoperto; sia Ash che il resto del gruppo rimasero ovviamente sorpresi da questa strategia, mentre Paul proseguì la lotta con la stessa carica:
"Bene così Electivire, adesso usa Tuonopugno!".
Ma quando quest'ultimo si avvicinò al Pokémon Fiamma, che stava ancora roteando a mezz'aria, Ash ebbe un lampo di genio:
"Infernape, mantieni la rotazione e aspetta che Electivire ti raggiunga!".
"Eh?"- fece Paul perplesso, mentre Electivire cadde dritto nella "trappola" di Ash.
"Ora, Pugnorapido!".
Infernape colpì il suo avversario dritto in petto con un pugno violentissimo, finendo addirittura per respingerlo di una ventina di metri oltre che danneggiarlo. Il resto del gruppo rimase scioccato.
"Wow, che potenza assurda!"- commentò Barry.
"Hai ragione, ma sappi che è stato tutto merito della rotazione"- affermò Brock, rivolgendosi sia a Barry che a Lucinda.
"La rotazione?"- chiese il biondo abbastanza confuso. Lucinda invece aveva capito perfettamente:
"Ma sì! Dato che acquisisce movimento e quindi rapidità attraverso la rotazione, la velocità e la potenza di Pugnorapido vengono potenziate ulteriormente!"- disse la ragazza.
"Hai indovinato- le rispose Ash-, ma per fortuna si è messa di mezzo anche la velocità di Electivire, che l'ha fatto arrivare abbastanza vicino in breve tempo".

Paul era sorpreso da questa strategia, ma sorrise chiudendo gli occhi e tornò a concentrarsi. Ormai conosceva bene il suo ex-rivale, e questi lo aveva anche battuto l'ultima volta, quindi perché doveva sembrare strano che non vacillasse tanto facilmente?
E così, dopo essersi scambiati di nuovo uno sguardo di sfida, i due Allenatori tornarono a combattere.
Nel frattempo, tra tutti coloro che osservavano i più colpiti erano sicuramente Zoey, Kenny e Damos, il quale sorrideva ammirando la lotta con le mani dietro la schiena.
"Sono davvero stupita di quei due, e non solo per le loro abilità- disse Zoey a Kenny.
Riescono a concentrasi sulla lotta e al tempo stesso si divertono con i loro Pokémon, è sbalorditivo!
Non credi anche tu, Kenny?".
Ma Kenny non le rispose. Per qualche ignoto motivo, il giovane Coordinatore sembrava infatti avere un'aria piuttosto depressa mentre guardava la lotta, e lei lo notò immediatamente; dopo qualche istante, egli si girò verso la ragazza dai capelli rossi e sorrise.
Tuttavia, anche un cieco vedrebbe che quello non era un sorriso di felicità, quanto piuttosto un sorriso falso celante tristezza:
"Scusa Zoey, ero sovrappensiero. Cosa stavi dicendo?".
Ma lei non disse una parola, e si limitò a scuotere la testa a destra e a sinistra; entrambi tornarono così a guardare la lotta, contemporaneamente che Damos fissò Kenny con estrema serietà, come se fosse preoccupato per lui.

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Nel frattempo il Team Rocket, a furia di scalare l'edificio, era ormai giunto ansimante alla cupola sul tetto.
Meowth fu il primo a dare un'occhiata:
"Guardate, i Bambocci stanno lottando!"- esclamò, facendo inoltre un'espressione di stupore e contentezza quando vide che a lottare era Infernape, il Pokémon che lui e i suoi amici avevano tanto ammirato fin da quando era un Chimchar.
Tale sentimento e tale passione influenzarono anche Jessie e James, che raggiunsero il loro amico e assitettero allo spettacolo estremamente compiaciuti: i loro occhi brillavano come fari intermittenti, e i loro cuori battevano all'impazzata. All'improvviso però la ragazza dai lunghi capelli ebbe un'idea:
"E' l'occasione perfetta- disse, attirando l'attenzione degli altri due.
Non dobbiamo fare altro che aspettare la conclusione della lotta, dopodiché cattureremo entrambi quei Pokémon potentissimi non appena saranno stanchi e incapaci di reagire!".
James e Meowth, sentendo le parole della loro amica, furono colpiti da una grandissima gioia e soprattutto sorpresi dalla "genialità" di questa strategia (peccato solo che in realtà sia un piano molto classico per il trio, come sarà classico il fallimento...)
"Allora è deciso!"- dichiarò orgogliosamente la ladra.
"Il nostro primo obbiettivo sono Infernape ed Electivire!"- gridarono all'unisono tutti e tre.

