La terra le manca da sotto i piedi per un
istante, ma non se ne preoccupa, Nami.
Sa che lui arriverà. Lo sa ancor prima
di vedere il familiare baluginio di bianco e oro, lo sa prima che l'odore
pungente e protettivo che lo contraddistingue le arrivi alle narici.
È per questo che, quando infine sente la
stretta rassicurante delle braccia di lui che la avvolgono, Nami
non lascia che neppure per un attimo la sua espressione ceda il posto alla
sorpresa.
Le dita di Sanji
che le sfiorano la pelle sono ruvide, ma Nami non se
ne preoccupa.
È tornato.
E gli rivolge il suo miglior sorriso,
che si specchia, identico, nei lineamenti del cuoco.
Angolo autrice.
Potevo mai non
commentare quel breve istante, quell'attimo forse insignificante ma che Oda ci
ha tenuto tanto a farci notare, potevo mai ignorare quel reciproco sorriso? La
risposta è no, e lo sapete benissimo.
Il mio amore per questi due resta più vivo che mai, anche se non mi faccio
sentire spesso... e, mai come in questo momento, credo in loro ed in ciò da
anni stanno costruendo con tutta me stessa.
Alla prossima!