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"Forza Infernape, vai con Lanciafiamme!".
"Electivire, Protezione!".
La lotta proseguiva molto accesa e, in seguito a quest'ultimo scambio di mosse, i due Allenatori decisero di passare a un confronto totalmente fisico:
"Pugnorapido!".
"Tuonopugno!".
In pochi secondi l'atmosfera della battaglia subì un'evoluzione spaventosa. I due Pokémon non volevano essere minimamente sfiorati l'uno dall'altro, e quindi si impegnavano per parare e contemporaneamente attaccare più velocemente l'uno dell'altro, scontrando continuamente i loro poderosi pugni; ambedue mostravano una tremenda velocità, potenza, furia combattiva e soprattutto condividevano la stessa determinazione e il desiderio di vincere dei loro Allenatori.
Sentimenti quest'ultimi che i protagonisti emanavano in maniera fin troppo chiara e tonda nei gesti, nelle parole e persino negli sguardi, sentimenti che stavano rendendo quella lotta un evento a dir poco esplosivo, oltre che spettacolare, per tutti coloro che assistevano in visibilio.
Tuttavia, c'era anche qualcosa di strano in tutta quell'atmosfera. Nessuno se ne accorgeva, ma fintanto che lo scontro proseguiva Ash e Infernape venivano avvolti da una misteriosa luce rossa, mentre Paul e Electivire da una dorata; e quando, dopo una serie apparentemente interminabile di botta e risposta che lasciavano senza fiato sia pubblico che partecipanti, i pugni dei due Pokémon raggiunsero finalmente un contatto, una specie di "onda" si diffuse nell'aria e venne percepita da tutti i presenti (anche dai tre sul tetto, che per poco non finirono sbalzati): non era un'onda sonora, né tantomeno un'onda elettromagnetica.
Sembrava piuttosto un'onda di energia, una radiazione misteriosa.

In particolare, tuttavia, quando essa fu percepita da Ash, Infernape, Paul ed Electivire, questi si bloccarono all'istante; per un attimo, entrambi gli Allenatori ebbero l'impressione di vedere attraverso gli occhi dei Pokémon, e di trovarsi fisicamente dove erano loro: era come se i quattro fossero diventati soltanto due.
"Ma che... Che mi succede?"- pensava il ragazzo di Biancavilla avvolto da quelle sensazioni così enigmatiche, salvo poi scuotere la testa e tornare coi piedi per terra assieme a Paul. Nel frattempo tutti i presenti erano profondamente perplessi e curiosi riguardo ciò che era successo, e soprattutto riguardo l'atteggiamento dei due ragazzi che ne era conseguito; in ogni caso Ash tornò a concentrarsi esclusivamente sull'incontro, sistemandosi anche il berretto.
"Coraggio Infernape, ora riprova con Fossa!".
Sempre avvolto da quell'enigmatico bagliore rosso (di cui nessuno ancora si accorse), il Pokémon Fiamma andò sottoterra e pochi secondi dopo riuscì a colpire Electivire con un calcio sul mento, facendolo barcollare. E anche adesso si sentì nell'aria un misterioso flusso di energia, il quale causò nuovamente la medesima sensazione a tutti; l'unico che si distingueva era Damos.
Per motivi ignoti, infatti, sembrava che l'anziano leggesse ciò che provavano i due Allenatori, rimanendone talmente soddisfatto da desiderarne sempre più.
In ogni caso Ketchum e il suo ex-rivale continuavano a non farsi influenzare troppo, e a rimanere concentrati sulla lotta; alla fine, entrambi presero una decisione.
"Ash, non so cosa stia succedendo, ma questa lotta ormai sta durando troppo"- disse Paul, e aveva ragione. Di fatto entrambi i Pokémon dei ragazzi cominciavano ad ansimare, e avevano subito anche un numero più che sufficente di danni; inoltre, oggettivamente erano già passati parecchi minuti, forse un'ora o due.
"Hai ragione- gli rispose il ragazzo di Biancavilla, dopodiché tutti sorrisero: Ash, Paul, Infernape, Electivire e anche Pikachu.
Molto bene: allora finiamola qui e subito!".
"Come alla Lega di Sinnoh!- affermò l'Allenatore di Rupepoli, e così entrambi si apprestarono alla mossa finale.
Electivire, usa Tuonopugno con entrambe le braccia!".
"Usa tutto il tuo potere, Infernape! Fuococarica al massimo, vai!".

Le due mosse si scontarono dando origine all'ennesima collisione e all'ennesimo flusso energetico, ma stavolta ci fu qualcosa di più. Qualcosa che comparve non appena il fumo si dissolse, lasciando ognuno dei presenti (Team Rocket incluso) sconvolto, terrorizzato e al tempo stesso incantato: un gigantesco vortice, simile a un buoco nero e attraversato perennemente da luce ed elettricità, era apparso davanti alla parete sul fondo dell'edificio, a diversi metri di distanza.
La lotta fu interrotta prontamente per vedere meglio che fosse quella cosa, e Infernape ed Electivire (anche loro increduli) vennero fatti rientrare immediatamente nelle Pokéball.
"Che cos'è...?"- chiese Ash incredulo, mentre ognuno dei presenti tentava di avvicinarsi nonostante coltivasse stati d'animo che mischiavano confusione e paura.
"Brilla e risplende dei sette colori, ma dubito che sia un qualche tipo di arcobaleno..."- commentò Lucinda, facendo qualche passo in avanti e tendendo la mano verso il vortice misterioso.
Non avrebbe mai dovuto farlo.
"Aaaaaaah! Aiuto!"- gridò la giovane Coordinatrice, quando improvvisamente dal vortice cominciò a tirare un vento fortissimo che la spinse dentro.
"Lucinda! Non temere, arriviamo!"- gridò Ash lanciandosi in suo soccorso, cosa che fecero di lì a poco anche Brock, Kenny e tutti gli altri.
Purtroppo però... il vento aumentò ancora di più la sua forza, e nel giro di pochi secondi il gruppo venne sempre più trascinato verso il vortice. Mentre il destino sembrava inevitabile, finalmente Damos aprì bocca, ma quello che disse non fu minimamente piacevole:
"Questo sarà il tuo nuovo viaggio, Ash".
Tale affermazione per poco non fece letteralmente impazzire i nostri eroi.
"Come sa il mio nome?!"- chiese Ash terribilmente sconvolto, non accorgendosi che stava poco a poco perdendo la presa e venendo di conseguenza risucchiato nel vortice.
"Ciò non ha importanza alcuna- disse lui.
Da questo momento ognuno di voi, miei carissimi, avrà un ruolo fondamentale nella missione che gli spetta".
"Missione?!"- chiese Brock.
"Ma di che cosa sta parlando?"- seguì Lucinda.
"La smetta con queste supidaggini, e ci dica cosa sta..."- Ash non riuscì a terminare la sua frase, notando infatti qualcosa che gli fece gelare il sangue: l'anziano indossava ai polsi degli anelli dorati fin troppo famigliari, e osservandolo con attenzione si vedeva che i suoi occhi erano rossi.
"Lei... Lei è l'uomo che vendeva quella specie di pietra!"- gridò il ragazzo, dopodiché fu tutto finito. Il buco nero che risucchiò definitivamente i nostri eroi, che invano cercavano di aggrapparsi gli uni agli altri strillando e lamentandosi in preda all'angoscia, facendoli sparire nel vuoto e trasportandoli chissà dove.

A non sapere a questo punto come agire c'era solo il Team Rocket.
"Avete visto anche voi?!"- disse James, terrorizzato da quanto era successo.
"I Bambocci... sono spariti!"- commentò invece Jessie.
"Temo che se scendessimo faremmo la loro stessa fine..."- fece Meowth, mentre la coda e le zampe gli tremavano all'impazzata.
I tre erano sul punto di abbandonare la caccia ai Pokémon: dopo quello che era successo, del resto, chi non temerebbe per la propria vita?
Tuttavia, il loro piano di sgattaiolare furtivamente non riuscì molto bene. Wobbuffet, infatti, fece la sua solita "uscita dalla Pokéball fuori programma", e inciampò proprio sui nostri tre ladri i quali così, in preda alle lacrime e alla più totale angoscia, finirono per atterrare davanti a Damos.
"Che succede?!"- chiese l'anziano. Il Team Rocket, ripresi i sensi dopo la caduta, provo ad alzarsi e a scappare via, ma il buco nero non si fermò e così vennero risucchiati anche loro, sorprendendo Damos che non si aspettava niente del genere.
"Stiamo decollando di nuovo!"- esclamarono all'unisono loro tre, piangendo e strillando per il terrore più di quanto non avessero mai fatto in tutta la loro vita.
"Wobbuffet!".


E' appena accaduto un evento misterioso: chi è realmente Damos, e che cosa significa quel buco nero?
Qual è la "missione" di cui parla?
E soprattutto: cosa succederà ad Ash e ai suoi amici adesso?
Il viaggio continua...

Angolo Autore:

Salve a tutti.
Come sapete è ormai da mesi che non porto più nessuna novità non solo riguardo questa storia, ma anche riguardo le altre che ho precedentemente scritto. I motivi sono tanti, ma oltre chiaramente alla questione della scuola il più importante è uno solo: più non pubblicavo, più pensavo che avreste abbandonato la mia storia e non me la sentivo di scrivere; ma poichè le visualizzazioni ci sono sempre, alla fine ho deciso di trovarmi un tempo e continuare, e spero di andare avanti così.
Inoltre mi sono spesso venute idee per nuove storie, quindi visto che siamo in periodo di vacanza continuerò a pubblicare sempre di più, sia per il vecchio che per eventuali novità.
Un'ultima cosa che dovete assolutamente sapere è che il Capitolo 2 ha ricevuto delle modifiche, sebbene non siano state scritte benissimo a causa di qualche problema con il computer.
Vi ringrazio in anticipo se continuerete a seguirmi!
Bye bye!
   
 
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